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Documento d’interesse   Inserito il 22-2-2009


 

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Il Sole 24 Ore 22-2-2009

A Berlino tutti concordi: regolamentare i mercati finanziari

Brown: «Serve un grande patto»

An. C.

 

 

 

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L'incontro è in preparazione del G20 che si terrà a Londra il 2 aprile

Stretto controllo su tutti i prodotti finanziari, lotta ai Paradisi fiscali, impegno comune nella tutela della concorrenza, più risorse al Fondo monetario internazionale (che andrebbero raddoppiate). Sono i principali punti su cui si basa l'accordo raggiunto al vertice pre-G20 di Berlino. I rappresentanti delle principali economie dell'Unione europea, dunque, si presenteranno al G20, che aprirà i battenti a Londra il 2 aprile, con la richiesta di un'ampia regolamentazione dei mercati finanziari. Obiettivo: una nuova architettura finanziaria mondiale. Serve «un nuovo accordo mondiale - ha ricordato il premier britannico, Gordon Brown nel corso della conferenza stampa conclusiva del vertice - Oggi abbiamo deciso che dobbiamo fare molto di più (di quanto fatto finora, ndr) e abbiamo deciso di restare uniti per fare quello che io chiamo un new deal globale. La priorità è salvaguardare i posti di lavoro».

«Non abbiamo scelta, servono misure strutturali - ha spiegato, sulla stessa linea del collega inglese, il presidente francese Nicolas Sarkozy».

La strategia è chiara: nessun mercato finanziario, nessun prodotto finanziario, nessun segmento importante dei mercati finanziari deve essere lasciato senza regolamentazione, senza sorveglianza.

All'incontro tedesco hanno partecipato, oltre al premier britannico e al presidente francese, il primo ministro ceco, Mirek Topolanek (la Cecoslovacchia è il Paese che ha la presidenza di turno della Ue), il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende, il capo del governo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, più i rispettivi ministri delle Finanze. A fare gli onori di casa, la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Hedge fund sotto controllo

La necessità di mettere in campo un sistema che garantisca un adeguato livello di controllo è stata messa in evidenza soprattutto con riferimento agli hedge fund, i fondi di investimento ad alto rischio, che avranno obblighi di registrazione. Da questo punto di vista, sono state superate le resistenze da parte della Gran Bretagna.

Hedge fund, ma non solo: anche le agenzie di rating saranno sottoposte a obbligo di registrazione e supervisione. È emersa la volontà di intervenire, anche tramite sanzioni, contro i paradisi fiscali. Al di là della questione dei controlli, a Berlino si è deciso di destinare più risorse al Fondo monetario internazionale, che andrebbero raddoppiate, così da consentire di aiutare i Paesi membri in maniera efficace e flessibile, quando si trovano in difficoltà. I Paesi europei del G20, ha annunciato Gordon Brown, «hanno deciso che le istituzioni internazionali hanno bisogno almeno di 500 miliardi di dollari».

In generale, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha assunto una posizione ben definita: «Coloro che non coopereranno - ha avvertito - dovranno essere soggetti a un meccanismo di sanzioni molto concreto».

No al protezionismo

In primo piano, la necessità di tutelare la concorrenza, contro ogni tentazione di protezionismo.

«Per sconfiggere la crisi nel breve periodo - ha spiegato la cancelliera - adotteremo soltanto misure che mantengono le distorsioni della concorrenza a un livello assolutamente minimo e ci aspettiamo che gli altri Paesi del G20 si comportino allo stesso modo». I Governi europei si asterranno - si legge in una nota diffusa dal Governo tedesco - dal prendere qualsiasi tipo di misura protezionistica e «ci impegneremo per arrivare a compiere passi avanti decisivi nelle negoziazioni del Doha round del Wto (l'Organizzazione mondiale del commercio, ndr) nel prossimo futuro».

La fiducia nei mercati garantisce lo sviluppo

Contro la crisi internazionale, Merkel ha proposto alcune ricette: «Un chiaro messaggio e delle azioni concrete sono necessari per generare una nuova fiducia nei mercati e per riportare il mondo sulla strada di un maggiore sviluppo e di una maggiore occupazione».

In linea con il vertice G20 di Washington

«Al primo summit sull'economia mondiale tenutosi a Washington il 15 novembre del 2008, i capi di Stato e di Governo del G20 si sono impegnati per dare al mondo una nuova struttura finanziaria allo scopo di assicurare che una crisi come quella che stiamo vivendo attualmente non succeda più» si legge in un comunicvato diffuso al margine del vertice. «I Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri dell'Unione europea - prosegue il documento - sostengono con forza questo processo e sono alla ricerca di tangibili passi avanti verso una struttura finanziaria globale stabile e uno sviluppo sostenibile dell'economia mondiale nel corso del prossimo summit di Londra del 2 aprile».