HOME     PRIVILEGIA NE IRROGANTO    di Mauro Novelli    

Documento d’interesse   Inserito il 26-1-2008


 

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SE, PER MIRACOLO…….

 

Di Muma 26-1-2008

 

Leggo nella risposta di C. Augias su Repubblica dle 25 gennaio la sua sconcertata meraviglia per il “piccolo fiume” di lettere di riconoscimento e ringraziamento a Romano Prodi per il lavoro fatto  dopo  la sua caduta: prima, dice, erano a occhio una decina.

Cos’e’ che ci impedisce di capire? Ignoranza, nel senso di non conoscenza, o modo di affrontare le  questioni? Non sara’ che la fretta e l’uso spasmodico del computer ci hanno portato a reagire un po’ pavlovianamente alle notizie? Fai la domanda, ottieni subito e comunque la risposta. Ma la risposta e’ “pensata” o solo “data”?

Mi viene in mente uno speciale televisivo, di quelli che si fanno dopo le elezioni. Era Ministro dell’Interno l’On. Le Bianco e a causa di cattiva organizzazione, si erano verificate file lunghissime per poter votare. I direttori di varie testate presenti erano furibondi perché l’indomani non sarebbero potuti uscire con i loro giornali dando la notizia di chi aveva vinto e perso. Bene, mi dicevo, qual’è il problema? La notizia è: si sono verificate lunghe file, quindi….. Già, però l’assillo dei vari direttori era che qualcuno potesse dare prima la notizia di chi aveva vinto.

Ma allora la mettiamo su chi arriva prima, siamo in una gara di velocità, senza verifica se il vincitore ha usato il doping? Ormai, fanno tutti così, chi non si adegua e’ perduto. L’abitudine dilaga. A Ratisbona si sfiora l’incidente diplomatico, gli Imam incitano alla rivolga contro il Papa e l’Occidente folle inferocite che manifestano duramente per un discorso che, come dichiarato da numerosi di loro, gli Imam stessi, non hanno nemmeno letto! 

Tornando ai riconoscimenti tardivi  a Romano Prodi (che rinnovo, essendo tra quei dieci che sempre glieli hanno dati)  mi chiedo: ma sanno, i cittadini, come funziona la macchina dello Stato? Cosa significa, nei contenuti e nella f o r m a,  riformare i conti dello Stato? Quali sono le procedure e i tempi per poterlo fare, oltre alla  difficoltà di trovare  gli importi?

Perché, visto che di educazione civica se ne fa poca, non facciamo, su rete 3 brevi corsi sul funzionamento della macchina statale? Forse già si fa e io non lo so, ma vedo pubblicizzati tanti “Grandi fratelli “ e “Fattorie” e poche rubriche  di seria informazione, per di più in orari assurdi. Non pretendo di portare in TV l’Accademia del sapere, ma visto che in tema di conoscenza siamo un po’ scarsini e della situazione giovanile ci ha già messi al corrente, ahimé, l’Ocse, penso che forse potremmo fare un miglior uso del mezzo televisivo.

Gia’, la televisione: leggevo la scorsa settimana su Repubblica o su Europa che quasi l’intero staff governativo di D’Alema è passato a lavorare per le TV di Berlusconi.

Beh, certo, molti dicono – e senti su di te lo sguardo di sufficienza mentre lo fanno -  che non è certo per le televisioni che Berlusconi vince e si capisce anche perché lo dicono.

E cosi’, ci ritroveremo ad essere rappresentati, in Italia e fuori, da quello che fa le corna nelle foto ufficiali, tocca le operaie quando e’ all’estero in visita ufficiale  e si reca nelle fabbriche; lo storico che ci parla di Romolo e Remolo, lo statista che fa rizzare i capelli in testa all’intero corpo diplomatico nostro ed estero per la sua inadeguatezza e le gaffes da riparare in continuazione; il provinciale che racconta volgarità ad ogni piè sospinto e se ne compiace; per tacere di tutto il resto.

E torna la corte di nani e ballerine, di “socialisti di Forza Italia” (la definizione e’ dell’ineffabile Renato Brunetta), di quelli che brindano perché, in fin dei conti, sono stati condannati solo a sei anni.

Aiuto!.....

Si il miracolo che invoco, che poi secondo me è anche la giusta condanna, è proprio quello che finalmente  si capisca e rifletta sulle pesanti conseguenze di  aver dato a questo povero governo barcollante scarso appoggio, mentre nel campo avverso si lavorava tutti i giorni per denigrare e a disinformare su quanto si veniva realizzando. Ho sentito parecchi amici, di sinistra, gente di 60 anni e laureata, per dare la cifra, lamentarsi dopo pochi mesi di Governo che non era cambiato nulla, come se risanare le finanze disastrate di un intero Paese si potesse fare  con un colpo di bacchetta magica-. Senza pensare che come primo pensiero, ogni mattina, il Professore doveva lavorare per  mettere d’accordo i suoi piccoli alleati, risolvere le continue richieste e i petulanti ricatti dei suoi rissosi e spesso irresponsabili alleati. Tutti a operare per il proprio orticello,  i rappresentanti di piccole minoranze  quasi mai rivolti a mettere in conto i prezzi che intanto pagava il Paese, a subirne gli attacchi e gli sberleffi.

Nonostante tutto questo, in meno di due anni, ha risanato i conti dello stato, (in maniera stupefacente secondo S&P), ridimensionato l‘evasione fiscale, ridotto il fabbisogno dello Stato, la disoccupazione. Non mi pare sia male, per uno accusato di non aver fatto niente. Adesso che stava per mettere mano ai salari andava fermato, certo, perchè questo lo farà l’Unto (solo unto), che si rimangerà l’avanzo primario, ricomincerà a vendersi il Paese con le cartolarizzazioni e vai! Poi verrà di nuovo la sinistra, con lacrime e sangue, perché dovrà risanare il disastro, e così via………

Ma quando la finiremo di farci del male?