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Il Corriere della Sera 19-8-2009 Washington potrà
accedere a informazioni su 10mila conti correnti Segreto bancario, l'Ubs agli Usa «Vi daremo i nomi
di 4.500 clienti» Ufficializzato l'accordo sul contrasto a evasione
fiscale e frode. Il colosso elvetico: «I primi dossier a
settembre» NEW YORK - Il colosso bancario elvetico Ubs
fornirà al governo statunitense i nominativi
di 4.450 correntisti americani, sospettati di aver sottratto ricchezza alla
tassazione negli Usa, nel quadro dell'accordo extra-giudiziale sul contrasto all'evasione
fiscale e alla frode raggiunto a metà agosto. La notizia,
rivelata dal Wall Street Journal,
è stata poi confermata dal governo di Berna, che, in un comunicato, ha
annunciato che l’accordo, ufficializzato mercoledì mattina a
Washington, «è entrato in vigore». La banca svizzera ha precisato che
invierà una comunicazione ai clienti che rientreranno nell'accordo
raggiunto con il governo americano. Sui 4.450 conti correnti detenuti da
cittadini americani presso il colosso elvetico, spiega l'Agenzia delle
Entrate americana, erano depositati fondi per oltre 18 miliardi di dollari,
anche se molti conti sono stati chiusi dopo che è scoppiato il caso
tra Svizzera e Usa. In una nota il colosso svizzero ha spiegato che
nell'accordo raggiunto con il fisco Usa non è
prevista «nessuna richiesta di pagamento da parte della banca». L'intesa
prevede tra le altre cose gli Stati Uniti abbiano accesso a termine a una
banca dati relativa a 10mila conti intestati a cittadini americani contro i
52mila richiesti dall'Irs, l'Agenzia delle Entrate
americana. «I PRIMI DATI A SETTEMBRE» - Ubs, ha spiegato il
ministro delle Finanze svizzero Hans-Rudolf Merz,
inizierà a consegnare i primi dossier al fisco americano in settembre.
Nonostante l'accordo «la legge svizzera e il segreto bancario restano
intatti» ha voluto aggiungere il titolare elvetico delle Finanze. Spiegando i
dettagli dell'intesa raggiunta, Merz ha voluto anche invitare le banche a
concentrarsi sui «valori tradizionali». «PERSEGUIREMO EVASORI IN
TUTTO IL MONDO» - L'accordo fra gli Stati
Uniti e Ubs è «senza precedenti» e segna «un
passo fondamentale» nella lotta all'evasione fiscale.,
ha detto il commissario dell'Internal Revenue Servic (Irs), Dough Shulman,
ricordando che la banca svizzera non sarà però soggetta ad
alcuna pagamento di penali. Per Shulman inoltre
l'accordo invia «un messaggio: l'Irs
continuerà a perseguire in futuro in tutto il mondo senza esitazioni»
chi vuole evadere il fisco. L'accordo fornisce al fisco Usa «un livello di informazioni senza precedenti sui cittadini americani
titolari di conti correnti» presso Ubs. Il
commissario dell'Irs ha anche ricordato che ai
correntisti sospettati di evasione fiscale e frode resta aperta la
possibilità dell'autodenuncia entro il 23 settembre. |