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Documento d’interesse   Inserito il  26-8-2008


 

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Affari Italiani  8-8-2008

 

Bacchettate/ Cuomo incastra Citigroup, in Italia l'Abi preferisce pensare ai "dormienti"

 

 

Venerdí 08.08.2008 16:08 Tempi duri per le grandi banche americane: il Procuratore Generale di New York, Andrew Cuomo, incassa una vittoria pesante contro Citigroup, che ha annunciato ieri sera che rimborserà 7 miliardi di dollari di prodotti finanziari definiti "sicuri come depositi liquidi" e che poi non si erano rivelati tali ai 40 mila sottoscrittori. In più la maggiore banca mondiale pagherà due multe da 50 milioni di dollari alle autorità statali e federali e non è escluso possa dover sborsare una cifra analoga o superiore alla Sec per aver tradito la fiducia dei suoi clienti.

 In Italia le cose stanno molto diversamente: a difendere i cittadini e piccoli investitori sono solitamente associazioni volontarie fondate da avvocati, ma lo strumento della class action è stato ancora una volta rinviato all'inizio del prossimo anno, mentre per i rimborsi delle obbligazioni argentine, di Cirio o di Parmalat in molti sono ancora per vie legali a distanza di anni. L'Abi, glissando elegantemente sull'argomento, prova invece a mostrarsi premurosa nei confronti dei correntisti bancari, ricordando la scadenza del 16 agosto, termine entro cui i titolari di conti e rapporti dormienti possono reclamare la titolarità del proprio conto direttamente presso la banca. Per informare sulle varie opzioni per il "risveglio" e sulle scadenze da rispettare, sottolinea l'Abi, le banche hanno già inviato ai clienti (entro il 17 febbraio scorso) una lettera raccomandata con l'invito a "risvegliare" tutti i conti e rapporti "addormentati" prima che questi confluiscano nel Fondo istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Se ci si dimentica della scadenza di agosto nessun problema, rassicura comunque l'Abi: gli istituti avranno ancora quattro mesi di tempo (dunque entro il 16 dicembre) prima di devolvere le somme al Fondo e i clienti, fino al momento della devoluzione al Fondo, potranno ancora rivolgersi direttamente alla propria banca.

Le banche "con una decisione autonoma volta ad incrementare le iniziative di informazione alla clientela" conclude l'Abi, almeno un mese prima del versamento al Fondo, pubblicheranno l'elenco di tutti i rapporti dormienti online e nelle filiali. Per quei clienti che si "sveglieranno" in ritardo nessun pericolo di perdere i diritti sul proprio conto. Potranno, infatti, reclamarne la titolarità anche dopo che la somma sarà versata al Fondo ministeriale e per farlo avranno 10 anni di tempo. Non c'è che dire: quando si tratta di ricordarvi che avete da anni soldi vostri che giacciono inutilizzati presso di loro gli istituti italiani sono solerti. Sperando magari che con l'occasione potranno riattivare un rapporto e rifilarvi qualche obbligazione o prodotto strutturato eccessivamente costosi e costruiti in modo da ridurre al minimo il guadagno per la clientela e massimizzare il proprio.