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NE IRROGANTO di
Mauro
Novelli Documenti d’interesse Inserito il 5-12-2006
Da Repubblica 7-12-2006
Il sondaggio per Repubblica.it immagina tre coalizioni: Sinistra, Destra e Centro
Il progetto casiniano pescherebbe il 22% dall'Unione
e il 27% dalla centrodestra
Sondaggio
Ipr, Grande Centro al 25%
E dal Pd arriverebbe un quarto dei voti
di MARCO BRACCONI
ROMA - "Casini punta
all''ultimo miglio' del Partito democratico, quando
le differenze tra Ds e Margherita verranno fuori e il progetto resterà
al palo". Sono in molti a spiegare così la rottura di Pier
Ferdinando Casini con Berlusconi e Fini. E non hanno tutti i torti, se i dati
rilevati dal sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it dicono il vero.
E' infatti proprio l'elettorato del nuovo partito del
centrosinistra quello che sembra più sensibile al richiamo di quel
Grande Centro che vuole costruire il leader Udc. Una
scommessa sulla quale il "figliol prodigo"
della Cdl, come lo chiama il Cavaliere, è
disposto a giocarsi il futuro politico. E che, se si dovesse realizzare,
potrebbe arrivare ad un ragguardevole 25% dei voti.
L'indagine di Ipr Marketing immagina alle prossime
elezioni politiche non più due, ma tre
coalizioni: Sinistra, Destra, Centro. E sottopone l'ipotesi ad un campione
statistico diviso tra gli elettori delle attuali forze politiche. Ne risulta un
quadro per certi versi sorprendente, potenzialmente capace di cambiare la
geografia del sistema politico italiano.
Nel dettaglio. Se si votasse oggi, con tre coalizioni, quella di destra
conquisterebbe il 40%, quella di sinistra il 35% e quella di centro il 25%. E
c'è subito da notare che il rassemblement di
centro strapperebbe sì il 27 per cento dei suffragi al centrodestra, ma
farebbe quasi altrettanto nei confronti del centrosinistra, portando via
all'Unione il 22% per cento.
Se il dato che riguarda la Cdl è atteso e
fisiologico (sarebbe un intero partito che lascia la coalizione, e che negli
ultimi anni è sempre stato da quella parte), la percentuale rosicchiata
agli attuali partiti della maggioranza lascia pensare. Il Partito democratico
cederebbe al centro casiniano un quarto dei suoi
elettori, Mastella e Di Pietro i tre quarti, e qualcosina lascerebbero sul terreno anche i Verdi. Nessuna defaillance
per Rifondazione e Comunisti Italiani. Ce n'è abbastanza per far scattare un campanello
Dall'altra parte, il grande Centro
farebbe il pieno tra gli elettori Udc, porterebbe via
il 14% a Forza Italia e poco o nulla ad An.
Interessante e sorprendente il travaso dalla Lega, che cederebbe ai "terzisti" un quinto dei consensi. E
altrettanto interessante è la fiducia nei possibili leader di questa
terza e futuribile coalizione: Casini è primo con il 42%, ma subito dopo
c'è Rutelli, nemmeno troppo staccato: 35%.
Il sondaggio Ipr Marketing si limita, è ovvio,
a registrare le intenzioni di voto, peraltro in uno scenario che è
ancora ipotetico e sottoposto a molte variabili. Ma questi dati possono aiutare
a capire meglio una strategia , quella dell'Udc, che a molti appare nebulosa. Tre coalizioni, nessuna
oltre il 50%, e magari una legge elettorale che dia a
quella di mezzo il peso politico di ago della bilancia. E il gioco è
fatto.
(7 dicembre 2006)