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Documento inserito il 31-12-2006


 

 

Dal Corriere della Sera 31-12-2006

 

Il guru della sinistra radicale

 

L’accusa di Chomsky: era il pupillo degli USA.  Di A. Far.

 

New York.

“Saddam Hussein è stato giustiziato per crimini commessi nel 1982, quando era uno degli alleati più stretti e fedeli degli USA”.

Noam Chomsky, padre della linguistica moderna, docente emerito al MIT nonché massimo portavoce della sinistra radicale Usa, non ha dubbi:

“La fretta con cui l’America ha voluto sbarazzarsi del raìs non è casuale”, spiega al Corriere l’autore di numero libri tra cui Perilous power, The Middle East and U.S. foreign policy, Dialogues on terror, democracy, war and justice.

Cosa intende dire?

“Dopo anni e anni di complice silenzio, i media occidentali avrebbero potuto raccontare ciò che finora hanno taciuto sul Saddam creatura americana. Le foto del 1983 di Donald Rumsfield che stringe la mano a Saddam sarebbero dovute finire in prima pagina durante il processo. Ma l’uomo della strada in America continua a ignorare la verità”.

Quale?

“Saddam è senza dubbio uno dei peggiori criminale dell’era moderna e, nonostante io sia contrario al patibolo, se uno se lo merita, è proprio lui. Il problema è che non sarebbe mai dovuto finire da solo di fronte alla giustizia. Perché è grazie all’appoggio di Washington che ha potuto fare ciò che ha fatto”.

Di chi è la vera colpa?

“Torniamo al 1982. In quell’anno Ronald Reagan rimosse l’Iraq dalla lista degli stati sponsor del terrorismo per potergli fornire aiuti sostanziali. Tra cui gli strumenti per sviluppare armi di distruzione di massa. L’anno dopo, Rumsfield fu spedito in Iraq a siglare lo storico accordo”.

L’America non aveva le sue ragioni per puntare sul laico Saddam contro la minaccia dell’Iran fondamentalista?

“La collaborazione proseguì durante le peggiori atrocità commesse dal regime, i massacri di Anfal del 1987 e di Halabja nell’88, e continuò ben dopo la guerra con l’Iran. Nel 1989, appena insediato, Bush padre invitò negli Usa gli ingegneri nucleari iracheni per un training sui metodi più avanzati per sviluppare le armi nucleari. E ciò è andato vanti praticamente fino all’invasione del Kuwait”.

Colpa della sola America?

“Saddam era il pupillo anche di Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Italia. Londra gli ha fornito aiuti militari fino al giorno dell’invasione del Kuwait”.

Cosa ha spinto l’America verso Saddam?

Bush padre lo ha teorizzato con chiarezza: “La nostra responsabilità è fornire assistenza agli esportatori americani e Saddam è una forza di stabilità nella regione”. Se non fosse per il petrolio, Washington si sarebbe preoccupata dell’Iraq quanto dell’Africa Centrale”.