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DOSSIER “BEPPE GRILLO”   DOSSIER APERTO IL 28-1-2008

 

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ARTICOLI DELL’8-2-2008

 

Le alleanze scuotono il centrodestra ( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Il Cavaliere: non andremo da soli. Il leader di An: "Semplificazione". Ma l'Udc attacca: "Niente fascisti". Election-day, Forza Italia insorge ROMA Mentre nei due poli inizia il confronto su alleanze e programmi, si apre il primo terreno di scontro della campagna elettorale.

Berlusconi costretto a seguire Veltroni ? Ecco la lista unica del cavaliere ( da "Blogosfere" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo. Veltroni sogna di essere Obama, ma anche di fare quello che fece proprio il Cavaliere 15 anni fa: presentarsi come il nuovo e, in pochi mesi, diventare il primo partito in Italia. Se ce l'ha fatta Berlusconi partendo dal nulla, si dice Veltroni, perchè non dovrei riuscircela io che parto già dal 20-25% ?

L'Idv pronta ad andare da sola, intanto lavora a un'intesa con i Democratici ( da "Cittadino, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: E tra i punti irrinunciabili compare la sua vecchia proposta, fatta propria anche da Beppe Grillo, di non candidare più persone "condannate con sentenza passata in giudicato"; l'introduzione di misure per abbattere i costi della politica; e riforme che puntino a garantire l'indipendenza della magistratura e a risolvere il conflitto di interessi.

IL COMITATO per l'acqua pubblica di Massa Carrara ha formalmente invitato i ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: nel corso della quale saranno messi in evidenza i problemi legati alla privatizzazione di Evam e delle fonti del Monte Belvedere. Parteciperanno rappresentanti del comitato umbro che si batte contro la Rocchetta e ci sarà anche un contributo di Beppe Grillo, che sostiene la battaglia pro Evam pubblica. - -->.

Mancano 120 mila euro: progetto colibrì a rischio ( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo, oltre a conferire a lui e a Laura Pausini la cittadinanza onoraria in segno di gratitudine per la loro lotta e il loro impegno a sostegno di questa Istituzione Scientifica. "L'attuale Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio aggiunge Rimoli - informato dalle "Iene" della situazione si è impegnato formalmente a far arrivare i contributi promessi al Centro triestino,

CI SI DIVIDE anche sulla Giornata del Ricordo, peraltro non ricordandola nella da ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 08-02-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Grillo

Abstract: Res publica Amici di Beppe Grillo" e curata da Paride Dobloni, storico dell'Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro. Modererà il dibattito Giancarlo Iacchini ed interverrà Giuseppe Scherpiani dell'Anpi di Pesaro che patrocina l'iniziativa. I militanti di Azione Sociale (che venerdì 15 febbraio ufficializzerà al Caffè Pascucci di Fano,

Politica e antipolitica a convegno ( da "Arena, L'" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: di cui Beppe Grillo ha costituito solo la più evidente punta dell'iceberg, ma che in realtà dà conto di un malessere ormai diffuso verso la classe politica, se non addirittura una sensazione di avversione", chiudono gli organizzatori. Vista poi la recente crisi di governo, la rivolta della gente per la spazzatura in Campania,

Il vertice non cambia ma sale Avanzini Il maiale si insedia al terzo posto ( da "Nazione, La (Viareggio)" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Settimo il Beppe Grillo di Verlanti e dei fratelli Bonetti (1032 voti, 6,29%); ottavo lo "scarrafone" di Ricci con una manciata di voti in meno (997, pari al 6,08%). LA CONCLUSIONE del sondaggio si avvicina, ma prima di emettere il verdetto definitivo saranno raccolte telefonicamente ancora alcune migliaia di voti.

L'Italia dei Valori quasi pronta all'accordo col Pd ( da "Giornale di Brescia" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: punti irrinunciabili" compare la sua vecchia proposta, fatta propria anche da Beppe Grillo, di non candidare più persone "condannate con sentenza passata in giudicato"; l'introduzione di misure per abbattere i costi della politica; e riforme che puntino a garantire l'indipendenza della magistratura e a risolvere il conflitto di interessi.

"Sono di destra: Silvio è il nostro capocomico" ( da "Stampa, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Lo diceva già Beppe Grillo qualche anno fa, parlando del viaggio di Fassino in Africa. A proposito, lo sa che parla quasi come Grillo? "Beppe ha avuto il coraggio di svoltare radicalmente, abbracciando il teatro di denuncia. Ha collaboratori preparatissimi, è un luminare su temi come energia e ambiente.

In agenda ( da "Tirreno, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Grilli verso la lista civica.Ancora un appuntamento, alle 21 e nella sala Matteo Valenti, alle 21, per il 15 febbraio. I "grilli versiliesi" invitano a incontrarsi tutti gli amici di Beppe Grillo in Versilia, insieme ai comitati e alla liste civiche di Viareggio per discutere insieme il tema delle liste civiche proposte da Grillo.

La Piaccella e la Terza Via #4 ( da "Blogosfere" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Non aspettate sempre Beppe Grillo. E se magari non avete votato siete ancora più colpevoli. Dante non vi avrebbe messo neppure all'Inferno. Neppure la pena eterna vi sareste meritato. Fondatelo voi un partito, unite altre persone con i vostri stessi interessi, i vostri stessi “

Beppe Grillo e Zanotelli, mobilitazione a Napoli ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: REDAZIONALE Rete Lilliput Beppe Grillo e Zanotelli, mobilitazione a Napoli NAPOLI - "A munnezz è 'na ricchezz... ma solo se la gestiamo bene e la riteniamo una risorsa piuttosto che un rifiuto". A gridarlo forte gli "Amici di Beppe Grillo" di Napoli che hanno organizzato per sabato 23 febbraio in piazza Dante "Il giorno del rifiuto".

E con Di Pietro l'accordo si farà ( da "Manifesto, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo. A chi lavora con il sindaco di Roma non sfugge la sinergia che c'è tra il blog del ministro delle infrastrutture e quello del comico genovese. Sul sito di Grillo, poi, abbondano gli attestati di stima per Di Pietro. Veltroni sa bene che un'ipotetica lista "anti casta" costruita intorno all'ex pm finirebbe per drenare consensi soprattutto al Pd.

Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e minacce il pugliese ubriaco che l'alt ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: 30 nella sala consiliare, in via Nolfi 120. Organizza l'associazione Res Publica - Amici di Beppe Grillo. Relatore Paride Dobloni, Istituto di storia contemporanea, partecipa Giuseppe Scherpiani, presidente dell'associazione partigiani Anpi. Moderatore Giancarlo Iacchini.

La seconda repubblica si sta autodistruggendo ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: il non voto o seguire il guitto dell'antipolitica Beppe Grillo. E neppure Berlusconi è inossidabile. Non gli gioverà il rifiuto insensato di concorrere alla riforma della sua orrenda legge elettorale, che priva i cittadini del diritto di scelta fra più candidati. Del resto, la storia insegna che dopo le profonde crisi può sprigionarsi un forte risveglio.

Preoccupa l'effetto Grillo ( da "Manifesto, Il" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo. A chi lavora con il sindaco di Roma non sfugge la sinergia che c'è tra il blog del ministro delle infrastrutture e quello del comico genovese. Sul sito di Grillo, poi, abbondano gli attestati di stima per Di Pietro. Veltroni sa bene che un'ipotetica lista "anti casta" costruita intorno all'ex pm finirebbe per drenare consensi soprattutto al Pd.

BRENZONE Domenica ( da "Arena.it, L'" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: di cui Beppe Grillo ha costituito solo la più evidente punta dell'iceberg, ma che in realtà dà conto di un malessere ormai diffuso verso la classe politica, se non addirittura una sensazione di avversione", chiudono gli organizzatori. Vista poi la recente crisi di governo, la rivolta della gente per la spazzatura in Campania,

Svolta di Berlusconi, arriva il Pdl: "Forza Italia-An sotto stesso simbolo" ( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Mercedes Bresso AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia Il Cavaliere: "Noi e Fini insieme la Lega si federerà, siamo apertri all'Udc. Il programma è già pronto" ROMA La contromossa di Berlusconi è arrivata. Il Cavaliere, in collegamento con Panorama del giorno, dice addio ai simboli di Fi e An e annuncia un accordo con Gianfranco Fini per dar vita ad una lista unica,

Informatica verde: essere high tech, senza distruggere il pianeta ( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: opera di sensibilizzazione di Beppe Grillo). Il Web è lo strumento perfetto per far sentire la propria voce e diffondere campagne e iniziative, anche quando declinate in senso satirico e parodistico, come dimostra il successo online del brano Quanta gioia quanta monnezza e del cortometraggio Io sono molto leggenda, entrambi ispirati all'emergenza rifiuti di Napoli.

DOBLONI PREMIATO DAGLI AMICI DI GRILLO ( da "Corriere Adriatico" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: associazione amici di Beppe Grillo Res Publica, che vedrà nel ruolo di moderatore Giancarlo Iacchini, interverrà anche Giuseppe Scherpiani dell'Anpi. "Dopo le polemiche suscitate dall'iniziativa Le foglie fossili a Pesaro, che secondo noi sono state del tutto fuori luogo e assolutamente strumentali - scrivono gli amici di Beppe Grillo -,

Niente accordo tra Pd e Cosa Rossa ( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Finocchiaro: crisi per problemi personali La Sinistra Arcobaleno si smarca: "Noi uniti con Bertinotti premier". Diliberto conferma: separati da Pd, non ci sarà nessun accordo tecnico ROMA Niente accordo tra Pd e Cosa Rossa.

Casini: "Non ci interessa imposizione di un partito unico, piuttosto da soli" ( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Marini legge i risultati: esplode il caos Il leader dell'Udc: "Rispettiamo tutti ma vogliamo conservare la nostra identità". Berlusconi: "Entri nel Pdl o resti fuori" "L'imposizione di un partito unico rispondente ad una estemporanea operazione elettorale non ci interessa oggi come non ci interessava ieri"

Italia, Confindustria denuncia i costi della politica ( da "Emmegipress" del 08-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna"


Articoli

Le alleanze scuotono il centrodestra (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

(17:2) - VERSO LE ELEZIONI - LE MOSSE DELLA CDL Le alleanze scuotono il centrodestra Il leader del centrodestra Silvio Berlusconi + La lista unica tenta anche il Cavaliere UGO MAGRI + E ora Prodi aiuta Veltroni e parla con Silvio F. M. + Pd, Walter suona la carica: "Possiamo vincere" VOTA "Da soli alle elezioni": come giudicate la scelta del Pd? SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? OPINIONI L'arma di Walter Commento di AUGUSTO MINZOLINI MULTIMEDIA AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Il peccato originale del centro sinistra AUDIO Berlusconi: al paese un governo operativo VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Il Cavaliere: non andremo da soli. Il leader di An: "Semplificazione". Ma l'Udc attacca: "Niente fascisti". Election-day, Forza Italia insorge ROMA Mentre nei due poli inizia il confronto su alleanze e programmi, si apre il primo terreno di scontro della campagna elettorale. Si tratta dell'election day, ovvero lo svolgimento negli stessi due giorni (il 13 e 14 aprile) delle elezioni politiche e delle amministrative. Insieme politiche e amministrative Un'ipotesi che già ieri era stata giudicata positivamente dal premier Romano Prodi. "Faremo in modo di minimizzare i costi, cercando di mettere assieme nei limiti del possibile le elezioni locali e quelle di carattere nazionale", aveva detto il presidente del Consiglio, che oggi lasciando un vertice del Pd, ha espresso la posizione del partito: "C'è l'accordo per l'election day". Forza Italia: è una forzatura Pronta la replica di Forza Italia, che già nei giorni scorsi si era detta contraria a questa ipotesi, così come altri partiti di centrodestra. Schifani e Vito si appellano al capo dello Stato e sostenendo che "è la prima volta che un governo dimissionario, violando le regole della necessaria condivisione delle scelte tra maggioranza e opposizione sulla sovrapposizione di appuntamenti elettorali diversi, si arroga il diritto di decidere a propria discrezione, se non a proprio vantaggio". Il nodo delle alleanze Sul fronte alleanze la decisione del Partito democratico di correre da solo scombina i piani dell'alleanza nel centrodestra. L'idea di seguire l'esempio di Veltroni non sembra convincere Silvio Berlusconi. Tuttavia il centrodestra è preoccupato dal confronto fra il simbolo unico del centrosinistra e la lenzuolata di partiti e partitini. Tanto da far emergere quella che finora appariva come una ipotesi astratta: un'unica lista in cui far confluire sotto un solo simbolo Fi e An, alleata con la Lega, Udc e gli altri "cespugli" del centrodestra. L'asse Fi-An Pier Ferdinando Casini non sembra disponibile ad una super-lista che comprenda tutti. Lo chiarisce in serata il segretario del partito Lorenzo Cesa, che avverte: se An e Fi andranno da soli alle elezioni con un'unica lista, anche noi andremo per conto nostro. Berlusconi e Fini potrebbero offrire a Casini un'alleanza come quella ipotizzata per la Lega, ma non è detto che abbiano l'intenzione di farlo. I leader di Forza Italia e di An discuteranno più approfonditamente domani di questo inedito scenario. "Spero che la coalizione - ha già spiegato oggi Gianfranco Fini - sia quanto di più semplificato possibile. Sul come dar corso a questa semplificazione sarà oggetto del confronto con gli alleati", ma quel che è certo è che il centrodestra semplificherà la coalizione perchè "oggi uno schieramento largo, con più sigle e partiti, non corrisponde all'esigenza degli italiani". Silvio e la tentazione della corsa in solitaria Ecco perchè, prosegue Fini, "nelle prossime ore, con gli amici del centrodestra, dovremo in primo luogo risolvere questa questione perchè se Veltroni va da solo il centrodestra deve saper dare una risposta che vada dritto al cuore del problema". Quanto all'ipotesi di un Berlusconi "tentato" dalla corsa solitaria contro il Pd, l'ex ministro degli Esteri sembra non dargli credito: "Sapete che non commento mai i giornali. Parlerò con Berlusconi". Le voci di una possibile corsa in solitaria dell'ex premier dominano la giornata, nonostante Forza Italia si affretti a smentire. "Non intendiamo abboccare alla provocazione di Veltroni: il Pd è costretto ad adottare questa strategia dopo il fallimento del governo Prodi". La posizione di Casini Parole che non convincono Pier Ferdinando Casini. "Noi siamo del tutto indifferenti a queste tentazioni maggioritarie. Se ciascuno andrà da solo andremo soli anche noi", dice il leader centrista, sottolineando che "la scelta di Veltroni di correre da solo non è una scelta coraggiosa ma una scelta della disperazione". Il presidente del partito Buttiglione invoca un "no a liste di destra fascista". Lo stesso Berlusconi aveva ridimensionato l'argomento della corsa solitaria parlandone con i suoi più stretti collaboratori: "Io nella provocazione di Veltroni non ci casco: perchè mai dovrei fargli il favore di correre da solo quando tutti i sondaggi ci danno in netto vantaggio?". Anche perchè, è la tesi del Cavaliere, quella del sindaco di Roma "è una scelta obbligata imposta dalle divisioni interne alla sinistra". L'ex premier comunque non intende certo sacrificare la ritrovata unità del centrodestra sull'altare di una sfida che rischia per giunta di essere rischiosa. I nanetti Ciò non ha mai significato la rinuncia di Forza Italia a ridurre il numero di simboli e liste nella scheda. "Stiamo lavorando per semplificare la coalizione del centrodestra", aveva confermato Schifani. Ma come? Certamente Berlusconi non vuole una lenzuolata di sigle e simboli accanto al suo nome. L'intenzione, espressa anche in un faccia a faccia con Clemente Mastella, poteva essere quella di raggruppare i partiti per area: l'Udeur con il Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo (anch'egli oggi a colloquio col Cavaliere), la Dca di Gianfranco Rotondi. Altro scenario quello che Fi ha prospettato ad An con la proposta di unirsi in un'unica lista, in cui far confluire anche gli altri partitini, per poi farla federare con la Lega. E Fini? Fino ad oggi a via della Scrofa l'idea di far sparire il simbolo non era presa in considerazione. Ma nelle ultime ore non la si è più esclusa del tutto. Anzi, come riferiscono fonti di An, Fini la starebbe valutando e domani, nel faccia a faccia con Berlusconi, la discuterà direttamente con lui.

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Berlusconi costretto a seguire Veltroni ? Ecco la lista unica del cavaliere (sezione: Grillo)

( da "Blogosfere" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Feb 08 8 Berlusconi costretto a seguire Veltroni ? Ecco la lista unica del cavaliere Pubblicato da Tiziano Scolari alle 00:05 in Politica possibile Sta succedendo qualcosa di strano. Per ora si sentono solo i rumori in lontananza ma presto la faccenda potrebbe diventare molto chiara. Sarà mica che Berlusconi, che ha già vinto le elezioni da almeno un paio di settimane, ora si ritrova stretto nell'angolo ? Veltroni fa il Pd ? E il Berlusca fa il popolo delle libertà. SuperWalter si presenta alle elezioni da solo ? In queste ore sembra che Berlusconi stia pensando seriamente di mettere tutti gli alleati sotto un tetto e presentare una lista sola, anzi di più, fare una lista solo con gli ex della Casa delle Libertà. AN ha già detto di sì, la Lega e Udc non ci pensano neanche. Cosa è successo ? E' successo che in pochi giorni, mentre Berlusconi aveva già vinto le elezioni, Veltroni ha ribaltato il tavolo e ha cambiato le regole, anzi, ha cambiato l'intero quadro politico. La situazione è molto simile a quella del 1992. La gente non crede più ai politici, c'è la casta, l'antipolitica, Beppe Grillo. Veltroni sogna di essere Obama, ma anche di fare quello che fece proprio il Cavaliere 15 anni fa: presentarsi come il nuovo e, in pochi mesi, diventare il primo partito in Italia. Se ce l'ha fatta Berlusconi partendo dal nulla, si dice Veltroni, perchè non dovrei riuscircela io che parto già dal 20-25% ? Ieri la sinistra era formata da mille partiti: Ds, Margherita, Udeur, Rifondazione, Comunisti Italiani, Mastella, Di Pietro, Radicali, Socialisti .... La destra solo da 4: Forza Italia, An, Udc e Lega. Oggi è il contrario. A sinistra ci sono 2 o 3 partiti: Pd (con dentro Di Pietro) e Sinistra Arcobaleno. A destra c'è un caravanserraglio (parola desueta divenuta ormai di moda): Fi, An, Udc, Lega, Mastella, New Dc, Pensionati e chi più ne ha più ne metta. Qualcosa sta cambiando o forse è solo Veltroni che sta convincendo tutti del suo sogno ?.

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L'Idv pronta ad andare da sola, intanto lavora a un'intesa con i Democratici (sezione: Grillo)

( da "Cittadino, Il" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Di Pietro strizza l'occhio al Pd ROMA L'Italia dei Valori si presenterà al voto del 13-14 aprile con il proprio simbolo e con una propria lista. Ma punterà a raggiungere un'intesa con il Partito democratico. Con un obiettivo: dar vita a una sorta di mini-coalizione basata su un programma comune. Da parte di Antonio Di Pietro per ora non c'é un annuncio ufficiale della "quasi alleanza". Ma, dalla conferenza stampa convocata nel pomeriggio, si capisce che la trattativa con Veltroni non è proprio alla fase iniziale. Il ministro sa benissimo che il suo potrebbe essere l'unico partito ad essere ammesso alla corsa elettorale del partito più forte dell'ex centrosinistra e una certa soddisfazione traspare. Ma non si sbilancia e sceglie la via dell'ufficialità. Prima convoca l'esecutivo nazionale dell'Idv: una riunione nella quale fa un quadro della situazione, illustra i vantaggi dell'accordo, anticipa la decisione del governo di puntare sull'election day e getta le basi per la campagna elettorale anche per le amministrative. Poi convoca i cronisti e spiega, davanti alle telecamere che affollano la sede del partito, che "l'esecutivo nazionale del'Idv ha deliberato all'unanimità" di presentarsi alle prossime elezioni con simbolo e lista propri sia alla Camera sia al Senato e che a giorni ci sarà un "confronto conclusivo" con il Pd per vedere se ci sono i margini per convergere su un programma comune "profondamente innovativo". L'idea è quella di realizzare "una coalizione" perché l'Idv "condivide lo sforzo che sta facendo il Pd" e vuole dare il proprio contributo. Il ministro precisa che l'intenzione non é quella di andare a chiedere qualcosa o di porre ultimatum ("la logica del ricatto non ci appartiene"), ma di avanzare delle proposte: una sorta di decalogo per "reinserire l'etica nella politica". E tra i punti irrinunciabili compare la sua vecchia proposta, fatta propria anche da Beppe Grillo, di non candidare più persone "condannate con sentenza passata in giudicato"; l'introduzione di misure per abbattere i costi della politica; e riforme che puntino a garantire l'indipendenza della magistratura e a risolvere il conflitto di interessi."Non abbiamo paura di andare da soli", afferma quindi con decisione. Ma l'alleanza con Veltroni sarebbe importante per "un progetto Paese",.

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IL COMITATO per l'acqua pubblica di Massa Carrara ha formalmente invitato i (sezione: Grillo)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Sindaci di Massa e di Carrara e i presidenti di Provincia, Regione e Evam spa a partecipare all'assemblea pubblica di stasera alle 21 al teatro dei Fratelli Cristiani, nel corso della quale saranno messi in evidenza i problemi legati alla privatizzazione di Evam e delle fonti del Monte Belvedere. Parteciperanno rappresentanti del comitato umbro che si batte contro la Rocchetta e ci sarà anche un contributo di Beppe Grillo, che sostiene la battaglia pro Evam pubblica. - -->.

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Mancano 120 mila euro: progetto colibrì a rischio (sezione: Grillo)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Pordenone Mancano 120 mila euro: progetto Colibrì a rischio Il Centro per la salvaguardia dei colibrì di Trieste, realizzato per conto del Governo italiano, del Governo peruviano e del Governo ecuadoriano, rischia ora di chiudere per la mancanza di erogazione di 127.120 euro promessi nel 2005 dal precedente governo. "Il colibrì è un uccello che vive nelle Americhe - spiega Stefano Rimoli Direttore del centro - ed è il responsabile impollinatore dell'85 per cento di tutte le foreste del Sud America. Senza il colibrì la foresta amazzonica morirebbe nell'arco di tre generazioni e con essa tutte le innumerevoli forme di vita che la popolano, con conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta. Nonostante molte specie di colibrì siano a rischio di estinzione, non esiste ancora a livello mondiale un "protocollo scientifico" che permetta di conoscere a fondo l'alimentazione, il comportamento e la fisiologia di questi indispensabili uccelli. La missione del nostro Centro è quella di salvaguardare i colibrì e di riprodurli per la loro reintroduzione in natura". Il Centro triestino, oltre ad aver ottenuto l'avvallo istituzionale e tecnico delle autorità competenti è riuscito nell'iniziativa di aprire queste riserve naturali anche in Ecuador ed in Perù, anticipando di tasca propria i fondi promessi dal Ministero dell'Ambiente. Le popolazioni autoctone che gestiscono le Riserve, inoltre, di concerto con le autorità locali, hanno intitolato un'area protetta a Beppe Grillo, oltre a conferire a lui e a Laura Pausini la cittadinanza onoraria in segno di gratitudine per la loro lotta e il loro impegno a sostegno di questa Istituzione Scientifica. "L'attuale Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio aggiunge Rimoli - informato dalle "Iene" della situazione si è impegnato formalmente a far arrivare i contributi promessi al Centro triestino, condizione unica per salvare la vita a questi animali. Tuttavia i fondi promessi non sono ancora giunti a destinazione". Tutti i Gruppi Amici di Beppe Grillo del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, insieme a Margherita Hack, agli scout d'Italia e ad alcune associazioni ambientaliste, hanno aderito ad una manifestazione di solidarietà al centro per la salvaguardia dei colibrì prevista per dopo domani alle ore 11 presso la sede del Parco del Castello di Miramare a Trieste. Chiunque volesse sostenere il centro per la salvaguardia dei colibri può consultare il sito www.parcotropicale.it. (e.m.).

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CI SI DIVIDE anche sulla Giornata del Ricordo, peraltro non ricordandola nella da (sezione: Grillo)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 08-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Resto del Carlino, Il (Pesaro))

Argomenti: Grillo

Ta canonica (10 febbraio). Il Blocco Anticomunista Marche, in collaborazione con i giovani di Lotta Studentesca e Forza Nuova, ieri sera, nella sede di FN in Via Gui 20 a Fano, ha inaugurato il programma del "mese anticomunista" con una serata intitolata: "Foibe martiri dimenticati" presentando inediti filmati d'epoca. OGGI invece alle ore 17,30, nella sala del consiglio comunale di Fano, conferenza multimediale dal titolo: "Foibe: la storia del confine mobile", organizzata dall'associazione "Res publica Amici di Beppe Grillo" e curata da Paride Dobloni, storico dell'Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro. Modererà il dibattito Giancarlo Iacchini ed interverrà Giuseppe Scherpiani dell'Anpi di Pesaro che patrocina l'iniziativa. I militanti di Azione Sociale (che venerdì 15 febbraio ufficializzerà al Caffè Pascucci di Fano, alle 18,30, le cariche provinciali e regionali, presenti il segretario nazionale Alessandra Mussolini ed il coordinatore regionale Fabrizio Pagani), domani faranno un volantinaggio per ricordare i martiri delle Foibe e per domenica 10 febbraio invitano ad essere presenti, alle ore 18,30 in Cattedrale, alla S. Messa per ricordare quei morti. Domani alle ore 8,30, nella Sala Verdi, celebrazione istituzionale della Giornata del Ricordo: "La tragedia delle foibe nello scenario dei genocidi del Novecento": interventi del sindaco Stefano Aguzzi, della presidente del consiglio comunale Maria A. Cucuzza e altri. - -->.

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Politica e antipolitica a convegno (sezione: Grillo)

( da "Arena, L'" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

BRENZONE Domenica Politica e antipolitica a convegno "Politica e antipolitica: l'Italia divisa raccoglie i cocci?". È questo il titolo del convegno organizzato per domenica alle 17, nella sala conferenze Beato Nascimbeni dell'Istituto scolastico delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto, dalle amministrazioni comunali di Brenzone e Torri, con la collaborazione del Ggv, gruppo Giovani giornalisti veronesi, del Circolo culturale "Il Timone" di Reggio Emilia, patrocinio Aido di Torri. Dopo l'introduzione di Irene Bertoglio, responsabile culturale del Timone e moderati dalla giornalista dell'Arena Giuditta Bolognesi, a confrontarsi saranno Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e già consigliere di amministrazione della Rai, e lo storico Marco Cimmino. "Questo", fanno sapere da Brenzone, "è il terzo appuntamento del ciclo di conferenze partito da Torri in ottobre affrontando argomenti importanti quali l'alcol e la droga, e poi proseguito a Castelletto con un tema quale la salvaguardia della famiglia". Ora il dibattito, più che mai attuale, si sposta nell'ambito politico: quello che più di ogni altro in questo periodo sembra dimostrare di non essere più all'altezza di affrontare o risolvere i problemi della gente. "Di qui la ribalta della cosìddetta antipolitica, di movimenti spontanei dei cittadini, di cui Beppe Grillo ha costituito solo la più evidente punta dell'iceberg, ma che in realtà dà conto di un malessere ormai diffuso verso la classe politica, se non addirittura una sensazione di avversione", chiudono gli organizzatori. Vista poi la recente crisi di governo, la rivolta della gente per la spazzatura in Campania, l'impossibilità per il Papa di parlare all'Università La Sapienza di Roma, e i presunti rapporti collusivi tra Rai e Mediaset in merito all'informazione, chi più di un ex consigliere di amministrazione e di uno storico- giornalista può esprimere autorevoli opinioni, si chiedono dal municipio. Appuntamento per domenica alle 17 a Castelletto.G.M.

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Il vertice non cambia ma sale Avanzini Il maiale si insedia al terzo posto (sezione: Grillo)

( da "Nazione, La (Viareggio)" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Il vertice non cambia ma sale Avanzini Il "maiale" si insedia al terzo posto E CON IL PIÙ RECENTE giro di telefonate, i pareri raccolti per il sondaggio telefonico "La Nazione - Comunica srl" sono 16.411. Un bello spaccato dell'orientamento popolare, ma ancora non basta. Saranno sentite altre opinioni prima di proclamare il vincitore definitivo di questo 2008. Diciamo subito che con questa ultima classifica provvisoria il vertice della graduatoria non si è mosso più di tanto: è stato così fin dal primo "step" del sondaggio telefonico e nulla e cambiato, a parte una sensibile riduzione dello svantaggio tra il primo e il secondo posto. Ora il divario sembra stabilizzato: al vertice c'è il carro doppio di Lombardi e Vannucci, con oltre 4mila voti e 25,49 punti di percentuale. Segue a quota 3208 (19,55%) il "Sortilegio" di Malfatti, che si deve oggettivamente misurare in una situazione di svantaggio con i due antagonisti. Tuttavia proporre un giudizio disgiunto sui due carri che marciano insieme, hanno lo stesso titolo e sviluppano un unico discorso ci è sembrato privo di senso. La Fondazione avrebbe dovuto semmai prevenire il pasticcio, facendo sfilare fuori concorso il tandem Lombardi-Vannucci. SEGNA un significativo scatto in avanti il maiale-uomo di Alessandro Avanzini, che recupera una piazza e si insedia al terzo posto, conquistando quasi duemila voti e l'11,72 % di preferenze. In ascesa anche il re Carnevale che rottama Prodi e Berlusconi firmato da Breschi: ora è quarto con una percentuale dell'11,35. Scivola invece di due posizioni l'Autoritratto di Gionata Francesconi: indicato da 1736 intervistati deve accontentarsi del quinto posto. IMMUTATA la coda della classifica: i francesi Lebigre-Roger non ripetono l'exploit del secondo "step" del sondaggio (quando passarono dall'ottavo al terzo posto) e si mantengono in sesta posizione con 1469 voti e l'8,95%. Settimo il Beppe Grillo di Verlanti e dei fratelli Bonetti (1032 voti, 6,29%); ottavo lo "scarrafone" di Ricci con una manciata di voti in meno (997, pari al 6,08%). LA CONCLUSIONE del sondaggio si avvicina, ma prima di emettere il verdetto definitivo saranno raccolte telefonicamente ancora alcune migliaia di voti. Ricordiamo che la Comunica srl chiama gli abbonati alla rete fissa con un computer che registra automaticamente l'opinione degli intervistati. Se si è chiamati, votare è semplice e soprattutto completamente gratuito. - -->.

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L'Italia dei Valori quasi pronta all'accordo col Pd (sezione: Grillo)

( da "Giornale di Brescia" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Edizione: 08/02/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:IN PRIMO PIANO L'Italia dei Valori quasi pronta all'accordo col Pd ROMA - L'Italia dei Valori si presenterà al voto del 13-14 aprile con il proprio simbolo e con una propria lista. Ma punterà a raggiungere un'intesa con il Pd. Con un obiettivo: dar vita ad una sorta di mini-coalizione basata su un programma comune. Da parte di Di Pietro per ora non c'è un annuncio ufficiale della "quasi alleanza". Prima convoca l'esecutivo nazionale dell'Idv, poi convoca i cronisti e spiega che "l'esecutivo nazionale dell'Idv ha deliberato all'unanimità" di presentarsi alle prossime elezioni con simbolo e lista propri sia alla Camera sia al Senato e che a giorni ci sarà un "confronto conclusivo" con il Pd per vedere se ci sono i margini per convergere su un programma comune "profondamente innovativo". L'idea è quella di realizzare "una coalizione" perché l'Idv "condivide lo sforzo che sta facendo il Pd" e vuole dare il proprio contributo. Il ministro precisa che l'intenzione non è quella di andare a chiedere qualcosa o di porre ultimatum ("la logica del ricatto non ci appartiene"), ma di avanzare delle proposte: una sorta di decalogo per "reinserire l'etica nella politica". E tra i "punti irrinunciabili" compare la sua vecchia proposta, fatta propria anche da Beppe Grillo, di non candidare più persone "condannate con sentenza passata in giudicato"; l'introduzione di misure per abbattere i costi della politica; e riforme che puntino a garantire l'indipendenza della magistratura e a risolvere il conflitto di interessi.

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"Sono di destra: Silvio è il nostro capocomico" (sezione: Grillo)

( da "Stampa, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Intervista Enrico Bertolino BATTUTE BIPARTISAN "Sono di destra: Silvio è il nostro capocomico" Anche la satira ha i suoi voltagabbana "Per forza, la sinistra è una tristezza" ANDREA SCANZI "Quando Fassino è arrivato in Birmania, lì hanno capito: beh, non stiamo così male" TORINO Non ho più voglia di fare battute fine a se stesse, di raccontare le barzellette. Ho voglia di mettermi in gioco. La tivù dà feedback illusori, il teatro non mente". Enrico Bertolino sarà al Colosseo di Torino oggi e domani con Lampi accecanti di ovvietà (la citazione è di George Bernard Shaw). A quali lampi allude? "Al fatto che il governo cada per colpa di un partito che rappresenta l'1,4 percento. All'Italia dei Valori che da una parte candida Franca Rame e dall'altra De Gregorio. A Bossi che delira. A Nino Strano, quello che mangiava la mortadella: Caligola elesse senatore un cavallo, ma non si sarebbe mai spinto a eleggere Barbato o Strano". Sembra molto arrabbiato, c'è il rischio che poi la gente non rida. "Vorrei che il pubblico uscisse dalla sala sorridendo, ma più che altro chiedendosi "perché". La prima parte è dedicata all'attualità, proietto immagini e filmati. Per ogni data adatto il testo alla città che mi ospita, mi aiuta Curzio Maltese. Nella seconda parte parlo di costume. E c'è una canzone in stile gaberiano, Sto diventando di destra e me ne accorgo dalle piccole cose". È un voltagabbana pure lei? "Resto di sinistra moderata, ma riguardo a temi come rom e lavavetri potrei passare per destra. Nella canzone scherzo dicendo che i lavavetri non mi danno fastidio, basta che chiedano il permesso e lavino bene: se mi lasciano il velo, gli sgommo sopra le infradito. È tutto rovesciato, la realtà supera la fantasia, la sinistra si confonde con la destra. Fassino lo hanno mandato in Birmania: quando lo hanno visto, i birmani hanno pensato che in fondo tanto male non stanno". Lo diceva già Beppe Grillo qualche anno fa, parlando del viaggio di Fassino in Africa. A proposito, lo sa che parla quasi come Grillo? "Beppe ha avuto il coraggio di svoltare radicalmente, abbracciando il teatro di denuncia. Ha collaboratori preparatissimi, è un luminare su temi come energia e ambiente. Riempie i Palasport, io no. Metà tempo si esibisce e metà studia, come Milena Gabanelli. Sono pieni di denunce, hanno più coraggio di me. Io sto più basso, non sono un tribuno come Grillo e non sposo la guitteria di Benigni. Né so fare il teatro civile di Celestini e Paolini. Il potere mi prende poco sul serio, come fa con i giullari. E poi ho la mia vita, l'onlus in Brasile dedicata ai bambini". Ha mai pensato di trasferirsi là? "Prima o poi lo farò, questa Italia non mi piace. Gli italiani sono dei "lamentatori orizzontali": mugugnano e gridano "vaffa" nelle piazze, ma quando devono esporsi si nascondono. I brasiliani ci stimano perché siamo ignoranti come loro. Quando in Brasile provo a costruire scuole o biblioteche mi guardano male, è più facile comandare se la massa è stupida". Con la scontata vittoria di Berlusconi, voi comici vivrete meglio? "Berlusconi è il nostro capocomico: non mancherà il repertorio, ma non mancava neanche prima. In Svezia i satirici si suiciderebbero per mancanza di argomenti, da noi abbondano. Però non vorrei neanche insistere con la demonizzazione della destra. La sinistra è triste. Anche Bertinotti ormai si è spostato così a sinistra da dire cose di destra: praticamente ha fatto il giro". Al suo spettacolo bolognese c'era anche Prodi... "Sì, con moglie e suocera. Una persona gentile. Quando ironizzavo sull'inglese maccheronico dei politici, compreso il suo, si è messo a ridere. Ecco un'altra cosa che la sinistra non ha mai avuto: l'autoironia. Parliamo di globalizzazione e abbiamo Mastella e Rutelli: in confronto Fabio Capello è stato un genio a imparare l'inglese". Dica la verità, preferiva l'Inter perdente. "Lo so, siamo i "nuovi juventini", ma nei confronti dell'Inter sono come Bondi con Berlusconi: è una fede. Quando si è interisti e di sinistra, entrambe inclinazioni perdenti, le due cose si elidono a vicenda e si diventa democristiani come Casini: quelli che vivono in eterno".

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In agenda (sezione: Grillo)

( da "Tirreno, Il" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Lucca IN AGENDA Un Comune sentire."Entusiasmo ed idee per un Comune sentire": è l'iniziativa pubblica che la Sinistra arcobaleno (Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra democratica) organizza per venerdì 15 febbraio nella sala di rappresentanza del Comune, alle 21. Con Milziade Caprili (Prc) e Marco Montemagni (Pdci) Grilli verso la lista civica.Ancora un appuntamento, alle 21 e nella sala Matteo Valenti, alle 21, per il 15 febbraio. I "grilli versiliesi" invitano a incontrarsi tutti gli amici di Beppe Grillo in Versilia, insieme ai comitati e alla liste civiche di Viareggio per discutere insieme il tema delle liste civiche proposte da Grillo. Anche in vista delle prossime amministrative. Per partecipare e avere informazioni: grilliviareggini@yahoo.it. Pd, candidati in tour.Fabrizio Manfredi e Andrea Palestini, candidati a sindaco nelle selezioni del Pd, parteciperanno alle seguenti assemblee di circolo. 12 febbraio (circoli Centro e Marco Polo, congiunti, nella sede di via Regia 68); 13 (circolo Fienile al Fienile); 14 (circolo Darsena Campo d'Aviazione nella sede della Circoscrizione); 15 (circolo Torre del Lago presso la sede del Circolo) e il 18 (circolo Migliarina Terminetto alla Circoscrizione Viareggio Nuova). Pd, nuova segreteria.La nuova segreteria del Pd è così composta: Luca Costa, Sartini Maria Lisa, Matteo Martini, Giuseppina Ghiselli, Fabio Bartoli, Paola Gifuni, Roberto Veronesi, Cristina Berti, Giuseppe De Stefano, Laura Ponsi, Massimiliano Ingargiola e Tenna Liberatore. Tesoriere è Sergio Tenducci. Sono stati anche costituiti i Forum tematici: ambiente e territorio, coordinatore Vittorio Maschietto; economia, coordinatore Marino Bertolucci; cultura, coordinatore Enrico Dei; sociale, coordinatore Claudio Santucci.

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La Piaccella e la Terza Via #4 (sezione: Grillo)

( da "Blogosfere" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Feb 08 8 La Piaccella e la Terza Via #4 Pubblicato da Simone Terreni alle 08:26 in Attualità e politica La Politica è l'azione più alta che un uomo possa compiere. Fare Politica significa mettersi al servizio degli altri e non condizionare gli altri al tuo servizio. Molti politici hanno le idee confuse su questo. E molti cittadini non li aiutano a chiarirsele. Non so se vi è mai capitato di vedere un cittadino qualunque lamentarsi di una pubblica amministrazione e quando si trova di fronte a una carica cambiare atteggiamento e divenire servile. In fondo non si sa mai. L'Etrusco è stufo di questo atteggiamento che la gente e soprattutto i giovani hanno nei confronti della politica. Soprattutto negli ultimi anni. è stufo di vedere il mondo diviso in due categorie: di gente tira la Piaccella e di gente che guardano e parlano parlano parlano. è stufo di vedere la politica fatta come una tifoseria calcistica: che si vinca o che si perda forza il nostro partito e gli altri merde. Come se la società non appartenesse ad ambedue le fazioni politiche. Prima di tutto smettetela di snobbare la politica!!! Avete votato alle ultime elezioni? Avete dato il vostro voto a un partito? A un candidato? Andate ad iscrivervi a quel partito. Andate a parlare a quel candidato ed aiutatelo. Partecipate alla vita del partito, e mettetevi in discussione voi stessi. Candidatevi. Fatevi votare. Non per far parte della casta ma per cambiare la casta. Non date sempre la colpa agli altri. Non aspettate sempre Beppe Grillo. E se magari non avete votato siete ancora più colpevoli. Dante non vi avrebbe messo neppure all'Inferno. Neppure la pena eterna vi sareste meritato. Fondatelo voi un partito, unite altre persone con i vostri stessi interessi, i vostri stessi “nobili” sentimenti. Ci deve essere una terza via tra l'essere completamente compromessi col l'attuale sistema politico e l'indifferenza più assoluta. Una terza ipotesi di comportamento che porti le persone a un cambiamento. L'Etrusco ci pensa spesso. E la risposta è difficile e non riesce a trovarla. Pensa che solo con la tecnologia potremo migliorare la nostra comunicazione, i nostri contatti. Pensa che sia un fattore culturale, fondamentalmente. Pensa che prima o poi la troveremo. Per il momento preferisce continuare a cercare con cura in Pesa la sua Piaccella (o smugella, o piattella, o smeriglia), mettere le sue 200 £ sul sulli, aspettare il proprio turno eppoi scagliare il suo sasso fregandosene di quelli che se ne stanno in cima alla balaustra e che parlano di cose di cui non hanno nessuna esperienza.

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Beppe Grillo e Zanotelli, mobilitazione a Napoli (sezione: Grillo)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2008-02-08 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Rete Lilliput Beppe Grillo e Zanotelli, mobilitazione a Napoli NAPOLI - "A munnezz è 'na ricchezz... ma solo se la gestiamo bene e la riteniamo una risorsa piuttosto che un rifiuto". A gridarlo forte gli "Amici di Beppe Grillo" di Napoli che hanno organizzato per sabato 23 febbraio in piazza Dante "Il giorno del rifiuto". Una giornata di "dissenso civile" contro le scelte operate dagli amministratori cittadini, ma anche una giornata di informazione per portare avanti delle proposte concrete per risolvere il problema rifiuti. I grillini, per pubblicizzare l'evento, hanno realizzato un video You-Tube (basta cliccare "il giorno del rifiuto 2Ë? spot") con protagonista una sacchetto della "monezza" parlante. Inoltre in piazza Dante verranno distribuiti dei portachiavi-ricordo dell'evento con un mini-sacchetto di spazzatura realizzato con materiali di recupero. Interverranno studiosi ed esperti come Paul Connett, docente di chimica ambientale all'Università di New York, padre Alex Zanotelli della Rete Lilliput, Maurizio Pallante, il professor Giambattista de Medici, il professore Giuseppe Comella, il professore Franco Ortolani, il professore Federico Valerio, la dottoressa Patrizia Gentilini, il dottor Antonio Marfella, il prof. Alberto Lucarelli. Questa "Maratona del rifiuto" vedrà anche la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo: Beppe Grillo in primis, Franca Rame, Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello, Capone e Bungt e Bangt, Nello Daniele, Toni Cercola, Sasà Mendoza Quartet Jazz, il cantautore partenopeo Zorama, Spakka-Neapolis 55, Enzo La Gatta e le Nuove Nacchere Rosse e altri gruppi. Carmine Aymone.

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E con Di Pietro l'accordo si farà (sezione: Grillo)

( da "Manifesto, Il" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Preoccupa l'effetto Grillo E con Di Pietro l'accordo si farà A. Fab. Roma L'operazione recupero di Antonio Di Pietro è quasi compiuta. Ieri Walter Veltroni ha ottenuto il via libera del partito democratico. In contemporanea il ministro delle infrastrutture uscente ha riunito l'esecutivo nazionale della sua Italia dei valori. Dove è stato deciso che Idv correrà alle elezioni con il suo simbolo e con Di Pietro candidato presidente del Consiglio. Ma solo nel caso il Pd dovesse rifiutare un accordo elettorale. Cosa che al momento è molto improbabile. Veltroni sta facendo studiare un sistema per allearsi con l'Italia dei valori senza rinunciare alla sua decisione-manifesto: "Il Pd correrà da solo". La soluzione più semplice, cioè la candidatura di una serie di parlamentari in quota Di Pietro nelle liste dei democratici, è esclusa dalla volontà dell'ex pm di avere la sua visibilità elle elezioni di aprile. Non a caso ieri Di Pietro ha annunciato: "Ci presenteremo con il nostro simbolo". L'opzione B per Veltroni sarà quella di trovare uno spazio nel simbolo del Pd per l'Italia dei valori. Soluzione poco estetica. Ma preferibile a quella di una vera e propria alleanza con Idv. A quel punto infatti diventerebbe più difficile giustificare il veto alle intese con radicali e socialisti. E soprattutto Veltroni diventerebbe il candidato di una coalizione - per quanto a due, cioè molto piccola - e non più il leader di una lista come da settimane dichiara di voler fare. Guardando ai risultati del 2006 di Di Pietro è difficile comprendere quest'ansia veltroniana di arrivare in qualche modo ad un'annessione di Italia dei valori. Allora il partito aveva raccolto solo un due virgola, ben sotto la soglia di sbarramento fissata al quattro che anche quest'anno dovrebbe determinare l'esclusione dei dipietristi dal parlamento. Ma Di Pietro ha dalla sua i sondaggi che lo indicano come il politico più popolare e il più affidabile, secondo solo al presidente della Repubblica Napolitano. Soprattutto a Veltroni interessa sterilizzare la possibilità di una lista dipietrista che finisca col ricevere l'appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo. A chi lavora con il sindaco di Roma non sfugge la sinergia che c'è tra il blog del ministro delle infrastrutture e quello del comico genovese. Sul sito di Grillo, poi, abbondano gli attestati di stima per Di Pietro. Veltroni sa bene che un'ipotetica lista "anti casta" costruita intorno all'ex pm finirebbe per drenare consensi soprattutto al Pd. Di Pietro poi non si trattiene nei suoi post quotidiani dal lusingare gli amici di Grillo. Ieri ha detto che sosterrà il prossimo Vaffanculo-day, quello che lancerà un referendum contro il finanziamento alla "casta dei giornali", V-day che però per disgrazia di Grillo era già stato indetto per il 25 aprile, a giochi elettorali abbondantemente compiuti. Il "confronto conclusivo" richiesto da Di Pietro con Veltroni ci sarà nei prossimi giorni. La linea ufficiale rilanciata da Dario Franceschini ieri sera è quella che il Pd andrà avanti con il suo programma e "se ci saranno fatte delle proposte le valuteremo". La bicicletta con Italia dei valori verrà dunque presentata come l'adesione di un piccolo partito al programma dei democratici. In realtà Di Pietro ieri ha lanciato anche i suoi "punti irrinunciabili". Si tratta di propositi già condivisi da Grilllo: un non meglio precisato taglio ai costi della politica, la soluzione del conflitto di interessi e l'impegno a non candidare persone condannate con sentenza definitiva. L'originale proposta di Grillo era più radicale e puntava ad escludere anche i condannati in primo grado. Di Pietro l'ha ammorbidita così facendola combaciare con le regole che il Pd si è già dato autonomamente. L'intesa dunque non sarà un problema.

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Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e minacce il pugliese ubriaco che l'alt (sezione: Grillo)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Ra sera ha ferito due poliziotti in una rissa alla stazione. Sempre la polizia ha arrestato un giovane del Lazio, sorpreso mentre stava rubando un modem e un sacco di vestiti in un garage al Lido, e denunciato l'autore del furto al Caffè del Teatro di alcuni giorni fa: un tunisino di 27 anni clandestino. Denunciato per guida in stato di ubriachezza un africano che andava a zig-zag in via Flaminia. Incontro con Giorgio La Malfa Visita a Fano dell'onorevole Giorgio La Malfa, leader del Pri, che domani alle 10,30, nella Sala del Consiglio comunale, interverrà alla conferenza "Gli ebrei nella Repubblica romana". L'appuntamento è organizzato dall'associazione mazziniana, dall'associazione Cattaneo onlus e dal Pri. Partecipa Ester Capuzzo, docente alla Sapienza. Dibattito sulle foibe Incontro multimediale sul tema "Foibe, la storia del confine mobile": è oggi alle 17.30 nella sala consiliare, in via Nolfi 120. Organizza l'associazione Res Publica - Amici di Beppe Grillo. Relatore Paride Dobloni, Istituto di storia contemporanea, partecipa Giuseppe Scherpiani, presidente dell'associazione partigiani Anpi. Moderatore Giancarlo Iacchini.

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La seconda repubblica si sta autodistruggendo (sezione: Grillo)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

LETTERE AL DIRETTORE 08-02-2008 Argomenti La seconda repubblica si sta autodistruggendo Non credo di esagerare se rilevo che siamo di fronte al disfacimento, fra le convulsioni, della seconda Repubblica. Lo spettacolo, descritto dalla stampa mondiale, è scoraggiante. Sullo sfondo l'irrisolto problema dei cumuli di immondizia in Campania, con la minaccia di sanzioni da parte dell'Unione Europea, cui si aggiunge, ancora da parte dell'Europa, la censura per il persistente duopolio RAI-Mediaset. Sembra quasi incredibile. Il centro-sinistra, rimproverato di non averlo fatto in passato, neppure in questa legislatura ha legiferato sul conflitto di interessi e sul sistema radio-televisivo; così come non è riuscito risolvere la vertenza Alitalia-Malpensa. Il Nord produttivo è in rivolta. Alla questione meridionale si è aggiunta una "questione settentrionale". Contrariamente a quanto sostiene Giuliano Ferrara, Prodi non è caduto a causa del golpe mediaticogiudiziario costruito sugli arresti domiciliari della moglie del Ministro Mastella (quello che impone i ginecologi di partito!). Certo si può anche evocare un contrappasso di dantesca memoria: chi di giustizialismo ferisce, di giustizialismo perisce. La verità, però, è che il crollo del bipolarismo coatto, fondato sull'aggregazione forzosa di una moltitudine di partiti conflittuali porta con sé, insieme al non-governo, la delegittimazione della classe dirigente che ha impersonato questo sistema. Molti degli attuali leader continueranno a stare sulla scena, ma sono ormai anime morte. Ho molti dubbi che anche Veltroni possa essere considerato un homo novus. Talora soccorre l'immagine della maionese impazzita. Il feticcio bipolare ha partorito 25 partiti e fenomeni di transumanza politica permanente, scissioni e ricomposizioni. In questi giorni i parlamentari Tabacci e Baccini lasciano il partito di Casini (U.D.C.), che però "guadagna" Ferdinando Adornato, che è stato comunista, poi "liberal" con Forza Italia ed ora si professa cattolicomoderato. Mi sovviene l'insegnamento di Toqueville: molte ragioni spiegano il fallimento di una classe politica, ma una sola le riassume tutte: quel ceto politico si è rilevato indegno di governare. Prodi ha perso la sua maggioranza per strada due volte, nel 1998 e nel 2008. Berlusconi si accinge ad essere candidato premier per la quinta volta. Dal '94 ad oggi i capi radunati nello stucchevole salotto di Bruno Vespa sono sempre i soliti, a destra e a sinistra. Torna alla mente l'esclamazione Nanni Moretti: "Con questi dirigenti non vinceremo mai". Un motto che dovrebbe valere per entrambi gli schieramenti: anche se una delle due parti, persistendo il bipolarismo becero, sarà, magari di un soffio, apparentemente vittoriosa. Sempre perdente sarà purtroppo l'Italia. C'è una frase del sommo politologo Giovanni Sartori su cui è il caso di meditare: "Alla classica domanda "Cosa avete fatto per il vostro Paese?", Berlusconi potrebbe rispondere: "Niente, salvo liberarlo da Prodi". E viceversa, cioè Prodi, potrà dire: "Niente, salvo liberarlo da Berlusconi". Tante grazie". Adesso si prevede che nelle elezioni ormai imminenti avremo una nuova vittoria di Berlusconi, conquistata per i demeriti di Prodi. Ma non escludo che vi possa essere qualche sorpresa. La miscela di crisi politica e crisi economica, che è anche crisi ad un tempo sociale e finanziaria di centinaia di migliaia di famiglie, produrrà tensioni aspre e forse una rivolta di parte dell'elettorato, che potrebbe orientarsi verso le liste civiche, il non voto o seguire il guitto dell'antipolitica Beppe Grillo. E neppure Berlusconi è inossidabile. Non gli gioverà il rifiuto insensato di concorrere alla riforma della sua orrenda legge elettorale, che priva i cittadini del diritto di scelta fra più candidati. Del resto, la storia insegna che dopo le profonde crisi può sprigionarsi un forte risveglio. Il default del sistema aprirà spazi imprevisti alle energie politiche, intellettuali, imprenditoriali, che pure esistono e non si rassegnano al declino del Paese. Oltre a quella berlusconiana o catto- postcomunista, c'è un'altra Italia. Se ci sono ancora, si facciano avanti gli eredi di quell'Italia di minoranza, come la chiamava Spadolini, che con Croce Einaudi, Saragat, Nenni, Ugo La Malfa, Mario Pannunzio, Malagodi e Craxi ha contribuito, negli anni difficili della guerra fredda, a condurre l'Italia verso i più alti traguardi di progresso e di benessere della sua storia. La speranza è che questa minoranza virtuosa torni a produrre pensiero politico, idee-forza, insomma un progetto capace di scuotere le coscienze, reclamando in primo luogo una nuova Assemblea Costituente per riscrivere le regole della politica e dunque della nostra convivenza. Così si sta facendo in una Francia che rivendica il suo ruolo nella governance dell'economia globale. Con la regia di Jacques Attali, ex consigliere di Mitterand, si è dato vita a un incubatoio di idee, mobilitando personalità di vario orientamento. Questi progettisti, mentre constatano che nel BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) si raggiungono punte altissime di sviluppo, l'Europa cresce a una velocità inferiore alla metà della media mondiale. Esortano pertanto gli europei a puntare "sull'economia della conoscenza ", sviluppando il sapere di tutti, il lavoro di squadra, l'informatica, la ricerca. Pensano a nuovi strumenti, anche finanziari, per incentivare la concorrenza, creare e far crescere le imprese. Anche il vento fresco che viene dall'America ci spinge ad uscire dal grigiore apatico in cui siamo immersi. Là, oltre Atlantico, in quegli USA che la sinistra becera continua a dipingere come l'impero del male, si fanno le primarie vere, combattute, non come quelle fasulle di casa nostra, dove si sa in partenza il nome del vincitore. Come è già successo, il seme gettato in Francia e in America può germogliare in seguito anche da noi. Fabio Fabbri.

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Preoccupa l'effetto Grillo (sezione: Grillo)

( da "Manifesto, Il" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

E con Di Pietro l'accordo si farà A. Fab. Roma L'operazione recupero di Antonio Di Pietro è quasi compiuta. Ieri Walter Veltroni ha ottenuto il via libera del partito democratico. In contemporanea il ministro delle infrastrutture uscente ha riunito l'esecutivo nazionale della sua Italia dei valori. Dove è stato deciso che Idv correrà alle elezioni con il suo simbolo e con Di Pietro candidato presidente del Consiglio. Ma solo nel caso il Pd dovesse rifiutare un accordo elettorale. Cosa che al momento è molto improbabile. Veltroni sta facendo studiare un sistema per allearsi con l'Italia dei valori senza rinunciare alla sua decisione-manifesto: "Il Pd correrà da solo". La soluzione più semplice, cioè la candidatura di una serie di parlamentari in quota Di Pietro nelle liste dei democratici, è esclusa dalla volontà dell'ex pm di avere la sua visibilità elle elezioni di aprile. Non a caso ieri Di Pietro ha annunciato: "Ci presenteremo con il nostro simbolo". L'opzione B per Veltroni sarà quella di trovare uno spazio nel simbolo del Pd per l'Italia dei valori. Soluzione poco estetica. Ma preferibile a quella di una vera e propria alleanza con Idv. A quel punto infatti diventerebbe più difficile giustificare il veto alle intese con radicali e socialisti. E soprattutto Veltroni diventerebbe il candidato di una coalizione - per quanto a due, cioè molto piccola - e non più il leader di una lista come da settimane dichiara di voler fare. Guardando ai risultati del 2006 di Di Pietro è difficile comprendere quest'ansia veltroniana di arrivare in qualche modo ad un'annessione di Italia dei valori. Allora il partito aveva raccolto solo un due virgola, ben sotto la soglia di sbarramento fissata al quattro che anche quest'anno dovrebbe determinare l'esclusione dei dipietristi dal parlamento. Ma Di Pietro ha dalla sua i sondaggi che lo indicano come il politico più popolare e il più affidabile, secondo solo al presidente della Repubblica Napolitano. Soprattutto a Veltroni interessa sterilizzare la possibilità di una lista dipietrista che finisca col ricevere l'appoggio dei sostenitori di Beppe Grillo. A chi lavora con il sindaco di Roma non sfugge la sinergia che c'è tra il blog del ministro delle infrastrutture e quello del comico genovese. Sul sito di Grillo, poi, abbondano gli attestati di stima per Di Pietro. Veltroni sa bene che un'ipotetica lista "anti casta" costruita intorno all'ex pm finirebbe per drenare consensi soprattutto al Pd. Di Pietro poi non si trattiene nei suoi post quotidiani dal lusingare gli amici di Grillo. Ieri ha detto che sosterrà il prossimo Vaffanculo-day, quello che lancerà un referendum contro il finanziamento alla "casta dei giornali", V-day che però per disgrazia di Grillo era già stato indetto per il 25 aprile, a giochi elettorali abbondantemente compiuti. Il "confronto conclusivo" richiesto da Di Pietro con Veltroni ci sarà nei prossimi giorni. La linea ufficiale rilanciata da Dario Franceschini ieri sera è quella che il Pd andrà avanti con il suo programma e "se ci saranno fatte delle proposte le valuteremo". La bicicletta con Italia dei valori verrà dunque presentata come l'adesione di un piccolo partito al programma dei democratici. In realtà Di Pietro ieri ha lanciato anche i suoi "punti irrinunciabili". Si tratta di propositi già condivisi da Grilllo: un non meglio precisato taglio ai costi della politica, la soluzione del conflitto di interessi e l'impegno a non candidare persone condannate con sentenza definitiva. L'originale proposta di Grillo era più radicale e puntava ad escludere anche i condannati in primo grado. Di Pietro l'ha ammorbidita così facendola combaciare con le regole che il Pd si è già dato autonomamente. L'intesa dunque non sarà un problema.

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BRENZONE Domenica (sezione: Grillo)

( da "Arena.it, L'" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Politica e antipolitica a convegno   "Politica e antipolitica: l'Italia divisa raccoglie i cocci?". È questo il titolo del convegno organizzato per domenica alle 17, nella sala conferenze Beato Nascimbeni dell'Istituto scolastico delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto, dalle amministrazioni comunali di Brenzone e Torri, con la collaborazione del Ggv, gruppo Giovani giornalisti veronesi, del Circolo culturale "Il Timone" di Reggio Emilia, patrocinio Aido di Torri. Dopo l'introduzione di Irene Bertoglio, responsabile culturale del Timone e moderati dalla giornalista dell'Arena Giuditta Bolognesi, a confrontarsi saranno Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e già consigliere di amministrazione della Rai, e lo storico Marco Cimmino. "Questo", fanno sapere da Brenzone, "è il terzo appuntamento del ciclo di conferenze partito da Torri in ottobre affrontando argomenti importanti quali l'alcol e la droga, e poi proseguito a Castelletto con un tema quale la salvaguardia della famiglia". Ora il dibattito, più che mai attuale, si sposta nell'ambito politico: quello che più di ogni altro in questo periodo sembra dimostrare di non essere più all'altezza di affrontare o risolvere i problemi della gente. "Di qui la ribalta della cosìddetta antipolitica, di movimenti spontanei dei cittadini, di cui Beppe Grillo ha costituito solo la più evidente punta dell'iceberg, ma che in realtà dà conto di un malessere ormai diffuso verso la classe politica, se non addirittura una sensazione di avversione", chiudono gli organizzatori. Vista poi la recente crisi di governo, la rivolta della gente per la spazzatura in Campania, l'impossibilità per il Papa di parlare all'Università La Sapienza di Roma, e i presunti rapporti collusivi tra Rai e Mediaset in merito all'informazione, chi più di un ex consigliere di amministrazione e di uno storico- giornalista può esprimere autorevoli opinioni, si chiedono dal municipio. Appuntamento per domenica alle 17 a Castelletto.G.M.  .

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Svolta di Berlusconi, arriva il Pdl: "Forza Italia-An sotto stesso simbolo" (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

(8:56) - VERSO LE ELEZIONI DEL 13 E 14 APRILE - LE MOSSE DEL CENTRODESTRA Svolta di Berlusconi, arriva il Pdl: "Forza Italia-An sotto stesso simbolo" Arriva la contromossa del leader di FI Silvio Berlusconi + Amato dice addio, la Finocchiaro sceglie la Sicilia + Il Pd corre da solo: il nome di Veltroni nel simbolo OPINIONI Per tornare a scegliere gli eletti MICHELE AINIS INFOGRAFICA Centrodestra, tutti gli "amici" di Silvio MULTIMEDIA AUDIO Berlusconi interviene in tv da Belpietro AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione AUDIO Napolitano scioglie le Camere VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Il peccato originale del centro sinistra VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia Il Cavaliere: "Noi e Fini insieme la Lega si federerà, siamo apertri all'Udc. Il programma è già pronto" ROMA La contromossa di Berlusconi è arrivata. Il Cavaliere, in collegamento con Panorama del giorno, dice addio ai simboli di Fi e An e annuncia un accordo con Gianfranco Fini per dar vita ad una lista unica, federata con la Lega, che avrà il simbolo del Popolo della libertà. "Spero che l'Udc sia con noi. Altro non è - ha proseguito Berlusconi - che un ulteriore passo avanti" in quel processo "che aveva trovato conferma pubblica a Piazza San Babila: un movimento grande e importante che unisse tutti i cittadini italiani, liberali e moderati". "Nessuna contromossa" Quanto al nome della nuova formazione unica, Berlusconi non ha dubbi: "I cittadini - ha detto - hanno scelto il nome optando per il "Popolo della libertà"". L'ex premier ci tiene a sottolineare che non si tratta di una risposta alla corsa solitaria di Veltroni. "Nessuna contromossa", ha sostenuto, sottolineando poi che il leader del Pd "si doveva togliere dall'abbraccio mortale della sinistra". I simboli di Fi e An dunque non ci saranno? "Nè il simbolo di Fi nè quello di An", ha detto, annunciando che "entro oggi" ci sarà un "incontro con Fini e Bossi per definire i particolari". L'apertura all'Udc Il Cavaliere ha rivolto poi un invito ai centristi: "Dentro il Popolo delle libertà saranno accolti tutti, spero anche l'Udc e tutti i rappresentanti dei partiti più piccoli che vorranno unirsi a noi, mentre la Lega, che è un partito territoriale, si federerà al Pdl". E per quanto riguarda la Lega, Berlusconi annuncia che il Carroccio "si federerà con il Popolo della liberta". Poi dal cavaliere arriva una frecciata a Walter Veltroni che, decidendo che il Pd correrà solo alle prossime elezioni, "non ha fatto una scelta di coraggio, ma di necessità: doveva togliersi dall'abbraccio mortale della sinistra estrema". Il Cavaliere: governo "snello" E Berlusconi si spinge più in là fino a delineare le caratteristiche di un potenziale futuro governo: "C'e una legge che vale per tutti e noi la rispetteremo: saranno 12 i ministri" e il totale fra viceministri e sottosegretari "dovrà arrivare a 60 unità".

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Informatica verde: essere high tech, senza distruggere il pianeta (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Il legame tra ambiente e informatica è più complesso e ambiguo di quanto non sembri. Da un lato c'è un rapporto stretto e reciprocamente amichevole, simboleggiato dalle reti dei siti verdi e da tutte quelle battaglie per una maggiore consapevolezza sulle tematiche ambientali che vengono combattute con efficacia nella Internet dei social network e dei blog (si pensi già solo all'opera di sensibilizzazione di Beppe Grillo). Il Web è lo strumento perfetto per far sentire la propria voce e diffondere campagne e iniziative, anche quando declinate in senso satirico e parodistico, come dimostra il successo online del brano Quanta gioia quanta monnezza e del cortometraggio Io sono molto leggenda, entrambi ispirati all'emergenza rifiuti di Napoli. Dall'altro, i computer e l'information technology stanno rapidamente diventando una delle maggiori fonti di inquinamento del ventunesimo secolo: sia sul fronte del consumo energetico che dello smaltimento dei rifiuti. I computer succhiano una quantità notevole di energia e contribuiscono all'emissione di tonnellate di anidride carbonica. Inoltre, complice anche un ciclo di vita dei prodotti sempre più ridotto, ogni anno milioni di pc, periferiche, cartucce per stampanti, telefonini e altri gadget (spesso costruiti con materiali altamente inquinanti) vengono dismessi e gettati nella spazzatura (e a volte spediti in qualche paese in via di sviluppo trasformato in una lussuosa discarica high tech). Il problema non è più un segreto per pochi. Da anni Greenpeace stila una classifica di (de)merito delle aziende informatiche più inquinanti. Nell'ultima versione, pubblicata a dicembre, il pollice verde (in tutti i sensi) viene attribuito a SonyEricsson, Samsung, Sony, Dell e Lenovo. Pollice invece rigorosamente rosso e critiche assortite per Sharp, Microsoft, Philips e Nintendo. Va un po' meglio rispetto al passato Apple, a cui Greenpeace dedica però un sito ad hoc per sensibilizzarla ai problemi dell'ambiente: Green My Apple. Le aziende produttrici non sono tuttavia le uniche responsabili dell'inquinamento legato all'IT. Ci siamo anche noi, gli utenti. “Una nostra indagine”, spiega Massimiliano Tedeschi, amministratore delegato di Lexmark Italia, società attiva nel settore delle stampanti, “ha rivelato che il maggiore impatto ambientale in relazione al mondo printing non è generato dalle fasi di produzione e distribuzione, ma è connesso alla fase di utilizzo da parte del consumatore finale. Per esempio nel consumo della carta: se venissero impilate tutte quelle pagine che vengono stampate negli uffici senza mai essere toccate, riusciremmo a coprire due volte la distanza dal Nord al Sud del nostro paese”. L'informatizzazione della società avrebbe dovuto portarci verso un mondo senza carta? Evidentemente, così non è stato. “Bisogna imparare a stampare in modo consapevole”, dice Tedeschi, “seguendo degli accorgimenti piuttosto semplici, come l'utilizzo fronte-retro dei fogli di carta o il controllo dell'anteprima di stampa per essere sicuri di stampare il documento corretto. Piccoli cambiamenti che possono contribuire a risparmiare sia in termini economici che di impatto ambientale. Se un'azienda di cinquanta persone si mettesse a stampare in modo “intelligente”, si arriverebbe a una riduzione di emissione di anidride carbonica pari a quella di un'auto che fa il giro del mondo”. Il parallelo con le automobili funziona molto bene e viene citato anche da Alberto Bullani, country manager di VMWare. “Noi ci occupiamo di virtualizzazione”, spiega Bullani, “cioè della trasformazione di un server fisico in un software, un server virtuale. Oggi i computer vengono sottoutilizzati, si spreca un sacco di potenza, magari ci sono dieci server in un'azienda quando ne basterebbe uno. Noi gestiamo questo passaggio, lasciando l'impressione all'utente finale che non sia cambiato niente, che abbia ancora a disposizione dieci server. Invece ce n'è solo più uno, che però viene sfruttato al cento per cento”. Le automobili, dicevamo. “In un anno un server produce circa quattro tonnellate di anidride carbonica, pari a quelle immesse nell'aria da una automobile e mezza. La riduzione dell'inquinamento grazie alla virtualizzazione è evidente. Se tu riesci a portare i server di un'azienda da cento a dieci, è come se togliessi quasi centocinquanta veicoli dalla strada. Moltiplica per il numero di aziende presenti nel nostro paese e si arriva a numeri impressionanti. D'altronde ormai l'industria informatica è una delle più inquinanti al mondo”. Non è però solo lo spirito ambientalista che dovrebbe spingere ad adottare politiche di consumo informatico più intelligenti. “Sarebbe una bugia se dicessi che VMWare è nata per salvare l'ambiente”, ammette Bullani. “Dietro ovviamente c'è anche un discorso di profitto. Ed è proprio quello che dovrebbe spingere le aziende, sia piccole che grandi, a muoversi. Riducendo il numero dei server con la virtualizzazione, il risparmio economico è ingente: si può semplificare la gestione, ridurre gli spazi dei data center, spendere meno in manutenzione e in consumo energetico. Si migliora la qualità dell'ambiente e si tagliano un sacco di spese”. Questo per i consumi. E per i rifiuti? Anche in quel campo si può fare di più. “Nel settore delle stampanti”, dice Tedeschi di Lexmark, “un problema piuttosto grosso è quello delle cartucce esauste. Ne vengono consumate alcune decine di milioni all'anno e sono considerate un rifiuto speciale, non pericoloso ma inquinante. Noi abbiamo adottato una serie di iniziative sia per le aziende che per i singoli utenti. Non possiamo permetterci di raccoglierle porta a porta, ma almeno possiamo indicare agli utenti, tramite il sito Internet, i più vicini centri di raccolta. Negli altri paesi europei inseriamo nella confezione delle cartucce una busta preaffrancata, da utilizzare per spedire indietro la cartuccia vuota. Peccato che questa regola non valga per l'Italia, perché le poste non sono autorizzate a raccogliere i rifiuti speciali. E' l'unico paese in Europa che ha questa limitazione”.

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DOBLONI PREMIATO DAGLI AMICI DI GRILLO (sezione: Grillo)

( da "Corriere Adriatico" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

FANO - Oggi alle 17.30 nella sala del consiglio comunale, in via Nolfi, si svolgerà la conferenza multimediale tenuta dallo storico Paride Dobloni sul tema "Foibe: la storia del confine mobile". Alla conferenza organizzata dall'associazione amici di Beppe Grillo Res Publica, che vedrà nel ruolo di moderatore Giancarlo Iacchini, interverrà anche Giuseppe Scherpiani dell'Anpi. "Dopo le polemiche suscitate dall'iniziativa Le foglie fossili a Pesaro, che secondo noi sono state del tutto fuori luogo e assolutamente strumentali - scrivono gli amici di Beppe Grillo -, ci sembra ancora più importante dare rilievo all'opera di storico Dobloni, e potergli conferire pubblicamente una pergamena con la qualifica di socio onorario della nostra associazione per aver onorato la città di Fano come storico imparziale ed efficace divulgatore delle sue ricerche, coinvolgendo ed affascinando gli studenti fanesi attraverso le sue lezioni multimediali su eventi drammatici e dolorosi come la shoah o le foibe.

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Niente accordo tra Pd e Cosa Rossa (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

(11:50) - VERSO LE ELEZIONI - LE MOSSE DEL CENTROSINISTRA Niente accordo tra Pd e Cosa Rossa + La Cdl discute le alleanze, l'Udc: niente fascisti + La lista unica tenta anche il Cavaliere UGO MAGRI + E ora Prodi aiuta Veltroni e parla con Silvio F. M. + Pd, Walter suona la carica: "Possiamo vincere" VOTA "Da soli alle elezioni": come giudicate la scelta del Pd? SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? OPINIONI L'arma di Walter Commento di AUGUSTO MINZOLINI MULTIMEDIA AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione AUDIO Il peccato originale del centro sinistra VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Finocchiaro: crisi per problemi personali La Sinistra Arcobaleno si smarca: "Noi uniti con Bertinotti premier". Diliberto conferma: separati da Pd, non ci sarà nessun accordo tecnico ROMA Niente accordo tra Pd e Cosa Rossa. L'incontro tra i leader della Sinistra arcobaleno e il segretario del Pd Walter Veltroni è terminato con un nulla di fatto riguardo la possibilità di trovare un'intesa per le elezioni. I margini erano stretti visto l'intenzione del Pd di correre da solo, e l'ala radicale ha accettato la scelta. "Bertinotti candidato premier" Il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano chiarisce le strategie della Sinistra-L'Arcobaleno: "Ci sarà un'unica lista della Sinistra Arcobaleno, si apre la sfida per garantire la migliore alternativa alle destre. Il candidato premier sarà Fausto Bertinotti". "Ora è chiaro - ha aggiunto -, in Italia c'è una destra, un centro, con il Partito Democratico, e una sinistra che interpreta le esigenze del mondo del lavoro". Le "due sinistre" "La sfida è aperta - dice Franco Giordano, leader del Prc arrivando al vertice - se Veltroni dice che andrà da solo ci sarà una sinistra unita". Per il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, invece, l'unico obiettivo ora resta "lavorare fino all'ultimo per limitare la vittoria di Berlusconi". Il leader del Pdci Oliviero Diliberto aveva sottolineato prima dell'incontro: "Non credo ci siano i margini". Stesso discorso per il coordinatore di Sd, Fabio Mussi, che dice di non rinunciare "a fare una discussione politica. Siccome si parla di programma - osserva ancora - allora vediamo i punti di intesa programmatica". Il Pd: "Separazione consensuale" Secondo Dario Franceschini, tra il Pd e la Sinistra-arcobaleno, "non c'è stato un divorzio ma una separazione consensuale". Il vicesegretario del Partito democratico ha ribadito la volontà del Pd di correre da solo alle prossime elezioni e ha aggiunto che "abbiamo registrato che le coalizioni, sia di centrosinistra che di centrodestra, così come si sono manifestate in questi ultimi anni, non funzionano più. Noi abbiamo fatto una nostra scelta - ha proseguito - per offrire una vera alternativa al Paese e con la sinistra non ci saranno rotture, ma finalmente potremo fare una campagna elettorale libera, senza compromessi proponendo quelle che secondo noi sono le ricette necessarie al Paese". "Il Pd - ha concluso Franceschini - parlerà a tutti gli elettori e a tutti i cittadini che sono stanchi di litigi continui e di una politica frammentata".

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Casini: "Non ci interessa imposizione di un partito unico, piuttosto da soli" (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

(18:10) Casini: "Non ci interessa imposizione di un partito unico, piuttosto da soli" Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini in una foto d'archivio + Arriva il Pdl:"Forza Italia-An sotto stesso simbolo" + Torna il popolo del Family day SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? MULTIMEDIA AUDIO Berlusconi interviene in tv da Belpietro AUDIO Fini: un nuovo soggetto politico alternativo AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Il peccato originale del centro sinistra VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica AUDIO Da escludere l'ipotesi governicchio VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Marini legge i risultati: esplode il caos Il leader dell'Udc: "Rispettiamo tutti ma vogliamo conservare la nostra identità". Berlusconi: "Entri nel Pdl o resti fuori" "L'imposizione di un partito unico rispondente ad una estemporanea operazione elettorale non ci interessa oggi come non ci interessava ieri". Così Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, chiude ad ogni ipotesi di confluire in un'unica lista con Forza Italia e An per le prossime elezioni politiche. "Abbiamo creduto e crediamo nella possibilità di unire i moderati in un nuovo progetto di governo, siamo rispettosi dei pareri di tutti, ma - conclude Casini - chiediamo rispetto per la nostra identità, la nostra storia e la nostra coerenza di tutti questi anni". Casini: "Se FI e An impediscono l'alleanza, andremo da soli" Pier Ferdinando Casini, da Bologna, ribadisce la propria netta opposizione alla lista unica con Forza Italia e An per le prossime elezioni politiche, dicendosi contrario al partito unico inteso come "logica estemporanea di campagna elettorale". "Se la scelta di Berlusconi e Fini impedirà una nuova alleanza per il governo del paese - sono le parole del leader dell'Udc - ci presenteremo autonomamente, parlando agli italiani un linguaggio di verità e responsabilità". Berlusconi: "Possono andare da soli e poi in Parlamento si cercherà un accordo" "Io spero che aderiscano, ma se l'Udc non aderisce noi andremo avanti ugualmente". Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti al Plebiscito. "Nessuno può negare che siamo alleati - ha detto Berlusconi - ma non nella stessa coalizione. Per questo possono presentarsi da soli e poi in Parlamento, quindi, potremo naturalmente trovare un accordo per farli entrare nell'alleanza". Per Berlusconi "l'Udc non può fare come la Lega che è un partito territoriale e che, come sul modello della Bavaria, credo si presenterà soltanto in certe regioni".

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Italia, Confindustria denuncia i costi della politica (sezione: Grillo)

( da "Emmegipress" del 08-02-2008)

Argomenti: Grillo

Sezione: n.d. Categoria: Economia Titolo: Italia, Confindustria denuncia i costi della politica Data: 27/12/2007 23.35.49 Fonte: Le Figaro, Francia News: In un rapporto di 287 pagine preparato dal suo centro studi, la Confindustria denuncia, statistiche alla mano, i privilegi di una classe politica "incapace di rispondere alle urgenze del momento". "L'Italia è¨ il paese europeo in cui i costi della politica sono maggiori", scrivono gli imprenditori italiani. Senza riprendere le argomentazioni populiste del comico Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna".

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ARTICOLI DEL 7-2-2008

Il Pd correrà da solo anche al Senato, Veltroni rilancia: "Possiamo vincere" ( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso "La Cdl alle urne con 18 partiti ma il paese vuole una stagione nuova". Ma la Cosa rossa chiede un incontro: non possiamo fare regali a Berlusconi ROMA Walter Veltroni è convinto: "Certo che ce la possiamo fare" a vincere le elezioni,

EVAM Grillo appoggia la campagna in difesa dell'acqua ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: BEPPE Grillo appoggia la campagna per la difesa dell'acqua. Se ne parlerà in un'assemblea pubblica, mettendo a conoscenza tutta la cittadinanza della pesante situazione che grava sul destino del parco idrico montano. La organizza per domani sera, alle ore 21 al teatro dei Fratelli Cristiani, il Comitato per l'acqua pubblica di Massa,

Zaccheriani a colpi di spam ( da "Italia Oggi" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Anche Beppe Grillo, se la conoscesse, non potrebbe fare a meno di lei. In un solo giorno dacché l'iniziativa di ItaliaOggi "I 100 politici da salvare" è partita, è stata in grado di organizzare il consenso e di inviare centinaia di mail a tutti i suoi conoscenti affinché votino per un solo politico: il deputato di Alleanza nazionale Marco Zacchera.

Risate su youtube con i filmati giuliesi ( da "Centro, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: provano tramite le loro telecamere anche ad imitare alcuni personaggi dello spettacolo e della politica italiana come il trio Medusa del programma di Italia 1 "Le iene", il comico Beppe Grillo, l'ex premier Romano Prodi insieme a una carrellata di immagini di politici locali commentate con l'aiuto di canzoni ironiche tra cui la storica "E va..." di Alberto Sordi. Azzurra Marcozzi.

Sta meglio il giovane schiacciato dal carro ( da "Tirreno, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: è rimasta schiaccata la mano sotto il carro di Emilio Cinquini dedicato a Beppe Grillo. Il giovane - ex vicepresidente della Targa Cecina nonché componente dello staff di Emilio Cinquini - subito dopo l'incidente è stato sottoposto ad una delicatissima operazione chirurgica alla mano che - stando ad alcune fonti ospedaliere - sarebbe perfettamente riuscita.

Grillo e Guzzetta ricorrono alla Corte costituzionale ( da "Manifesto, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Roma Beppe Grillo contro la legge "porcata". Non si è ancora votato ma già sulle prossime elezioni pendono due ricorsi alla Corte costituzionale. Il primo lo annuncia il comico genovese sul suo blog. "Ho deciso di fare un esposto alla Corte Costituzionale - scrive Grillo - perché dichiari incostituzionale la legge 'porcata'

Walter e Fausto, convergenze parallele ( da "Manifesto, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: con i fan di Beppe Grillo: Veltroni sta ancora studiando come arruolare l'ex pm senza smentirsi. Veltroni sta bene attento a distinguere i buoni dai cattivi, quando non vuole rinunciare alla polemica con i suoi prossimi avversari di sinistra. "Diliberto ha fatto manifestazioni contro il governo che sosteneva ed è tra quelli che hanno fatto cadere il governo sulla politica estera.

Ricorso alla Consulta dei referendari ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Dopo il Comitato nazionale per la riforma elettorale, di cui fa parte Valerio Onida, ieri anche Beppe Grillo ha annunciato un esposto alla Corte perché dichiari incostituzionale l'attuale legge elettorale, "la legge "porcata" e la faccia decadere". L.Os.

NETTUNOCandidatialle primarieOggi ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: incontro con i candidati alle primarie, Alberto Andolfi, Alessio Chiavetta, Valerio Vettori su "Il futuro della città: codice etico come nuovo parametro di cambiamento". Organizzazione di: La Tamerice, Movimento Città in Comune, Amici di Beppe Grillo, Torre Astura, Legambiente, Coordinamento antimafia Anzio Nettuno e Il Granchio.

E ora ci vogliono due soli partiti di PIERANGELO GIOVANETTI ( da "Adige, L'" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo, anche se questa non è una soluzione. Non credono più ai partiti, perché li hanno visti moltiplicarsi, frazionarsi e cambiarsi continuamente di nome per galleggiare come dei sugheri inaffondabili. Non credono più nemmeno agli schieramenti perché sia quello di centrodestra capitanato da Silvio Berlusconi che quello di centrosinistra guidato da Romano Prodi hanno fallito.

Se la democrazia in Italia s'inceppa FABIO FOLGHERAITER ( da "Adige, L'" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo tornerà ad arringare la folla nelle piazze, fuori dal suo micidiale web. Ascoltandolo riproveremo la sensazione, se ce ne fosse ancora più bisogno, di essere finiti mentalmente in tilt. Ci si accavalleranno due istinti. Il primo sarà quello di lasciarci cullare dalle sue battute e farci trasportare fino a dargli ragione su tutto.

La Parola ai lettori ( da "Padania, La" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Il Grillo parlante dice cose ovvie LISETTA ALBERTI Agrate Brianza Ho sentito che il grande politico Beppe Grillo si recherà in Veneto per una serie di comizi affinchè i veneti siano a favore delle sue strampalate idee. Cari compatrioti veneti non ci cascate, perché quest uomo non vi dice niente di quello che voi da anni vi aspettate:

"Grillini" alla grande adunata ma alle Comunali nessuna lista ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Vorrebbe che il popolo del "V-day" si trasformasse in tante liste civiche per restituire il potere ai cittadini. Ma loro, gli amici udinesi di Beppe Grillo, quasi sicuramente non ci saranno, almeno alle comunali di Udine. Per la Provincia e la Regione si vedrà.Lanfrita pagina II.

Il popolo di Grillo si chiama fuori dalle Comunali ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: gli amici udinesi di Beppe Grillo, quasi sicuramente non ci saranno, almeno alle comunali di Udine. Per la Provincia e la Regione si vedrà. L'appuntamento decisivo, comunque, si avrà domenica 10 febbraio a Grado, quando si incontreranno i rappresentanti dei sei "meetup" attualmente attivi in regione.

Venezia Il carnevale veneziano ( da "Gazzettino, Il" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: e a cui augura alla Beppe Grillo, ma con espressione veneziana ancor meno forbita, di rientrare tutti nel corpo delle genitrici, ma per via traversa.Bis e saluti con "Miga bae" e "Doc" per una banda totalmente veneziana che si è appropriata per una sera del salotto buono della propria città per una festa popolare effettivamente riuscita.

ERCOLANO SCAVI, OGGI IL NUOVO INGRESSO SARà INAUGURATO QUESTO POMERIGGIO IL NUOVO INGRESS ( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: 2 Lista chiede la garanzia di Grillo La lista civica "Per la nostra città" chiederà di potersi fregiare del "certificato di garanzia" rilasciato da Beppe Grillo. Lo annuncia il fondatore e unico consigliere comunale attualmente in carica per la lista, Aldo Raucci: "Siamo convinti che c'è bisogno di una politica nuova e di una maggiore vicinanza tra le istituzioni e i cittadini.

Forza Italia declina la sfida del Pd: "Non andremo alle elezioni da soli" ( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: la vita e la carriera politica FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Schifani apre all'Udeur e attacca: "Non abboccheremo a Veltroni" ROMA Giovedì prossimo il Consiglio dei ministri dovrà approvare il provvedimento sull'election day.

Forza Italia: non andremo da soli Ma l'Udc avverte: "Niente fascisti" ( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Politiche e amministrative insieme: è election day. Nella Cdl si tratta sulle alleanze. Fini: serve semplificazione. Casini: "Se Fi va da sola, anche noi" ROMA Adesso è ufficiale: il 13 e 14 aprile sarà election day.

Pd corre da solo per Veltroni premier ( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Finocchiaro: crisi per problemi personali Il nome del sindaco nel simbolo. Montezemolo: "Il programma democratico ci interessa molto" ROMA Il Partito Democratico all'unanimità ha deciso: si presenterà da solo alla Camera e al Senato con l'indicazione della candidatura a premier di Walter Veltroni.

Italia, Confindustria denuncia i costi della politica ( da "Emmegipress" del 07-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna"


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Il Pd correrà da solo anche al Senato, Veltroni rilancia: "Possiamo vincere" (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

(20:10) - VERSO LE ELEZIONI - LE MOSSE DEL CENTROSINISTRA Il Pd correrà da solo anche al Senato, Veltroni rilancia: "Possiamo vincere" Il segretario del Pd Walter Veltroni con il vice Dario Franceschini VOTA "Da soli alle urne": come giudicate la scelta di Veltroni? + Sciolte le Camere, si vota il 13 e 14 aprile + Fini suona l'allarme: niente ammucchiate U.MAGRI OPINIONI Trappole e dialogo fra i poli FRANCO BRUNI MULTIMEDIA AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Il peccato originale del centro sinistra VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione AUDIO Berlusconi: al paese un governo operativo AUDIO Il pressing di An: nessuna possibilità FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso "La Cdl alle urne con 18 partiti ma il paese vuole una stagione nuova". Ma la Cosa rossa chiede un incontro: non possiamo fare regali a Berlusconi ROMA Walter Veltroni è convinto: "Certo che ce la possiamo fare" a vincere le elezioni, anche con il Partito democratico che corre da solo. "Ne sono convinto - dice a Matrix - non solo per i sondaggi che dicono questo, ma per lo stato d'animo dei cittadini". "Da soli anche al Senato" Il segretario del Pd suona la carica in vista della campagna elettorale: "C'è una grande voglia di nuovo, è finita la stagione di un certo bipolarismo, delle contrapposizioni, della dittatura delle minoranze". E Veltroni spiega anche che il Partito democratico si presenterà da solo in entrambi i rami del Parlamento. Decisione che suscita polemiche a sinistra, da dove parte la richiesta dei leader della "Cosa rossa" di un incontro con il sindaco di Roma per verificare se ci siano margini per un ripensamento. Prodi: "Non mi candiderò" Il presidente del Consiglio Romano Prodi spera in una campagna elettorale "rasserenata e pacata nei toni", spiegando che "resterà in carica fino all'insediamento di un nuovo governo, anche se limitatamente all'ordinaria amministrazione". "Non mi candiderò alle prossime elezioni - fa anche saper Prodi - . Ho fatto questa scelta per contribuire a rasserenare il climà. Ho, quindi, posto dei limiti automatici anche se non costituzionalmente previsti alla mia presenza in campagna elettorale, ma la mia adesione al Pd è piena e coerente". In ogni caso "io sono garante del Pd ma la responsabilità della gestione del partito è sulle spalle soprattutto di Veltroni". Veltroni suona la carica Una puntualizzazione che fa riferimento soprattutto alle scelte riguardanti le alleanze, questione sulla quale il sindaco del Pd mette subito un punto fermo, confermando che il partito andrà solo alle prossime elezioni sia alla Camera che al Senato. Una linea "su cui tutto il gruppo dirigente del Pd è d'accordò. Noi abbiamo fatto una scelta coraggiosa e saremo molto lineari. Non credo abbia senso fare qualcosa di pasticciato. Gli italiani hanno bisogno di chiarezza. Questo è un Paese in cui la politica non rischia mai, è arrivato il momento di rischiare e questa è la nostra scelta". Veltroni ribadisce, inoltre, che saranno possibili "accordi programmatici con chi sta nel campo riformista, ma non con la sinistra radicale". Bertinotti: rispetto per la scelta del Pd "Io capisco le istanze di unità, che hanno sempre animato la sinistra, ma bisogna guardare al futuro e di fronte alla scelta del Pd, che rispetto, serve essenzialmente una sfida per il futuro su chi è in grado di indicare la via d'uscita più efficace per il Paese", è la replica di Fausto Bertinotti. "E io credo che anche in campagna elettorale la costituzione per la sinistra di un soggetto unitario è la via maestra anche per un importante risultato elettorale". "Apprezzo ciò che ha detto Fausto Bertinotti che ancora una volta dà prova del suo senso di responsabilità", il commento di Veltroni. Ma Walter scuote la "Cosa rossa" Ma la Sinistra-Arcobaleno non sembra disposta a rassegnarsi alla scelta del leader Pd. Così Oliviero Diliberto, Franco Giordano, Fabio Mussi e Alfonso Pecoraro Scanio prendono carta e penna e scrivono al leader del Pd, chiedendo un incontro urgente "per verificare esattamente possibili convergenze ed eventuali distanze di posizioni politiche e punti di programma" perchè "pensiamo che ora non si debba facilitare il compito della destra, consegnare a cuor leggero e su un piatto d'argento la vittoria a Berlusconi". E l'incontro potrebbe tenersi venerdì prossimo. "Non censegnamo il Paese a Berlusconi" "Abbiamo definito, tutti insieme, di chiedere al Pd un incontro -spiega Giordano- per verificare la possibilità di un accordo politico-programmatico. Se non ci fosse un accordo vorremmo verificare la possibilità di un accordo tecnico al Senato per arginare il debordante vantaggio delle destre di Berlusconi che annoverano i Casini, i novelli Mastella e Dini, con Storace e i nazi-fascisti, passando per Berlusconi e Fini. Non vorremmo, a cuor leggero, consegnare il Paese a questa inquietante compagnia. Ma se Veltroni continua a perseguire la scelta di andare da solo, noi non possiamo intimidirci o spaventarci, dobbiamo essere pronti e lo saremo. Il Centrodestra e il rischio dell'accozzaglia di partiti Se nel centrosinistra dunque fa discutere la scelta del Pd di correre da solo, anche nel centrodestra la situazione sulle allenze resta fluida. In particolare si cerca di capire se e quali partiti unire ai "soci fondatori" della Cdl, come coinvolgere le forze minori, senza dare l'impressione di un'alleanza troppo numerosa ed eterogenea. Nell'agenda di Silvio Berlusconi una serie di incontri con i leader degli altri partiti della possibile coalizione, ma per ora non sono previsti colloqui con Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini che in un primo momento sembrava dovessero svolgersi nel pomeriggio. Dini, Rotondi e Storace "Nel centrodestra -tranquilizza il segretario della Dc per le Autonomie Gianfranco Rotondi- non c'è traccia del nervosismo dei piccoli partiti di cui si legge sui giornali di oggi. Ho sentito tutti i leader dei partiti piccoli e grandi della coalizione e non siamo mai stati così uniti e sereni". "Il nostro partito -chiede il segretario de "La Destra" Francesco Storace- vuole combattere al fianco della Cdl per scacciare via dal governo le forze di sinistra. Le nostre condizioni sono quelle di avere un governo alternativo alla sinistra". "Vedremo quali alleanze dovremo fare vista la dimensione del partito dei liberaldemocratici che nasce sulle fondamenta di Rinnovamento italiano -sottolinea Lamberto Dini- Presenteremo le nostre liste autonome e poi cercheremo alleanze omogenee".

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EVAM Grillo appoggia la campagna in difesa dell'acqua (sezione: Grillo)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

? MASSA ? BEPPE Grillo appoggia la campagna per la difesa dell'acqua. Se ne parlerà in un'assemblea pubblica, mettendo a conoscenza tutta la cittadinanza della pesante situazione che grava sul destino del parco idrico montano. La organizza per domani sera, alle ore 21 al teatro dei Fratelli Cristiani, il Comitato per l'acqua pubblica di Massa, con la collaborazione degli Amici di Beppe Grillo. "L'attuale amministrazione ? si legge nella nota ? vuole privatizzare l'Evam, cercando di farci credere che sia una manovra finanziaria giustificata dal quasi fallimento di questo Ente, vendendola tra l'altro ad una cifra irrisoria. Ma se un ente pubblico fallisce, non è responsabilità proprio dell'amministrazione che aveva il compito di gestirla in nome e per conto dei cittadini? Considerando poi che i dipendenti sono a rischio licenziamento e che il nostro patrimonio acquifero entrerebbe in una gestione privata interessata ai propri profitti, quale interesse stiamo perseguendo?". A testimonianza degli effetti della privatizzazione dell'acqua, saranno presenti rappresentanti del Comitato di Gualdo Tadino contro la Rocchetta, che sta vivendo la stessa realtà. All'assemblea sono stati invitati anche gli amministratori interessati. - -->.

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Zaccheriani a colpi di spam (sezione: Grillo)

( da "Italia Oggi" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

ItaliaOggi     ItaliaOggi  - Primo Piano Numero 032, pag. 6 del 7/2/2008 Autore: Visualizza la pagina in PDF       l'esagerato Zaccheriani a colpi di spam Una fan organizza decine di mail di sostegno Ogni azienda dovrebbe avere la sua Carmela Gallo. Una donna di passione, anzi, una vera e propria macchina da guerra. Anche Beppe Grillo, se la conoscesse, non potrebbe fare a meno di lei. In un solo giorno dacché l'iniziativa di ItaliaOggi "I 100 politici da salvare" è partita, è stata in grado di organizzare il consenso e di inviare centinaia di mail a tutti i suoi conoscenti affinché votino per un solo politico: il deputato di Alleanza nazionale Marco Zacchera. Nella mail la Gallo spiega per filo e per segno cosa fa Zacchera e le ragioni per le quali votarlo. "Come sai, Marco Zacchera è il responsabile esteri An e vicepresidente del Comitato per gli italiani all'estero della camera. è un politico forse in via di estinzione (come i Panda) perché, nonostante sia parlamentare dal 1994", e qui accende la fantasia degli italiani, "risponde ancora personalmente al telefono e alle mail (cosa rarissima tra i nostri parlamentari); fa a cazzotti con il tempo ma cerca di ascoltare e vedere chiunque chiede di incontrarlo; ha dato voce a chi non ha voce (come i detenuti italiani all'estero) o i profughi del Darfur e lavora anche attraverso la sua associazione "Verbania Center"; è ancora capace di provare rabbia e commuoversi davanti a tanti drammi familiari quotidiani; si indigna quando lo stato italiano fa finta di pensare ai nostri italiani all'estero con un museo dell'emigrazione in Italia anziché garantire l'assistenza sanitaria o i corsi di lingua italiana; di fronte ai privilegi della Casta politica il suo motto è: "è meglio fare del bene". Zaccheriani, usate le vostre motivazioni!.

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Risate su youtube con i filmati giuliesi (sezione: Grillo)

( da "Centro, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Accanto alle immagini del presepe vivente e di alcuni concerti una lite fra vicini che si lanciano spazzatura Risate su YouTube con i filmati giuliesi Sul famoso sito internet sono molti i video divertenti girati in città GIULIANOVA. I giuliesi assaltano il sito YouTube. Sono centinaia i ragazzi e non di Giulianova che si improvvisano registi o cronisti e inviano i loro filmati al famoso sito internet YouTube, il portale che raccoglie video originali da tutto il mondo. Se si digita sulla tastiera del computer di casa l'indirizzo del sito www.youtube.com e si va alla voce "Giulianova", si possono trovare video divertenti di telecronache sportive ed interviste alla squadra del Giulianova calcio realizzati dai tifosi stessi. Tra i filmati più simpatici inviati dai fruitori giuliesi del sito c'è anche una radiocronaca del 1996 relativa all'incontro di calcio Giulianova-Frosinone, diventata in seguito famosa grazie al programma di Italia 1 "Mai dire gol" della Gialappa's Band. Oltre allo sport, gli internauti raccontano tramite le immagini e i commenti del pubblico anche alcuni momenti salienti di concerti come quello di Antonello Venditti allo stadio Rubens Fadini nell'estate del 2005 o quello della storica Pfm nell'agosto 2007. Alcune riprese invece, girate da due noti commercianti giuliesi, mostrano alcune delle manifestazioni più importanti della città come il festival internazionale delle bande, il presepe vivente, le esibizioni musicali e teatrali delle due compagnie di canto della città. Un altro video tutto giuliese che si può trovare su YuoTube è quello che immortala una situazione davvero caratteristica tra due vicini che abitano nello stesso condominio R.B. e A.D.M., conosciuti ormai dai tutti gli abitanti del quartiere Annunziata per le loro innumerevoli liti. Nel video i due vicini, oltre a lanciarsi insulti, si tirano da una finestra all'altra pezzi di carta, buste piene d'acqua e sacchetti della spazzatura. Una vicenda questa che ha portato diverse querele - che in totale hanno raggiunto quota cinquanta - da parte degli altri vicini infastiditi, un record assoluto per il tribunale di Giulianova. I realizzatori di questi filmati esclusivi sono perlopiù ragazzi, molti dei quali provano tramite le loro telecamere anche ad imitare alcuni personaggi dello spettacolo e della politica italiana come il trio Medusa del programma di Italia 1 "Le iene", il comico Beppe Grillo, l'ex premier Romano Prodi insieme a una carrellata di immagini di politici locali commentate con l'aiuto di canzoni ironiche tra cui la storica "E va..." di Alberto Sordi. Azzurra Marcozzi.

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Sta meglio il giovane schiacciato dal carro (sezione: Grillo)

( da "Tirreno, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Viareggio Sta meglio il giovane schiacciato dal carro L'intervento chirurgico è riuscito: non perderà l'uso della mano L'INCIDENTE DI MARTEDì VIAREGGIO. Sono fortunatamente meno gravi di quanto inizialmente temuto le condizioni di Fabio Becatti, il trentenne di Cecina a cui martedì sera - durante le operazioni di rientro dei carri alla Cittadella - è rimasta schiaccata la mano sotto il carro di Emilio Cinquini dedicato a Beppe Grillo. Il giovane - ex vicepresidente della Targa Cecina nonché componente dello staff di Emilio Cinquini - subito dopo l'incidente è stato sottoposto ad una delicatissima operazione chirurgica alla mano che - stando ad alcune fonti ospedaliere - sarebbe perfettamente riuscita. Adesso inizierà un lungo periodo di riabilitazione della mano, ma quello che più conta è che non vi siano pericoli circa il ritorno alla funzionalità della mano. L'episodio - secondo quanto ricostruito nei primi, concitati attimi successivi all'incidente - si era verificato all'altezza della Terrazza della Repubblica, pochi metri dopo l'hotel Principe di Piemonte. Fabio Becatti era andato a controllare se vi erano dei problemi alle ruote del carro e, forse a causa di un braccio messo male, la mano era finita sotto la ruota anteriore destra. Rimanendo schiacciata. Toccherà tuttavia ai vigili urbani di Viareggio - che si sono occupati dei rilievi con l'ausilio degli uomini della Polstrada - stabilire cosa è realmente accaduto. E capire se le operazioni di controllo della ruota difettosa si sono svolte in condizioni di sicurezza oppure se vi siano state delle negligenze. Spetterà sempre agli uomini della polizia municipale stabilire inoltre chi doveva intervenire in caso di guasto. Problemi che tuttavia passano in secondo piano alla luce del positivo evolversi delle condizioni del giovane rimasto schiacciato sotto le ruote del carro. Cla.Ve.

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Grillo e Guzzetta ricorrono alla Corte costituzionale (sezione: Grillo)

( da "Manifesto, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Referendum Grillo e Guzzetta ricorrono alla Corte costituzionale Contro il "porcellum" Per il comico genovese questa legge elettorale è incostituzionale. Mentre il comitato referendario solleva un conflitto di attribuzioni e chiede di votare comunque i quesiti il 18 maggio R. Pol. Roma Beppe Grillo contro la legge "porcata". Non si è ancora votato ma già sulle prossime elezioni pendono due ricorsi alla Corte costituzionale. Il primo lo annuncia il comico genovese sul suo blog. "Ho deciso di fare un esposto alla Corte Costituzionale - scrive Grillo - perché dichiari incostituzionale la legge 'porcata' e la faccia decadere. La Corte ha due mesi per decidere prima delle elezioni. Se dichiarerà la legge incostituzionale - secondo il comico - si potrà votare comunque con la legge precedente o spostare il voto dopo il referendum, indetto per maggio e subito annullato con una mossa da bari di professione. Questa classe politica autoreferenziale ha cancellato due referendum sulla legge elettorale. Decide a tavolino chi ci deve rappresentare in parlamento. E' costituzionale questo?! Stay tuned" Simile ma più compassato il ragionamento del comitato referendario Segni-Guzzetta. Il comitato ha annunciato ieri un ricorso per "conflitto di attribuzioni" tra poteri dello stato contro " l'illegittimità del vincolo che potrebbe far slittare di un anno il referendum". Secondo il presidente del comitato, Giovanni Guzzetta, "alla Corte basta un mese per decidere nulla" e nulla impedisce che la consultazione referendaria sulla legge elettorale possa svolgersi, come stabilito, il prossimo 18 maggio. A favore di questa tesi ci sarebbe qualche precedente favorevole: il referendum sul nucleare e sulla responsabilità civile dei giudici che si tenne nel 1987, dopo pochi mesi dalle elezioni politiche, fu permesso da una apposita "leggina".

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Walter e Fausto, convergenze parallele (sezione: Grillo)

( da "Manifesto, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

"Siamo d'accordo, andare divisi conviene a tutti", dice Veltroni. "E' una scelta sua ma la rispetto, guardiamo al futuro", la replica di Bertinotti. Per la sinistra il nome del presidente della camera nel simbolo A. Fab. Roma "Con Bertinotti la pensiamo allo stesso modo". Nel giorno della rottura definitiva tra il Pd e la Sinistra i toni sono più che distesi tra i due candidati premier che da qui a qualche giorno inizieranno a contendersi i voti: Veltroni e Bertinotti. Il segretario dei democratici e il presidente della camera non hanno bisogno di nascondere l'interesse comune nell'assegnarsi i ruoli. "In tutta Europa esiste una forza della sinistra riformista e una forza della sinistra radicale, e i sondaggi fatti con le sinistre divise sono più incoraggianti", dice Veltroni. "Rispetto la scelta del Pd di correre da solo. Capisco le istanze di unità che hanno sempre animato la sinistra, ma bisogna guardare al futuro", spiega Bertinotti. Che poi aggiunge: "La mia candidatura a premier per la sinistra è un servizio che durerà quaranta giorni". Come a chiarire che la leadership della futura formazione che dovrà faticosamente costruirsi durante la campagna elettorale sarà affidata ad altri. Bertinotti pensa a Nichi Vendola ma ogni previsione è prematura: se la prossima sarà davvero una legislatura costituente con Veltroni e Berlusconi alleati nella costruzione di un sistema bipartitico, la sinistra dovrà innanzitutto preoccuparsi di sopravvivere. Veltroni intanto ha concesso l'incontro "urgente" richiestogli dai quattro leader della "Cosa rossa". Domani mattina incontrerà Giordano (Prc), Mussi (Sd), Diliberto (Pdci) e Pecoraro (Verdi). Per sancire una rottura già ufficiale. "Niente pasticci al senato" ha detto ieri Veltroni e del resto il meccanismo studiato - la lista di un falso ma comune candidato premier nelle regioni a rischio - era davvero troppo cervellotico. Adesso alla sinistra interessa attribuire la responsabilità della rottura al Pd, a Veltroni interessa invece spiegare la scelta come un fatto di "chiarezza e responsabilità ". Tenere la barra non sarà però semplicissimo per il sindaco di Roma, non tanto per i malumori interni ai democratici e nemmeno per quello che riguarda i rapporti con i socialisti. Il problema è Antonio Di Pietro e la prospettiva di una sua lista con i fan di Beppe Grillo: Veltroni sta ancora studiando come arruolare l'ex pm senza smentirsi. Veltroni sta bene attento a distinguere i buoni dai cattivi, quando non vuole rinunciare alla polemica con i suoi prossimi avversari di sinistra. "Diliberto ha fatto manifestazioni contro il governo che sosteneva ed è tra quelli che hanno fatto cadere il governo sulla politica estera. Avremmo davvero più probabilità di vincere se ci presentassimo tutti insieme di nuovo, sullo stesso palco con Diliberto e Pecoraro Scanio?". Il Pdci (da oggi stranamente al governo con due ministri, perché a Bianchi si è aggiunto Luigi Scotti che ha tolto a Prodi l'interim sulla giustizia) ha un bell'affannarsi a spiegare che Prodi non è caduto a sinistra ma al centro. A rigor di cronaca anche la crisi sulla politica estera si aprì per il voto contrario di un gruppetto di centristi (alcuni dei quali protagonisti dell'ultima e definitiva sfiducia) e non per i "veti" della sinistra. Ma a Veltroni non interessa tanto il rigore nella ricostruzione quanto motivare la sua scelta di rottura a sinistra e tentare un'estrema manovra avvolgente verso la lista di sinistra. Dunque apprezzamento per Bertinotti, chiusura totale verso Diliberto e l'impopolare Pecoraro Scanio e segnali di fumo per i vecchi compagni del correntone, oggi in Sinistra democratica. Il movimento di Mussi è quello che dovrà faticare di più a reggere l'urto della frattura con il Pd. Alcuni suoi dirigenti come Crucianelli e Nerozzi sono già in rotta democratici, altri possono essere tentati e la prospettiva di un taglio di quattro quinti della rappresentanza parlamentare di Sd non aiuterà certo. Ieri il gran suggeritore di Veltroni, Goffredo Bettini, ha tenuto a battesimo l'associazione "A Sinistra" che nasce dentro il Pd e sarà presieduta da Livia Turco. Non sarà una lista visto che il Pd ne avrà una sola, ma resterà un luogo di potenziale attrazione verso l'ex sinistra Ds. Qualche contraccolpo, infine, potrebbe riservarlo la scelta del simbolo definitivo con cui la sinistra andrà alle elezioni di aprile. Se la rinnovata richiesta di Diliberto, e delle minoranze del Prc, di recuperare la falce e martello sembra avere poche speranze di essere accolta, la scheda elettorale dovrebbe imporre l'indicazione del nome del candidato premier anche nel simbolo. "La sinistra l'arcobaleno con Bertinotti" sarebbe effettivamente un contrassegno un po' complicato e oltre tutto poco apprezzabile da chi teme che la nuova formazione finisca con l'assomigliare troppo a una Rifondazione allargata.

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Ricorso alla Consulta dei referendari (sezione: Grillo)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2008-02-07 - pag: 3 autore: Per Guzzetta e Segni il rinvio di un anno è "illegittimo" - Esposto anche di Grillo Ricorso alla Consulta dei referendari I referendari non mollano. Secondo Giovanni Guzzetta e Mario Segni, il rinvio di un anno della consultazione popolare sulla legge elettorale è "illegittimo ". I quesiti, spiegano, devono essere votati il 18 maggio, come stabilito dal presidente della Repubblica. Perché ciò sia possibile, ha annunciato ieri Guzzetta, "solleviamo un ricorso di attribuzione alla Corte costituzionale contro il rinvio stabilito dal Parlamento". Contro il rinvio, precisa Guzzetta per evitare equivoci, "non contro le elezioni, che sono un fatto fisiologico e sano" e neppure contro la legge elettorale in vigore, che i quesiti si propongono di modificare. Non si contesta il voto anticipato. Tanto è vero che i referendari hanno scelto di non sollevare il conflitto di attribuzioni con il capo dello Stato, riguardo al decreto di scioglimento delle Camere. "Sarebbe stata una scelta avventurosa – spiega Natale D'Amico – noi non contestiamo la legittimità del voto e non abbiamo atteggiamenti dilatori". Sono altrettanto convinti della legittimità e della fattibilità della loro richiesta, come dimostrano alcuni precedenti snocciolati da Guzzetta. Ed escludono che votando il referendum, subito dopo le politiche, si rischi di mettere in crisi la legislatura appena avviata. Anzi. Se, come ci si auspica, sarà una legislatura costituente, "questo percorso sarà ancora più forte se sorretto dal voto popolare", assicura Guzzetta. Gli fa eco Segni: "Se andremo al voto come siamo convinti accadrà la legislatura non sarà svuotata ma si andrà avanti sulla strada delle riforme con un indirizzo chiarissimo". La Consulta rischia comunque un super-lavoro. Dopo il Comitato nazionale per la riforma elettorale, di cui fa parte Valerio Onida, ieri anche Beppe Grillo ha annunciato un esposto alla Corte perché dichiari incostituzionale l'attuale legge elettorale, "la legge "porcata" e la faccia decadere". L.Os.

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NETTUNOCandidatialle primarieOggi (sezione: Grillo)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Chiudi NETTUNO Candidati alle primarie Oggi alle 17 nella sala di S. Giacomo, a Nettuno, incontro con i candidati alle primarie, Alberto Andolfi, Alessio Chiavetta, Valerio Vettori su "Il futuro della città: codice etico come nuovo parametro di cambiamento". Organizzazione di: La Tamerice, Movimento Città in Comune, Amici di Beppe Grillo, Torre Astura, Legambiente, Coordinamento antimafia Anzio Nettuno e Il Granchio.

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E ora ci vogliono due soli partiti di PIERANGELO GIOVANETTI (sezione: Grillo)

( da "Adige, L'" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

L'editoriale E ora ci vogliono due soli partiti di PIERANGELO GIOVANETTI Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sciolto ieri le Camere. Si tornerà a votare il 13 e il 14 aprile prossimi. Si andrà alle urne con la vecchia legge elettorale, la "porcata" che ha portato alla paralisi di questa quindicesima legislatura e che, con tutta probabilità, renderà ingovernabile (se non interviene qualcosa di nuovo) il Paese anche nella prossima, chiunque vincerà. Quella che l'Italia sta vivendo non è la crisi politica di un governo, ma una profonda e pericolosa crisi istituzionale che ormai ha destabilizzato la politica e l'ha trasformata in un cumulo di macerie. I cittadini non credono più nella politica, come dimostra l'esplosione dell'antipolitica alla Beppe Grillo, anche se questa non è una soluzione. Non credono più ai partiti, perché li hanno visti moltiplicarsi, frazionarsi e cambiarsi continuamente di nome per galleggiare come dei sugheri inaffondabili. Non credono più nemmeno agli schieramenti perché sia quello di centrodestra capitanato da Silvio Berlusconi che quello di centrosinistra guidato da Romano Prodi hanno fallito. Non hanno saputo governare il Paese ed effettuare le riforme. Hanno passato tutto il loro tempo a mediare fra coalizioni rissose e inconcludenti, bloccati dal potere di veto di piccoli gruppi organizzati. SEGUE A PAGINA 53 07/02/2008.

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Se la democrazia in Italia s'inceppa FABIO FOLGHERAITER (sezione: Grillo)

( da "Adige, L'" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Tra grillismo e crisi della politica Se la democrazia in Italia s'inceppa FABIO FOLGHERAITER C on la imminente campagna elettorale, Beppe Grillo tornerà ad arringare la folla nelle piazze, fuori dal suo micidiale web. Ascoltandolo riproveremo la sensazione, se ce ne fosse ancora più bisogno, di essere finiti mentalmente in tilt. Ci si accavalleranno due istinti. Il primo sarà quello di lasciarci cullare dalle sue battute e farci trasportare fino a dargli ragione su tutto. Il secondo, quello di rigirare contro di lui i suoi stessi slogan e mandarlo a quel paese. Nel copione ben studiato di Grillo ogni battuta è inconfutabile, ogni domanda è perfettamente retorica, incorpora la sua risposta senza bisogno del pensiero: perché un politico condannato (e forse anche inquisito) dovrebbe essere messo in lista a rappresentarci? Perché un politico può continuare per tutta la vita a tentare di fare il nostro bene se non è riuscito a farlo nei primi due mandati? Perché i politici maturano due pensioni? Perché un politico mette i suoi amici nei posti chiave anche se non sono all'altezza? Già, perché? Il moralismo, che non è solo di Grillo ma un po' è anche dentro tutti noi, ci offre una risposta buona per ogni stagione: l'immoralità dei politici. Ogni male italiano succede perché la "casta" è chiusa nel proprio tornaconto e se ne frega del bene comune. Ma il moralismo spiega troppo per essere vero. Certamente, se fossimo capaci di eleggere persone con maggiore spessore morale, la politica sarebbe migliore (ci mancherebbe). Ma un conto è dire che l'immoralità dei politici alimenta i loro disinvolti comportamenti, altro chiedersi qual è la fonte profonda dell'immoralità. Il motivo è davvero nella personalità di Mastella o di Cuffaro se nel Sud ci sono le clientele? Sbarazzandoci di loro, o di altri personaggi simili, e mettendo al loro posto persone che ci appaiono moralmente migliori (ci appaiono, nulla di più) davvero abbiamo risolto il problema? A suo tempo pensammo che la prima repubblica fosse degenerata per colpa di Craxi e Pomicino, e quindi tutti lanciavamo grandi evviva quando persone nuove, che si auto-dichiaravano "migliori", li hanno sostituiti. Il disastro susseguitosi lo vediamo meglio ora. Per capire dobbiamo distinguere due livelli: ciò che attiene all'agire delle persone e ciò che invece riguarda la struttura del "sistema". Le persone si incardinano entro un sistema (norme, regole, logiche, vincoli, ecc.) in un modo così profondo che, laddove il sistema fosse "impazzito", avremmo il paradosso di vedere che proprio quanto più gli "attori" sono ragionevoli e sensati, tanto più essi saranno indotti a fare pazzie. La prima gigantesca "immoralità" è del sistema pubblico che, mentre l'Italia affoga in un debito spaventoso, "forza" le sue singole parti a spendere. Guardando le cose dall'ottica del singolo povero essere umano, se questi può soddisfare "legittimamente" un proprio interesse, è arduo pretendere che si astenga. Si spiega in questo modo lo stupore e la rabbia dipinti sul volto dei politici inquisiti per tangentopoli, qualche decennio fa, quando finivano "esposti" in televisione. Beninteso, ci sono politici che anche dentro sistemi irrazionali o persino marci riescono a conservare le loro virtù e a pensare al bene comune anziché al proprio. Alla politica di oggi tutto serve tranne personalità molli e buone, medici pietosi o modelli assoluti di coerenza (alla Turigliatto). Sul piano morale, servono persone normali (quindi ha ragione Grillo: fuori dalla politica i condannati). Abbiamo bisogno di personalità superiori solo nella specifica competenza per la quale il politico riceve lo stipendio (e qui forse Grillo ha torto: non è così alto come ci sembra). Ovviamente la competenza politica va ben al di là della mera scaltrezza nel raccogliere voti, dovrebbe sempre riguardare, anche se la questione non pare più di moda, la capacità di vedere e "realizzare" il bene comune. L'inconsistenza strategica e il vuoto affabulare è la vera piaga della classe politica, il suo reale insopportabile costo. Distinguere tra responsabilità degli attori e responsabilità del sistema è solo un primo passo per non sprofondare nella confusione. Il secondo passo - stabilito che è innanzitutto il sistema che andrebbe modificato - è chiederci chi lo deve modificare, questo inafferrabile marchingegno. I politici stessi? La logica non direbbe così. In linea di principio sembra sciocco sebbene inevitabile lasciare ai politici la paralizzante responsabilità di modificare il sistema di regole entro cui essi stessi dovranno operare. Questa è la democrazia, ma ha senso consentire ai politici di ridisegnare la "loro" legge elettorale, di cambiare il loro sistema pensionistico, di limitare le loro legislature, di ritirarsi dalla "loro" Rai, di ridurre le loro spese di rappresentanza, di impedire i loro stessi conflitti di interessi, ecc?. È come chiedere ai tacchini di pensare le regole dell'allevamento e della macellazione: troppo coinvolti. Il politico dovrebbe essere un santo, e forse anche leggermente stupido, per introdurre regole che lo danneggino personalmente. Ma è oggi possibile "sospendere la politica" per incardinare forzosamente il gioco politico entro un sistema di regole nuove? Ci vorrebbero grandi saggi costituenti, distaccati dalle lotte partitiche, provenienti da chissà dove, per realizzare una sorta di grande temporaneo commissariamento della politica. Un time out rigenerante. Peccato che la nostra Costituzione non lo permetta. Fabio Folgheraiter È professore di "Metodi e tecniche del servizio sociale" all'Università Cattolica di Milano 07/02/2008.

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La Parola ai lettori (sezione: Grillo)

( da "Padania, La" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Il Grillo parlante dice cose ovvie LISETTA ALBERTI Agrate Brianza Ho sentito che il grande politico Beppe Grillo si recherà in Veneto per una serie di comizi affinchè i veneti siano a favore delle sue strampalate idee. Cari compatrioti veneti non ci cascate, perché quest uomo non vi dice niente di quello che voi da anni vi aspettate: libertà da Roma e autonomia. Ma vi parlerà di cose ovvie, banali, sciocche, come è la natura di questo personaggio creato soprattutto dalla televisione e dai grandi giornali. Non credete neanche quando vi dice che in parlamento devono andare persone senza condanne alle spalle, perché è lui stesso ad avere problemi. Quindi sommergetelo con una valanga di fischi e insulti, perché questa insulsa persona non merita altro. Preghiamo i sindaci di vigilare MARIO DI MAIOMilano Mi auguro di sbagliare, ma, tenendo conto che negli ultimi mesi l immigrazione irregolare ha continuato a crescere grazie all Amato Ferrero, temo un colpo di coda di mortadella tramite sanatoria urgente. Spacciata come atto dovuto, supportato dalla immancabile giustificazione bizantina che a Roma sono insuperabili nel confezionare. L unico rimedio preventivo sembra quello di chiedere ai nostri encomiabili sindaci di intensificare la pressione sui prefetti in materia di espulsioni. Rai, scorretta comunicazione VITO PARCHER Chiusa (Bz) Leggo e riporto testualmente quanto scritto in inglese, francese, cinese e arabo sul retro di una delle tante inutili lettere di sollecito del pagamento del canone Rai. The letter on the back is sent to all those people who, despite using one or more television sets, personal computers, digital decoders and other multimedia appliances, do not have a television license at the indicated address, in their home or that of a cohabitating member of the family. Non sono in grado di capire cosa ci sia scritto in cinese e arabo ma sull'inglese e sul francese non ho alcun dubbio. Il messaggio induce in errore gli stranieri che vivono in Italia. La Rai comunica loro che se hanno un personal computer, se hanno un lettore dvd, se hanno un qualsiasi apparecchio multimediale (cosa ricada in questa categoria rimane un mistero, ormai tutto è multimediale) devono pagare il canone anche se non hanno nulla a che fare con le trasmissioni televisive. L'immigrato musulmano non guarda la televisione italiana popolata da peccaminose donne svestite, l'immigrato musulmano/cinese se ha un personal computer lo usa per inviare e ricevere mail al paese d'origine, se ha un lettore dvd lo usa per vedere film nella sua lingua d'origine sui quali la Rai non ha minimamente titolo per pretendere alcun diritto d'autore. Solerti funzionari Rai interverranno in massa nelle casbah di San Salvario o nella Chinatown Paolo Sarpi per incassare il canone, ricorrendo anche a pignoramenti nei confronti di coloro che nonostante i vari avvisi continuano a rifiutare di versare il dovuto. Non ci crede nessuno, e anche chi lo vedesse con i propri occhi penserebbe a una messinscena. A quanto ammonta l'evasione del pagamento del canone tra la popolazione immigrata? Nel frattempo la Rai mi dice che io posseggo un apparecchio radiotelevisivo, e quindi esige il pagamento del canone con tanto di mora, trattandomi quindi da evasore, ma non è in grado di provarlo. Quasi quasi faccio partire una querela, potrebbe essere questa l'unica strada per far cessare queste molestie periodiche, nell'attesa che il canone sparisca una volta per tutte. Lo vogliono tutti gli italiani, nauseati da un finto servizio pubblico che in realtà cela un'occupazione abusiva dell'etere per meri scopi commerciali. A proposito di nuove elezioni ERWIN Gorizia Da elettore leghista vorrei esprimere il mio parere, in merito alla situazione politica attuale. Le elezioni anticipate sono una certezza, ma quello che mi preoccupa è quale posizione assumerà il nostro Movimento nella futura campagna elettorale? Si vuole riproporre nuovamente quell'alleanza scriteriata con Forza Italia, An e Udc e magari accogliendo Mastella, Dini e Storace. iete sicuri, visto cosa è successo l'altra volta, che le nostre idee e battaglie saranno ascoltate? Siete sicuri che oggi siamo ancora il partito che difende il Nord, visto che le percentuali e le intenzioni di voto sono quelle che sono? In attesa di una risposta mi permetto di suggerirvi alcuni consigli: la campagna elettorale dovrà essere chiara e sintetica centrata sul ruolo identitario delle nostre terre, nella difesa della questione settentrionale, sia dal punto di vista economico (federalismo fiscale con puntuale accenno alla cosidetta spesa storica, definizioni di macro-regioni e abolizioni delle prefetture, difesa di Malpensa) nonchè immigrazione e sicurezza (giudici padani per i tribunali nel nord Italia) assieme alla riduzione dei dipendenti della pubblica amministrazione. Per avere effetto dovrà scontentare sia il centro sinistra ma anche il centro destra composto da assistenzalisti e statalisti, altrimenti se non avremo coraggio nel dire le cose rimarremo nella campagna elettorale all'ombra di Berlusconi e Fini e i milioni di voti che servono nell'attuale legge proporzionale per essere ascolati non ci saranno, riducendo di molto la già poca credibilità e serietà di cui la classe politica in generale e il nostro movimento in particolare. Inquinamento atmosferico STEFANO SALES Signor direttore, complimenti per avere attribuito la giusta importanza a un problema molto serio come l'inquinamento atmosferico da autoveicoli, di cui si occupa molto bene la regione Lombardia; vorrei, per quanto non conosca i dettagli, che anche nella mia regione, il Piemonte, io sono di Torino, ci si occupi bene, come fanno in Lombardia di questo problema, presumo con l'importante interessamento della Lega Nord. Vorrei leggere la Padania on line ANNAMARIA AIARDI Sono una militante della Lega, ho una comunicazione da fare riguardo il vostro giornale. Perché non si puo leggere sul computer aggiornato tutti i giorni? Abito a Chiari e abbiamo il sindaco che è della Lega. Non siamo noi gli incapaci MASSIMO AMADELLI Avete un sito internet, ma, attenzione, l immagine che si può ricavare è quella di persone che non riescono a gestire quello che amministrano. Ad oggi il vostro sito è fermo al 31-01-2008 Per l ennesima volta ribadisco che laPadania, quotidiano che dirigo, nulla ha a che fare con il sito internet, del quale non so niente. Ce ne rammarichiamo quanto voi ma ci è proprio impossibile intervenire. Il quotidiano però è aggiornatissimo e attendibile... L. Bor. Programma elettorale ALARICO Programma elettorale del prossimo governo: poichè che le cose più aberranti sono già state fatte e nessuno le correggerà,rimangono da fare poche altre cose e cioè eliminare le trsmissioni televisive di denuncia, imbavagliare totalmente la stampa e, dulcis in fundo, mettere fuorilegge la Magistratura. Oramai è chiaro a tutti che si cambiano le mogli ma si litiga sempre lo stesso. Ho capito questo giochino a tarda età, illudendomi fino ad oggi. E che mi sono reso conto che sostituire i governi dannosi si fanno più danni che se rimanessero i medesimi. Mi auguro che gli italiani abbiano capito che per l'Italia non c'è più nulla da fare. Nonostante che i politologhi, gli economisti e i direttori di testate giornalistiche si sforzino a spiegarci le loro opinioni. La nostra politica è talmente nebulosa, misteriosa e incomprensibile che sono nate nuove professioni per spiegarla. Non trasformate la politica italiana da farsa che è in una scienza esatta e logica perchè non ci riuscirete mai! Il benessere dei Paesi comunisti SERGIO GAZZOLI Finalmente liberi dai comunisti! Purtroppo l unica cosa che sono riusciti a fare è stato ....darci il benessere che vige in tutti i ppaesi comunisti. Padania libera, ma soprattutto indipendente. [Data pubblicazione: 07/02/2008].

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"Grillini" alla grande adunata ma alle Comunali nessuna lista (sezione: Grillo)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

VERSO LE ELEZIONI "Grillini" alla grande adunata ma alle Comunali nessuna lista UdineLui, l'ispiratore, li sollecita. Vorrebbe che il popolo del "V-day" si trasformasse in tante liste civiche per restituire il potere ai cittadini. Ma loro, gli amici udinesi di Beppe Grillo, quasi sicuramente non ci saranno, almeno alle comunali di Udine. Per la Provincia e la Regione si vedrà.Lanfrita pagina II.

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Il popolo di Grillo si chiama fuori dalle Comunali (sezione: Grillo)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Ma domenica i gruppi si danno appuntamento a Grado per decidere se "correre" in Provincia e Regione Lui, l'ispiratore, li sollecita. Vorrebbe che il popolo del "V-day" si trasformasse in tante liste civiche nella risma delle elezioni imminenti, per restituire il potere ai cittadini. Ma loro, gli amici udinesi di Beppe Grillo, quasi sicuramente non ci saranno, almeno alle comunali di Udine. Per la Provincia e la Regione si vedrà. L'appuntamento decisivo, comunque, si avrà domenica 10 febbraio a Grado, quando si incontreranno i rappresentanti dei sei "meetup" attualmente attivi in regione.Il popolo dei "grillini", quello che a Udine il sito internet dedicato dà a quota 819 componenti, dopo aver seguito da molto vicino le vicende politiche degli ultimi mesi, sia in Consiglio provinciale che comunale, salvo sorprese dell'ultimo minuto, pare aver già preso la sua decisione: nessuna lista civica, ma neppure appoggio a qualche concorrente alla poltrona di sindaco e, men che meno, a qualche partito. "Al momento abbiamo scartato l'ipotesi, che pure abbiamo vagliato - assicura Giorgio Cella, membro del Gruppo di Udine e assistente dell'organizer David Puente -, perché non vogliamo correre il rischio di essere schiacciati da una totale incompetenza. Ci pare più opportuno aspettare la prossima tornata". Cinque anni per avere il tempo "di farci conoscere di più. Vorremmo avere un consenso che ci permetta di portare davvero la voce dei cittadini nei luoghi decisionali, piuttosto che correre il rischio di portare la voce di un solo consigliere e magari d'opposizione".Insomma, piena sintonia con Grillo, ma ognuno sa di sé. Nel Gruppo non pare aver fatto breccia neppure un recente sondaggio, pubblicato da un settimanale italiano, secondo il quale l'8\% degli elettori vedrebbe di buon occhio il comico genovese come presidente del Consiglio. Ancor di meno il pressing che, assicura Cella, i grillini hanno ricevuto in questi ultimi tempi da diversi personaggi che la politica la masticano o l'hanno masticata da tempo. "Lupi solitari - precisa - ex di qualche movimento minore, in qualche caso ancora esistente, in altri ormai scomparsi. Cortesemente, ma con decisione, li abbiamo respinti, per non cadere nella logica degli organigrammi".Se non una lista o in lista, tuttavia, gli Amici di Beppe Grillo sono ben intenzionati a presidiare le imminenti campagne elettorali come movimento di opinione. "Nel concreto - spiega Cella -, cercheremo di far conoscere a tutti i cittadini i programmi dei candidati, li intervisteremo, sottolineando le questioni che più ci stanno a cuore". Il forum attivato sul sito Internet in questi mesi ha dato già un assaggio delle questioni all'attenzione: avanti tutta con la raccolta differenziata porta a porta, "perché siamo contrari a nuove discariche"; connessione internet gratuita per i cittadini e uso di software liberi per le pubbliche amministrazioni; trasparenza nelle decisioni; massima attenzione alla bioedilizia ed interventi urbanistici rispettosi della qualità della vita. Occhi puntati sui candidati perché in lista non finisca qualcuno con pendenze giudiziarie magari definitive e grande spazio ai temi della giustizia e della legalità, sui quali il "Meetup" di Udine sta predisponendo un calendario di appuntamenti con la presenza anche di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia a Palermo.Per restituire "potere ai cittadini", considerato il "nuovo modo di fare politica", i grillini puntano anche a far partecipare la gente agli incontri che si tengono in città su temi ritenuti scottanti. Sul sito, gli avvisi ai naviganti, con tema, orario e luogo degli appuntamenti.Antonella Lanfrit.

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Venezia Il carnevale veneziano (sezione: Grillo)

( da "Gazzettino, Il" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

VeneziaIl carnevale veneziano si è chiuso martedì con il concerto dei Pitura Freska in piazza San Marco. Una festa, forse non del tutto carnevalesca, ma certamente riuscita con la piazza straboccante di persone fin oltre i limiti della basilica e molti fan venuti da ogni parte del veneziano con striscioni e vecchie bandiere col leone di San Marco in versione giamaicana, tirate fuori dalla naftalina dopo cinque anni di silenzio.Il gruppo di Marghera si è riunito per una notte, superando vecchi dissapori e qualche incomprensione, trovando così il modo di autocelebrare se stesso e il proprio pubblico di riferimento, giovani, non allineati, antiproibizionisti, magari più a loro agio nei centri sociali che nei palazzi bene, che si sono mescolati a turisti, curiosi, e amici di Ciuke, il primo bassista e fondatore dei Pitura, scomparso un paio di settimane fa e ricordato dai suoi ex compagni che gli hanno dedicato un saluto e il concerto, oltre a un poster che faceva bella mostra di sé sul palco.Il gruppo riporta in vita per quasi tre ore le canzoni e i temi che lo anno reso un fenomeno unico nel panorama musicale italiano, con una originale miscela casareccia di sesso, droga e reggae'n'roll. Risuonano in apertura le sirene dell'acqua alta e poi la miscela di reggae, blues, calypso si dipana attraverso "Picinìn" canzone contro il carovita e le speculazioni, "Bienàl" che dell'ente culturale veneziano pare apprezzare soprattutto le belle guadasala (sul tema di "Banana boat"). Il clima è giocoso e burlesco, e Skardy non manca di esibire la sua filosofia politica. "Sono il vostro sindaco - si autoproclama dal podio comparso sul palco -, il sindaco di Venezia, Mestre, Marghera, cioè un ospizio, una boutique, una ciminiera..." rileggendo dopo anni i problemi irrisolti della città metropolitana in "Venessia in afitto".La musica e le canzoni corrono di calle in campo tra "Bea fia" ("dedicata a l'unica donna che me ga dito de sì"), la famosa "Pin Floi" col coro della folla, "Vignole" sul gusto del "magnar ben" e così via parlando di amore, politica e marijuana, parlando della musica "che è in crisi perché è in crisi la nostra allegria, la nostra felicità", lamentando che si tornerà a votare con una legge elettorale che "ha fatto un gran casino e adesso verrà fuori lo stesso casino", per poi passare da "Papa nero", la loro esperienza sanremese, per arrivare attraverso "Boss", "Ridicoli" e "Marghera" arrivare a "Na bruta banda" dedicata a una classe politica che ha "fatto in Italia 30 anni di disastri" e a cui augura alla Beppe Grillo, ma con espressione veneziana ancor meno forbita, di rientrare tutti nel corpo delle genitrici, ma per via traversa.Bis e saluti con "Miga bae" e "Doc" per una banda totalmente veneziana che si è appropriata per una sera del salotto buono della propria città per una festa popolare effettivamente riuscita. "Divertitevi e rispettate questa nostra piazza, la più bella del mondo", aveva invitato all'inizio Marco Balich, direttore artistico del Carnevale. Per i Pitura questo è stato un evento unico. Non avrà repliche. Ma "mai dire mai"...G. Al.

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ERCOLANO SCAVI, OGGI IL NUOVO INGRESSO SARà INAUGURATO QUESTO POMERIGGIO IL NUOVO INGRESS (sezione: Grillo)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

ERCOLANO Scavi, oggi il nuovo ingresso Sarà inaugurato questo pomeriggio il nuovo ingresso degli Scavi archeologici, anche se la nuova biglietteria sta funzionando da alcune settimane. L'appuntamento è per le 15.30 in via Alveo con il sindaco Nino Daniele, la direttrice del sito archeologico Maria Paola Guidobaldi e il soprintendente Pietro Giovanni Guzzo. A seguire, la presentazione del libro "Ercolano e la villa dei Papiri. Archeologia, città e paesaggio", curato dai docenti di Università Roma Tre, Vieri Quilici, Giovanni Longobardi e da Giorgio Picconato. SAN GIORGIO/1 Un comitato per contrada Tufarelli Si è costituito il comitato civico "Uniti per Tufarelli", con l'obiettivo di "salvaguardare, tutelare e valorizzare la zona di contrada Tufarelli", al confine con Ponticelli, che vive una situazione di particolare degrado. Come prima iniziativa il comitato ha intenzione di organizzare una raccolta straordinaria di rifiuti differenziati domenica prossima, dalle 9 alle 13. Presidente dell'associazione è Ciro Salvatore Salines. SAN GIORGIO/2 Lista chiede la garanzia di Grillo La lista civica "Per la nostra città" chiederà di potersi fregiare del "certificato di garanzia" rilasciato da Beppe Grillo. Lo annuncia il fondatore e unico consigliere comunale attualmente in carica per la lista, Aldo Raucci: "Siamo convinti che c'è bisogno di una politica nuova e di una maggiore vicinanza tra le istituzioni e i cittadini. Contiamo a raccogliere tutti i sangiorgesi che si riconoscono nelle motivazioni del V-Day". La lista civica che è all'opposizione, ha più volte mostrato un atteggiamento di collaborazione con l'amministrazione guidata da Mimmo Giorgiano. VOLLA "Laboratorio Democratico", ripartiamo da qui Nasce a Volla "Laboratorio Democratico", (http://www.labdemvolla.ilcannocchiale.it) la prima rivista che parla ai giovani, monitora i fermenti locali, propone laboratori di discussione e progetti da realizzare. Sarà presentata domani alle 18.30, nell'auditorium Matilde Serao in via Alighieri 9, durante la prima assemblea pubblica dell'associazione. Interverranno il presidente dell'associazione, Lorenzo Molisso, i soci fondatori, la portavoce della Rete delle associazioni campane "Giovani di Sinistra Attivi in Politica", Roberta Capone, il consigliere comunale del PD di Volla, Agostino Navarro, il consigliere regionale del PD della Campania, Michele Caiazzo.

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Forza Italia declina la sfida del Pd: "Non andremo alle elezioni da soli" (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

(17:2) - VERSO LE ELEZIONI - IL NODO DELLE ALLEANZE Forza Italia declina la sfida del Pd: "Non andremo alle elezioni da soli" Il leader del centrodestra Silvio Berlusconi + La lista unica tenta anche il Cavaliere UGO MAGRI + E ora Prodi aiuta Veltroni e parla con Silvio F. M. + Pd, Walter suona la carica: "Possiamo vincere" VOTA "Da soli alle elezioni": come giudicate la scelta del Pd? SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? OPINIONI L'arma di Walter Commento di AUGUSTO MINZOLINI MULTIMEDIA AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Il peccato originale del centro sinistra AUDIO Berlusconi: al paese un governo operativo VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Schifani apre all'Udeur e attacca: "Non abboccheremo a Veltroni" ROMA Giovedì prossimo il Consiglio dei ministri dovrà approvare il provvedimento sull'election day. Ad annunciarlo è il ministro dimissionario dell'Interno Giuliano Amato al termine della riunione del Pd in piazza Santa Anastasia. A chi gli chiede se giovedì ci sarà un decreto sull'election day Amato replica: "ci sarà un decreto sulle elezioni. Ci sarà giovedì al Consiglio dei Ministri". Il listone Intanto i partiti si muovono in vista della campagna elettorale e a tenere banche è il nodo delle alleanze. Forza Italia non seguirà l'esempio del Partito democratico e non correrà da sola alle elezioni del 13 e 14 aprile. Nonostante la tentazione della "corsa in solitario" di Silvio Berlusconi, di fatto nel centrodestra è già iniziato il balletto delle alleanze. La strategia del Pd nel mirino "Non è all'ordine del giorno una nostra corsa solitaria. Non abboccheremo a Veltroni", fa sapere il capogruppo azzurro a Palazzo Madama, Renato Schifani. "Il Pd è costretto ad adottare questa strategia dopo il fallimento del governo Prodi, noi invece stiamo lavorando per semplificare la coalizione del centro destra". E per il vice coordinatore azzurro, Fabrizio Cicchitto, avverte già qualche "scricchiolio" nelle certezze del sindaco di Roma. An: "L'agenda non la fa Veltroni" "La sicurezza granitica che Veltroni si presenterà assolutamente da solo sia alla Camera sia al Senato sembra cominci a vacillare", osserva Cicchitto riguardo una possibile desistenza unilaterale da parte della sinistra massimalista al Senato a favore del Pd, come detto dalla capogruppo Anna Finocchiaro. Il capogruppo di AN a Palazzo Madama, Altero Matteoli, afferma che "non ci faremo dettare l'agenda da Veltroni" e sottolinea che i leader della coalizione di centrodestra "si riuniranno e definiranno di comune accordo le scelte ritenute migliori per vincere le elezioni. Riteniamo che il nucleo fondante del centrodestra - FI, AN, UDC e Lega - dovrà ancora essere tale". Il nodo dell'Udeur Su un possibile ingresso dell'Udeur nella coalizione di centrodestra, ipotesi che fa arricciare il naso alla Lega, sempre Renato Schifani osserva: "Bisogna evitare di farsi condizionare da valutazioni squisitamente emotive. Valuteremo se l'Udeur condivide le nostre linee progettuali. Io ho sempre detto che Mastella al governo stava fuori posto. Io non mi innamoro delle esclusioni, stiamo lavorando per l'aggregazione". Il presidente dell'UDC, Rocco Buttiglione, osserva: "Non c'è motivo per cui Berlusconi dovrebbe voler correre da solo alle elezioni come il Pd. Fra noi e la sinistra esiste una profonda asimmetria". Il viaggio di Veltroni Iintanto, in attesa del faccia a faccia di domani tra il Partito democratico e la sinistra arcobaleno, i vertici del Pd serrano i ranghi e mettono in agenda la riunione dell'unità di crisi, convocata per oggi alle 15 presso il loft di piazza Santa Anastasia. Nel primo pomeriggio, infatti, sono attesi il segretario Walter Veltroni e Romano Prodi, assieme a tutti i maggiorenti del Pd. Ma Veltroni non sembra avere tempo da perdere. Dal primo mattino è al lavoro per definire nel dettaglio le tappe del lungo viaggio che attraverserà le 110 province italiane per la campagna elettorale e che sarà presentato ufficialmente la prossima settimana. Le strategie della Sinistra arcobaleno Quanto alla giornata di domani, in cui si vedranno i vertici del Pd e della sinistra arcobaleno: "Non mi pare che siano prevedibili delle novità" rispetto alla decisione di Veltroni di correre da solo alle elezioni anticipate, dice questa mattina il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, figura, fra l'altro, in pole position per la candidatura a premier della Sinistra arcobaleno. Ma che la vigilia sia già surriscaldata, lo lascia intendere anche il capogruppo del Prc, Gennaro Migliore. "Ci presentiamo unitariamente come Sinistra arcobaleno, perchè abbiamo un'idea di società: il contrasto alla precarietà, la redistribuzione salariale, una politica per la pace e l'ambiente". Lo dice il capogruppo di Rifondazione comunista alla Camera, Gennaro Migliore, che aggiunge: "Su questi temi vorremmo confrontarci con il Pd, che però si è spostato al centro, molto al centro". Idv, pressing sul Pd E anche dai Verdi arrivano messaggi espliciti. Per la Sinistra Arcobaleno il Pd rappresenta una zavorra, ma i Verdi rivolgono comunque a Veltroni un "ultimo appello" per giungere a una alleanza in vista delle prossime elezioni. Messaggi distensivi dall'Idv. "Nei mesi e nei giorni scorsi abbiamo avviato un dialogo ed un confronto con le altre forze riformiste che esprimono, come noi, la cultura del fare. Non nascondiamo che in particolare, in queste ore - spiega Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera - abbiamo trovato nel Pd un interlocutore attento, e credo ci siano tutti gli elementi per ragionare insieme. Decideremo nelle prossime ore ma quello che, al momento, possiamo dire è che ci sono tutte le condizioni perchè una coalizione tra Idv e il PD si possa fare".

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Forza Italia: non andremo da soli Ma l'Udc avverte: "Niente fascisti" (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

(17:2) - VERSO LE ELEZIONI - IL NODO DELLE ALLEANZE Forza Italia: non andremo da soli Ma l'Udc avverte: "Niente fascisti" Il leader del centrodestra Silvio Berlusconi + La lista unica tenta anche il Cavaliere UGO MAGRI + E ora Prodi aiuta Veltroni e parla con Silvio F. M. + Pd, Walter suona la carica: "Possiamo vincere" VOTA "Da soli alle elezioni": come giudicate la scelta del Pd? SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? OPINIONI L'arma di Walter Commento di AUGUSTO MINZOLINI MULTIMEDIA AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione VIDEO Governo, Marini rinuncia al mandato AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Il peccato originale del centro sinistra AUDIO Berlusconi: al paese un governo operativo VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca Politiche e amministrative insieme: è election day. Nella Cdl si tratta sulle alleanze. Fini: serve semplificazione. Casini: "Se Fi va da sola, anche noi" ROMA Adesso è ufficiale: il 13 e 14 aprile sarà election day. L'annuncio è arrivato da Giuliano Amato e lo stesso Romano Prodi ha poi confermato le intenzioni del governo. Il decreto per accorpare elezioni politiche e amministrative sarà approvato giovedì prossimo in Consiglio dei ministri. Le mosse di Forza Italia La macchina organizzativa dei partiti è ai nastri di partenza e a tenere banco è il nodo delle alleanze. Forza Italia fa sapere che non seguirà l'esempio del Partito democratico e non correrà da sola alle elezioni del 13 e 14 aprile. Nonostante la tentazione della "corsa in solitario" di Silvio Berlusconi, di fatto nel centrodestra è già iniziato il balletto delle alleanze. "Non è all'ordine del giorno una nostra corsa solitaria. Non abboccheremo a Veltroni", annuncia il capogruppo azzurro a Palazzo Madama, Renato Schifani. "Non intendiamo abboccare alla provocazione di Veltroni. Il Pd è costretto ad adottare questa strategia dopo il fallimento del governo Prodi". L'Udc: niente fascisti Il leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini avverte intanto che "se FI andrà da sola andremo da soli anche noi". "Siamo del tutto indifferenti -spiega Casini- a queste tentazioni maggioritarie: se ciascuno andrà da solo, andremo da soli anche noi". L'ex presidente della Camera sottolinea anche la necessità di "una squadra coesa". Casini liquida poi la decisione del Pd di andare da solo "non come una scelta coraggiosa ma della disperazione". Dall'Udc arriva tuttavia un duro monito agli alleati: "I fascisti no". Il presidente del partito Buttiglione poi chiarisce: "Non ce l'ho con Storace che è stato ministro con me nel Governo e ha fatto una sua revisione, ma no a liste di destra fascista". Fini: serve coalizione semplificata Al contrario di Casini, il leader di An Gianfranco Fini non si esprime sulla possibilità che Berlusconi si lasci tentare dall'idea di correre da solo. "Spero che la coalizione sia quanto di più semplificato possibile" dice il numero uno di Alleanza Nazionale. Ma i colonnelli di Forza Italia premono affinchè Berlusconi non cada nella "trappola di Veltroni". Il vice coordinatore azzurro, Fabrizio Cicchitto, avverte infatti già qualche "scricchiolio" nelle certezze del sindaco di Roma. "La sicurezza granitica che Veltroni si presenterà assolutamente da solo sia alla Camera sia al Senato sembra cominci a vacillare", osserva Cicchitto riguardo una possibile desistenza unilaterale da parte della sinistra massimalista al Senato a favore del Pd. Il nodo Uduer Il capogruppo di AN a Palazzo Madama, Altero Matteoli, afferma che "non ci faremo dettare l'agenda da Veltroni". E su un possibile ingresso dell'Udeur nella coalizione di centrodestra, ipotesi che fa arricciare il naso alla Lega, sempre Renato Schifani osserva: "Bisogna evitare di farsi condizionare da valutazioni squisitamente emotive. Valuteremo se l'Udeur condivide le nostre linee progettuali. Io ho sempre detto che Mastella al governo stava fuori posto. Io non mi innamoro delle esclusioni, stiamo lavorando per l'aggregazione". A conferma che non esiste nessun veto di Forza Italia all'Udeur ci sarebbe stato un incontro durato circa un'ora svoltosi questa mattina proprio tra Silvio Berlusconi ed il numero uno del Campanile a Palazzo Grazioli. Sabato prossimo Mastella renderà nota la sua collocazione politica per le elezioni del 13 e 14 aprile.

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Pd corre da solo per Veltroni premier (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

(18:56) - VERSO LE ELEZIONI - LE MOSSE DEL CENTROSINISTRA Pd corre da solo per Veltroni premier + La Cdl discute le alleanze, l'Udc: niente fascisti + La lista unica tenta anche il Cavaliere UGO MAGRI + E ora Prodi aiuta Veltroni e parla con Silvio F. M. + Pd, Walter suona la carica: "Possiamo vincere" VOTA "Da soli alle elezioni": come giudicate la scelta del Pd? SCRIVI Il 13 e il 14 aprile le elezioni anticipate: chi vincerà? OPINIONI L'arma di Walter Commento di AUGUSTO MINZOLINI MULTIMEDIA AUDIO Napolitano scioglie le Camere AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione AUDIO Il peccato originale del centro sinistra VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica VIDEO Anno Zero: la mafia è bianca VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia AUDIO Finocchiaro: crisi per problemi personali Il nome del sindaco nel simbolo. Montezemolo: "Il programma democratico ci interessa molto" ROMA Il Partito Democratico all'unanimità ha deciso: si presenterà da solo alla Camera e al Senato con l'indicazione della candidatura a premier di Walter Veltroni. Sono "in campo" le candidature di Francesco Rutelli a sindaco di Roma e di Anna Finocchiaro a Presidente della regione Sicilia. E un'apertura al Pd arriva da Montezemolo: "Con Veltroni abbiamo parlato del programma del Partito democratico, che a noi interessa molto". Radicali e Idv Se il Pd andrà da solo, i candidati premier del centrosinistra saranno numerosi: Walter Veltroni per il Pd, Fausto Bertinotti per la Sinistra Arcobaleno, Antonio Di Pietro per l'Idv. Idv e radicali sono disponibili ad un apparentamento con il Pd, ma Di Pietro sottolinea: "Per sposarsi bisogna essere in due". Emma Bonino ammette: "Da Veltroni finora solo silenzio". Il Partito socialista non ha ancora deciso il da farsi. Ieri Enrico Boselli ha incontrato il Presidente del Consiglio dimissionario Romano Prodi. I socialisti italiani di Saverio Zavettieri invitano la Costituente socialista ad andare da sola senza apparentamenti. L'alleanza Pd-Di Pietro Ermete Realacci (Pd) ritiene "possibile" un'alleanza con l'Idv, "più difficile" con i socialisti ed i radicali. Pino Sgobio (Pdci) sintetizza: "La scelta del Pd di correre solo equivale, di fatto, a consegnare le chiavi di palazzo Chigi a Berlusconi". Per Gennaro Migliore (Prc) "il Pd si è spostato molto, molto al centro". Il vertice del Pd ha anche dato il via libera all'election day. Giovedì il Consiglio dei Ministri raggrupperà il più possibile le elezioni amministrative al 13 aprile.

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Italia, Confindustria denuncia i costi della politica (sezione: Grillo)

( da "Emmegipress" del 07-02-2008)

Argomenti: Grillo

Sezione: n.d. Categoria: Economia Titolo: Italia, Confindustria denuncia i costi della politica Data: 27/12/2007 23.35.49 Fonte: Le Figaro, Francia News: In un rapporto di 287 pagine preparato dal suo centro studi, la Confindustria denuncia, statistiche alla mano, i privilegi di una classe politica "incapace di rispondere alle urgenze del momento". "L'Italia è¨ il paese europeo in cui i costi della politica sono maggiori", scrivono gli imprenditori italiani. Senza riprendere le argomentazioni populiste del comico Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna".

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ARTICOLI DEL 6-2-2008

 

Critiche all'Italia ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Il corrispondente americano non si è scordato di nominare Beppe Grillo, il comico che si è messo in testa di dire agli italiani che sprofondano nel fango ma che non tutto è perduto. È anche lui un portavoce di Stella e Rizzo? Così, con l'aria di non voler offendere nessuno, il Nyt ha pubblicato il saggio di Fisher, lavoro giornalistico che altro non è se non un aggancio al libro "

I NUMERI La Sinistra arcobaleno, alle comunali del 2004, incassò quasi il 9%. Un punto in più aggiungendo l'Italia dei valori ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 06-02-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Grillo

Abstract: Un punto in più aggiungendo l'Italia dei valori Valenti (Pdci): "Il Masini-bis? Non potremmo sostenerlo" I Verdi: "Siamo stati scottati Difficile l'intesa col Pd" Ambientalisti e sostenitori di Beppe Grillo si muovono dietro le quinte: ma la lista non è ancora sicura - -->.

La sinistra avverte il Pd Si andrà al ballottaggio Verdi e Pdci decisi a dare battaglia ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 06-02-2008) + 1 altra fonte
Argomenti: Grillo

Abstract: soprattutto promossi dai sostenitori locali di Beppe Grillo e da esponenti di associazioni ambientaliste. La lista comparirà sulla scheda? E presto per dirlo. Sicuramente è più probabile che peschi nel serbatoio del centrosinistra che nell'area opposta. E se le elezioni si giocano su pochi punti percentuali, ogni voto può essere prezioso.

Mano schiacciata dal carro di carnevale ( da "Tirreno, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Il Grillo furioso" - carro di seconda categoria dedicato a Beppe Grillo - stava facendo rientro alla Cittadella del Carnevale al termine del quarto corso mascherato. Arrivato all'altezza della Terrazza della Repubblica - poco dopo l'hotel Principe di Piemonte - la ruota anteriore del carro ha cominciato a dare qualche problemino.

Gran premio policlinico - valerio varesi ( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: I lavori saranno preceduti da un collegamento telefonico con Beppe Grillo che saluterà i partecipanti. "Non dobbiamo dimenticare - spiega Alessandro Zanasi dell'unità operativa di pneumologia del Sant'Orsola - che la tosse è la principale causa di visita medica nei momenti in cui le centraline di rilevamento registrano i picchi di polveri sottili".

Arresti in porto, resa dei conti a Genova ( da "Stampa, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Tra i suoi vicini di casa anche il Savonarola ligure, Beppe Grillo. Altro stile, però. Novi, adesso, anziché alle parole - verrà il momento: la prima scadenza è l'interrogatorio di garanzia, fissato per venerdì - si affida alle carte. Sta spulciando tra documenti, appunti, delibere. Prepara una serie di memorie, pronto a difendersi.

Veltri: io resto lontano dalla casta ( da "Provincia Pavese, La" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: CON BEPPE GRILLO Veltri: "Io resto lontano dalla Casta" PAVIA. Elio Veltri smentisce le voci che lo vorrebbero candidato alle prossime elezioni, magari portabandiera dall"anti-politica" di Beppe Grillo. "Ho parlato con Grillo ripetutamente - dice - e lui mi ha escluso nella maniera più categorica l'intenzione di presentare liste alle elezioni per il rinnovo del Parlamento"

Quattromila firme per dire <no> ai vitalizi ( da "Adige, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Al dibattito organizzato dal Meetup di Trento di Beppe Grillo, la Uil annuncia di aver già raccolto quattromila firme (ma la sottoscrizione resta aperta fino all'11 febbraio) per abolire i privilegi della politica provinciale. Eppure Vincenzo Bonmassar avverte: "La protesta è generica - dice - e quindi anche la soluzione rischia di essere generica".

Solo domande semplici domande ( da "Unita, L'" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Basterà dire che Beppe Grillo è un invasato per rasserenare i trentenni che s'aspettano comunque di fare la loro parte, sia pure dopo aver chiarito per carità di patria che spesso e volentieri i giovani non sono migliori dei vecchi? E la cultura? Chi si accollerà il compito di spiegare agli incazzati che certe discorsi di Pasolini sono pura letteratura?

Consiglio: riprese vietate ai 'Grillini' ( da "Piccolo di Alessandria, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: I seguaci di Beppe Grillo avevano effettuato riprese già nella precedente seduta del consiglio comunale, e il presidente Maurizio Grassano aveva pensato, fino a un certo momento, che fosse per la particolarità della seduta a sostegno dei posti di lavoro, con la presenza del sindacato.

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO UN INDIRIZZO PER "LA CITTÀ" ( da "LeccePrima.it" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract:

Un prete operaio attento ai consumi ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: con Beppe Grillo al "Taliercio", mentre la scorsa estate ha messo in piedi il "Centro Le Vie" presso il suo patronato dove propone contenuti e percorsi diversi per vivere meglio il tempo libero e avviato l'iniziativa "Il patronato fa la differenza" con un gioco di parole che allude alla raccolta differenziata dei rifiuti e al ruolo educativo degli spazi attigui alla chiesa.

Brescia e i Pcb: a primavera partiranno le bonifiche ( da "Redattore sociale" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Comitato popolare contro l'inquinamento zona Caffaro", il gruppo "Meetup amici di Beppe Grillo di Brescia" e l'associazione "Ricomincio da Grillo", hanno avviato una raccolta di firme per chiedere al Comune di costituirsi parte offesa nell'inchiesta, ancora in corso presso la Procura di Brescia, sulle responsabilità dell'industria chimica.

Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) ( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta -

Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) (2) ( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta -

Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) (3) ( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta -

Italia, Confindustria denuncia i costi della politica ( da "Emmegipress" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna"

Elezioni/ Grillo annuncia un esposto alla Consulta contro il 'Porcellum' ( da "Affari Italiani (Online)" del 06-02-2008)
Argomenti: Grillo

Abstract: Beppe Grillo prosegue la sua crociata contro la legge elettorale e, senza andare troppo per il sottile, riassume così lo scenario che potrebbe aprirsi: "La Corte ha due mesi per decidere, prima delle elezioni. Se dichiarerà la legge incostituzionale si potrà votare comunque con la legge precedente o spostare il voto dopo il referendum,


Articoli

Critiche all'Italia (sezione: Grillo)

( da "Piccolo di Trieste, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

LPer molti giorni i mass media italiani hanno menzionato, in varie parti dei loro "fondi" e commenti, Ian Fisher, corrispondente italiano del "New York Times" e il suo ormai famoso saggio sul Bel Paese angosciato dai problemi. Fisher ha causato un profluvio di polemiche e di accuse contro il giornale americano. Il tiggì della Rai ha parlato di "attacco contro l'Italia". Figurarsi. Fisher è stato contestato per avere annunciato ai quattro venti che il popolo italiano è infelice e depresso. Ma soprattutto, credo, perché l'articolo è uscito nella prima pagina del giornale più influente degli Stati Uniti. I media e gli esponenti italiani (vedi il presidente della Repubblica, che normalmente rilascia commenti patriottici, e membri del Governo, che hanno risposto al giornale americano con irreali motivazioni politico-economiche), hanno acceso con il Nyt una polemica che forse non ha precedenti. Con tutta la controversia causata dal suo articolo il buon Fisher si è forse guadagnato una promozione per meriti di lavoro. Il corrispondente americano ha richiamato alla mia memoria quel Dan Brown, autore de "Il Codice Da Vinci", che aveva ricevuto, specie dal clero, tante critiche negative da avere involontariamente premiato proprio Brown, con una pubblicità gratuita grazie alla quale, con il suo mediocre romanzo fantastorico, l'autore è diventato milionario. Un successo di questo genere Fisher forse se lo sognava, ma comunque ha fatto colpo. Allora, cos'è successo? Mi viene da pensare che due eventi abbiano caratterizzato il suo "scoop" giornalistico. Il primo mi suggerisce che il Nyt, sebbene giornale di sinistra (liberale anti Bush) e con la reputazione di non rispondere a provocazioni, si è "irritato" alle continue accuse dei media italiani contro il governo americano. Insomma, il Nyt voleva forse suggerire che l'America non è "solamente Bush" (principale ricevente di insulti). Il secondo evento sembra essere il più importante, perché coinvolge, oggettivamente, due giornalisti del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, autori del libro "La Casta". Questo libro, con carisma elementare e indiscutibili prove di validità informativa, denuncia i gravi costi finanziari e morali di una classe politica italiana corrotta, sia di destra sia di sinistra. Vorremmo non fosse vero ciò che abbiamo letto in questo "dossier": crediamo di avere un incubo e vorremmo svegliarci. Purtroppo nella sua cruda realtà, questo documento è un riassunto di episodi vergognosi causati dalla classe politica (chiamata appunto "casta") a danno degli italiani. È un libro che rattrista e ti fa sentire privo di ideali. È il best seller dell'anno. Naturalmente, al Nyt sanno leggere, così si sono agganciati a questo documento per descrivere una parte del malessere del Bel Paese. Da notare che il volume si è intrattenuto su un aspetto della corruzione del sistema (quella diffusa dalla casta). L'altro, è un problema di ordinaria amministrazione: servizi postali nel caos, ferrovie che non funzionano, giustizia bizantina, scioperi selvaggi, carceri e sicurezza in crisi, immigrazione illegale, mafia prima azienda italiana per giro d'affari, i rifiuti di Napoli, la riforma costituzionale, sono fenomeni che dovrebbero figurare in un altro "dossier". Il corrispondente americano non si è scordato di nominare Beppe Grillo, il comico che si è messo in testa di dire agli italiani che sprofondano nel fango ma che non tutto è perduto. È anche lui un portavoce di Stella e Rizzo? Così, con l'aria di non voler offendere nessuno, il Nyt ha pubblicato il saggio di Fisher, lavoro giornalistico che altro non è se non un aggancio al libro "La Casta". Per scrivere il suo saggio, Fisher si è servito come di una guida principale del libro dei due colleghi milanesi. Dunque la critica principale al sistema Italia è nata nello Stivale. Se l'italiano comune, e soprattutto se il governo o il Presidente della Repubblica si sentono offesi dalla "sfrontatezza" del corrispondente, vuol dire che in realtà discreditano l'opera validissima di Stella e Rizzo. Detto questo, a Beppe Grillo e al Nyt auguro di non essere querelati per plagio dagli autori de "La Casta". Eligio Clapcich (Stati Uniti).

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I NUMERI La Sinistra arcobaleno, alle comunali del 2004, incassò quasi il 9%. Un punto in più aggiungendo l'Italia dei valori (sezione: Grillo)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Resto del Carlino, Il (Forlì))

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IL QUADRO I NUMERI LA RABBIA TERZO INCOMODO La Sinistra arcobaleno, alle comunali del 2004, incassò quasi il 9%. Un punto in più aggiungendo l'Italia dei valori Valenti (Pdci): "Il Masini-bis? Non potremmo sostenerlo" I Verdi: "Siamo stati scottati Difficile l'intesa col Pd" Ambientalisti e sostenitori di Beppe Grillo si muovono dietro le quinte: ma la lista non è ancora sicura - -->.

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La sinistra avverte il Pd Si andrà al ballottaggio Verdi e Pdci decisi a dare battaglia (sezione: Grillo)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 06-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Resto del Carlino, Il (Forlì))

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La sinistra avverte il Pd "Si andrà al ballottaggio" Verdi e Pdci decisi a dare battaglia SI GUARDA A ROMA, ma si pensa a Forlì. Si scaldano i motori per la campagna elettorale delle politiche, ma si cominciano a studiare le mosse in vista del 2009, quando si tornerà a votare per Comune e Provincia. Nel centrodestra le prove tecniche di alleanze sono già in corso. Nel centrosinistra invece è tutto in alto mare. Il rimescolamento di partiti e raggruppamenti non permette di avanzare previsioni sul piano locale. Però qualcosa già ora trapela. Tanto per cominciare, se il Partito democratico decidesse di fare le primarie, come richiesto da molti attivisti, il quadro potrebbe essere scompaginato. MA L'ATTENZIONE è rivolta anche alle scelte della 'Sinistra arcobaleno', la galassia di sigle che alle comunali del 2004 incassò quasi il 9%; dato che supera il 10 se si aggiunge l'Italia dei Valori. In politica 5 anni sono praticamente un'era, ma se si considera che il Pri, all'epoca schierato col centrosinistra, ha lasciato la coalizione, l'ipotesi che il prossimo anno la contesa si decida al ballottaggio non è affatto remota. "UN MASINI-BIS non potremmo certo sostenerlo, se non altro per coerenza ? conferma Denis Valenti, segretario comunale del Pdci che dalla primavera 2006 è uscito dalla maggioranza ? . Il secondo turno non è affatto da escludere, soprattutto se il Pd insisterà nel correre da solo. Si prenderanno le loro responsabilità con gli elettori. In questi anni nessuno ci ha mai chiamati o coinvolti nelle decisioni, i rapporti sono quasi inesistenti". I comunisti italiani sono intenzionati a presentarsi da soli, col simbolo della falce e il martello, al massimo sarebbe disponibili a un'alleanza elettorale. Con i Verdi? "Perché no?", dice Valenti. DA PARTE SUA, il partito del Sole che Ride è da un paio di mesi fuori dalla maggioranza. E il presidente provinciale Sauro Turroni non è affatto disponibile a sostenere l'attuale sindaco. "Siamo stati scottati da alleati che fanno scelte che non condividiamo sull'ambiente, sugli ipermercati e soprattutto che cambiano le carte in tavola: non hanno rispettato il programma sottoscritto. Un'intesa col Pd è possibile solo se ci sono dei cambiamenti significativi. Se il partito di Veltroni vuole andare avanti da solo, anche a Forlì avremo il ballottaggio". L'IDEA che i democratici facciano corsa a sè non piace neppure a Rifondazione comunista, che pure è in maggioranza e rappresentato in giunta. "Su scala nazionale, la scelta è suicida ? esordisce Luciano Ruscelli, segretario comunale del Prc ? . A Forlì è ancora presto per fare previsioni. Di recente abbiamo fatto proposte assieme a Verdi e Sinistra democratica su traffico, raccolta rifiuti porta a porta e tassazione locale. Ci si confronta sui programmi, l'ipotesi di una coalizione di centrosinistra non è da escludere, ma dal Pd deve arrivare un netto segnale di chiarezza. Il governo è caduto per le azioni di Dini e Mastella, dunque dell'ala 'centrista', non per i voti contrari della cosiddetta sinistra radicale". A RENDERE più incerto il quadro, c'è il fattore lista civica. Dietro le quinte si sono tenuti vari incontri informali, soprattutto promossi dai sostenitori locali di Beppe Grillo e da esponenti di associazioni ambientaliste. La lista comparirà sulla scheda? E' presto per dirlo. Sicuramente è più probabile che peschi nel serbatoio del centrosinistra che nell'area opposta. E se le elezioni si giocano su pochi punti percentuali, ogni voto può essere prezioso. Fabio Gavelli - -->.

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Mano schiacciata dal carro di carnevale (sezione: Grillo)

( da "Tirreno, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Cecina Mano schiacciata dal carro di Carnevale Grave incidente a Viareggio: coinvolto ex vice presidente della Targa Cecina Il trentenne stava controllando la ruota del "Grillo furioso". Ora rischia di perdere la funzionalità dell'arto CECINA. Durante il rientro alla Cittadella del Carnevale (a Viareggio), stava controllando la ruota anteriore destra del carro di Emilio Cinquini perché creava alcuni problemi. Ma il carro era in movimento. E così la mano gli è scivolata sotto la ruota. Restando schiacciata dal peso del carro. Ora il cecinese Fabio Becatti, trent'anni, ex vicepresidente della "Targa Cecina" ed oggi nel consiglio direttivo dell'associazione ma qualche anno anche nello staff di Emilio Cinquini, rischia di perdere la funzionalità della mano sinistra. L'incidente è avvenuto intorno alle 20 di ieri, quando "Il Grillo furioso" - carro di seconda categoria dedicato a Beppe Grillo - stava facendo rientro alla Cittadella del Carnevale al termine del quarto corso mascherato. Arrivato all'altezza della Terrazza della Repubblica - poco dopo l'hotel Principe di Piemonte - la ruota anteriore del carro ha cominciato a dare qualche problemino. Così Fabio Becatti ha deciso di controllare cosa stava accadendo. E si è infilato sotto il carro. Nell'appoggiare la mano sinistra sull'asfalto, però, gli si è slacciato l'orologio dal polso. L'aiutante di Cinquini nel tentativo di recuperarlo ha avvicinato troppo la mano alla ruota del carro. E la mano è rimasta stritolata sotto il peso della costruzione. Le strazianti urla di dolore del giovane hanno subito richiamato l'attenzione del personale che si trovava intorno al carro. Che ha immediatamente dato l'allarme al 118. L'operazione più complessa è stata disincastrare la mano da sotto la ruota. A quel punto, finalmente, il giovane è stato caricato a bordo di una ambulanza e trasportato al pronto soccorso dell'ospedale. Dove, dopo i primi esami del caso, è stato disposto un intervento chirurgico d'urgenza per riuscire a limitare i danni dell'incidente. Fabio Becatti non è fortunatamente in pericolo di vita, ma i medici non nascondono la loro preoccupazione circa il recupero della funzionalità della mano. Dell'episodio si stanno adesso occupando gli uomini della polizia municipale di Viareggio che dovranno ricostruire la dinamica, ma anche il responsabile della sicurezza ingegner Alessandro Volpe, che dovrà far luce sul perché Fabio Becatti si trovasse sotto la costruzione con il carro ancora in movimento. Cla.Ve.

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Gran premio policlinico - valerio varesi (sezione: Grillo)

( da "Repubblica, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Pagina III - Bologna Gara di regolarità con auto elettriche per il congresso dei medici della tosse Gran Premio Policlinico VALERIO VARESI Il cattedratico s'improvvisa pilota, indossa il casco e sale a bordo. Ma su automobili che non fanno tossire, né rombano essendo rigorosamente elettriche. Nell'ambito del settimo congresso nazionale "Aist", l'associazione italiana che studia la tosse, che si terrà al Sant'Orsola l'8 e il 9 febbraio, ci sarà anche un'appendice sportiva. Una gara di regolarità su un circuito ricavato all'interno del policlinico con prove anche di abilità come gimcane e retromarce in spazi stretti. Vincerà chi si avvicinerà maggiormente al tempo prestabilito completando il percorso. Potranno partecipare tutti gli iscritti al congresso e i dipendenti del Sant'Orsola. L'appuntamento è nel parcheggio dietro la palazzina del Cup. L'iniziativa, accompagnata anche da una mostra di auto d'epoca, servirà a sensibilizzare sul rapporto inquinamento-tosse oggi più che mai d'attualità. Nel corso della due giorni bolognese sarà fatto il punto su questo legame che in zone padane come la nostra rappresenta un problema ogni anno crescente. I lavori saranno preceduti da un collegamento telefonico con Beppe Grillo che saluterà i partecipanti. "Non dobbiamo dimenticare - spiega Alessandro Zanasi dell'unità operativa di pneumologia del Sant'Orsola - che la tosse è la principale causa di visita medica nei momenti in cui le centraline di rilevamento registrano i picchi di polveri sottili". In altre parole "la tosse è un indicatore della qualità dell'aria che provoca affezioni a partire dai soggetti più sensibili come bambini e anziani". SEGUE A PAGINA VII.

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Arresti in porto, resa dei conti a Genova (sezione: Grillo)

( da "Stampa, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Retroscena Lo sfogo dell'ex presidente agli arresti UN INTRECCIO DI INTERESSI E POTERE DIETRO L'INCHIESTA SULL'AUTHORITY Oggi il voto Burlando: "Non ho mai fatto pressioni per favorire un terminalista" FABIO POZZO "Tradito dagli amici Erano tutti d'accordo" Arresti in porto, resa dei conti a Genova Merlo presidente Battaglia al Senato INVIATO A GENOVA GENOVA Dilaga l'inchiesta sul porto, quello che uno dei magistrati che coordina le indagini ha definito, riferendosi all'intreccio di poteri, "una Repubblica a sé stante all'interno della Repubblica di Genova". Anche l'attuale segretario generale dell'Autorità Portuale, Erido Moscatelli, è uno degli indagati, al momento 14, con responsabilità più o meno sfumate. La posizione più grave resta quella del presidente Giovanni Novi, da lunedì agli arresti domiciliari, accusato di reiterata turbativa d'asta, concussione, due truffe aggravate, corruzione, falso. "Un castello accusatorio che si può smontare pezzo per pezzo" dicono gli avvocati, Cesare Manzitti e Cesare Corti, impegnati nei 12 faldoni degli atti che contengono le intercettazioni. "Ad esempio la telefonata in cui, subito dopo essere stato sentito dal magistrato che gli richiedeva un documento - raccontano alcuni investigatori - il presidente Novi chiedeva che venisse cambiata la data prima di consegnarlo". "Sono solo interpretazioni" ribattono gli avvocati. Ci sono anche le conversazioni tra Novi e il professor Sergio Maria Carbone, ex presidente di Finmeccanica (indagato), in cui si commenta il comportamento di Aldo Grimaldi (indagato), che a un certo punto aveva cominciato a prendere le distanze, anche attraverso i media, dal presidente dell'Autorità Portuale. "Anche lui è un bel personaggio" dice Carbone. "Hai visto, dice una frase critica nei confronti del palazzo San Giorgio" precisa Novi. E ancora "l'affare del Vte e Pde diventa grave", ovvero il Voltri Terminal e la Pra Distripark Europa, società cui competono le attività di svuotamento dei container e invio della merce al destinatario. "Invito sia Mauceri, che è uno con la grinta, lo diciamo allora a Beppe che ci dia una mano?". Il primo è l'avvocato Corrado, il secondo riferimento sembra all'ex sindaco Pericu, amministrativista tra i più noti. E poi ci sono gli accenni al presenzialismo della sindaco Marta Vincenzi: "Non ha voluto i giornalisti a bordo perchè lei non c'era, è da ridere" racconta Novi riferendosi al giro panoramico in battello con Renzo Piano e i suoi architetti fino al nuovo laboratorio realizzato al Museo del Mare. "Mi hanno offerto un caffè - racconta ancora all'amico Carbone - poi me ne sono andato per non farmi trovare lì dalla Vincenzi, sembrava che mi infilassi, sai, e va beh insomma roba da matti". L'inchiesta scava un ulteriore solco tra il procuratore capo della Repubblica, Francesco Lalla, e i sostituti. Come in inchieste precedenti, Lalla esprime una diversa valutazione sulla vicenda: è contrario agli arresti domiciliari firmato dal pm Enrico Zucca e dall'aggiunto Walter Cotugno dato che "all'indagato ultrasettantenne e incensurato sono stati addebitati reati senza fine di lucro personale nella sua veste di presidente dell'Autorità Portuale carica pubblica in scadenza". Meglio, piuttosto, "la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio". "Gli avvocati di Novi devono preoccuparsi più di quanto dice il giudice anzichè di cercare sponda in Lalla, tanto più che è stato proprio lui a sottolineare quelle ipotesi di reato che poi il gip non ha accolto" ribatte Zucca. La vicenda ruota intorno alla concessione del Terminal Multipurpose, banchina per merci liquide e solide, spazio preziosissimo in un porto saturo: niente gara, ma un accordo tra 5 terminalisti. Procedura ritenuta irregolare già dal Tar nel 2004 ma replicata dalla stessa Autorità Portuale nell'estate 2007. E creano già scompiglio le prime indiscrezioni sui contenuti dei documenti sequestrati. A cominciare dall'agenda in cui Novi segnava appuntamenti ma anche considerazioni personali, una delle quali interpretabile come accenno a presunte pressioni dell'attuale presidente della Regione a favore di un terminalista. "Io non ho avuto nessun ruolo sulla gara per il Terminal Multipurpose, perché non avevo qualifiche, ero un parlamentare, ma dissi a tutti quelli che mi chiamarono che ero molto preoccupato dal fatto che si volesse interrompere una gara pubblica" in sintesi la replica di Burlando. \ Genova è una città strana. Complicata, contorta. Non si capisce chi siano gli amici e chi i nemici. Il presidente della Regione, ad esempio. Possibile che non si sia sentito di esprimere una manifestazione di solidarietà, come hanno fatto Scajola e tanti altri? Invece, dall'amico Burlando non è venuta. E stupisce: come è possibile, proprio lui, una persona con cui hai lavorato per tre anni...". Giovanni Novi è agli arresti domiciliari e ha l'obbligo del silenzio. L'unica che può parlargli è la moglie, Nucci Novi Ceppellini. La sola che può interpretarne gli umori, lo stato d'animo. Raccoglierne gli sfoghi, condividerli e riassumerli. L'ex presidente dell'Autorità portuale di Genova è confinato nella sua villa di Sant'Ilario, collina vip che si erge nel levante cittadino, con una splendida vista sul golfo Paradiso. Tra i suoi vicini di casa anche il Savonarola ligure, Beppe Grillo. Altro stile, però. Novi, adesso, anziché alle parole - verrà il momento: la prima scadenza è l'interrogatorio di garanzia, fissato per venerdì - si affida alle carte. Sta spulciando tra documenti, appunti, delibere. Prepara una serie di memorie, pronto a difendersi. "A dare battaglia", come è nello spirito della famiglia. "Siamo sportivi, combattenti. Non molliamo neanche morti". Certo, Novi è avvilito, incredulo. Non se lo aspettava, pensa di non meritarselo. Anche la misura cautelare, eclatante - sulla quale pure il procuratore capo di Genova, Lalla, ha espresso dissenso, motivandolo in calce all'ordinanza del gip e allargando così lo iato aperto ormai da tempo con diversi suoi sostituti - l'ha ferito. Inquinamento delle prove, reiterazione del reato, ha scritto il giudice, accogliendo (parzialmente quanto ai reati) la richiesta dei pm. "Nessuno però scrive che ho dato fastidio ad una lobby di operatori portuali", è convinto l'ex presidente. Una lobby in cui identifica anzitutto Ignazio Messina, armatore-terminalista, concessionario "prendere-o-lasciare" del Multipurpose (e pertanto danneggiato, parte lesa di concussione secondo la procura), l'area portuale sulla quale s'indaga. E dalle cui dichiarazioni - denunciate dallo stesso Novi, ritenendole infondate, e quindi ravvisandovi la diffamazione - ritiene si fondi l'inchiesta. L'ex numero uno dell'Authority, insomma, pensa di pagare il dazio "per aver dato fastidio", per aver "messo il piede nel piatto". Un piatto stretto, che come ha detto qualcun altro, "è per cinque e ci si vuole mangiare in dieci". "Sono arrivato, ho rimescolato le carte, messo a posto un po' di cose e sono partiti gli attacchi violenti". Leggi, venti di vendetta. "Fango addosso". Che l'ex presidente, adesso, vuole combattere, respingendo in toto le (sette, con varie fattispecie) ipotesi di reato. "Gli elementi per combattere ci sono eccome", pensa. "Ci sono i verbali, ci sono le carte". Tutte le decisioni, è la sua linea difensiva, sono state deliberate dal comitato portuale, cioè la giunta dello scalo (composto da rappresentanti delle istituzioni, come l'allora sindaco Pericu, i presidenti di Regione e Provincia, Burlando e Repetto; industriali, imprenditori, operatori, sindacati), "secondo i crismi, previa pareri legali e alla luce del sole". "Eravamo tutti d'accordo, e ora cambiano idea?", si chiede Novi. Prendiamo il caso degli extracosti per la gestione temporanea del terminal Multipurpose, per un milione 720 mila euro, rimborsati alla Culmv, i "camalli" di Batini, episodio in cui la procura legge una truffa aggravata in danno a ente pubblico. La delibera è stata approvata a maggioranza il 29 maggio 2006: quattro solo assenti su 21 membri, tre gli astenuti (il presidente degli spedizionieri, Lazzari; l'armatore Messina e il rappresentante degli autotrasportatori, Longo). Sì, ma secondo i magistrati il comitato sarebbe stato indotto in errore dallo stesso Novi. Indotto, anche per il caso del Multipurpose, salvo il parere contrario di Pericu ("Quando studiavo questa si chiamava turbativa d'asta", a verbale) e astensioni, leggi Messina. "Gli stessi concessionari che si felicitarono con me, ora mi attaccano" continua a pensare l'ex presidente del porto, proseguendo nello spulcio di carte, verbali, documenti. E riportando in un blocco "alto così" le testimonianze di solidarietà che gli sopraggiungono. "Mi riconoscono lo stile e lo spirito del gentiluomo. Sono lusingato, mi fa piacere. Ma non basta, se poi ti fregano". Il discorso, a casa Novi, volge così ancora alla città. Matrigna. "Cerchi di metterti al suo servizio e che ricevi? Calci nei denti. Ne vale la pena?", è l'interrogativo che l'ex presidente dell'Autorità portuale di Genova chiede a sé stesso e alla moglie, che è stata assessore regionale con l'ex governatore di centrodestra, Biasotti. Pronta, anch'essa, a dare battaglia. "Speriamo solo che non vada tanto per le lunghe. I primi tempi si combatte, ma poi...". In commissione E' previsto per oggi il voto alla commissione trasporti del Senato sulla nomina del nuovo presidente dell'autorità portuale di Genova. Sul nome del candidato, Luigi Merlo (Pd), attuale assessore ai trasporti della Regione Liguria, c'è accordo nel centrosinistra ma l'opposizione ha già annunciato che cercherà di far mancare il numero legale. Il numero legale "Perchè non manchi il numero legale occorre che tutti i quattordici membri del centro sinistra siano presenti" commenta il senatore Graziano Mazzarello. Una volta espresso il parere sulla candidatura da parte della commissione del Senato, il ministro dei trasporti potrà emettere il decreto di nomina.

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Veltri: io resto lontano dalla casta (sezione: Grillo)

( da "Provincia Pavese, La" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

CON BEPPE GRILLO Veltri: "Io resto lontano dalla Casta" PAVIA. Elio Veltri smentisce le voci che lo vorrebbero candidato alle prossime elezioni, magari portabandiera dall'"anti-politica" di Beppe Grillo. "Ho parlato con Grillo ripetutamente - dice - e lui mi ha escluso nella maniera più categorica l'intenzione di presentare liste alle elezioni per il rinnovo del Parlamento". La posizione del capogruppo consiliare del "Cantiere per Pavia" è, a livello nazionale, la medesima tenuta in questi anni di consiglio comunale e di opposizione alla giunta Capitelli. "Escludo l'eventualità di correre alle politiche per un semplice motivo, e cioè che non saprei, al momento, con chi candidarmi. Non ho interesse per la "casta"". Dunque l'ex parlamentare eletto nel 1996, nelle liste dell'Ulivo, ha scelto di proseguire il proprio impegno politico sui banchi del Mezzabarba.

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Quattromila firme per dire <no> ai vitalizi (sezione: Grillo)

( da "Adige, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Quattromila firme per dire "no" ai vitalizi Il successo della Uil contro i privilegi MATTIA ECCHELI Contro i vitalizi, ma anche contro il qualunquismo. Al dibattito organizzato dal Meetup di Trento di Beppe Grillo, la Uil annuncia di aver già raccolto quattromila firme (ma la sottoscrizione resta aperta fino all'11 febbraio) per abolire i privilegi della politica provinciale. Eppure Vincenzo Bonmassar avverte: "La protesta è generica - dice - e quindi anche la soluzione rischia di essere generica". La gente è rassegnata: "È un fenomeno particolarmente pericoloso quando i cittadini ritengono che la classe politica si autogoverni e di non poter incidere", insiste. Secondo lo stesso sindacalista l'eventuale abrogazione dei vitalizi "non rappresenta la soluzione del problema". Intanto, però, Francesco Ghensi , il referente degli amici del comico genovese, annuncia un ulteriore impegno: "Assieme al gruppo di Bolzano - spiega nel corso del dibattito moderato dalla giornalista dell'"Adige" Luisa Maria Patruno - stiamo pensando di partecipare alla seduta del consiglio regionale del prossimo 19 febbraio. Il voto è segreto, lo sappiamo, ma è un nostro diritto presenziare e farci vedere". Il 19, infatti, si discute la mozione della Svp che prevede l'eliminazione del contributo regionale del 30% per la costituzione dei vitalizi dei consiglieri che, sia secondo il verde Roberto Bombarda , sia secondo l'ex segretario dei Ds Mauro Bondi , cancellerebbe di fatto il beneficio pensionistico. "Ma secondo me - avverte Bombarda - è solo un colpo di teatro per mandare la palla in tribuna". Se tuttavia il partito di raccolta altoatesino votasse compatto, il testo dovrebbe avere i voti per venire approvato grazie ai (teorici) voti trentini. "Ma i privilegi - insiste sempre Bombarda - non sono peggio di un altro male: l'incompetenza". Il consigliere dei Verdi ammette di essere stato eletto "incidentalmente" e di aver speso solo 800 euro per la propria campagna elettorale: "Ho depositato un disegno di legge - precisa - che prevede un tetto massimo per le spese. Perché è evidente che per alcuni l'elezione è un investimento". Un investimento dal quale si prevede di rientrare. I costi della politica trentina sono anche l'incompatibilità (sancita con una legge apposita la scorsa legislatura) fra i ruoli di assessore e consigliere. Una spesa di circa tre milioni in più che, di fatto, annullerebbe anche l'eventuale beneficio legato all'abrogazione dei vitalizi: "La conseguenza è sbagliata - argomenta Bondi - ma è giusto che l'esecutivo sia staccato dal legislativo". Fra le proposte avanzate da Bombarda c'è anche il divieto di cumulo per i beneficiari dei vitalizi (che hanno una apposita associazione presieduta da Biagio Virgili) delle prebende e dei gettoni per eventuali incarichi svolti per conto della pubblica amministrazione. 06/02/2008.

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Solo domande semplici domande (sezione: Grillo)

( da "Unita, L'" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Stai consultando l'edizione del Solo domande semplici domande Fulvio Abbate Solo domande. La prima è molto semplicissima, rappresenta il grado zero di ogni interrogativo sul futuro immediato: e adesso? Già, ora che si fa? Ora che non si potrà più citare il conflitto d'interessi? E neppure il "teorema" di Montanelli, che accennava alla necessità di "provare" Berlusconi al governo per ritrovarsi infine "immunizzati". Berlusconi, al contrario, c'è davvero il rischio che torni più "bello e più potente che pria", giusto per citare Petrolini. Di più: c'è il rischio che stia per segnare la storia d'Italia per un ventennio, il ventennio berlusconiano, un record, giusto per restare nelle assonanze. E i diritti civili? Siamo così sicuri che dopo l'aborto non arrivi l'attacco all'istituto del divorzio? Nel senso del "via l'aborto e via anche il divorzio", visto che "non ha dato i risultati sperati", sempre nel senso che, nonostante la legge (sul divorzio) le persone non sono poi così tanto felici, soddisfatte, responsabili. E la Costituzione? Siamo così sicuri che da qui a qualche mese non sia dichiarata un "cane morto", da gettare in un fosso, ovviamente a favore di una nuova carta più "moderna", presidenzialista, neo-autoritaria? E siamo sempre così sicuri che una cosiddetta "forza di progresso" e progressista, "riformatrice" abbia la possibilità di non essere presa a sputi e pernacchie dall'onda montante neo-qualunquista che, inutile negarlo, ha trovato un grande brodo di coltura nelle settimane di governo del centrosinistra? E i partiti? Qualcuno mi può assicurare che siano ritenuti ancora credibili, meglio ancora se provano ad accennare alla cultura del bene comune e non allo spirito familistico o della famiglia tout court come si è visto a Ceppaloni? E la mondezza? È così certo che nel momento in cui le discariche svaniscono, insieme ai cumuli ai margini delle strade, dai titoli dei tg (e della carta stampata) il problema, la mondezza stessa sono un incubo ormai lontano, un problema già risolto? E la Chiesa? Basterà fare finta di niente dinanzi alla sua vivacità per ottenere un dialogo fra pari, e sventare la minaccia clericale? E la memoria della Resistenza? Basteranno le opinioni "responsabili" e comprensive sui limiti dell'antifascismo come necessaria e fondante "religione repubblicana" per essere certi che non si stia andando verso l'equiparazione fra libertà e giustizia sociale e "Mussolini ha sempre ragione" e "È l'aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende"? E la guerra in Iraq e in ogni altro angolo del mondo dove secondo certe necessità economiche made in Usa occorre intervenire in armi, già, basterà convincersi in buona fede che, nonostante la caduta del muro di Berlino, non c'è altra possibile soluzione? E le pensioni? Con quali parole si riuscirà a convincere i ceti più deboli, i pensionati, i precari, i morti di fame che la loro condizione personale non è al primo punto nell'agenda di governo, come si è già notato in questi ultimi mesi? E la Rai? Come spiegare alle persone di buona volontà, cioè coloro che sono convinti che "non si possa consegnare il paese alle destre", gli stessi che non hanno compreso fino in fondo quali elementi di discontinuità ci fossero dietro la nomina, metti, di un Fabiano Fabiani nel cda Rai, che nonostante il governo Prodi certe fasce della programmazione erano sempre e comunque in mano agli stessi già premiati da Berlusconi e dai suoi alleati? E la sinistra? Chiarito che in molti, anche all'interno della sinistra stessa, hanno spiegato che si tratta ormai di un bene politico voluttuario, inadeguato rispetto alle nuove sfide culturali ed epocali, siamo proprio sicuri che basterà così poco per archiviare la questione della sua esistenza? E l'età media del ceto politico? Basterà dire che Beppe Grillo è un invasato per rasserenare i trentenni che s'aspettano comunque di fare la loro parte, sia pure dopo aver chiarito per carità di patria che spesso e volentieri i giovani non sono migliori dei vecchi? E la cultura? Chi si accollerà il compito di spiegare agli incazzati che certe discorsi di Pasolini sono pura letteratura? Sia detto per inciso, il poeta sosteneva che uno scrittore esiste per dire "cose sgradite" al potere, e tutto il resto è puro conformismo. Chi risponderà a coloro che suggeriscono un così grande senso di responsabilità nominando ancora una volta lo spettro carnivoro di Berlusconi? f.abbate@tiscali.it Sagome.

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Consiglio: riprese vietate ai 'Grillini' (sezione: Grillo)

( da "Piccolo di Alessandria, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Articolo di Alessandria Consiglio: riprese vietate ai 'Grillini' Alessandria - 05/02/2008 Quello di lunedì è stato un consiglio senza troppi piatti "succosi" ma caratterizzato da roventi polemiche, che hanno testimoniato il fresco clima preelettorale (provinciale e nazionale insieme). I seguaci di Beppe Grillo avevano effettuato riprese già nella precedente seduta del consiglio comunale, e il presidente Maurizio Grassano aveva pensato, fino a un certo momento, che fosse per la particolarità della seduta a sostegno dei posti di lavoro, con la presenza del sindacato. Ma poi ha fatto cessare le riprese. Lunedì sera la pattuglia dei "Grillini" è tornata all'attacco, regolamento alla mano, con la richiesta di effettuare quelle riprese, che Grassano, con molta pacatezza ha vietato, a norma di regolamento, ovvero includendole (articolo 84 comma 1) in tutte quelle "cose" che possono disturbare l'ordinato svolgersi dei lavori. Non ci stanno i seguaci del comico che promettono di tornare, con la telecamera, e vedere cosa succede, oltre a dare notizia a livello nazionale di questo divieto che considerano assurdo. Non nascondono peraltro che quelle riprese servirebbero a documentare quanto succede, banco per banco. C'è il "rischio" di beccare qualche consigliere abbioccato, o qualcuno che legge qualche giornale particolare, o qualche assenza che, secondo gli appartenenti al movimento dei blog, testimonierebbe dell'attaccamento o meno dei consiglieri al proprio ruolo. Grassano è convinto di aver fatto bene: "Le televisioni e gli organi di stampa che debbano effettuare riprese chiedono l'autorizzazione e noi sappiamo a cosa serve, sappiamo che le immagini vengono divulgate. Se un cittadino viene a fare delle riprese non sappiamo quale uso ne farà, non è pensabile che uno vada in giro a riprendere le persone se queste non sono consenzienti. Non mi si dica che voglio tenere il consiglio segreto, visto che viene trasmesso in diretta su radio Voce Spazio e si può vedere in video su Internet, e quindi anche registrare. Di segreto non c'è davvero niente, e sono convinto che l'attività dei consiglieri vada protetta".

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DAL BLOG DI BEPPE GRILLO UN INDIRIZZO PER "LA CITTÀ" (sezione: Grillo)

( da "LeccePrima.it" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

L'antipolitica e il populismo qui non c'entrano nulla. Lo diciamo subito a scanso di equivoci. Non è questo di cui vogliamo parlare. Ma semplicemente di come un giovane consigliere di maggioranza, salito a Palazzo comunale di Pordenone con una lista civica, è riuscito a realizzare un punto del programma sul quale forse aveva fondato la sua campagna elettorale (nonostante qualche freno da parte dei colleghi consiglieri più anziani dell'esecutivo): la realizzazione di una rete wireless in città, collegamenti Internet senza fili. Questa la promessa che poi Alessandro Corazza, 27 anni, di Pordenone, ha trasformato in realtà. Come? Ecco l'indirizzo web dove potrete ascoltare la sua esperienza: http://it.youtube.com/watch?vzBTnkEnXTlc, oppure andate direttamete su YouTube e cercate Alessandro Corazza. "Mi chiamo Alessandro Corazza, ho 27 anni e sono un consigliere comunale per la lista civica "Il Fiume" a Pordenone?". E veniamo al punto, anzi ai punti d'incontro tra Lecce, Pordenone, i programmi che aspettano di essere realizzati e Internet senza fili. Nel caso specifico di Lecce, la tirata d'orecchie al sindaco Paolo Perrone questa volta non giunge dall'opposizione, ma udite udite dai giovani de "La Città ? Progetto per il Salento", la lista civica di centro destra che ha sostenuto la sua candidatura a primo cittadino. "Senza fili. Potremmo parafrasare la celebre canzone di Gino Paoli per accendere i riflettori su un'esigenza particolarmente avvertita da giovani e studenti ma non solo ? scrive in una nota Giovanni Costantini, coordinatore giovani de "La città. Che aggiunge: "L'assenza di fili a cui facciamo riferimento riguarda la necessità che Lecce si doti di "isole wireless" per consentire a chiunque abbia un pc portatile di navigare (grazie alla tecnologia WiFi) nelle acque del web in zone della città debitamente predisposte. Una proposta, la nostra, che non giunge estemporanea giacché si innesta sulla stessa piattaforma del sindaco Paolo Perrone che in sede di campagna elettorale aveva meritoriamente indicato in "Lecce città wireless" uno dei punti caratterizzanti del proprio programma". La richiesta: "I giovani de "La Città ? Progetto per il Salento" chiedono pertanto al sindaco di porre in essere ogni iniziativa utile a dar corso al progetto. Lecce è un centro che esprime una popolazione giovanile estremamente dinamica, è una città universitaria a pieno titolo e necessita di quelle tecnologie che facilitino la vita dei cittadini: tre ragioni che riteniamo sufficientemente concrete per tagliare le cime e navigare col vento in poppa".

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Un prete operaio attento ai consumi (sezione: Grillo)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

CHI È DON GIANNI Un prete operaio attento ai consumi Mestre(al.spe.) Don Gianni Fazzini ha da poco compiuto i 70 anni ed è sacerdote dal 1961. Nominato amministratore parrocchiale di S. Eliodoro ad Altino (128 anime) nel 2002, da cinque anni e mezzo è inoltre il responsabile del "Centro Stili di vita" diocesano. All'incarico l'ha chiamato il patriarca Angelo Scola che ha avuto il fiuto e la bravura di trovargli la collocazione migliore in quella che è una novità in assoluto nella chiesa non essendoci altrove un ufficio simile. Don Fazzini è l'esempio del prete operaio. Determinato ed insieme essenziale, da sempre è molto attento al tema dei consumi responsabili e alternativi e alla salvaguardia dell'ambiente. In particolare è fondatore e coordinatore di "Bilanci di giustizia" sorti nel '93 per iniziativa dei Beati costruttori di pace: si tratta di una rete che riunisce centinaia di famiglie impegnate a controllare, diversificare e cambiare il loro modo quotidiano di avere a che fare con l'economia. "Un altro stile di vita è possibile" è un po' il motto che guida la sua azione protesa a sensibilizzare l'opinione pubblica sui comportamenti sui quali non lesina consigli: "meno carne più proteine vegetali, meno televisione più musica, meno auto più bici". Il sacerdote è anche promotore di "Mag Venezia", acronimo per Mutua auto gestione, una società cooperativa senza scopo di lucro che opera nel campo della finanza etica. Il suo quartiere generale è in via Trieste a Marghera da dove ha saputo dimostrare che le famiglie che hanno aderito ai "Bilanci di giustizia" nel 2006 hanno speso ciascuna il 18 per cento in meno aumentando contestualmente la loro qualità di vita a riprova che non è sempre vero che si può stare meglio soltanto se il portafoglio si apre a iosa. Dal 2004 don Fazzini organizza ogni anno la "Festa diocesana del Creato" per parlare del rispetto della natura e delle sue risorse: l'ultima ha proposto un gita in laguna con sosta a Torcello e ha riguardato, più specificamente, il tema dello spreco dell'acqua. Tre anni fa è stato tra i partner dello spettacolo "Cambieresti" con Beppe Grillo al "Taliercio", mentre la scorsa estate ha messo in piedi il "Centro Le Vie" presso il suo patronato dove propone contenuti e percorsi diversi per vivere meglio il tempo libero e avviato l'iniziativa "Il patronato fa la differenza" con un gioco di parole che allude alla raccolta differenziata dei rifiuti e al ruolo educativo degli spazi attigui alla chiesa.

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Brescia e i Pcb: a primavera partiranno le bonifiche (sezione: Grillo)

( da "Redattore sociale" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

SALUTE 16.3506/02/2008 Brescia e i Pcb: a primavera partiranno le bonifiche E' dal 2001 che i bresciani che abitano vicino all'industria chimica Caffaro aspettano questo momento. Dalle analisi del sangue effettuate negli anni scorsi, riscontrate concentrazioni di Pbc pari a 300 nanogrammi per litro MILANO - A primavera, forse, partiranno le bonifiche in grande stile. È dal 2001 che i bresciani che abitano vicino all'industria chimica Caffaro, circa 20mila persone, aspettano questo momento. Dalle analisi del sangue effettuate negli anni scorsi sono state riscontrate concentrazioni di Pbc pari a 300 nanogrammi per litro, quando il limite massimo, stabilito dall'Asl locale, sarebbe di 15 nanogrammi per litro. Nel terreno, inoltre, sono stati trovati Pbc e diossina con concentrazioni più alte di quelle della tragedia di Seveso. Dal 2002 l'area è stata inserita nell'elenco dei "siti inquinati di interesse nazionale". E il Sindaco, Paolo Corsini, il 27 dicembre 2007 ha rinnovato l'ordinanza che vieta l'uso dei terreni della zona. Nonostante tutto questo, la giustizia non ha ancora accertato chi ha causato un disastro ambientale di tale portata e chi dovrà pagare le spese della bonifica. La Caffaro dai primi anni '70 fino al 1984 ha prodotto, unica in Italia, l'apirolio (che contiene Pbc), un liquido isolante e non infiammabile destinato ai trasformatori del centro siderurgico di Taranto (vedi lancio precedente; ndr). È per questo che quando, nel 2001, si è scoperto quanto era inquinata la zona, si è pensato subito alla Caffaro. Nelle settimane scorse il "Comitato popolare contro l'inquinamento zona Caffaro", il gruppo "Meetup amici di Beppe Grillo di Brescia" e l'associazione "Ricomincio da Grillo", hanno avviato una raccolta di firme per chiedere al Comune di costituirsi parte offesa nell'inchiesta, ancora in corso presso la Procura di Brescia, sulle responsabilità dell'industria chimica. Il 15 ottobre il Giudice per le indagini preliminari ha rigettato la richiesta del Pubblico ministero di archiviare l'inchiesta: ha ordinato altri sei mesi di indagine e i promotori della raccolta firme vorrebbero che il Comune fosse più attivo nell'impedire che la partita giudiziaria si concluda con un nulla di fatto. Contro la Caffaro è inoltre pendente una causa civile, avviata da 12 cittadini che chiedono un risarcimento complessivo di 8 milioni di euro. "Il problema è che invece il Comune non si è ancora mosso per ottenere un risarcimento dei danni dalla Caffaro -spiega Marino Ruzzenenti, presidente del comitato popolare contro l'inquinamento zona Caffaro-. Riconosco che si è dato da fare per informare i cittadini e per trovare una soluzione a questo problema, ma occorre anche che pretenda chi ha inquinato paghi, in particolare i costi di bonifica". (dp).

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Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) (sezione: Grillo)

( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

(POL) Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) Roma, 6 feb (Velino) - Un conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento da sollevare davanti alla Consulta perché sia dichiarato illegittimo il rinvio del referendum di 365 giorni. E perché sia confermata la data scelta dal governo e dal capo dello Stato prima dello scioglimento delle Camere. è la strada annunciata - in una conferenza stampa tenuta alla Camera - dal comitato promotore della consultazione popolare. Secondo i referendari, il referendum dovrebbe dunque svolgersi il 18 maggio. Se il conflitto di attribuzione non andasse a buon fine, la consultazione popolare slitterebbe - come previsto dalla legge istitutiva del referendum - di 365 giorni a far data dalle elezioni politiche. Aggiungendo 45-47 giorni di campagna elettorale, si arriverebbe a tenere il referendum a fine maggio 2009, segnala il costituzionalista Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore. Assieme a Guzzetta, Mario Segni, coordinatore del comitato, e Natale D'Amico, tesoriere, insistono sulla necessità di “tutelare un diritto dei cittadini costituzionalmente riconosciuto”. E fanno leva sui precedenti che a loro giudizio consentirebbero di ottenere il parere favorevole della Consulta: i referendum sul nucleare e sulla responsabilità dei giudici, svoltisi nel 1987 senza che l'appuntamento slittasse di un anno (decisiva fu una “leggina” approvata poche settimane prima dal nuovo Parlamento appena insediatosi) e i due referendum costituzionali dell'ottobre 2001 e del giugno 2007, entrambi posteriori di appena due mesi rispetto al voto politico. Guzzetta e gli altri esponenti del fronte referendario insistono anche sulla necessità di “indirizzare”, grazie al referendum, gli sforzi riformatori della prossima legislatura, “che tutti dicono - annota Guzzetta - dovrà essere costituente”. Un modo per sventare ritorni al proporzionale, dicono i referendari, mettendo l'accento sul ruolo deterrente che il referendum ha comunque già svolto. Il tutto senza “mettere a repentaglio le istituzioni”. La decisione della Corte costituzionale, assicurano i referendari, potrebbe giungere in tempi brevi. A proposito della “responsabilità istituzionale” dei referendari e del loro rispetto per la democrazia maggioritaria (in virtù della quale sarebbe comunque stato giusto, visto lo sfaldamento della coalizione di governo, restituire la parola ai cittadini in tempi brevi), D'Amico mette in chiaro che il comitato promotore ha scelto di non sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti del capo dello Stato rispetto allo scioglimento delle Camere. Non solo: Guzzetta, anche in veste di costituzionalista, bolla come “inesistente” l'ipotesi di un esposto alla Consulta - come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta - affinché venga stabilita l'incostituzionalità del cosiddetto “porcellum”. Una strada che - rimarca Guzzetta sia come costituzionalista sia come referendario doc - non è “né percorribile giuridicamente né accettabile politicamente”. (ndl) 6 feb 18:10.

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Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) (2) (sezione: Grillo)

( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

(POL) Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) Roma, 6 feb (Velino) - Un conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento da sollevare davanti alla Consulta perché sia dichiarato illegittimo il rinvio del referendum di 365 giorni. E perché sia confermata la data scelta dal governo e dal capo dello Stato prima dello scioglimento delle Camere. è la strada annunciata - in una conferenza stampa tenuta alla Camera - dal comitato promotore della consultazione popolare. Secondo i referendari, il referendum dovrebbe dunque svolgersi il 18 maggio. Se il conflitto di attribuzione non andasse a buon fine, la consultazione popolare slitterebbe - come previsto dalla legge istitutiva del referendum - di 365 giorni a far data dalle elezioni politiche. Aggiungendo 45-47 giorni di campagna elettorale, si arriverebbe a tenere il referendum a fine maggio 2009, segnala il costituzionalista Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore. Assieme a Guzzetta, Mario Segni, coordinatore del comitato, e Natale D'Amico, tesoriere, insistono sulla necessità di “tutelare un diritto dei cittadini costituzionalmente riconosciuto”. E fanno leva sui precedenti che a loro giudizio consentirebbero di ottenere il parere favorevole della Consulta: i referendum sul nucleare e sulla responsabilità dei giudici, svoltisi nel 1987 senza che l'appuntamento slittasse di un anno (decisiva fu una “leggina” approvata poche settimane prima dal nuovo Parlamento appena insediatosi) e i due referendum costituzionali dell'ottobre 2001 e del giugno 2007, entrambi posteriori di appena due mesi rispetto al voto politico. Guzzetta e gli altri esponenti del fronte referendario insistono anche sulla necessità di “indirizzare”, grazie al referendum, gli sforzi riformatori della prossima legislatura, “che tutti dicono - annota Guzzetta - dovrà essere costituente”. Un modo per sventare ritorni al proporzionale, dicono i referendari, mettendo l'accento sul ruolo deterrente che il referendum ha comunque già svolto. Il tutto senza “mettere a repentaglio le istituzioni”. La decisione della Corte costituzionale, assicurano i referendari, potrebbe giungere in tempi brevi. A proposito della “responsabilità istituzionale” dei referendari e del loro rispetto per la democrazia maggioritaria (in virtù della quale sarebbe comunque stato giusto, visto lo sfaldamento della coalizione di governo, restituire la parola ai cittadini in tempi brevi), D'Amico mette in chiaro che il comitato promotore ha scelto di non sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti del capo dello Stato rispetto allo scioglimento delle Camere. Non solo: Guzzetta, anche in veste di costituzionalista, bolla come “inesistente” l'ipotesi di un esposto alla Consulta - come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta - affinché venga stabilita l'incostituzionalità del cosiddetto “porcellum”. Una strada che - rimarca Guzzetta sia come costituzionalista sia come referendario doc - non è “né percorribile giuridicamente né accettabile politicamente”. (ndl) 6 feb 18:10.

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Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) (3) (sezione: Grillo)

( da "Velino.it, Il" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

(POL) Referendum, promotori puntano su Consulta (non contro elezioni) Roma, 6 feb (Velino) - Un conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento da sollevare davanti alla Consulta perché sia dichiarato illegittimo il rinvio del referendum di 365 giorni. E perché sia confermata la data scelta dal governo e dal capo dello Stato prima dello scioglimento delle Camere. è la strada annunciata - in una conferenza stampa tenuta alla Camera - dal comitato promotore della consultazione popolare. Secondo i referendari, il referendum dovrebbe dunque svolgersi il 18 maggio. Se il conflitto di attribuzione non andasse a buon fine, la consultazione popolare slitterebbe - come previsto dalla legge istitutiva del referendum - di 365 giorni a far data dalle elezioni politiche. Aggiungendo 45-47 giorni di campagna elettorale, si arriverebbe a tenere il referendum a fine maggio 2009, segnala il costituzionalista Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore. Assieme a Guzzetta, Mario Segni, coordinatore del comitato, e Natale D'Amico, tesoriere, insistono sulla necessità di “tutelare un diritto dei cittadini costituzionalmente riconosciuto”. E fanno leva sui precedenti che a loro giudizio consentirebbero di ottenere il parere favorevole della Consulta: i referendum sul nucleare e sulla responsabilità dei giudici, svoltisi nel 1987 senza che l'appuntamento slittasse di un anno (decisiva fu una “leggina” approvata poche settimane prima dal nuovo Parlamento appena insediatosi) e i due referendum costituzionali dell'ottobre 2001 e del giugno 2007, entrambi posteriori di appena due mesi rispetto al voto politico. Guzzetta e gli altri esponenti del fronte referendario insistono anche sulla necessità di “indirizzare”, grazie al referendum, gli sforzi riformatori della prossima legislatura, “che tutti dicono - annota Guzzetta - dovrà essere costituente”. Un modo per sventare ritorni al proporzionale, dicono i referendari, mettendo l'accento sul ruolo deterrente che il referendum ha comunque già svolto. Il tutto senza “mettere a repentaglio le istituzioni”. La decisione della Corte costituzionale, assicurano i referendari, potrebbe giungere in tempi brevi. A proposito della “responsabilità istituzionale” dei referendari e del loro rispetto per la democrazia maggioritaria (in virtù della quale sarebbe comunque stato giusto, visto lo sfaldamento della coalizione di governo, restituire la parola ai cittadini in tempi brevi), D'Amico mette in chiaro che il comitato promotore ha scelto di non sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti del capo dello Stato rispetto allo scioglimento delle Camere. Non solo: Guzzetta, anche in veste di costituzionalista, bolla come “inesistente” l'ipotesi di un esposto alla Consulta - come quello annunciato oggi da Beppe Grillo - per ottenere che la legge elettorale in vigore sia considerata illegittima e che la macchina elettorale si fermi. Meno peregrina, ma ugualmente da bocciare, l'idea - adombrata da giuristi come Franco Bassanini e Valerio Onida - che singoli giudici ricorrano a un giudice - il quale a sua volta investirebbe del caso la Consulta - affinché venga stabilita l'incostituzionalità del cosiddetto “porcellum”. Una strada che - rimarca Guzzetta sia come costituzionalista sia come referendario doc - non è “né percorribile giuridicamente né accettabile politicamente”. (ndl) 6 feb 18:10.

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Italia, Confindustria denuncia i costi della politica (sezione: Grillo)

( da "Emmegipress" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Sezione: n.d. Categoria: Economia Titolo: Italia, Confindustria denuncia i costi della politica Data: 27/12/2007 23.35.49 Fonte: Le Figaro, Francia News: In un rapporto di 287 pagine preparato dal suo centro studi, la Confindustria denuncia, statistiche alla mano, i privilegi di una classe politica "incapace di rispondere alle urgenze del momento". "L'Italia è¨ il paese europeo in cui i costi della politica sono maggiori", scrivono gli imprenditori italiani. Senza riprendere le argomentazioni populiste del comico Beppe Grillo, che ogni giorno continua a bersagliare il Palazzo, la confederazione degli industriali ha stilato una lista eloquente dei privilegi dei parlamentari. Ciascun parlamentare costa in media alle casse pubbliche 1 milione e 531mila euro, "poco meno del doppio del costo complessivamente sostenuto da Francia e Germania e quasi sei volte superiore a quello sostenuto dalla Spagna".

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Elezioni/ Grillo annuncia un esposto alla Consulta contro il 'Porcellum' (sezione: Grillo)

( da "Affari Italiani (Online)" del 06-02-2008)

Argomenti: Grillo

Mercoledí 06.02.2008 17:32 --> "Ho deciso di fare un esposto alla Corte Costituzionale perché dichiari incostituzionale la legge 'porcata' e la faccia decadere". Beppe Grillo prosegue la sua crociata contro la legge elettorale e, senza andare troppo per il sottile, riassume così lo scenario che potrebbe aprirsi: "La Corte ha due mesi per decidere, prima delle elezioni. Se dichiarerà la legge incostituzionale si potrà votare comunque con la legge precedente o spostare il voto dopo il referendum, indetto per maggio e subito annullato con una mossa da bari di professione". Il comico blogger lamenta che "questa classe politica autoreferenziale ha cancellato due referendum sulla legge elettorale. Decide a tavolino chi ci deve rappresentare in Parlamento. E' costituzionale questo? E se lo fosse, allora che cosa è incostituzionale?". "La legge elettorale 'porcata' imposta dal centro destra nel 2006 - prosegue - ha cancellato un referendum e eliminato la preferenza diretta. Una legge incostituzionale. Non si puo' andare alle elezioni con questa legge, il risultato sarebbe illegittimo, impedire la scelta diretta del candidato limita il diritto di voto, aver cancellato il referendum ha tolto ogni sovranità al popolo".

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ARTICOLI DEL 5-2-2008

Isola ecologica bocciata da alcune imprese Il sindaco: 'Tutto regolare, lo dice anche il Tar' ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 05-02-2008)

Abstract: anche Beppe Grillo e Striscia la Notizia". IL SINDACO di Spilamberto Francesco Lamandini, interpellato sull'argomento, risponde precisando che l'isola ecologica di via Ponte Marianna, ricavata nell'area dell'ex macello, oltre ad essere la più vecchia della nostra provincia (risale infatti agli anni '80) è assolutamente decentrata rispetto al paese e pertanto scomoda da raggiungere.

Io, in guerra contro i Lampi di ovvietà Faccio satira sociale, ma non voglio diventare un martire della comicità ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 05-02-2008) + 1 altra fonte

Abstract: Che differenza c'è tra lei e Beppe Grillo? "Beppe è molto documentato. Fa un teatro di denuncia e quindi deve essere ferratissimo, sennò arrivano le querele. Lui riempie i palazzetti, io a fatica i teatri. Fa più spettatori il processo di Erba che il mio spettacolo. Rispetto a lui io ho scelto un'altra strada.

Bertolino: <La buona tv? Solo per i nottambuli> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-02-2008)

Abstract: Questo cambia il vostro lavoro e, magari, spiega il ruolo abnorme di un Beppe Grillo. "Grillo non scherza quasi neppure più: gli basta raccontare i fatti. Ha assunto il ruolo dei "warning" di borsa, quei segnali deboli che avvertono che qualcosa non funziona: il fatto è che ormai i segnali non sono più tanto deboli.

Trento 17 ( da "Adige, L'" del 05-02-2008)

Abstract: Trento 18 Beppe Grillo Palazzo della Regione. Nella Sala Rosa, incontro dibattito sul tema "Riduzione dei costi della politica: volontà reale o demagogia?". A cura del gruppo "Amici di Beppe Grillo". Con i consiglieri Roberto Bombarda e Mauro Bondi, con Vincenzo Bonmassar (Uil) e la giornalista dell'Adige Luisa Patruno.

Grillo contesta Veronesi ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 05-02-2008)

Abstract: 2 categoria: REDAZIONALE Ambiente Grillo contesta Veronesi ROMA - Beppe Grillo contro Umberto Veronesi il quale, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, ha detto che gli inceneritori non hanno alcun nesso con il rischio cancro. Secondo Grilllo, Veronesi "non è informato sui fatti e ha qualche piccolo conflitto di interessi.

FANOBuffet di pesce stasera alle 20.30 sul ristorante galleggiante Scimitar: part ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 05-02-2008)

Abstract: L'associazione Res Publica, Amici di Beppe Grillo, organizza un incontro nella sala consiliare (o domani alle 21 o venerdì alle 17.30) su 'Foibe, la storia del confine mobile. Relatore Paride Dobloni, Istituto di storia contemporanea. Moderatore, l'insegnante Giancarlo Iacchini.

Giorgia a Roseto per l'unica tappa del suo Stonata tour ( da "Tempo, Il" del 05-02-2008)

Abstract: a cui ha contribuito anche Beppe Grillo. Tra le altre canzoni inserite nel cd anche "In poche parole", che vede un duetto con Mina, e "Anime sole" in cui la cantautrice torna a collaborare con Pino Daniele che in questo brano suona la chitarra. Per informazioni sul concerto del 7 marzo è possibile contattare l'Anteros Produzioni,

Al governo solo ministri giovani e non eletti ( da "Tempo, Il" del 05-02-2008)

Abstract: secondo i sondaggi più accreditati eventuali liste benedette da Beppe Grillo (foto) catturerebbero il 7% del voto popolare, a cui si può aggiungere un altro 7% di antipolitici non "grillini". L'invecchiamento della classe dirigente italiana, e dal ceto politico in particolare, è una delle molle più importanti dell'anti-politica.

Alba, il voto dei lettori per il sindaco ( da "Centro, Il" del 05-02-2008)

Abstract: Teramo Alba, il voto dei lettori per il sindaco Intanto la politica pre-elettorale si accende sul blog di Beppe Grillo.

ROMA No, non mi candido . Come aveva già detto a La Stampa due sabati ( da "Stampa, La" del 05-02-2008)

Abstract: Come aveva già detto a "La Stampa" due sabati fa, Beppe Grillo conferma la propria volontà di non "scendere in campo" in una intervista pubblicata su "Reporter nuovo", settimanale della Scuola Superiore di Giornalismo della Luiss. "Perché? Ma è naturale: non ho nessuna voglia di entrare in quella bolgia che è il Parlamento.

Il motivo della protesta "Non ci hanno coinvolto" ( da "Corriere Adriatico" del 05-02-2008)

Abstract: E auspicabile che si trovi un modo sincero e credibile per chiedere scusa alle ragazze e anche ai docenti". Solidarietà anche dagli Amici di Beppe Grillo che scrivono: "Ragazzi, siamo vicini a voi e ai vostri professori, e apprezziamo moltissimo la vostra iniziativa che riteniamo di alto livello".

Shoah, celebrazione con polemica ( da "Corriere Adriatico" del 05-02-2008)

Abstract: rappresentanti di istituto Fabio Lucchi e Gloria Biondi che hanno detto a una voce sola: "Non si può cancellare il passato cancellando i documenti, ci aspettiamo di essere capiti e non fraintesi dalla nostra città. Questi sono fogli, ma non volano, perchè è pesante il loro messaggio". Hanno espresso solidarietà ai ragazzi gli "Amici di Beppe Grillo" di Pesaro. VALENTINA ANTONIOLI,.

Si va verso le elezioni, ipotesi 13 aprile Chiti: data referendum è il 18 maggio ( da "Stampaweb, La" del 05-02-2008)

Abstract: voti ai ministri VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia Il presidente del Senato rimette l'incarico nelle mani di Napolitano. Probabili elezioni anticipate ad aprile ROMA Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto presidenziale con sui si indice per il prossimo 18 maggio il referendum sulla legge elettorale.


Articoli

Isola ecologica bocciata da alcune imprese Il sindaco: 'Tutto regolare, lo dice anche il Tar' (sezione: Grillo)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 05-02-2008)

 

SPILAMBERTO IL GRUPPO DEI CONTESTATORI: "BASTAVA QUELLA VECCHIA" Isola ecologica "bocciata" da alcune imprese Il sindaco: 'Tutto regolare, lo dice anche il Tar' ? SPILAMBERTO ? NON è ancora stata costruita e già è motivo di polemica tra il Comune e alcuni imprenditori locali. È quanto succede a Spilamberto dove la nascita della nuova isola ecologica nel Villaggio Artigianale ha provocato l'ira di un gruppo di proprietari di ditte e attività della zona. "Spilamberto possiede già un'isola ecologica ? afferma uno di questi imprenditori ? in via Ponte Marianna. Bastava ampliare quella esistente ma non è stato fatto. Il terreno su cui verrà realizzata quella nuova, al contrario, è stato espropriato al proprietario che l'aveva coltivato a vite. Per contrastare la costruzione della nuova discarica abbiamo fatto causa al Comune e ricorso al Tar. Solitamente queste cose vanno avanti per anni e invece, casualmente, questa volta la contesa si è risolta, a favore dell'Amministrazione, in pochi mesi. Noi comunque non ci arrendiamo ? conclude ? per far sentire la nostra voce abbiamo contattato anche Beppe Grillo e Striscia la Notizia". IL SINDACO di Spilamberto Francesco Lamandini, interpellato sull'argomento, risponde precisando che l'isola ecologica di via Ponte Marianna, ricavata nell'area dell'ex macello, oltre ad essere la più vecchia della nostra provincia (risale infatti agli anni '80) è assolutamente decentrata rispetto al paese e pertanto scomoda da raggiungere. In più, dovendone costruire una anche a San Vito, l'amministrazione ha ritenuto più opportuno edificarne una unica più grande a metà strada tra i due Comuni. "Riguardo il terreno su cui nascerà la nuova isola ecologica ? spiega ? è stato abbandonato per oltre 20 anni e, solo dopo che la variante al piano regolatore era stata decisa e le procedure per la realizzazione dell'isola ecologica avviate, è stato coltivato a vite. A conferma della regolarità di tutte le operazione svolte - conclude Lamandini - ci sono le sentenze del Tar che ha rigettato in blocco i ricorsi effettuati da questi imprenditori". Carla Tassi - -->.

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Io, in guerra contro i Lampi di ovvietà Faccio satira sociale, ma non voglio diventare un martire della comicità (sezione: Grillo)

( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 05-02-2008)
Pubblicato anche in:
(Giorno, Il (Como))

 

L'INTERVISTA/BERTOLINO DOMANI AL CREBERG DI BERGAMO Io, in guerra contro i Lampi di ovvietà "Faccio satira sociale, ma non voglio diventare un martire della comicità" di PIERO DEGLI ANTONI ? MILANO ? Enrico Bertolino: il suo spettacolo "Lampi accecanti di ovvietà", che domani è in scena a Bergamo, è legato strettamente all'attualità. E, di questi tempi, bisogna aggiornarsi fino all'ultimo minuto... "Lo spettacolo è un "work in progress" continuamente aggiornato. Mi è capitato anche di dare in diretta al pubblico la notizia che il governo Prodi era caduto, e il pubblico rideva credendo che fosse una battuta...". Lei definisce lo spettacolo "di controinformazione". In che senso? "Faccio l'opposto di quello che di solito viene fatto sui giornali. Per esempio dico che quelle di Cuffaro sono state dimissioni a orologeria perché si è dimesso solo quando è stato sicuro che l'avrebbero sospeso. Poi ha detto che l'aveva fatto per coerenza..." "Lampi accecanti di ovvietà" sembra riferirsi ai luoghi comuni che ci perseguitano. "La celebre frase di Shaw si riferisce a cose talmente ovvie che non le vedi più. Per esempio al fatto che Fini, Casini e Bossi, campioni del Family Day, hanno dieci famiglie in tre. Con la rissa del Senato abbiamo raggiunto un record di inciviltà mondiale. Durante lo spettacolo io mostro la foto di quel senatore con la mortadella in bocca e rileggo un'intervista in cui lui avrebbe l'occasione di ridimensionare, di scusarsi, e invece rinforza gli insulti. Nel vuoto di potere l'italiano si esalta, si dà da fare. Nella seconda parte dello spettacolo trascuro l'attualità più immediata e ho un taglio più sociale. Il titolo potrebbe essere "Sto diventando di destra, me ne accorgo dalle piccole cose". Faccio l'esempio di uno che vive a Bologna ed è di sinistra, però se i Rom si installano sotto il suo palazzo la casa non vale più 3500 euro al metro quadro... Faccio satira di costume. Oggi il Paese ha la classe politica che si merita. Impazza la categoria del protestatore orizzontale: capace di scatenarsi al bar contro il potere, ma quando ha a che fare con un superiore abbassa subito la testa". Oggi un comico che fa satira ha difficoltà a ironizzare su una politica che è già di per sé grottesca? "Anche per me è difficile creare iperboli che siano tali. La difficoltà maggiore l'hanno quelli che lavorano con le parodie, per esempio il Bagaglino. Come riesci a fare la parodia di Mastella che in Senato recita se stesso? Sembra un reality". Che differenza c'è tra lei e Beppe Grillo? "Beppe è molto documentato. Fa un teatro di denuncia e quindi deve essere ferratissimo, sennò arrivano le querele. Lui riempie i palazzetti, io a fatica i teatri. Fa più spettatori il processo di Erba che il mio spettacolo. Rispetto a lui io ho scelto un'altra strada. Non voglio diventare un martire della comicità". Non le piacerebbe venire cacciato come Luttazzi? "Non ci tengo. Daniele è un ottimo comico e lavora benissimo. Io ho scelto Raitre e faccio la tivù dei panettieri, perché a quell'ora sono svegli solo loro. Pago il prezzo per non avere pubblicità. Con il direttore c'è un patto reciproco: io non lo metto in difficoltà e in compenso non ho a che fare con nessuna produzione esterna". Ha davvero difficoltà a riempire i teatri? "Ho una buona platea. Certo c'è qualche problema a fare il tutto esaurito. I teatri che chiudono sono più degli ipermercati che aprono. Purtroppo negli ultimi anni a teatro non si è portato il meglio, molti della tivù sono sbarcati sul palcoscenico e lo spettatore, deluso, si è allontanato. Nel mio spettacolo, per esempio, non c'è niente di quello che ho fatto in tivù". Al Teatro Creberg di Bergamo, domani alle 21 (info: 035.343251) e dal 12 febbraio al Ciak di Milano. - -->.

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Bertolino: <La buona tv? Solo per i nottambuli> (sezione: Grillo)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-02-2008)

 

Bertolino: "La buona tv? Solo per i nottambuli" Il comico in scena al Creberg con il suo nuovo spettacolo: "Ormai solo a teatro si possono fare discorsi seri" "Prima di mezzanotte il piccolo schermo rinuncia a proporre contenuti, e la comicità si riduce a intrattenimento" Enrico Bertolino - che domani propone al Creberg Teatro Bergamo il suo nuovo Lampi accecanti di ovvietà (vedi box a fianco) - è uno dei comici più noti al pubblico bergamasco, che negli ultimi anni ne ha potuta seguire l'evoluzione da cabarettista ad attore-autore completo. L'ultima produzione del 48enne comico milanese ha la particolarità di fondere tutti i suoi interessi professionali: come uomo di teatro, come esperto di comunicazione per le aziende e come arguto divulgatore dei meccanismi della comunicazione di massa su Rai Tre, nel suo Glob. L'osceno del villaggio . Per questo - e per cogliere la nuova statura satirica che Bertolino sta assumendo - l'abbiamo intervistato. "Lampi accecanti di ovvietà" unifica le sue attività, tra impresa, palcoscenico e tv. La comunicazione per lei è un tema così centrale? "È cruciale per tutti, direi. Viviamo immersi nella comunicazione, e tutta questa esposizione finisce per accecarci, come il flash di un fotografo negli occhi. I luoghi comuni sfruttati dai media sovrappongono una realtà virtuale alla realtà vera. In questo spettacolo faccio solo confluire in teatro le mie diverse competenze". Come si tratta in chiave comica un tema così importante? "Sono un comico, il mio mestiere è far ridere. Ma ridere non impedisce di prendere coscienza delle cose e ragionarci sopra. Anzi, il comico può svelare con una battuta dei meccanismi che richiederebbero lunghi discorsi "seri". E il teatro, oggi, è l'unico posto in cui possiamo farlo". Lei lo sta facendo anche in tv, con "Glob". "È un format di cui sono orgoglioso, perché dimostra che si può fare qualcosa di nuovo anche senza passare dai soliti Endemol o Magnolia. Resta però il fatto che "Glob" va in onda per i nottambuli, dopo la mezzanotte: prima di quell'ora, la tv ha rinunciato a proporre contenuti, e la comicità si riduce a intrattenimento". Anche lei critica il sistema-Zelig? "No, critico le imitazioni. "Zelig" funziona perché ha rivisto la sua formula e ha alle spalle uno schema collaudato. Ho avuto piacere ad andarci, di recente. Ne ho approfittato per parlare dell'onlus che ho fondato, Vida a Pititinga, nel Nordeste brasiliano, una zona povera che sta subendo l'assalto del turismo sessuale". Vincoli di palinsesto a parte, che cos'ha il teatro che la tv non ha? "In teatro si può ancora ragionare distesamente, pur facendo ridere come cerco di fare io. È l'effetto-accecamento di cui parlavo: i mass media non consentono più di discutere. E anche per un comico diventa un problema". In che senso? "Noi dovremmo lavorare su iperboli e paradossi, ma la realtà finisce per superarci. Pensi a tre divorziati come Berlusconi, Fini e Casini che fanno passerella al "Family Day" in difesa della famiglia. O pensi alla sinistra che si autonomina "Unione" e poi litiga su tutto. Ormai per far ridere basta raccontare le cose come sono". Questo cambia il vostro lavoro e, magari, spiega il ruolo abnorme di un Beppe Grillo. "Grillo non scherza quasi neppure più: gli basta raccontare i fatti. Ha assunto il ruolo dei "warning" di borsa, quei segnali deboli che avvertono che qualcosa non funziona: il fatto è che ormai i segnali non sono più tanto deboli. Poi, a un altro livello, c'è il teatro civile di Marco Paolini e Ascanio Celestini. Infine, a un livello più basso, ci sono io, che faccio teatro leggero toccando argomenti seri". Di spettacolo in spettacolo, lei alza il tiro sul piano dei contenuti e come attore. "Ho cercato registi che mi aiutassero a crescere. Con Giampiero Solari ho imparato a lavorare con la musica. Da Gabriele Vacis ho acquisito il senso del rigore. Con Massimo Navone imparo a superare la dimensione dello "stand-up comedian" (il comico di parola, ndr ) per acquisire consapevolezza dello spazio scenico, in rapporto al movimento e al testo. È un processo necessario". Perché? "Bisogna continuare a crescere, o ci si adagia. E poi non si può far finta che cabaret e teatro siano la stessa cosa: ci sono delle regole e un linguaggio, che bisogna acquisire e possibilmente evolvere. È un fatto di rispetto per se stessi e per il pubblico, perché quello del teatro è diverso da quello della tv: il pubblico televisivo non esce di casa, ha un altro impatto e viene per dire che c'è, non per partecipare allo spettacolo". Pier Giorgio Nosari.

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Trento 17 (sezione: Grillo)

( da "Adige, L'" del 05-02-2008)

 

Trento 17.30 e 20.45 Cineforum Teatro S. Marco. Consueto doppio appuntamento quotidiano con il Cineforum Trento. Per la rassegna "Viaggiando s'impara", la proiezione del film "Il diamante bianco" di Werner Herzog (Germania 2004). Rovereto 17.30 Nouvelle vague Civica Scuola Musicale. Per la rassegna "La musica nel cinema francese", in programma l'ascolto delle colonne sonore della "Nouvelle vague". Trento 18 Beppe Grillo Palazzo della Regione. Nella Sala Rosa, incontro dibattito sul tema "Riduzione dei costi della politica: volontà reale o demagogia?". A cura del gruppo "Amici di Beppe Grillo". Con i consiglieri Roberto Bombarda e Mauro Bondi, con Vincenzo Bonmassar (Uil) e la giornalista dell'Adige Luisa Patruno. Trento 20.30 Slava Polunin Teatro Sociale. Da oggi a domenica, in scena il grande spettacolo "Slava's SnowShow" il cui incasso sarà interamente devoluto al Villaggio Sos. Protagonista, "il miglior clown del mondo", ovvero il russo Slava Polunin. Trento 20.30 Lagorai 1915-17 Via Manci 57. Serata culturale della Sat con un ricordo storico della Prima Guerra Mondiale dal titolo "Battaglie sul Lagorai", filmati e diapositive di Luca Girotto, medico all'ospedale di Borgo Valsugana ed appassionato di montagna. Trento 20.30 Il Quartetto Liceo Rosmini. Nell'Istituto di via Malfatti, in programma un concerto con il "Quartetto mandolinistico Neuma" (Alessandro Boni, Franco Giuliani, Gianfranco Grisi ed Elvio Salvetti). Rovereto 20.45 Eliot Fisk Sala Filarmonica. Per la serie di concerti cameristici, in programma un assolo con la chitarra di Eliot Fisk. DOMANI Trento 20.30 Otello Auditorium S. Chiara. Da mercoledì a domenica, Sebastiano Lo Monaco nell'"Otello" di William Shakespeare, con "SiciliaTeatro", città di Lamezia e "Teatro Grandinetti". Mori 20.45 Ecce Bombo Ex Municipio. Per la rassegna cinematografica dell'Arci, la proiezione del film di Nanni Moretti "Ecce Bombo" (1978). Trento 21.20 John Lennon Teatro Cuminetti. Per la rassegna "Social Film", in programma il film "Usa contro John Lennon" di David Leaf e John Sheinfeld (Usa 2006). 05/02/2008.

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Grillo contesta Veronesi (sezione: Grillo)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 05-02-2008)

 

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2008-02-05 num: - pag: 2 categoria: REDAZIONALE Ambiente Grillo contesta Veronesi ROMA - Beppe Grillo contro Umberto Veronesi il quale, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, ha detto che gli inceneritori non hanno alcun nesso con il rischio cancro. Secondo Grilllo, Veronesi "non è informato sui fatti e ha qualche piccolo conflitto di interessi. La fondazione Veronesi ha come partner: l'Acea, multiutility con inceneritori; l'Enel, centrali a carbone ed olii pesanti e nucleare; Veolia Environment costruzione inceneritori".

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FANOBuffet di pesce stasera alle 20.30 sul ristorante galleggiante Scimitar: part (sezione: Grillo)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 05-02-2008)

 

E dell'incasso sarà devoluto all' Amo, per l'adozione internazionale. Musica dal vivo e balli, prtecipare costa 30 euro a persona, sconto per i bambini sotto i dieci anni. Per prenotare: 0721/820829, 333/9340964. L'associazione Res Publica, Amici di Beppe Grillo, organizza un incontro nella sala consiliare (o domani alle 21 o venerdì alle 17.30) su 'Foibe, la storia del confine mobile'. Relatore Paride Dobloni, Istituto di storia contemporanea. Moderatore, l'insegnante Giancarlo Iacchini. Domani alle 16,30 all'Itc Battisti "Le signore in giallo: le presenze femminili nella letteratura poliziesca" del Circolo Bianchini con il professor Fabio Ionni.

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Giorgia a Roseto per l'unica tappa del suo Stonata tour (sezione: Grillo)

( da "Tempo, Il" del 05-02-2008)

 

Giorgia a Roseto per l'unica tappa del suo "Stonata tour" ROSETO Fan in fibrillazione e una vera e propria "caccia al biglietto". E' così che Roseto si appresta ad ospitare il prossimo 7 marzo il concerto di Giorgia, che si esibirà nella cittadina costiera teramana nell'unica tappa abruzzese del suo "Stonata tour". Home Abruzzo prec Contenuti correlati CINECLUB DETOUR "Fratelli" il film fino al 3 febbraio ... I pericolosi lati oscuri della transizione Luca Maggitti ROSETO Seconda ... Manuele Baiocchini Un tour de ... "Io, l'unica sopravvissuta all'inferno di Auschwitz" ROSETO Sono 154 i malati di Alzheimer censiti dalla Asl nei ... Un tour che prenderà il via il 22 febbraio al Mandela Forum di Firenze per concludersi il 15 marzo al Palalottomatica di Roma e che segna il ritorno della straordinaria artista sui palcoscenici italiani dopo ben due anni di assenza. Sul palco, ad accompagnarla, una band di musicisti americani con Sonny Thompson al basso, Jimmy Paxson alla batteria, Matt Rohde alle tastiere e Tim Cornwell alle percussioni. Alla chitarra e ai cori, invece, i due artisti italiani Maurizio Fiordiliso e Roberta Granà. "Si tratta di un evento musicale molto importante per la Regione - sottolineano gli organizzatori dell'evento - e proprio in questi giorni sono partire le prevendite per l'atteso live, disponibili nei punti abilitati Listiket Lottomatica e TicketOne oltre che nelle abituali rivendite". Il tour, in particolare, segue la pubblicazione dell'omonimo album (il decimo) della cantautrice romana, che oltre ad una voce straordinaria ed a un talento fuori dalla norma può vantare nel suo curriculum numerose collaborazioni con grandi artisti italiani ed internazionali, e porta sul palco il disagio dell'artista "nei confronti di questo tempo che oscilla tra strani valori e che ai quattro elementi naturali acqua, aria, terra e fuoco contrappone soldi, potere, una politica di interessi personali e guerra". Emblematiche, in questo senso, le canzoni inserite nell'abum che offre il titolo al tour, tra cui "Libera la mente" a cui ha contribuito anche Beppe Grillo. Tra le altre canzoni inserite nel cd anche "In poche parole", che vede un duetto con Mina, e "Anime sole" in cui la cantautrice torna a collaborare con Pino Daniele che in questo brano suona la chitarra. Per informazioni sul concerto del 7 marzo è possibile contattare l'Anteros Produzioni, organizzatore dell'evento di Roseto. Al.Mar. Vai alla homepage 05/02/2008.

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Al governo solo ministri giovani e non eletti (sezione: Grillo)

( da "Tempo, Il" del 05-02-2008)

 

Su Il Tempo del 3 febbraio ho indicato quattro riforme che, chiunque vinca le ormai non lontane elezioni dovranno essere realizzate per rimettere in marcia l'Italia. Date le esperienze fatte, è difficile pensare che tali riforme possano essere attuate da un'eventuale Governo e maggioranza di centro-sinistra. Home prec succ Contenuti correlati Napolitano, via alle consultazioni Il Governo supererà lo scoglio della fiducia? Giovanni Esposito No, non è solo una partita di basket ... Carnevale, sfila solo il maltempo Aggredito a colpi di cric da quattro giovani Il bologna è solo in vetta Può farlo un Governo di centro-destra? In una fase in cui soffia il vento dell'anti-politica può un Governo di centro-destra fruire di una maggioranza così ampia da consentire che le riforme non finiscano insabbiate da veti reciproci e da mille compromessi di piccolo cabotaggio? Per dare corpo a un programma di riforme e soprattutto di attuarlo, la carta vincente consiste nell'attrarre parte di quegli italiani oggi affascinati dalle sirene dell'anti-politica e nel costituire un esecutivo coeso e sensibile alle istanze dell'Italia più giovane, quella che, se non altro per ragioni anagrafiche, meglio percepisce le istanze del futuro. Il bacino elettorale potenziale dell'anti-politica è molto vasto: secondo i sondaggi più accreditati eventuali liste benedette da Beppe Grillo (foto) catturerebbero il 7% del voto popolare, a cui si può aggiungere un altro 7% di antipolitici non "grillini". L'invecchiamento della classe dirigente italiana, e dal ceto politico in particolare, è una delle molle più importanti dell'anti-politica. Intercettando gli elettori attirati dall'antipolitica e proponendo un esecutivo relativamente giovane, negli Anni 80 Ronald Reagan negli Usa e Margaret Thatcher nel Regno Unito sono riusciti a realizzare il profondo riassetto strutturale che ha assicurato un quarto di secolo di crescita rapida (e di miglioramento della distribuzione dei redditi) ai due Paesi. Lo ha analizzato tre lustri fa l'allora giovane politologo americano Paul Pierson che conosce bene l'Italia in quanto è stato docente all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole. La mente (e il braccio) economico della squadra di Reagan è stato il giovane (allora aveva 35 anni) Ministro del Bilancio, David Stockman. In seguito a confronti durissimi con il Congresso e con le lobby ha portato a casa la riduzione delle imposte (e i tagli alla spesa). Anche se Stockman riuscì ad attuare solo parte del programma (come ammise nella sua autobiografia) e la sua carriera successiva nel private equity ha ombre, nel 1981-85 con la sua energia e determinazione riuscì a rimettere in moto una macchina (gli Usa) afflitta da stagnazione e inflazione. Il prossimo Esecutivo sarà di 12 Ministri (oltre al Presidente del Consiglio). Vincerà chi sin da adesso annuncerà che saranno giovani (un età non superiore ai 50 anni all'assunzione dell'incarico) e non parlamentari. Si sgombrerà rapidamente il campo da molti pretendenti a un numero ristrettissimo di incarichi e da complesse alchimie per tentare di fare quadrare il cerchio. Vai alla homepage 05/02/2008.

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Alba, il voto dei lettori per il sindaco (sezione: Grillo)

( da "Centro, Il" del 05-02-2008)

 

Teramo Alba, il voto dei lettori per il sindaco Intanto la politica pre-elettorale si accende sul blog di Beppe Grillo.

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ROMA No, non mi candido . Come aveva già detto a La Stampa due sabati (sezione: Grillo)

( da "Stampa, La" del 05-02-2008)

 

ROMA "No, non mi candido". Come aveva già detto a "La Stampa" due sabati fa, Beppe Grillo conferma la propria volontà di non "scendere in campo" in una intervista pubblicata su "Reporter nuovo", settimanale della Scuola Superiore di Giornalismo della Luiss. "Perché? Ma è naturale: non ho nessuna voglia di entrare in quella bolgia che è il Parlamento. Il mio obiettivo è mandare a governare dei giovani che possiedano determinati requisiti. Queste sono le persone che stiamo cercando di formare. Il rinnovamento è già cominciato, dal v-day dell'8 settembre". Ma lui non si sente leader: "No, ho solo fatto da megafono, ho accelerato dei tempi, il rinnovamento è la Rete". "Internet - afferma - è un po' come la rivoluzione di Gutenberg. Il giornalista - sottolinea Grillo, che ha in preparazione il secondo vaffa-day il 25 aprile sull'informazione - come intermediario tra chi fa la notizia e chi la legge, è destinato a sparire. Il futuro è nella rete, dove ogni cittadino ha gli stessi diritti e le stesse chance. Il giornalista che scrive on line deve avere ben chiaro il principio del contraddittorio: se scrive qualcosa di sbagliato lo bombardano di e-mail, di proteste. A vincere non sarà più il potere, ma la reputazione, la fiducia che i lettori hanno in lui". \.

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Il motivo della protesta "Non ci hanno coinvolto" (sezione: Grillo)

( da "Corriere Adriatico" del 05-02-2008)

 

An, Udc e Fi spiegano. La maggioranza critica Il motivo della protesta "Non ci hanno coinvolto" Pesaro - Un consiglio spaccato. Mentre ieri mattina si teneva, nella sala del consiglio comunale, la seduta straordinaria per celebrare il progetto "Noi memori" sulla Shoah, realizzato dagli studenti dell'istituto d'arte Mengaroni, i consiglieri di minoranza erano presso la Sinagoga per celebrare la Giornata della Memoria. "La scelta di non partecipare alla seduta straordinaria solenne in ricordo delle vittime della Shoah è stata una scelta obbligata sia nel metodo che nel merito" scrivono Fi, Udc e An. "Nel metodo perchè non siamo stati coinvolti sia a livello di Ufficio di presidenza, che a livello di Conferenza dei capigruppo. Nel merito perchè riteniamo che l'indirizzo pedagogico voluto dall'assessore Gennari non rispecchi lo spirito che deve contraddistinguere una ricorrenza storica come la Giornata della Memoria, che richiama ai valori della riconciliazione e della pace". E sul "foglio fossile" incriminato: "vogliamo che sia rimosso perchè genera confusione". Le consigliere Catalano e Renzoni, invece, hanno partecipato all'assise straordinaria. Intanto i gruppi consiliari di maggioranza, esprimono un vivo rammarico per la scelta fatta dai consiglieri di opposizione. "Un tema come questo andrebbe sottratto sempre alle tentazioni di strumentalizzazione politica - fanno sapere in una dichiarazione - soprattutto di fronte ai giovani che non possono comprendere come, verso l'orrore dei campi di concentramento e la tragedia di tutte le persecuzioni del Novecento, non si manifesti sempre e soltanto uno sdegno genuino come il loro e uno spirito di concorde impegno per ricordare. E' auspicabile che si trovi un modo sincero e credibile per chiedere scusa alle ragazze e anche ai docenti". Solidarietà anche dagli Amici di Beppe Grillo che scrivono: "Ragazzi, siamo vicini a voi e ai vostri professori, e apprezziamo moltissimo la vostra iniziativa che riteniamo di alto livello".

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Shoah, celebrazione con polemica (sezione: Grillo)

( da "Corriere Adriatico" del 05-02-2008)

 

Causa della discordiai "fogli fossili"collocati dai ragazzidell'Istituto d'artesul selciatodi piazza del PopoloPer gli studentie gli insegnantisi tratta di un dibattito "incomprensibile" Seduta solenne del Consiglio, la minoranza diserta e si reca in Sinagoga Shoah, celebrazione con polemica Pesaro - Disvelate le tracce di Storia, incastonate in piazza del Popolo. I "fogli fossili", che documentano le leggi razziali, sono tornati a essere letti, "calpestati", tra i passi dei cittadini. Documenti riesumati dall'archivio comunale che parlano del più grande dramma del Novecento: il Fascismo e le leggi razziali sono stati installati, come ceramiche, sul selciato di piazza del Popolo e ieri mattina sono stati inaugurati. A realizzare il progetto i ragazzi delle quarte e quinte, dell'istituto d'arte Mengaroni, che, sono stati ricevuti dal consiglio comunale in seduta straordinaria - esclusa la presenza della minoranza in polemica per il mancato coinvolgimento - per celebrare il loro lavoro "Noi memori", progetto vincitore del concorso nazionale 2007/2008 "I giovani ricordano la Shoah" promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. Al 70 anniversario dell'emanazione delle leggi anti ebraiche, gli studenti, con la consulenza storica di Paride Dobloni, hanno ricercato "documenti che testimoniano piccole e grandi storie, dolorose e commoventi, di esclusione e di emarginazione, di vite spezzate, di vite sconvolte e di quotidianità annullate da insensate disposizioni di legge". Il progetto ministeriale prevedeva la ricerca di documenti e fonti locali e la polemica, sul "foglio fossile" costituito da una prima pagina di un quotidiano che si è sentito sulla "gogna mediatica", ha lasciato i ragazzi disorientati. "Il dibattito locale che si è generato è incomprensibile - ha detto la dirigente scolastica dell'istituto Mengaroni, Marcella Tinazzi - e dobbiamo aiutare gli studenti a decodificarlo dopo il loro lavoro di ricerca vigorose e ben fatto". E anche per il prefetto Luigi Riccio, che si è complimentato con gli studenti, ricordare la Shoah è un dovere civico e morale: "La giornata della Memoria è un monito contro le intolleranze e l'antisemitismo, ma è anche una giornata di riflessione, di narrazione - ha commentato il Prefetto -, un momento per non dimenticare tutte le guerre, visibili e invisibile, note e nascoste, che mietono vittime nel mondo". Anche l'assessore alle Politiche Educative Maria Pia Gennari ha accolto con grande partecipazione il progetto, ribadendo come l'autonomia della scuola non si possa mettere in discussione: "Non abbiamo bisogno di rimedi perchè non c'è stato nessun errore - ha detto - si può solo discutere sulla convenienza o meno di certe scelte ma non imporre di cambiarle". La scuola ha già comunque proposto un progetto di integrazione delle fonti, che formano sul selciato quella che è stata battezzata "La via italiana della Shoah". Dopo la fase istituzionale i ragazzi sono scesi in piazza perchè i loro "fogli narranti" prendessero luce e la loro performance scenica, "Senza parole", corpo e anima. Sul tema del ritorno a casa dei deportati, gli studenti hanno preso il cuore della piazza, vestiti di stracci e rotti dal dolore, in un tuffo all'indietro nel tempo. E hanno preso la parola, in nome dei loro compagni di scuola, i due rappresentanti di istituto Fabio Lucchi e Gloria Biondi che hanno detto a una voce sola: "Non si può cancellare il passato cancellando i documenti, ci aspettiamo di essere capiti e non fraintesi dalla nostra città. Questi sono fogli, ma non volano, perchè è pesante il loro messaggio". Hanno espresso solidarietà ai ragazzi gli "Amici di Beppe Grillo" di Pesaro. VALENTINA ANTONIOLI,.

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Si va verso le elezioni, ipotesi 13 aprile Chiti: data referendum è il 18 maggio (sezione: Grillo)

( da "Stampaweb, La" del 05-02-2008)

 

(11:4) - LA CRISI Si va verso le elezioni, ipotesi 13 aprile Chiti: data referendum è il 18 maggio Il presidente del Senato Franco Marini ha rimesso il mandato + La Cdl: "Al voto". Veltroni: "Occasione perduta" + Governo accelera su referendum: domani la data + Bertinotti: "Io, Dio e il socialismo" GIACOMO GALEAZZI OPINIONI Quindici anni dopo Il commento di ANDREA ROMANO SCRIVI Meglio il voto o un governo che cambi la legge? MULTIMEDIA AUDIO Veltroni: regole per evitare la frammentazione AUDIO Berlusconi: al paese un governo operativo AUDIO Il pressing di An: nessuna possibilità VIDEO Franco Marini, la vita e la carriera politica AUDIO Casini: sarà difficile fare un Governo AUDIO Da escludere l'ipotesi governicchio FOTOGALLERY Crisi di governo, i voti ai ministri VIDEO Intervista a tutto campo a Mercedes Bresso AUDIO Beppe Grillo sulla situazione politica in Italia Il presidente del Senato rimette l'incarico nelle mani di Napolitano. Probabili elezioni anticipate ad aprile ROMA Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto presidenziale con sui si indice per il prossimo 18 maggio il referendum sulla legge elettorale. Lo riferisce il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. Se come previsto Napolitano indirà le elezioni il referendum salterà di un anno. "Niente intesa su legge elettorale" Franco Marini ha intanto rimesso nelle mani di Giorgio Napolitano l'incarico che il capo dello Stato gli aveva conferito per cercare di formare un governo finalizzato alla riforma della legge elettorale. Si fa quindi molto più consistente l'ipotesi delle elezioni anticipate, probabilmente il 13 aprile. Il presidente del Senato, che ieri aveva tenuto l'ultimo giro di consultazioni a palazzo Giustiniani, ha constatato che non c'è una "significativa maggioranza su una precisa ipotesi di riforma elettorale". Il presidente della Repubblica ha "preso atto" di quanto gli ha riferito Marini e ha ringraziato il presidente incaricato per "l'alto senso di responsabilità con cui ha svolto il compito affidatogli". Alle sue conclusioni Marini è giunto dopo aver parlato con i leader dei maggiori partiti, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi e Walter Veltroni, e con i presidenti emeriti della Repubblica. La Cdl unita: si vada alle urne Ogni leader, nel rispettivo colloquio con il presidente del Senato, è rimasto sulle sue posizioni. Per Fini, sarebbe stato "impossibile formare un governo "di scopo"". Berlusconi aveva sottolineato che bisogna andare "subito al voto" dopo le consultazioni e che un esecutivo per le riforme sarebbe stato "una perdita di tempo". Il leader dei Pd, che ha ribadito la necessità di un governo che "in tre mesi" avrebbe potuto mettere mani alle prime necessità, ha parlato di una "occasione persa". Con queste premesse, Marini è salito al Quirinale: "È diffusa tra le forze politiche la consapevolezza della necessità di modificare la legge elettorale vigente. Non ho riscontrato però l'esistenza di una significativa maggioranza su una precisa ipotesi di riforma elettorale", ha spiegato il presidente del Senato al termine del colloquio con Napolitano. Il "totodata": voto 6 o 13 aprile A questo punto, è subito partito il "totodata" per le prossime elezioni. Fini era stato il primo a sbilanciarsi: "Credo che si voti o il 6 o al più tardi il 13 aprile", aveva detto il leader di Alleanza nazionale il 31 gennaio. Adesso che anche le consultazioni di Franco Marini sono finite, appare sempre più probabile che il capo dello Stato scioglierà le Camere e si tornerà alle urne proprio ad aprile. E le domeniche in cui chiamare gli italiani al voto potrebbero essere proprio quelle del 6 o del 13 aprile. Infatti, non devono passare più di 70 giorni per avere il nuovo Parlamento: questo il limite temporale previsto dalle norme che regolano la prassi per il voto, secondo la Costituzione. L'ipotesi Election-day: insieme politiche e amministrative Se la data prescelta per le elezioni politiche fosse il 6 aprile, è possibile che le amministrative potrebbero svolgersi il 20 aprile. In questa domenica, però, si celebra la Pasqua ebraica (che comincia la sera di sabato 19 aprile) e generalmente si tende a evitare che le tornate elettorali coincidano con le festività religiose. Sconsigliate, tuttavia, le domeniche successive, il 27 aprile e il 4 maggio, visto che con le feste del 25 aprile e del 1 maggio compongono i due tradizionali 'pontì di primavera. Sempre possibile, infine, che si arrivi ad un election day, accorpando politiche e amministrative. Insomma, il "nodo" della possibile data del voto è già all'esame delle segreterie dei partiti e sono in molti a ritenere che lo sia già anche del Colle, soprattuto dopo la visita di questa mattina al Quirinale del ministro dell'Interno, Giuliano Amato. Montezemolo: "La prossima legislatura dovrà assumere un profilo costituente" Direttamente di prossima legislatura ha invece parlato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo: "La prossima legislatura dovrà assumere un profilo costituente. La priorità delle priorità è la riforma dello Stato. Serve uno stato più snello e più competitivo in linea con quanto avviene in altri Paesi - ha spiegato il leader di Confindustria -". Delle prossime tappe ha parlato anche la presidente del Pd al Senato, Anna Finocchiaro: "È chiaro" che sarà Romano Prodi a guidare la fase fino alle elezioni anticipate che ormai sembrano scontate. "A meno di clamorose sorprese", ha aggiunto Finocchiaro. Ed è già campagna elettorale Tutti i partiti parlano insomma di campagna elettorale. Per il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli "il centrodestra ha dimostrato uno scarso senso delle istituzioni, ora c'è la campagna elettorale, in cui il centrosinistra deve presentarsi unito e rinnovato nel programma". Per Gianfranco Rotondi, leader della Dca, "la prossima legislatura potrà vedere tra i suoi terreni di confronto la questione delle riforme". Simile il commento di Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie della Lega: "La partita adesso è davvero finita, ora tutti sotto la doccia perchè la vera partita la si gioca da ora, con il ritorno alle urne: tempi supplementari o arbitri alla Byron Moreno si facciano da parte".

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