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Documento d’interesse Inserito
il 23-4-2009
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Il Corriere della sera 23-4-2009
Usa, la Rice autorizzò l'utilizzo del «waterboarding»
a Guantanamo
Un memo rivelerebbe il ruolo diretto dell’ex
Segretario di Stato
Secondo Ap approvò verbalmente la richiesta della Cia
di utilizzare la tecnica dell'annegamento simulato
WASHINGTON - Il capitolo oscuro sull’utilizzo di
tortura negli interrogatori da parte di agenti americani si arricchisce di
nuovi particolari e di una protagonista illustre, Condoleezza Rice. Nel luglio
del 2002 la Rice, allora consigliere per la Sicurezza nazionale, approvò
verbalmente la richiesta della Cia di utilizzare la tecnica del waterboarding
(annegamento simulato) sul presunto terrorista di al Qaida Abu Zubaydah. Pochi
giorni dopo, il Dipartimento di Giustizia approvò l’utilizzo di questa tecnica,
come riportano i memo segreti che l’amministrazione Obama ha reso pubblici, tra
mille polemiche, la settimana scorsa. Il ruolo dell’ex Segretario di Stato
viene descritto in un rapporto mostrato mercoledì dalla Commissione per
l’intelligence del Senato.
LA TESTIMONIANZA - In questo documento vengono
riportati nel dettaglio i passaggi con cui le pratiche più dure e crudeli
utilizzate dalla Cia furono ideate e approvate ai più alti livelli della Casa
Bianca nell’era di George W. Bush. In questa cronologia appare chiaro come il
ruolo rivestito dalla Rice fu molto più importante di quello da lei ammesso lo
scorso autunno in una testimonianza scritta presentata alla Commissione
armamenti del Senato. Nella sua testimonianza l’ex Segretario di Stato sostiene
di aver solo preso parte a riunioni in cui si era discusso sulle richieste di
interrogatorio della Cia, ma si era poi deciso di chiedere una valutazione
legale al ministro della Giustizia. La Rice aveva detto di non ricordare i
dettagli delle riunioni. Invece, il braccio destro di Bush ebbe un ruolo
diretto nella vicenda dando per prima il via libera all’allora direttore della
Cia George Tenet. Pochi giorni dopo, e dopo l’approvazione del ministero della
Giustizia, come si legge nel memorandum segreto del 1 agosto 2002, il detenuto
Zubaydah veniva sottoposto a waterboarding almeno 83 volte nel solo mese di
agosto. Un portavoce della Rice, contattato dalla Ap, si è rifiutato di
commentare la notizia. Nel documento reso pubblico mercoledì appare inoltre
evidente come i pareri negativi di alcuni legali dell’amministrazione Bush su
queste pratiche furono repentinamente accantonati. Questo documento del
Comitato per l’Intelligence è stato rivelato pochi giorni dopo che la
Commissione armamenti del Senato ha realizzato un esaustivo rapporto in cui
vengono descritti minuziosamente i legami tra gli interrogatori brutali della
Cia e gli abusi ai prigionieri di Guantanamo, a Cuba, ma anche in Afghanistan e
nel carcere di Abu Ghraib in Iraq.
23 aprile 2009