PRIVILEGIA
NE IRROGANTO |
|
|||||||||
|
||||||||||
|
||||||||||
|
Documento inserito: 3-2-2018 Il ConsigliO n° 98/Assicurazioni Compagnie di assicurazione Quale
scegliere? Come usare al meglio i siti delle
Autorità di controllo. Come informarsi sulla
loro gestione, le loro criticità. Di Mauro Novelli
3-2-2018 Sommario 1)
Il sito dell’IVASS (Istituto Vigilanza
Assicurazioni) 2)
Il sito
dell’AGCM (Antitrust). 3)
ATTENZIONE ai siti che comparano i costi delle
polizze rcauto Assicurazioni:
valutiamole. Chi può informare esaurientemente
i cittadini che hanno necessità di coperture assicurative dello stato di
salute, della correttezza nei confronti degli assicurati, dei comportamenti
“industriali”, delle modalità di collocazione dei servizi offerti inerenti le
compagnie di assicurazione? Vediamo come è possibile
(cercare di) orientarsi tra i siti che offrono informazioni sulle aziende
assicurative. 1) Il sito
dell’IVASS (Istituto Vigilanza Assicurazioni)
E’ anzitutto opportuno
spulciare con pazienza il sito dell’IVASS (www.ivass.it). L’istituto, oggi
operativo nell’ambito della Banca d’Italia, sostituì, dal 1° gennaio 2013,
l’ISVAP operativo nell’ambito del Ministero dello sviluppo economico. L’IVASS pubblica mensilmente
il “Bollettino di Vigilanza. Il link seguente riconduce all’ultimo numero del
Bollettino: La pubblicazione è
strutturata, di norma, come segue: PROVVEDIMENTI 1.1 PROVVEDIMENTI DI
CARATTERE GENERALE 1.2 PROVVEDIMENTI
RIGUARDANTI SINGOLE IMPRESE 1.3 MODIFICHE STATUTARIE 2. PROVVEDIMENTI SANZIONATORI 2.1 SANZIONI AMMINISTRATIVE
PECUNIARIE: ORDINANZE 2.2 SANZIONI DISCIPLINARI:
RADIAZIONI - INTERMEDIARI 3. PARERI RESI ALL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO (ART. 20, COMMA 4, L. 287/90) 4. ATTI COMUNITARI DI INTERESSE PER IL SETTORE ASSICURATIVO
4.1 SELEZIONE DALLA GAZZETTA
UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEA 5. ALTRE NOTIZIE Spulciando i vari numeri del
Bollettino nei capitoli relativi ai “provvedimenti” e facendo una ricerca per
denominazione della compagnia che si intende monitorare è possibile venire a
conoscenza dei comportamenti scorretti che, per quell’azienda, hanno dato
luogo a sanzioni. Dobbiamo a proposito rilevare una lacuna: nei provvedimenti
di radiazione di singoli intermediari, oltre al nominativo di chi è oggetto
di radiazione, sarebbe opportuno inserire anche la compagnia per la quale il
soggetto ha operato. Questa ulteriore informazione renderebbe le aziende più
accorte nel reclutare operatori. Altra pubblicazione IVASS
interessante è la “Reportistica reclami” al seguente link: https://www.ivass.it/pubblicazioni-e-statistiche/statistiche/reportistica-reclami/index.html . Questi sono gli obbiettivi
della pubblicazione evidenziati dallo stesso istituto: “La pagina contiene i dati sui reclami
ricevuti dalle imprese di assicurazione italiane, a livello aggregato e per
singola impresa. Sono pubblicati anche i dati comunicati dalle imprese di
assicurazione aventi sede in un altro Paese UE e operanti in Italia in regime
di stabilimento o di libera prestazione dei servizi (sono tenute alla
comunicazione le sole imprese UE che ricevono nell’anno un numero di reclami
superiore a 20). L’elaborazione consente di raffrontare i dati delle singole compagnie,
ordinarli e classificarli in base a diverse chiavi (numero dei reclami vita,
numero dei reclami r.c. auto…) e di conoscere
l’incidenza dei reclami sia rispetto al “fatturato” di ciascuna impresa,
espressa in termini di numero di reclami ricevuti per ogni milione di euro di
premi raccolti, sia rispetto al numero dei contratti in essere. Sono, altresì, pubblicati i dati sui reclami nei confronti delle
imprese di assicurazione presentati dai consumatori all’IVASS”. A quella dei reclami si
affianca la fondamentale pubblicazione della “Reportistica sanzioni”: https://www.ivass.it/pubblicazioni-e-statistiche/statistiche/reportistica-sanzioni/index.html . In merito, IVASS informa
che: “In questa pagina è possibile consultare le statistiche relative all’esito dei procedimenti sanzionatori e alle ordinanze di ingiunzione emesse dall’IVASS con dettagli relativi alla tipologia, ai destinatari, al Servizio che ha avviato il procedimento, alle prime 10 imprese per importo sanzioni totali e per importo sanzioni r.c. auto, ai primi 10 gruppi assicurativi per importo sanzioni r.c. auto e alle prime 5 sanzioni. In merito alle polizze RCAuto, l’IVASS propone alcuni suggerimenti e accortezze
al seguente link: https://www.ivass.it/consumatori/rc-auto/come-scegliere/index.html
2) Il sito dell’AGCM (Antitrust).
Altrettanto interessante
risulta il sito dell’Antitrust (www.agcm.it): si possono reperire
informazioni fondamentali circa l’attività delle compagnie: dal livello di
correttezza commerciale, a problemi di pubblicità ingannevole, ad accordi di cartello, fino al
livello di inclinazione alla recidiva. Nel link che segue,
sostituite ai due asterischi il nome della azienda assicurativa. Il link vi
rimanderà al sito dell’#AGCM (Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato) presentandovi gli articoli del
bollettino riguardanti l’entità che volete monitorare. Ecco il link: http://www.agcm.it/cerca.html?searchword=**&searchphrase=all
3) ATTENZIONE
AI SITI CHE COMPARANO I COSTI DELLE POLIZZE RCAUTO
Vari
siti offrono comparazioni circa i premi delle polizze RCAuto
offerte sul mercato assicurativo. E’ del tutto evidente che il risultato
della ricerca dipende dal numero delle compagnie comparate: maggiore è tale
numero e più il risultato si avvicina al premio effettivamente più basso dei
prodotti in vetrina. Una
ricerca dell’IVASS del 2014, informava che il numero di compagnie monitorato
dai vari siti comparativi era in genere pari a 18 aziende, ma di fatto il
numero era inferiore. Si
ricorda che le imprese assicurative italiane che offrono Responsabilità
civile Auto e Natanti sono 88; che sono 31 le compagnie estere che offrono in
Italia polizze RCAuto e che sono 26 quelle estere
che offrono RC Natanti. Riportiamo
le valutazioni finali dell’IVASS circa l’indagine 2014 dei siti comparativi: IVASS.
INDAGINE SUI SITI COMPARATIVI NEL MERCATO ASSICURATIVO ITALIANO Risultanze
e conseguenti interventi di vigilanza Ad esito della “Indagine sui siti comparativi
nel mercato assicurativo italiano” svolta dall’Istituto e pubblicata nel
sito, sono emersi diversi profili di criticità in aree sensibili per la
tutela del consumatore così sintetizzabili: Conflitti
di interesse ·
i
siti comparano solo (o prevalentemente) le imprese con cui hanno stipulato
accordi di partnership e da cui percepiscono provvigioni; ·
di tale
conflitto di interesse non viene data chiara informativa. Copertura
di mercato. Indicazione del numero di imprese comparate ·
l’indicazione
della “copertura di mercato”, intesa come quota delle imprese comparate
rispetto al totale, è assente o misleading; ·
viene
pubblicizzato un numero di imprese comparate (in genere 18) spesso superiore
a quello effettivo. Modello
di comparazione ·
la
comparazione si basa esclusivamente sul prezzo; non sono oggetto di
comparazione i contenuti della polizza (massimali, franchigie, rivalse,
esclusioni…); ·
ciò
determina il rischio che al cliente non sia offerto un prodotto adeguato
rispetto alle proprie esigenze assicurative ed inoltre che sia effettuata una
comparazione di prodotti disomogenei; ·
è
stata rilevata una variabilità ingiustificata degli output di comparazione
(instabilità numerica) e l’assenza di motivazioni in caso di mancanza di
quotazione di alcune imprese; ·
l’assenza di
quotazioni per alcuni profili particolarmente sfavorevoli (età, zona
territoriale) lascia ritenere che vi possano essere politiche di selezione
dei rischi, forse anche concordate con le imprese partners. Abbinamento
delle coperture accessorie alla r.c.auto ·
è
emerso il forzato abbinamento di garanzie accessorie, anche in assenza di
richiesta del consumatore, come probabile conseguenza delle politiche
remunerative (i siti percepiscono provvigioni maggiori in caso di abbinamento); ·
per
eliminare le coperture il consumatore deve usare il meccanismo di deselezione (opt out). Messaggi
pubblicitari ·
sono
presenti messaggi pubblicitari del tipo “risparmia fino a 500 euro“ o
“compara i migliori prodotti o le migliori imprese”, che non risultano
fondati su elementi verificabili onon forniscono
indicazione sui criteri di valutazione; Consenso
Privacy e altre liberatorie ·
è
stata rilevata l’acquisizione automatica mediante unico click di una
pluralità di consensi per il trattamento dei dati rilevanti per la privacy,
per l’utilizzo degli stessi per finalità pubblicitarie o commerciali e per
presa visione dell’informativa precontrattuale prevista dalla normativa
assicurativa; ·
ciò
indebolisce il livello di consapevolezza del consumatori sui consensi resi. Trasparenza
delle informazioni sui siti ·
le
informazioni relative al sito, al suo ruolo ed all’attività svolta non sono
facilmente reperibili e non adeguatamente evidenziate; ·
non
risulta di immediata percezione la natura commerciale dell’attività svolta e
l’assetto proprietario del sito; ·
non
sono indicate le modalità per presentare reclami. In considerazione di tali criticità IVASS è
intervenuto nei confronti dei siti comparativi oggetto dell’indagine
chiedendo di adottare, entro il 31 gennaio
2015, specifiche misure correttive, così sintetizzabili: 1) indicare in home page l’elenco delle
imprese di assicurazione con cui sussistono accordi di partnership ai fini
della comparazione e indicare chiaramente che il servizio di comparazione è
soggetto a remunerazione da parte di tali imprese; 2) indicare nell’output di
comparazione, per ciascuna polizza, le provvigioni corrisposte dall’impresa
in caso di conclusione del contratto; 3) dare chiara indicazione della quota di
mercato comparata; 4) garantire che il numero delle imprese
pubblicizzate ai fini del confronto corrisponda a quello delle imprese
effettivamente comparate. In caso di mancata quotazione di una o più imprese,
ne deve essere data spiegazione e le quotazioni mancanti vanno comunque
fornite in un momento successivo al consumatore; 5) adottare un processo di rilevazione
delle esigenze assicurative del cliente e di quotazione tale da esporre un
ranking in cui siano presenti solo prodotti rispondenti alle esigenze
manifestate dal cliente; 6) non basare la comparazione solo sul prezzo,
ma anche sulle caratteristiche “chiave” della polizza, presentando queste
ultime secondo uno standard uniforme, in modo da agevolare il confronto tra
le diverse offerte; 7) evitare forme di abbinamento
forzato delle coperture accessorie alla r.c. auto e
meccanismi di opt out a carico del consumatore; 8) modificare la procedura di raccolta
del consenso privacy e di altre “liberatorie”; 9) rivedere i messaggi pubblicitari in
linea con la normativa vigente in materia di pubblicità ingannevole. |
|
||||||||