HOME PRIVILEGIA NE IRROGANTO di Mauro Novelli www.mauronovelli.it
Il ConsigliO Documento inserito l’1-11-2006
l ConsigliO n° 43.
Carte revolving. Chi le conosce, le
evita!
Di Mauro Novelli 1-11-2006
Ci siamo arrivati: ” Paga con
una carta revolving, avrai uno sconto!”.
Abbiamo da sempre cercato di
mettere in guardia i concittadini contro i pericoli finanziari derivanti
dall’utilizzo di carte revolving. Ma c’è ancora chi ritiene che il loro
utilizzo altro non è che l’evoluzione del sorpassato acquisto a rate.
La differenza è invece
enorme, vediamo perché.
1)
La carta revolving permette non l’acquisto di un bene a rate, ma
l’acquisto a rate di tutti i beni oggetto della nostra spesa. Nel primo caso,
si è in grado di valutare l’impegno finanziario della rata. Con la
revolving non si è assolutamente in grado di qualificare il peso
finanziario delle spese che si vanno cumulando nel tempo.
2)
Con il vecchio acquisto a
rate si era in grado di qualificare il quota aggiuntiva
di carico sul reddito guadagnato. Con la
revolving si continuano ad impegnare redditi futuri che si ritengono –
falsamente – certi ed acquisiti.
3)
Con il vecchio acquisto a
rate si valutava, perché conosciuto, l’impegno temporale dell’impegno. Con la
carta revolving la valutazione non è possibile: finché il massimale non
è raggiunto e finché si paga la quota, nessuno farà osservazione.
Quando questa arriverà non sarà possibile chiudere il contratto
se non pagando alte somme.
4)
Con il vecchio acquisto a rate l’incidenza del tasso era “pesato”
dalla somma delle rate, cioè dal numero delle rate per l’importo della
rata singola. Con la revolving il tasso può variare - lo decide il
gestore - ma si continua a spendere (molto) ed a pagare (poco): finché il
gestore non ci avrà in pugno. Se inadempienti, entreremo nell’elenco dei
“cattivi pagatori” e ci vedremo chiudere tutti i canali del credito.
5)
Con il vecchio acquisto a rate si poteva decidere di chiudere la
partita rimborsando le quote
residue, senza necessità di calcoli complicati. Con le
revolving, non si sa mai con precisione la somma da versare per chiudere la
partita: le somme che il gestore ci chiederà saranno quasi sempre
impossibili, ci vedranno impotenti e dubbiosi. Quasi sempre si decide di proseguire
con le spese, magari ripromettendoci una morigeratezza dal fiato corto.
Inoltre, si consideri che il
tasso applicato alla nostra carta revolving varia dal
16 al 21 per cento su base annua. Oggi ci sono istituti di credito che offrono prestiti
personali tra il 7 e l’8 per cento: dalla metà a tre
volte più economico.
“Sconto se si usa la carta
revolving”; “compri oggi e paghi fra due anni”: facciamo il vuoto attorno a chi
vuol farci credere che le eventuali nostre entrate di
domani son già oggi nelle nostre casse e
contro chi vuol imporci una ferrea ipoteca sui nostri redditi futuri.
Raccomandazione:
quando
sottoscrivete il contratto per una carta di credito, fate molta attenzione:
chiarite con puntualità il tipo di carta da voi richiesto: in caso di
silenzio, potreste ritrovarvi a vostra insaputa “titolare” di una carta
revolving mentre pensavate di entrare in possesso di una normale carta di
credito, con addebito mensile di tutte le spese fatte.
Ci vuole pazienza, sono
così convenienti!