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PRIVILEGIA NE IRROGANTO
di
ARCHIVIO DI DOSSIER “I COSTI DELLA POLITICA”
Dal 6 al 13 novembre 2007
Vai all’Archivio Generale del Dossier
I COSTI DELLA POLITICA di LAURA DE BENEDETTI ? LODI ? NON
SCADRÀ domani il termine ultimo per la rid... ( da "Giorno, Il (Varese)" del 06-11-2007)
Enti locali, via ai tagli Si comincia dai cda ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 06-11-2007)
Finanziaria di risparmi? Come al solito i sogni si sono
spenti all'alba ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del
06-11-2007)
Costi della politica tagli al corecom ( da "Secolo XIX, Il" del 06-11-2007)
Per i manager il tetto di stipendio c'è. A discrezione
del premier ( da "Italia Oggi" del 06-11-2007)
Costi della politica, una sola poltrona a ferrara tua ( da "Nuova Ferrara, La" del 06-11-2007)
Tagli alle ass, sì con polemiche ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-11-2007)
Duemila euro per restare vicesindaco ( da "Nuova Venezia, La" del 06-11-2007)
Ridurre i gettoni rende di più ( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-11-2007)
I candidati della Civica Borghetti tenta il colpo ( da "Corriere Alto Adige" del 06-11-2007)
L'Anci: risparmi sovrastimati ( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-11-2007)
Qualità e costi-benefici L'impegno della Regione ( da "Corriere della Sera" del 06-11-2007)
Dalla Casta alla beffa: la Finanziaria si rimangia le
promesse antispreco ( da "Panorama.it" del 06-11-2007)
Il Governo propone, l'opinione pubblica dispone ( da "Voce d'Italia, La" del 06-11-2007)
QUANDO GARIBALDI CHIEDEVA DI TAGLIARE ( da "Agi" del 06-11-2007)
Questo Governo sa solo inseguire la cronaca ( da "Opinione, L'" del 06-11-2007)
Le poltrone della Provincia ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 06-11-2007)
<Incompatibilità? Niente di ufficiale> ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 06-11-2007)
Venezia Una torta da un milione ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 06-11-2007)
POSTE: PROPONE SOLUZIONI INNOVATIVE PER ACCESSO A SISTEMA
SANITARIO ( da "Caltanet" del 06-11-2007)
COSTI POLITICA:BIANCHI, NON RIUNIRE INFRASTRUTTURE-TRASPORTI ( da "Wall Street Italia" del 06-11-2007)
Fuori gli onorevoli dai cda Giro di vite sulle Fondazioni ( da "Finanza e Mercati" del 07-11-2007)
Consiglieri 'firma e fuggi'? La colpa è dei giornalisti ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
07-11-2007)
Ci rimettono i Comuni e le Province ( da "Arena, L'" del 07-11-2007)
I troppi lavori dei magistrati ( da "Secolo XIX, Il" del 07-11-2007)
La soluzione è cacciare i giornalisti - aldo balzanelli ( da "Repubblica, La" del 07-11-2007)
Consiglieri, stipendio più gettone e niente stampa in
commissione - via bignami ( da "Repubblica, La" del 07-11-2007)
"così si crea un esercito di piccoli
stipendiati" - luciano nigro ( da "Repubblica, La" del 07-11-2007)
Gorizia Il bel gesto di De Santis l Democrazia Comune
International plaude alla decisione del consig... ( da "Piccolo di Trieste, Il" del 07-11-2007)
Consiglieri assenteisti sì al taglio dei gettoni ( da "Trentino" del 07-11-2007)
"Così si abbattono i costi della politica" ( da "Stampa, La" del 07-11-2007)
Bolzano via dai cda: sindaco contestato ( da "Alto Adige" del 07-11-2007)
La Camera taglia le spese per 12 milioni di euro ( da "Stampa, La" del 07-11-2007)
Asiu e atm più magri tagliati i consiglieri di
amministrazione ( da "Tirreno, Il" del 07-11-2007)
Costi della politica: il rimedio?\n Fuori i giornalisti ( da "Corriere di Bologna" del 07-11-2007)
Federalismo ed economia ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-11-2007)
Sofri: <Taglio dei consiglieri e porte chiuse ai
giornalisti> ( da "Corriere di Bologna" del 07-11-2007)
Taglio dei consiglieri (da 9 a 3) ma i costi aumentano ( da "Corriere della Sera" del 07-11-2007)
274.000 ( da "Corriere della Sera" del 07-11-2007)
ASIU e Atm, sono queste le due società partecipate del
comune ( da "Nazione, La (Livorno)" del 07-11-2007)
Questione di poltrone partito democratico sotto accusa ( da "Corriere Adriatico" del 07-11-2007)
CONVEGNO. Molti funzionari all'incontro sui costi della
politica ai Palazzi Scaligeri. Pastorello: <Mi chiamano l'uomo dalle cinque
poltrone ma ho solo due indennità> ( da "Arena.it, L'" del 07-11-2007)
COSTI POLITICA: BERTINOTTI, PER 2008 -12 MLN EURO
DOTAZIONE CAMERA ( da "Asca" del 07-11-2007)
COSTI POLITICA:CAMERA TAGLIA DOTAZIONE 2008,RISPARMIA 12
MLN ( da "Wall
Street Italia" del 07-11-2007)
<Paghiamo i vigilantes con le indennità> ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 07-11-2007)
Commissioni in stile bulgaro Serve una svolta ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 08-11-2007)
I costi della politica ( da "Tribuna di Treviso, La" del 08-11-2007)
Il sindaco risparmia sugli assessori ( da "Tribuna di Treviso, La" del 08-11-2007)
Pedicone in ferie, consiglieri senza gettone ( da "Repubblica, La" del 08-11-2007)
Previdenza, 70 poltrone in palio ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-11-2007)
Ai consiglieri 100 mila euro al mese ( da "Repubblica, La" del 08-11-2007)
Consiglieri a caccia di gettoni 47 commissioni in un mese
- andrea chiarini ( da "Repubblica, La" del 08-11-2007)
<Il sindaco dia l'esempio Si tagli lo stipendio> ( da "Corriere di Bologna" del 08-11-2007)
Costi della politica, traballa la riforma Sofri ( da "Corriere di Bologna" del 08-11-2007)
Costi della politica, il Palazzo si spacca ( da "Corriere di Bologna" del 08-11-2007)
I Gal, enti sconosciuti dove un consulente può guadagnare
anche 400 euro al giorno ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-11-2007)
Il presidente: prendo meno di ciò che mi spetta per legge ( da "Giorno, Il (Milano)" del 08-11-2007)
In 3 guadagneranno più che in 9 Municipalizzata, capogruppo
di Prc scrive al ministro: È uno scandalo ( da "Giorno, Il (Milano)" del 08-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA? Non è questo il modo di tagliarli :
va giù pesante il seg ( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del
08-11-2007)
Un Consiglio da 18 milioni l'anno ( da "Stampa, La" del 08-11-2007)
I COSTI DELLA POLITICA. Dopo le polemiche della Cdl
contro la passata amministrazione per le consulenze costose, le nuove nomine
non invertono la tendenza ( da "Arena.it, L'" del 08-11-2007)
Professori pagati o volontari? La Giunta ha alzato i
compensi ( da "Arena.it, L'" del 08-11-2007)
Enti pubblici, dai Cda tolte 5.000 poltrone ( da "Corriere della Sera" del 08-11-2007)
<In bagno le mazzette per l'assessore ( da "Corriere della Sera" del 08-11-2007)
Comuni, solo sulla carta i tagli ai consiglieri ( da "Trentino" del 08-11-2007)
QUESTA modesta sforbiciata ai costi della politica, su
scala locale, assomiglia ad un ravvedim ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
08-11-2007) + 1 altra fonte
Il curriculum di ogni politico deve essere reso pubblico ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
08-11-2007)
Ssn, commissari nelle regioni pigre ( da "Italia Oggi" del 08-11-2007)
Dieta per l'acft, cala il cda ( da "Nuova Ferrara, La" del 08-11-2007)
Vujasinovic ruba la scena a Udovicice fa volare la Pro
Recco contro il Cremona ( da "Secolo XIX, Il" del 08-11-2007)
La casta dei consiglieri che governa le società ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-11-2007)
Sacerdoti nelle disfatta di ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 08-11-2007)
Per una sanità eccellente occorre coesione sociale ( da "Gazzetta di Reggio" del 08-11-2007)
Tra le righe/ Benetton, Caltagirone e De Benedetti: ecco
la Camera dei Lord della Borsa ( da "Affari Italiani (Online)" del 08-11-2007)
L'altro approccio alla legalità ( da "AprileOnline.info" del 08-11-2007)
I consiglieri pagheranno il posto auto ( da "Trentino" del 09-11-2007)
Medicinali da banco: rivincita delle farmacie ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 09-11-2007)
Così crescono i costi della politica ( da "Arena, L'" del 09-11-2007)
Con le aste sul web la Regione taglia i costi della
politica ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del
09-11-2007)
Tagli anche ai rapporti interpersonali Sempre più
impossibile il contatto tra rappresentati e rappresentanti ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
09-11-2007)
"legge giusta ma poi il sistema è impazzito" -
luciano nigro ( da "Repubblica, La" del 09-11-2007)
Sei consigliere? hai doppio stipendio ( da "Repubblica, La" del 09-11-2007)
Se fare una fiera costa 5 milioni ( da "Tirreno, Il" del 09-11-2007)
I consiglieri a doppio stipendio - silvia bignami ( da "Repubblica, La" del 09-11-2007)
Tav, verso la soluzione intermedia ( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-11-2007)
Congelati gli stipendi dei parlamentari - silvio buzzanca
carmelo lopapa ( da "Repubblica, La" del 09-11-2007)
Costi della politica, rapagnà si appella allo statuto
regionale ( da "Centro, Il" del 09-11-2007)
Oltre il gettone anche i rimborsi: dal Comune 200 mila
euro per i consiglieri comunali ( da "Corriere di Bologna" del 09-11-2007)
Anche un libro per dire no al taglio delle circoscrizioni ( da "Gazzetta di Modena,La" del 09-11-2007)
Consiglieri, rimborso oltre al gettone: dal Comune 200
mila euro alle aziende ( da "Corriere di Bologna" del 09-11-2007)
Soldi ai partiti: mai più da concessionari ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-11-2007)
Mantovani: <Rinuncio all'indennità> ( da "Corriere del Veneto" del 09-11-2007)
Circoscrizioni, caccia al gettone. Rc denuncia: m ( da "Corriere del Veneto" del 09-11-2007)
Moltiplicate le commissioni ( da "Corriere del Veneto" del 09-11-2007)
Due Comuni un solo segretario ( da "Libero" del 09-11-2007)
ROMA - Tempo dieci giorni e i cittadini italiani
potrebbero essere obbligati a pagare di tas ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 09-11-2007)
Ecco tutti i progetti Caritas ( da "Settegiorni (Rho)" del 09-11-2007)
FERRARA, LO SPETTACOLO "IL LUPO E LA CAPRA"
INAUGURA LA STAGIONE DEL TEATRO RAGAZZI ( da "Sestopotere.com" del 09-11-2007)
Derivati una trappola per le imprese? ( da "Voce d'Italia, La" del 09-11-2007)
<Così crescono i costi della politica> ( da "Arena.it, L'" del 09-11-2007)
FINANZIARIA: SENATO APPROVA GIRO DI VITE CONSIGLIERI.OK
COPERTURA TICKET ( da "Asca" del 09-11-2007)
COSTI POLITICA: F.MARTUSCIELLO, DOPO MINISTRI RIDURRE
ASSESSORI CAMPANIA ( da "Asca" del 09-11-2007)
Finanziaria. Dal Senato una raffica di tagli alle spese,
improbabile la fiducia ( da "Rai News 24" del 09-11-2007)
Costi della politica Il Parlamento boccia la norma che
taglia lo stipendio agli onorevoli ( da "Provincia di Como, La" del 09-11-2007)
La giornata odierna: dalla Casta di Rizzo e Stella a
Dante con Pietro Gibellini, alla Rsi di Chiarini ( da "Giornale di Brescia" del 10-11-2007)
Basso Garda, con un euro per abitante si contribuisce ai
nuovi spazi Anffas ( da "Giornale di Brescia" del 10-11-2007)
Costi della politica: ridotti i ministri e 80 Comunità
montane in meno ( da "Giornale di Brescia" del 10-11-2007)
Meno ministri, meno assessori ( da "Provincia di Cremona, La" del 10-11-2007)
Roma. dal taglio alle poltrone del governo (vedi
l'articolo a fianco) fino alla riduzione ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-11-2007)
Taglio ai ministri, via il ticket sanità Sforbiciata ai
costi della politica. Finocchiaro: una compattezza mai vista del centrosinistra ( da "Unita, L'" del 10-11-2007)
Consiglieri rinunciate al gettone - aldo balzanelli ( da "Repubblica, La" del 10-11-2007)
Costi della politica, vertice coi capigruppo ( da "Repubblica, La" del 10-11-2007)
Sofri convoca i capigruppo vertice sui costi della
politica - silvia bignami ( da "Repubblica, La" del 10-11-2007)
Consiglieri rinunciate al gettone ( da "Repubblica, La" del 10-11-2007)
Giunta, così gli stipendi ( da "Provincia Pavese, La" del 10-11-2007)
Dall'asm alle consociate, scattano i tagli ( da "Provincia Pavese, La" del 10-11-2007)
Passa la stretta per gli enti locali ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-11-2007)
Tagli ai costi della politica ( da "Provincia Pavese, La" del 10-11-2007)
Finanziaria: i costi della politica ( da "Tirreno, Il" del 10-11-2007)
Finanzaria: i costi della politica ( da "Mattino di Padova, Il" del 10-11-2007) + 3 altre
fonti
Ministri ed entiè l'ora dei tagli ( da "Secolo XIX, Il" del 10-11-2007)
Andria, il Consiglio è fermo da un anno ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-11-2007)
LA SALERNITANA in numeri. Radiografia della
vicecapolista. Rosa.</I ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
10-11-2007)
Consiglieri e assessori ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-11-2007)
'Ex' di tutti i partiti (con ufficio stampa) per vegliare
sull'acqua che beviamo ( da "Resto del Carlino, Il (Nazionale)" del
10-11-2007)
La corsa ai resort esotici ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-11-2007)
Prefettura: <Boscolo Todaro incompatibile come
vicesindaco> ( da "Corriere del Veneto" del 10-11-2007)
Pronto soccorso super affollato <Il sistema sanitario
è malato> ( da "Corriere del Veneto" del 10-11-2007)
Cancellate 80 comunità montane ( da "Trentino" del 10-11-2007) + 3 altre
fonti
Scuole penalizzate? Forza Italia chiede lumi ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 10-11-2007)
Il Senato approvagli articoli della Finanziariadedicati
ai costi della politica: ridotti i compensi degli amministratori localigiro di
vite sulle comunità montane ( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del
10-11-2007) + 1 altra fonte
Finanziaria, via al taglio dei ministri ( da "Corriere della Sera" del 10-11-2007)
Stop alle "spese pazze" nel caso di viaggi di
amministratori locali: viene infatti fissato ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 10-11-2007) + 2 altre
fonti
Farmaci, ultimo attacco alla Bersani ( da "Corriere della Sera" del 10-11-2007)
Costi della politica Via libera dell'aula di palazzo
Madama agli articoli 14 e 15 della fina ( da "Stampa, La" del 10-11-2007)
I COSTI DELLA POLITICA ( da "Stampa, La" del 10-11-2007)
Delusione Cdl Calderoli polemizza con l'Udc: Le assenze
hanno salvato il centrosinistra ( da "Stampa, La" del 10-11-2007)
Di OLIVIA POSANI - ROMA - SOLO 12 MINISTRI, ma dal
prossimo gove ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 10-11-2007)
NASCE IL 'PACCHETTO-TRASPARENZA' LE SOCIETÀ
CONCESSIONARIE DI SERVIZIO PUBBLICO NON POTRANNO PIÙ FIN... ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 10-11-2007)
LETTERA APERTA LA TURCO DETTA LE CONDIZIONI PER
RIPRENDERE IL DIALOGO SULLA VENDITA DELLE MEDICINE A PAGAMENTO 0 Cari
farmacisti, così non va. Stop alla rappresaglia ( da "Nazione, La (Nazionale)" del 10-11-2007) + 1 altra
fonte
Quei nuovi leader che fanno cose vecchie ( da "Libero" del 10-11-2007)
Il ritorno del governo snello ( da "Corriere.it" del 10-11-2007)
<Si vuole screditare il servizio pubblico> ( da "Sicilia, La" del 10-11-2007)
Incompatibilità, il vicendaco Todaro restituirà al Comune
duemila euro ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-11-2007)
Belluno Passo avanti per i tagli ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 10-11-2007)
Tagli sulle Prealpi, aumento in vista per il Friuli Vg ( da "Gazzettino, Il" del 10-11-2007)
Comunità montane dimezzate nel Veneto ( da "Gazzettino, Il" del 10-11-2007)
<Ma i risparmi saranno inferiori al previsto> ( da "Gazzettino, Il" del 10-11-2007)
Rally Aci-Etv, gli assi lariani lanciano la sfida ( da "Corriere Di Como, Il" del 10-11-2007)
Ma l'indagine va avanti e spunta un quarto uomo ( da "Sicilia, La" del 10-11-2007)
Qualche risparmiosui costi della politica ( da "Sicilia, La" del 10-11-2007)
Le norme Sforbiciate Comunità montane, poltrone e
<spese pazze> ( da "Provincia di Sondrio, La" del 10-11-2007)
Mastella fa le bizze poi si allinea Tagliato il numero
dei ministeri Il Guardasigilli ha votato per i risparmi in Parlamento ma
<solo per responsabilità> Prodi soddisfatto, la Fino ( da "Provincia di Sondrio, La" del 10-11-2007)
Per le società pubbliche è iniziata Un decreto della
Finanziaria riduce il consiglio d'amministrazione ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
11-11-2007)
I COSTI DELLA POLITICA ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
11-11-2007)
Decreto contro i costi della politica, poche le poltrone
tagliate in Polesine ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
11-11-2007)
Di ROBERTO GRIMALDI LO IMPONEVA la legge Finanziaria
dell'anno scorso: il ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
11-11-2007)
Di CATERINA ZANIRATO IL DECRETO 'taglia costi della
politica' è ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
11-11-2007)
Sanità veneta, modello nazionale di efficienza ( da "Arena, L'" del 11-11-2007)
Dopo La Casta arriva Arnoldo Foa ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 11-11-2007)
Basta dequalificare l'ospedale, più risorse ( da "Nazione, La (Siena)" del 11-11-2007)
Demagogia e costi della politica ( da "Nuova Ferrara, La" del 11-11-2007)
Un sistema sanitario che non dà garanzie ( da "Provincia Pavese, La" del 11-11-2007)
Non è un ente inutile, ecco perchè - fabrizio guerrini ( da "Provincia Pavese, La" del 11-11-2007)
Cinque nuovi progetti, lite sulle consulenze - marika
caumo ( da "Trentino" del 11-11-2007)
Salamone (ds): uno spreco creare un cda per irisacqua ( da "Messaggero Veneto, Il" del 11-11-2007)
POLICLINICO, UNA RICETTA ( da "Corriere della Sera" del 11-11-2007)
I punti della prossima riunione ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 11-11-2007)
Addio Ato. E i Comuni risparmiano La Finanziaria: via gli
Ambiti territoriali, finanziati dagli enti locali ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
11-11-2007)
Prodi taglia-tutto se la prende con i mini-sindaci ( da "Libero" del 11-11-2007)
Santagata e rizzo un 'duello' su la casta ( da "Gazzetta di Modena,La" del 11-11-2007)
Cala la scure sulle poltrone, tutti contro tutti ( da "Mattino di Padova, Il" del 11-11-2007)
Quattro assessori da licenziare Un <rompicapo> per
la Moratti ( da "Giornale.it, Il" del 11-11-2007)
E ora gli assistiti rischiano di dover pagare le medicine ( da "Giornale.it, Il" del 11-11-2007)
SANITÁ/1 La protesta delle farmacie ( da "Brescia Oggi" del 11-11-2007)
<Sanità veneta, modello nazionale di efficienza> ( da "Arena.it, L'" del 11-11-2007)
Con la riduzione degli Ato sui rifiuti più cara la tassa
per il 60% dei toscani ( da "Nazione, La (Firenze)" del 12-11-2007)
Fuori i compensi dei membri delle partecipate e dei
collegi ( da "Arena, L'" del 12-11-2007)
La politica costa ancora di più ( da "Panorama" del 12-11-2007)
Finanziaria prendi i soldi e vota ( da "Panorama" del 12-11-2007)
Lezioni per esperti di progetti europei ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 12-11-2007)
Circoscrizioni, la corsa ai gettoni d'oro ( da "Corriere del Veneto" del 12-11-2007) + 1 altra
fonte
Poltrone in circoscrizione, spese aumentate del 30% ( da "Corriere del Veneto" del 12-11-2007) + 1 altra
fonte
La commissione ( da "Corriere della Sera" del 12-11-2007)
Caso Austoni/ L'ex primario di urologia chiede il
giudizio immediato. Ma il gup dice di no. L'inchiesta di Affari pag.2 ( da "Affari Italiani (Online)" del 12-11-2007)
Vi sentite piu' liberi? ( da "Blogosfere" del 12-11-2007)
LAVAGNO. I consiglieri di <Uniti per rinnovare
Lavagno> vogliono che i dati siano resi pubblici ( da "Arena.it, L'" del 12-11-2007)
La sfida qualitativa nel comparto sanitario ( da "Opinione, L'" del 12-11-2007)
FISCO. Lombardia, dalla Finanziaria regionale aiuti ai
cittadini meno abbienti ( da "HelpConsumatori" del 12-11-2007)
"Contro i giovani", a favore di chi? ( da "Blog Stefano Quintarelli" del 12-11-2007)
"POTENZIARE, ALTRO CHE TAGLI!" ( da "Azione, L'" del 12-11-2007) + 1 altra
fonte
LA LOMBARDIA TAGLIA LE TASSE E OFFRE SANITA' D'ECCELLENZA ( da "Provincia di Cremona, La" del 13-11-2007)
Stakanov delle Commissioni ( da "Provincia di Cremona, La" del 13-11-2007)
( da "Giorno, Il
(Varese)" del 06-11-2007)
I COSTI DELLA POLITICA di LAURA DE
BENEDETTI ? LODI ? NON SCADRÀ domani il termine ultimo per la riduzione dei
consigli di amministrazione delle società partecipate dagli enti pubblici: il
termine slitta al 22 novembre. Però al taglio delle poltrone dovranno
assogettarsi anche tutte le varie aziende figlie della capogruppo. Le
procedure sono spiegate dal presidente di Anci Lombardia, Lorenzo Guerini, in
una nota. "Nella normativa ? spiega ? già si parlava della scadenza del 7
novembre più 15 giorni. Ma i dubbi interpretativi dovuti all'estrema laconicità
della legge sono stati chiariti dalla Sezione Regionale di Controllo della
Corte dei Conti, in risposta ad una richiesta formulata dal Comune di Milano.
Ad esempio è stato stabilito che i cda decadranno non appena le rispettive
assemblee delle aziende avranno modificato gli statuti. I consigli decaduti
resteranno in carica fino alle nuove nomine qualora queste non avessero luogo
nell'ambito della stessa assemblea". "La scorsa settimana ? aggiunge
Guerini, questa volta in qualità di sindaco di Lodi ? abbiamo approvato un
indirizzo di Giunta per le nostre società partecipate. Nel prossimo consiglio
comunale, comunque prima del 22 novembre, illustrerò le modifiche degli
statuti". La riduzione dei componenti dei cda renderà difficile la
presenza delle minoranze: "Laddove i membri sono al massimo 3 ? spiega
Guerini ? potremmo affidare alle opposizioni la guida del Collegio sindacale.
Su 5 componenti invece la loro presenza potrebbe comunque essere garantita: ci
ragioneremo insieme". NON CI SARANNO invece nuovi bandi per le nomine:
"I cda decadranno in anticipo solo in ottemperanza ad una norma ?
ribadisce il primo cittadino ?, ma i consiglieri, in carica da un paio d'anni,
hanno ben operato ed è giusto che proseguano il lavoro". La normativa
riguarda anche le partecipazioni indirette: a Lodi oltre all'azienda Farmacie
(riunita ieri in assemblea) i cui membri del cda sono scesi da
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 06-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA Enti locali, via ai tagli Si
comincia dai cda ? ROMA ? LIMITI AL NUMERO di amministratori di società
partecipate da enti locali e compensi meno clamorosi per le cariche comunali.
( da "Resto del Carlino,
Il (Nazionale)" del 06-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA Finanziaria di risparmi? Come al
solito i sogni si sono spenti all'alba IL NOSTRO sistema politico intende solo
gestire il declino, autoconservando se stesso per il maggiore tempo possibile.
Il segnale lanciato ai cittadini con questa finanziaria è verbo inequivocabile:
potete gridare quanto volete, tanto qui comandiamo sempre noi. Non riescono a
ridurre neanche il numero delle comunità montane, figuriamoci il resto. Eppure
gli annunci erano stati roboanti: taglieremo di 1,3 miliardi di euro i costi
della politica. Alla fine della fiera non si riuscirà
ad arrivare neanche ad un terzo della somma prevista, incidendo ovviamente solo
sulle inezie. Ha proprio ragione Francesco Cossiga, che ha titolato il suo
ultimo libro: "Italiani sono sempre gli altri". Restano intatti i
consigli circoscrizionali, comunali e provinciali per non dire dei membri del
governo. Così come gli stipendi dei parlamentari, bloccati solo per cinque anni
e sempre agganciati a quelli degli alti magistrati: che ci vuole per modificare
questa norma, la bomba di Hiroscima? Neanche una parola sui portaborse, le cui
somme continueranno in gran parte a essere allegramente intascate dagli
"onorevoli": uno scandalo nello scandalo. Della limitazione al
finanziamento pubblico all'inutile editoria di partito neanche a parlarne e
inesistenti i tagli ai congrui bilanci di Camera, Senato e degli altri organi,
perché, udite udite "si lede l'autonomia costituzionale". Quando si
tratta di soldi, si dice sempre così. La percezione è chiara a tutti, ma non abbiamo neanche un solo strumento per fare rinsavire
questa "casta" che si è impossessata dei meccanismi elettorali e che
ciancia sulla centralità della politica, quando le sezioni di
partito sono i luoghi della non partecipazione per eccellenza. Profetico Oscar
Wilde: "Adoro i partiti, sono l'unico luogo dove non si parla di politica". Le mobilitazioni popolari, le inchieste
giornalistiche, i successi editoriali non li smuovono neanche di una virgola.
Cosa ci resta da fare? restituire ai sindaci i certificati elettorali? Così il
prossimo parlamento se lo eleggono da soli. Almeno non saranno eletti in nostro
nome. www.blogquotidiani.net/caligiuri/ - -->.
( da "Secolo XIX, Il" del
06-11-2007)
Regione DIMINUISCE il numero dei componenti del Corecom,
il Comitato regionale per le comunicazioni. Il consiglio regionale ha infatti
approvato all'unanimità una proposta di legge presentata da Giacomo Ronzitti,
Rosario Monteleone, Franco Orsi, Patrizia Muratore e Franco Rocca (Ufficio di
presidenza del Consiglio). La legge prevede che i componenti del Corecom
scendano, escluso il presidente, da sei a quattro e modifica così la legge
regionale che istituisce il Corecom, l'organismo che si occupa di assicurare a
livello regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo
in tema di comunicazioni. "La riduzione dei membri del Corecom, che è
stata proposta dall'Ufficio di presidenza ed è stata approvata oggi
all'unanimità dal Consiglio regionale, rientra fra le iniziative da tempo
assunte dall'Assemblea legislativa per ridurre i costi delle attività
istituzionali - spiega il presidente Giacomo Ronzitti - . Di
questa strategia complessiva fa parte anche la recente istituzione di una
commissione specifica che si pone come obbiettivo la razionalizzazione delle
spese del Consiglio regionale, individuando i settori in cui attuare misure di
riduzione dei costi". Per Ronzitti, infine, la modifica del Corecom
concorre ad un ridimensionamento della spesa della pubblica amministrazione
che, anche se contenuto, assume comunque un valore simbolico.
06/11/2007.
( da "Italia Oggi" del
06-11-2007)
ItaliaOggi ItaliaOggi - Primo
Piano Numero 263, pag. 5 del 6/11/2007 Autore: di Giampiero Di Santo Visualizza
la pagina in PDF Il Punto Per i manager il tetto di
stipendio c'è. A discrezione del premier Prima c'era il
taglio dei costi della politica e ora non c'è quasi più. Poi c'era l'emendamento Pippo Baudo che
avrebbe consentito ad alcune spa pubbliche, come
( da "Nuova Ferrara, La" del
06-11-2007)
Cronaca Costi della politica,
una sola poltrona a Ferrara Tua Sarà nominato un amministratore. I Verdi:
dovevano azzerare tutti i Cda Domani scade il termine previsto dalla legge
Finanziaria 2007 per ridurre i costi della politica
locale e ancora non è definito il quadro ferrarese. Ieri era atteso l'atto di
azzeramento di Ferrara Tua e la nomina dell'amministratore unico, è arrivato un
annuncio: il Comune ha "espresso formalmente la propria volontà di
procedere alla nomina di un unico reggente". Visto che però è necessario
modificare lo statuto, il Cda decadrà appunto domani lasciando formalmente un
vuoto fino al 15 novembre quando, "in sede notarile saranno apportate le
necessarie variazioni e contestualmente si procederà alla nomina". Sergio
Foschi è candidato a succedere a se stesso, da presidente ad amministratore,
però evidentemente qualcuno ha dimenticato di girare i fogli del calendario.
Per quanto riguarda l'Acft, invece, il tempo c'è visto che l'assemblea
straordinaria è stata convocata proprio per domani, manca però l'accordo
all'interno del centro sinistra. Il presidente della Provincia, Giorgio
Dall'Acqua, vorrebbe abbattere le poltrone da sette a tre, i vertici di alcuni partiti preferirebbero la riduzione soft a cinque: in ballo
ci sono stipendi di oltre 1.000 euro al mese. In aggiunta c'è la grana di Agea
Reti: il suo Consiglio di amministrazione, a differenza di quello della
"cugina" Acosea Impianti, è rimasto intatto, a cinque componenti, e
tale rimarrà fino alla scadenza naturale del prossimo aprile. Il minimo di componenti
previsti dallo statuto corrisponde al massimo indicato dalla legge, "ma
questo non basta a rispettare le indicazioni della Finanziaria - dice Barbara
Diolaiti, capogruppo Verde in Comune - che prevedeva l'azzeramento di tutti i
Cda e la loro eventuale ri-nomina in un secondo momento". Diolaiti ha
preparato fotocopie di una sentenza in questo senso della
Corte dei conti della Lombardia, da distribuire questa sera al vertice della
maggioranza proprio sui costi della politica. Sul
tappeto c'è anche la questione degli "stipendi", cioè delle indennità
fisse che i consiglieri di alcune società ("quasi tutte" sottolinea
l'esponente ambientalista) e della Provincia percepiscono al posto del gettone,
indipendentemente quindi dalla loro presenza alle
riunioni. I Verdi insistono sulla questione da tempo, chiedendo tra l'altro un
quadro aggiornato delle indennità, ma fino ad oggi non hanno ottenuto granchè
soddisfazione. Al Consorzio acquedotto del Basso Ferrarese l'indennità è stata
sdoppiata con la collegata Deltaweb ma solo ora si rischia davvero il suo
dimezzamento. Insomma, si taglia ma con la forbicina per le unghie, non certo
con la falce.
( da "Messaggero Veneto,
Il"
del 06-11-2007)
Molinaro (Udc): "È un grave danno per tutta la
regione" Blasoni (Fi): "Solo uno slogan per le elezioni" Tagli
alle Ass, sì con polemiche Varato il ddl, ma Antonaz si astiene. Beltrame: ora
la sperimentazione
( da "Nuova Venezia, La" del
06-11-2007)
Chioggia. Il prefetto dichiara l'incompatibilità,
allarme di Guarnieri Duemila euro per restare vicesindaco Contenzioso di Todaro
con il Comune: "Pago, ma aspetto il ricorso al Tar" di Enrico
Bellinelli CHIOGGIA. Sandro Todaro dichiarato incompatibile con la carica di
vicesindaco nella giunta Tiozzo. è la risposta del Prefetto al quesito
sollevato dall'ex sindaco Guarnieri prima e dall'attuale sindaco Tiozzo poi,
trapelata nella mattinata di ieri in città. La vicenda riguarda un contenzioso
amministrativo che interessa Todaro consigliere comunale nella prima giunta
Guarnieri. Il vicesindaco si dice pronto a pagare, ma Guarnieri ribatte:
"Vi avevo avvertiti: alcuni atti della giunta potrebbero essere
invalidati". La notizia ha preceduto il diretto interessato: a Todaro non
è ancora arrivata alcuna comunicazione dalla Prefettura, ma dal Ministero
dell'Interno qualcuno avrebbe telefonato a un politico chioggiotto: Todaro è
incompatibile. Questa la risposta al quesito posto da Fortunato Guarnieri al
Prefetto, e da questi al Ministero, ai primi di luglio. Todaro ha un
contenzioso amministrativo con il Comune, al quale deve restituire circa 4000
euro. Il Consiglio comunale, ai tempi della prima giunta Guarnieri, votò una delibera che trasformava l'indennità di funzione dei
consiglieri da gettone a una specie di stipendio. Il Comune stesso però obiettò
che in alcuni casi, e Todaro era uno di questi, lo "stipendio"
superava la somma degli equivalenti gettoni di presenza. Con una successiva delibera i consiglieri furono costretti a
restituire le somme in eccedenza. Todaro impugnò questa seconda delibera
di fronte al Tar, il quale ancora non si è pronunciato. "Per evitare
problemi politici - annuncia il vicesindaco - sono pronto a pagare. Ma la
delibera che assegnava l'indennità era giuridicamente valida. Poi si decise di
annullarla, ma la si poteva solo revocare e per me gli effetti maturati erano
legittimi. Lo stesso segretario generale Nen, nel febbraio
( da "Sole 24 Ore, Il" del
06-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2007-11-06 -
pag: 4 autore: La lettera Ridurre i gettoni rende di più I l titolo "Costi della politica, risparmi
dimezzati" pubblicato sulla prima pagina del Sole 24 Ore di domenica è di
grande effetto, ma del tutto infondato. Non credo di chiedere troppo se invito
a distinguere tra l'efficacia finanziaria di una norma di riduzione del numero
dei consiglieri comunali (per definizione, da attuarsi solo tra diversi
anni, alla scadenza dei consigli) e quella di riduzione immediata delle
indennità degli amministratori locali.Quanto all'emendamento Villone sugli
organi costituzionali volto a fissare un tetto per la crescita della spesa,
l'autrice dell'articolo Mariolina Sesto non avrebbe dovuto faticare molto per
constatare che esso determinava quel limite non "al 50% dell'inflazione
programmata", ma "al tasso di inflazione programmata",
esattamente come hanno autonomamente deciso, con apposito e formale comunicato,
gli organi di autogoverno degli stessi. Quanto alla soppressione degli Ato
(rifiuti e servizio idrico), la norma vale certamente molte decine di milioni
di euro, che non entrano nel bilancio dello Stato solo perché resteranno nelle
tasche dei cittadini o serviranno per investimenti delle Province e dei Comuni
proprio in quei settori (abbiamo acquedotti che perdono il 30% dell'acqua
immessa). Che non si sia stati in grado di quantificare il relativo risparmio-
malgrado le insistenti richieste in questo senso della Commissione Bilancio -
dice molto sullo stato della Pubblica amministrazione italiana, ma non riduce per
nulla la portata della norma (a spanne, in ogni province ci sono almeno due
Ato). Quanto all'emendamento sui ticket per la diagnostica, mi piacerebbe
sapere dove mai è stato concepita "l'originaria idea di coprire con questo
capitolo (costi della politica) l'intera abolizione del ticket". è vero
invece che non ci ha convinto latesidelministero dell'Economia sulla
incomprimibilità (ulteriore rispetto a quella fissata dal Ddl Finanziaria)
della spesa per acquisto di beni e servizi (Consip) e per la gestione degli
immobili. Non ci ha convinti, ma abbiamo "obbedito". Vengo infine
alla norma sugli emolumenti di dirigenti e amministratori pubblici. Anche in
questo caso, il risparmio non è stato cifrato. Ma, delle due, l'una: o la norma
non vale niente, perché non taglia lo stipendio di nessuno. Ma allora che
c'entra il populismo rosso alla polpot che sento evocare? O riduce gli
emolumenti di molti, e allora bisognerà essere seri e fare due cose elementari.
La prima: qualificare meglio le eccezioni indispensabili (es: gli incarichi
professionali in Rai). La seconda: definire con precisione il risparmio. Che
non sarà, nemmeno a quel punto, irrilevante. "Cominciano a fioccare i
primi dubbi sul reale applicabilità della misura"? Più che dubbi, a me
paiono reazioni assai vivaci e diffuse, che andranno selezionate, per
distinguere quelle fondate su esigenze reali da quelle ispirate all'obiettivo
di difendere veri e propri privilegi. In ogni caso, proprio l'ampiezza delle
reazioni chiarisce, al di là di ogni dubbio, le potenzialità della norma.
Enrico Morando Presidente della Commissione Bilancio del Senato A c ifra si
risponde con cifra. I numeri, invece, non ci sono. Noi abbiamo tentato, con
l'aiuto del relatore alla Finanziaria, di ricostruire quanto delle promesse riduzioni
di spesa che il ministro Santagata (si legga il comunicato del 29 settembre
ancora sul sito del Governo) aveva stimato in oltre un miliardo a regime fosse
presente nella manovra 2008. Nessuno invece, né il Governo né il Senato, sono
ancora riusciti a dire con certezza se quella promessa sia stata o no
mantenuta. Di più: le poche certezze, come i risparmi che – secondo il senatore
Morando – dovrebbero venire dalla "riduzione immediata delle indennità
degli amministratori locali" vengono contestate dall'Anci che le ritiene
sovrastimate. Quanto all'emendamento Villone, è vero che fissava il tetto alle
spese degli organi costituzionali entro il tasso di inflazione programmato ma
la versione fatta propria dal relatore, come il senatore può facilmente appurare,
restringeva ancora di più il limite di spesa portandolo al 50% dell'inflazione
programmata: misura che avrebbe consentito riparmi certi per 45 milioni di euro
nel 2008. Questi sì, erano stati quantificati ma in Finanziaria non ci sono
più. M. Se. EFFETTI FINANZIARI Occorre distinguere tra l'efficacia
"differita" della riduzione degli eletti e quella immediata del
taglio delle indennità.
( da "Corriere Alto
Adige" del 06-11-2007)
Corriere dell'Alto Adige - TRENTO - sezione: PRIMOPIANO
- data: 2007-11-06 num: - pag: 2 categoria: REDAZIONALE AVIO I candidati della
Civica Borghetti tenta il colpo AVIO - è uno scenario politico complesso quello
che si presenta ai cittadini di Avio che domenica si recheranno alle urne. Lo
schieramento di centrodestra è compatto intorno alla figura di Sandro
Borghetti, che si è guadagnato anche il sostegno del Patt, mentre il
centrosinistra si presenta con ben tre candidati sindaco, colleghi nella
precedente legislatura e ora "avversari ", almeno al primo turno:
Mauro Amadori, ex sindaco, Marco Sega, ex vicesindaco e Marino Salvetti, ex
assessore ai lavori pubblici. A nulla sono valsi i tentativi della direzione
provinciale della Margherita per sanare la spaccatura verificatasi in seno al
partito nello scorso marzo, che ha portato alla caduta della giunta Amadori e
di conseguenza alle elezioni anticipate di domenica prossima. Sia Amadori, che
guida una lista civica, che Salvetti, sostenuto da due liste (
( da "Sole 24 Ore, Il" del
06-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2007-11-06
- pag: 4 autore: L'Anci: risparmi sovrastimati Gli interventi sui Comuni
frutteranno meno dei 313 milioni calcolati in Senato Mariolina Sesto ROMA
"I risparmi che in Finanziaria vengono ricondotti ai tagli alle
retribuzioni dei consiglieri comunali sono sovrastimati ". Il
vicepresidente dell'Anci, Fabio Sturani, lancia l'altolà al Senato. Che ha stimato
in 313 milioni i tagli alle indennità dei rappresentanti delle amministrazioni
locali limitando lo stipendio al solo gettone di presenza.
E il presidente dell'Associazione dei Comuni Leonardo Domenici ha scritto una
lettera ai senatori per contestare formalmente i conti che riguardano i
risparmi provenienti dalle città. è dunque battaglia sul
valore dei tagli ai costi della politica. Oggi
Sturani è a Roma proprio per discutere con la maggioranza il valore di quei
tagli che dovrebbero finanziare in parte l'eliminazione del ticket sulla
diagnostica e la specialistica. L'associazione dei Comuni è ferma sulle sue
posizioni e ha dato incarico all'Ifel, l'Istituto che fornisce le
statistiche sulla finanza locale, di calcolare l'entità del taglio. Secondo
l'Anci, la sovrastima deriva dal fatto che alcuni Comuni hanno già
autonomamente deciso nei loro regolamenti di optare per il gettone di presenza come unica forma di retribuzione dei loro
consiglieri. Ma il ralatore alla Finanziaria Giovanni Legnini mantiene il
punto: "Il calcolo lo ha fatto il ministero dell'Economia e si aggira sui
300 milioni. Si tratta di una cifra molto fondata, tenendo conto dei rilievi
dell'Anci si potrà arrivare a 280 milioni, non meno". Intanto, il senatore
ulivista ed ex presidente dell'Anci,Walter Vitali con un intervento in Aula ha
fatto da cassa di risonanza della posizione dei Comuni. "Io sono un
senatore di maggioranza – è la sua premessa – e in questo momento delicato non
avrei alcun interesse a discostarmi dalla linea dell'Unione. Però se
l'Associazione dei Comuni ritiene incongrua la stima di risparmi che la
riguardano direttamente occorre ascoltarla e intervenire". Il senatore
ribadisce inoltre la sua contrarietà alla norma che, secondo il relatore,
sopprime circa 80 comunità montane (mentre secondo il ministero degli Affari
regionali ne farebbe fuori oltre 110) e che, nell'ultima versione, sembra aver
conservato il limite altimetrico di
( da "Corriere della
Sera" del 06-11-2007)
Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di
Milano - data: 2007-11-06 num: - pag: 4 autore: di ROBERTO FORMIGONI categoria:
REDAZIONALE
( da "Panorama.it" del
06-11-2007)
Italia - http://blog.panorama.it/italia - Dalla Casta
alla beffa:
( da "Voce d'Italia, La" del
06-11-2007)
( da "Agi" del
06-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA QUANDO GARIBALDI CHIEDEVA DI
TAGLIARE... Stampa Invia questo articolo Ultimissime GARIBALDI: BLITZ LEGA ALLA
CAMERA, TRADITORE E MASSONE GARIBALDI: BLITZ LEGA ALLA CAMERA, TRADITORE E
MASSONE OMICIDIO PERUGIA: FERMATI TRE GIOVANI DERIVATI: RADDOPPIATA ESPOSIZIONE
ENTI LOCALI TERRORISMO ISLAMICO: ROS, NESSUN RISCHIO PER ITALIA TERRORISMO:
RECLUTAVANO KAMIKAZE, 20 ARRESTI DERIVATI: SACCOMANNI, VERIFICHE SU 4 GRUPPI
BANCARI PAKISTAN: RETATE CONTRO MANIFESTANTI, OLTRE 110 ARRESTI BIAGI: PRODI,
SCOMPARE GRANDE MAESTRO DELL'INFORMAZIONE AFGHANISTAN: DECINE TALEBANI UCCISI
IN RAID AEREO NATO Quotidiani online Difesa oggiPolizia oggiStato oggi La
battaglia contro i costi della politica? L'aveva gia'
ingaggiata oltre cent'anni fa nel Parlamento italiano, Giuseppe Garibaldi. Si',
proprio l'"eroe dei due mondi" il 13 maggio 1876 presento', scritta
di suo pugno, una proposta di legge (la n.21 della XII legislatura) per
chiedere una limitazione di stipendi, pensioni e assegni pagati dallo Stato. L'iniziativa
moralizzatrice di Garibaldi e' presente in un volumetto a cura dell'Archivio
storico della Camera dei deputati, presentato in occasione della giornata di
studio introdotta dal presidente di Montecitorio, Fausto Bertinotti, per il
bicentenario della nascita del protagonista dell'unita' d'Italia. Garibaldi,
nel presentare la sua proposta moralizzatrice della spesa pubblica, parte
naturalmente da riferimenti adatti a un generale: "Quando una fortezza
assediata, od una nave in ritardo, si trovano mancanti di viveri - scrive - i
comandanti ordinano si passi dall'intera alla mezza razione o meno. In Italia
si fa l'opposto: piu' ci avviciniamo alla bolletta e piu' si cerca di
scialacquare le gia' miserrime sostanze del paese". Drastica la proposta
del deputato Garibaldi: "Finche' l'Italia non sia rilevata dalla
depressione finanziaria in cui ineditamente e' stata posta, nessuna pensione,
assegno o stipendio pagati dallo Stato potranno oltrepassare le 5 mila lire
annue". (AGI).
( da "Opinione, L'" del
06-11-2007)
Oggi è Mar, 06 Nov 2007 Edizione 241 del 06-11-2007
Fuori dal vaso / A colloquio con Luigi Crespi Questo Governo sa solo inseguire
la cronaca di Luigi Crespi La debolezza del Governo La cosa più sorprendente è
il modo in cui un tema come quello della sicurezza esplode, come l'agenda dei
politici del Consiglio dei Ministri sia dettata dai titoli dei giornali. Che la
sicurezza sia diventata improvvisamente un'emergenza tale da dover mettere
insieme maggioranza e minoranza, dimostra come ci sia un'ansia da prestazione
da parte della politica: e questo è un segno di
debolezza. Il problema sicurezza esiste da tempo e mi lascia perplesso il modo
in cui la politica lo affronta. Il drammatico episodio
di Roma è diventato il paradigma dell'emergenza per il modo in cui l'hanno
trattato i giornali; la politica non è in grado di
dare un indirizzo politico e morale al paese, è in balia degli eventi. Se uno
vuole sapere di cosa si occuperà il prossimo consiglio dei ministri, lo deve
chiedere a Paolo Mieli. Tutto è legato alla reazione: non c'è nessuna capacità di
progettare. Il tema sicurezza poi, non può essere limitato agli stranieri,
perché è una cosa più ampia: ci sono 700mila emigrati iscritti ai sindacati e
migliaia di stranieri che sono proprietari di una casa. Il problema sicurezza
non riguarda solo gli stranieri, ma la parte clandestina di loro che viene
catturata dalla malavita. Invece adesso ci troviamo di fronte delle situazioni
razziste assolutamente insensate: nella diatriba tra il nostro governo e quello
rumeno, per esempio, hanno ragione loro. Cinque romeni vanno a fare la spesa e
vengono massacrati dagli skinheads: prima erano gli albanesi, oggi i romeni.
Forse il problema è da un'altra parte. Comunque questo è un governo debole
perché insegue la cronaca e ? di conseguenza ? diventa ogni giorno più debole.
Finanziaria Berlusconi è decisamente un tipo strano, infatti ha dichiarato che
non ha mai provato a comprarsi dei senatori, quando sanno tutti che ad alcuni
di loro ha fatto capire che se fossero passati con lui, gli avrebbe garantito
una poltrona: secondo me era meglio se gli proponeva dei soldi. Mi ha lasciato
decisamente perplesso, perché secondo me è assolutamente legittimo che il capo
dell'opposizione tenti in modo democratico di rovesciare un governo che si
regge su minoranze variegate e discutibili. Così come non c'è niente di
vergognoso, da parte del governo, nel provare a restare in piedi in ogni modo.
Berlusconi gli deve dare una spallata, mica un calcio nel sedere... Parlando
della Finanziaria, è evidente che tutti si aspettano uno scivolone dietro
l'altro, perché tenere insieme tutte le componenti politica
sulla visione economica è la cosa più complicata. Alla fine faranno una
Finanziaria talmente inefficace che andrà bene a tutti. Altrimenti con le
divergenze che ci sono tra Bertinotti e Dini, ogni giorno può essere quello
della resa dei conti. E' chiaro però che Prodi può farcela, ci ha già
dimostrato altre volte una grande capacità di sopravvivere, ma il problema è il
prezzo da pagare per farlo: Bertinotti dice che il governo è malato, Dini è in
disagio permanente, Di Pietro e Mastella non fanno altro che litigare. Questo
governo è in crisi, non per un'opposizione incalzante, ma per una incapacità
strutturale di stare insieme. Costi politica
Qualche giornale, dopo un po' di pausa, ha ricominciato a cavalcare il tema dei
costi della politica. Bisogna ribadire che gli
interventi della politica sono demagogici e
inefficaci. Prima dei costi della politica, bisogna
ridurre i costi dello Stato, degli apparati, come ad esempio tutti i dipendenti
dei prefetti. La gente non ne può più, in un periodo come questo dove non si
riesce ad arrivare alla fine del mese, ogni tipo di privilegio fa imbestialire
tutti. Ma non è riducendo il numero dei parlamentari che si risolve i problemi;
prima bisognerebbe ridurre le province e i comuni, oppure eliminare i Prefetti,
che sono un retaggio post-bellico. Bisogna ripensare tutto, per dare risposte
vere, ma con chi le ripensi le cose? Prima c'è bisogno di rinnovare la politica.
( da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 06-11-2007)
Ca' Corner è stata tra i primi a rendere pubblici i
compensi e a ridurre il numero di consiglieri di amministrazione Le poltrone
della Provincia Venezia(m.f.)
( da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 06-11-2007)
Il caso riguarda Sandro Todaro e si
riferisce alla mancata restituzione di gettoni di presenza
nella prima giunta Guarnieri "Incompatibilità? Niente di ufficiale"
Il vicesindaco comunque si dice pronto a pagare nel caso sia questa la
decisione del giudice ChioggiaDuemila euro per saldare una pendenza, un debito,
che altrimenti lo renderebbe incompatibile con la carica ricoperta. La
notizia, non ufficiale, ha trovato fin qui sponda in alcuni esponenti della
opposizione consiliare. Il debitore obbligato a saldare il conto per evitare la
decadenza sarebbe l'attuale vicesindaco, già candidato sindaco di Lega Nord,
Sandro Todaro. Il quale sostiene di non saperne niente, di "non aver
ricevuto alcuna carta", ma accetta di discutere il suo caso. Che impone un
passo indietro di sei-sette anni. Durante la prima Giunta Guarnieri, 1997-2002,
fu deliberato ad un certo punto un emolumento, un fisso mensile per i
consiglieri al posto dei gettoni di presenza.
Successivamente quel provvedimento venne annullato. Un atto del genere
significò che l'atto non era mai stato assunto. Pertanto i consiglieri comunali
furono chiamati a restituire la differenza tra quando incassato col fisso
mensile e quanto effettivamente avrebbero maturato col gettone di presenza. Cifre differenti a seconda della maggior e minor
frequenza alle varie sedute. Ci fu chi restituì l'equivalente di 7500 euro, chi
come Todaro avrebbe dovuto restituirne 3500. Todaro ed altri quattro
consiglieri decisero di affidarsi al giudizio del Tar ritenendo che la delibera
in questione fosse stata indebitamente annullata."Non aveva niente di
irregolare - dichiara il vicesindaco - caso mai, aggiunge - andava revocata e
questa prassi non avrebbe cancellato gli effetti prodotti nel periodo di
vigenza". Nel febbraio dello scorso anno, stante il ricorso al Tar, il
segretario comunale Stefano Nen convenne "sull'opportunità di sospendere
ogni procedura (il recupero del credito, ndr) sino all'esito della causa".
Per questo motivo Todaro sostiene di non avere pagato. Aggiunge di essere
pronto a farlo non appena gli venisse formalizzata una richiesta del genere.
Che dovrebbe arrivare caso mai dalla Prefettura visto che sia il citato
segretario Nen, prima di lasciare l'incarico e l'ex sindaco Guarnieri si sono
rivolti proprio alla Prefettura prefigurando una condizione di incompatibilità
per Todaro che oltre a quello citato ha anche un secondo "contenzioso"
che lo vede creditore del Comune per 20mila euro.Sulla vicenda Fortunato
Guarnieri fa questa considerazione: "In caso di conclamata
incompatibilità, visto che la cosa era risaputa perché da me riferita al
Consiglio comunale, risulterebbero impugnabili tutti gli atti della Giunta
assunti presente il vicesindaco". Il quale avverte: "Se mi si chiede
di pagare, pagherò in attesa di vedere cosa deciderà il Tar".G.B.
( da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 06-11-2007)
VeneziaUna torta da un milione di euro. È l'ammontare
che, con le dovute approssimazioni, si spartiranno per questo 2007 gli
amministratori in società pubbliche e private nominati o indicati
dall'amministrazione comunale. Nel mucchio ci sono "colossi" come
Actv e Vesta (ora Veritas) ma anche realtà molto più piccole che comunque hanno
i loro organi societari. In questa piccola galassia c'è un po' di tutto: dai
rappresentanti delle categorie economiche della città agli ex consiglieri
comunali o assessori che per scelta propria o delle urne elettorali non sono
stati confermati nei precedenti ruoli. Ci sono personaggi impegnati a tempo
pieno nella società che presiedono o amministrano e quindi hanno un compenso
adeguato allo sforzo, ci sono poi i consiglieri i cui posti sanno di
"pegno" pagato dall'attuale maggioranza alle forze politiche, anche di
opposizione. Insomma, poltrone più o meno redditizie per chi ha la fortuna o le
capacità per entrare nei giochi.I compensi più notevoli sono stati
ridimensionati nel corso dell'anno in seguito alle disposizioni introdotte
dalla passata Finanziaria, secondo la quale i presidenti non possono percepire
indennità superiori al 70 per cento dell'indennità del primo cittadino. Così,
il compenso del presidente Actv, Marcello Panettoni, è passato da 150mila euro
a 68mila, mentre i compensi dei consiglieri di amministrazione sono leggermente
aumentati, passando da 20mila 658 euro a 24mila tondi. Rimane uguale il
compenso del presidente di Ames (Farmacie comunali e personale non docente
delle scuole), Efstathios Tsuroplis (già consulente politico dell'ex sindaco Paolo
Costa), che percepisce 68mila euro. Identico anche il compenso dell'economista
Francesco Giavazzi, che da Arsenale Spa percepisce 15mila euro l'anno. In Asm,
la società che gestisce autorimesse, parcheggi e il servizio car-sharing, che
sta costruendo il people-mover, il compenso del presidente Giorgio Nardo è
stato elevato da 26mila euro a 45mila e sono stati adeguati (più 50 euro) i gettoni di presenza. Dato che in questi giorni, il Casinò è un tema caldo, dati alla
mano si può dire che l'intero consiglio di amministrazione compreso il
presidente non percepisce in un anno molto di più di un ispettore di sala.
Secondo i dati del sindaco, questi guadagna mediamente 139mila euro, il che
significa che ci sarà chi percepirà cifre più elevate e altri che guadagneranno
uno stipendio più esiguo. In ogni caso, per il presidente Mauro Pizzigati ci
sono 70mila euro, mentre per i consiglieri di amministrazione 22mila 600 euro
per ciascuno.Invariato il compenso di Claudio Orazio, già assessore importante
del Comune ed ex sindaco di Cavallino Treporti: 36mila euro come presidente di
Edilvenezia. Un altro ex assessore, Giampaolo Sprocati, percepisce 26mila euro
in qualità di presidente di Insula, la società per la manutenzione urbana di
Venezia. L'Ive, immobiliare veneziana, è la società che sta realizzando gli
interventi di edilizia residenziale per conto del Comune. Il compenso del
presidente Ezio Micelli, è di 20mila euro, che si aggiungono ai 10 mila di
compenso quale amministratore unico de Il Teatro Srl.
( da "Caltanet" del
06-11-2007)
> NEWS--> Roma, 6 nov. (Adnkronos) - All'eHealth
Conference 2007 di Bologna, che si svolge oggi nel quadro del COM-PA, Poste
Italiane presenta soluzioni integrate per offrire ai cittadini nuove e piu'
semplici opportunita' di accesso ai servizi sanitari. E' quanto si legge in una
nota che spiega che il Gruppo intende proporsi come partner qualificato,
attraverso una gamma di prodotti che pongono al centro la persona. Lo scopo e'
quello di favorire l'interazione tra Pubblica Amministrazione e privati, in
linea con la missione sociale che determina il ruolo di Poste Italiane nel Sistema-Paese.
( da "Wall Street Italia" del
06-11-2007)
Di ANSA - (ANSA) - ROMA, 6 NOV - Sull'ipotesi
di riaccorpare i ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti nell'ambito del
programma di riduzione dei costi della politica, il
ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, si è detto contrario spiegando che
"non si può fare la parodia di Penelope, per cui un giorno facciamo la
tela e un altro la smontiamo". Interpellato a margine
dell'assemblea generale di Assoporti, Bianchi ha rilevato che fra i due
ministeri "il punto di contatto sono le infrastrutture di collegamento. In
questo campo la ripartizione è stata fatta scindendo le opere dalla gestione
dei servizi e la ripartizione sta funzionando. Non vedo motivo di rimetterle in
discussione". Bianchi ha ricordato che "un anno e mezzo fa c'é stato
il provvedimento di separazione dei due ministeri e non si può rismontare tutto
da mattina a sera, anche se ora avessimo dubbi. Ho sempre sostenuto che
esistono decisioni nette su alcuni compiti dei due ministeri - ha concluso -
Quello delle Infrastrutture si occupa di opere che non hanno niente a che
vedere con la mobilità e che per noi sono arabo". Durante il suo
intervento all'assemblea generale di Assoporti, Bianchi aveva accennato alla
riduzione dei ministeri con una battuta a proposito della riduzione delle
autorità portuali: "Dire senza spiegare il perché che bisogna ridurre le
autorità portuali da
( da "Finanza e Mercati" del
07-11-2007)
Di Redazione del 07-11-2007 da Finanza&Mercati del
07-11-2007 [Nr. 219 pagina 2] "Tolleranza zero" nel collegato alla
Finanziaria per gli incarichi pubblici di parlamentari e amministratori locali
Tra i possibili "colpiti" il sindaco di Siena
Giro di vite sui vertici delle fondazioni bancarie, fuori i politici dai cda
delle società pubbliche. Queste le principali novità contenute nel ddl-trasparenza
collegato alla Finanziaria che dovrà essere approvato entro il 15 novembre dal
Consiglio dei ministri, di cui Finanza & Mercati è entrato in possesso.
Deputati, senatori ed europarlamentari, si legge all'articolo 1 del testo, non
potranno ricoprire incarichi in enti o società di diritto pubblico. Mentre chi
ricopre cariche pubbliche non potrà svolgere "attività professionali o
funzioni di gestione nell'ambito di società, enti o organizzazioni di rilievo
imprenditoriale". Tolleranza zero, dunque, in primo luogo sui conflitti di
interesse degli amministratori locali. Il provvedimento messo a punto dal
ministro per l'attuazione del programma di governo, Giulio Santagata, con
l'obiettivo di ridurre i costi della politica e fare
ordine nella Pa, vieta infatti tout-court a sindaci, assessori, consiglieri
comunali e presidenti delle province di "assumere nell'ambito del
territorio amministrato incarichi privati incompatibili con le materie connesse
al proprio ruolo istituzionale". Il divieto riguarda sia le attività
svolte a titolo professionale o di lavoro autonomo, sia le funzioni di gestione
assunte, per esempio, all'interno di un consiglio di amministrazione. Ecco
perché le prime a essere colpite potrebbero essere proprio le Fondazioni
bancarie, di cui spesso a norma di statuto fanno parte rappresentanti designati
a vario titolo dalle Regioni e dagli enti locali. In buona sostanza, se il
disegno di legge del governo dovesse essere approvato in questa versione, chi
vorrà continuare a fare il primo cittadino o l'assessore al bilancio nel comune
dove ha sede
( da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 07-11-2007)
SOFRI E I COSTI DELLA POLITICA Consiglieri 'firma e
fuggi'? La colpa è dei giornalisti IN Comune, dopo i ripetuti casi di 'firma e
fuggi' in commissione (con gettoni pagati anche ai
consiglieri che firmano la presenza e se ne vanno), il
presidente del consiglio, il ds Gianni Sofri (nella foto) ha trovato la
soluzione: secretare le sedute, escludendo pubblico e giornalisti. E' uno dei
punti del suo Piano contro i costi della politica, che
prevede fra l'altro la riduzione del numero delle sedute (aumentate molto in
questo mandato) e la "specializzazione" dei consiglieri, che
potrebbero partecipare non a tutte ma solo a "due" commissioni.
Alcune commissioni, spiega Sofri, "implicano assoluta tranquillità e
concentrazione da parte dei consiglieri". Ma spesso si svolgono invece in
un'atmosfera "poco propizia". Sofri allude "un andirivieni
spesso rumoroso e fastidioso di persone (consiglieri, invitati, pubblico,
giornalisti), con accompagnamento musicale pressoché continuo di cellulari".
Dunque, salvo "casi particolari" da limitare fortemente, fuori tutti
dalle riunioni di commissione. LA proposta solleva subito dubbi nel Pd.
"Le sedute devono essere pubbliche, sempre", commenta Giovanni
Mazzanti. Anche per Galeazzo Bignami (An), "il ruolo di controllo della
stampa, pur con alcuni eccessi ed errori, è positivo e necessario".
"Mi sembrano le vecchie direttive dei presidi alle classi ? commenta Carlo
Monaco (La tua Bologna) ?. Ma i rimedi proposti sono peggiori del male".
Alberto Vannini (LtB) sono "dieci pagine veltroniane: dentro c'è tutto e
il contrario di tutto". - -->.
( da "Arena, L'" del
07-11-2007)
CONVEGNO. Molti funzionari all'incontro sui costi della politica ai Palazzi Scaligeri. Pastorello: "Mi chiamano
l'uomo dalle cinque poltrone ma ho solo due indennità" "Ci rimettono
i Comuni e le Province" Che siano giorni frenetici negli uffici delle
amministrazioni pubbliche lo dimostra il pienone di funzionari di enti di
Verona e provincia all'incontro organizzato dalla Provincia con il contributo
di Unicredit Banca su "Numero e compensi degli amministratori
di società partecipate dagli enti locali e altri tagli ai costi della politica". Il decreto Lanzillotta del dicembre
( da "Secolo XIX, Il" del
07-11-2007)
Un migliaio di giudici hanno incarichi extra-ufficio,
spesso poco opportuni. Ma la legge lo consente Roma. Antonio Catricalàè
presidente di sezione del Consiglio di Stato (giudice amministrativo) in
posizione di fuori ruolo e dal 18 febbraio 2005 riveste la carica di presidente
dell'Antitrust, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato che vigila
sui comportamenti che possono impedire la libera concorrenza o produrre
pubblicità ingannevoli. Nonostante questa veste di Garante Catricalà, nel
biennio 2005-2006, è stato autorizzato dalla magistratura amministrativa a
ricoprire una serie di incarichi extragiudiziali. Nell'ordine: 2005, componente
dell'Accademia del cinema italiano e della giuria del Premio David di Donatello
presso l'Ente David di Donatello, compenso gratuito; membro del Consiglio di
amministrazione della Fondazione Iri, una fondazione nata sulle ceneri
dell'Iri, senza scopo di lucro che promuove studi in materie giuridiche e
finanziarie. Durata dell'incarico 5 anni, compenso 500 euro a seduta.
Presidente del collegio arbitrale per la risoluzione della controversia tra
( da "Repubblica, La" del
07-11-2007)
Pagina III - Bologna
( da "Repubblica, La" del
07-11-2007)
Pagina VII - Bologna Il piano contro i costi della
politica e il "firma e fuggi" del presidente del consiglio comunale
Gianni Sofri Consiglieri, stipendio più gettone e niente stampa in commissione
Il professore contrario al doppio autografo degli eletti per ridurre
l'assenteismo VIA BIGNAMI Non più solo i gettoni, ma
anche uno stipendio. Questa la ricetta studiata dal presidente del consiglio comunale
Gianni Sofri per contrastare il fenomeno dei consiglieri firma-e-fuggi, che intascano il gettone da 72 euro e abbandonano le commissioni
consiliari. Ricetta nata per tagliare i costi della politica di Palazzo
D'Accursio, ma che i costi non si propone di ridurli: il monte di indennità e gettoni resterebbe infatti uguale a quello attualmente stanziato dal
Comune per i soli gettoni: 1,3 milioni di euro nel 2007. Più facile
"tagliare" i giornalisti che, secondo il documento, dovrebbero essere
lasciati alla porta di tutte le sedute "di studio o istruttorie". E
scetticismo anche sulla "doppia firma", in entrata e in uscita,
caldeggiata prima dell'estate dal sindaco Sergio Cofferati per stroncare il
malcostume di chi incassa e se ne va: "Instaurerebbe uno spiacevole
controllo scolastico-poliziesco" scrive Sofri. Questo il succo delle dieci
pagine che il presidente del consiglio comunale ha recapitato ieri al
vicepresidente Paolo Foschini e ai capigruppo a Palazzo D'Accursio. Documento a
lungo atteso. Annunciato a luglio scorso e rimasto in gestazione per oltre tre
mesi. La miccia che innescò il dibattito sulla retribuzione dei consiglieri fu
una commissione consiliare record di 7 minuti, sottoscritta da trenta firme (e
costata trenta gettoni: 2160 euro), ma alla quale
erano presenti solo una manciata di consiglieri. Tra le proposte di Sofri:
ridurre il numero delle commissioni, razionalizzarne i lavori e
"specializzare" i consiglieri, in maniera che partecipino solo a
certe commissioni. Ma anche secretare le sedute. Lavorare cioè a porte chiuse,
con giornalisti e pubblico fuori dalla porta, a meno che non si tratti di
udienze conoscitive, dove sono ammesse a parlare persone "esterne".
Una misura che castigherebbe la ricerca "spasmodica" di visibilità di
alcuni consiglieri, a scapito però della trasparenza dei lavori del consiglio,
definita da Sofri un "mero alibi". Ma la novità più rilevante del
documento è l'introduzione dello stipendio dei consiglieri, da aggiungere ai gettoni, e "calcolato sulle attività svolte dai
consiglieri anche al di fuori del consiglio comunale". Un sistema
compensatorio, in cui chi partecipa a tutte le commissioni viene premiato con i
gettoni. Chi non partecipa vede decurtata anche la sua
indennità. Un sistema che però lascia aperto il problema dei consiglieri firma
e fuggi. Come assicurarsi che chi firma poi resti fino a fine lavori? Sofri si
dice "favorevole" al sistema di doppia firma, ma contesta la sua
efficacia: "Nulla vieta che chi firma se ne vada e poi torni in tempo per
la seconda firma". E un sistema che lascia aperto anche il problema della
riduzione dei costi. Attualmente i consiglieri possono guadagnare fino a 3.200
euro lordi al mese, in gettoni. Con lo stipendio
assicurato dalla riforma Sofri però il consigliere che ora, a ottobre
( da "Repubblica, La" del
07-11-2007)
Pagina VII - Bologna L'INTERVISTA Villone, autore de
"Il costo della democrazia" "Così si crea un esercito di piccoli
stipendiati" LUCIANO NIGRO "Che effetto mi fa l'idea di un'indennità
ai consiglieri comunali? Pessimo. Così si crea un esercito di piccoli
stipendiati". Il senatore della Sinistra democratica Massimo Villone, è
professore universitario come il presidente del consiglio comunale Gianni
Sofri. Ed è autore, con Cesare Salvi, del libro "Il costo della
democrazia: eliminare sprechi, clientele e privilegi per riformare la
politica". Sa da che cosa nasce la proposta dell'indennità? Dalle polemiche sul malcostume di certi consiglieri che firmano e
fuggono per intascare il gettone di presenza. "Ho
fatto anch'io il consigliere comunale nei primi anni '90. E da presidente di
commissione pretendevo che si firmasse per le riunioni". A Bologna ora
dicono che un controllo non sarebbe dignitoso, meglio un sistema misto:
un'indennità per tutti e i gettoni per chi lavora di più.
"Brutto affare. Siamo in una fase di caduta dei parametri di etica
politica. Così la politica diventa una professione fin dai primi passi e un
intero sistema si squilibra". Non si regge un costo del genere? "E
come può reggere se si forma una massa di semi-stipendiati? E' stato tanto
criticato il sistema dei burocrati di partito, ma i funzionari allora erano un
numero esiguo. Oggi sono un esercito". Un consigliere attivo a Bologna
incassa attorno ai 30 mila euro lordi all'anno. Se una metà diventa
"stipendio" ciascuno avrà un fisso di 1.500 euro che potrà
arrotondare con le presenze alle commissioni. "Una cifra che chi lavora in
un call center si sognerebbe". Forse anche molti giovani laureati, non
crede? "Proprio così. L'estate scorsa ho incontrato un giovane laureato,
molto brillante. "Che cosa fai?", gli chiedo. "Sto pensando di
candidarmi", mi risponde. Bene, gli dico, e con chi? "Con chi mi dà
un posto in lista", ribatte lui lasciandomi di stucco. E' accaduto davvero
e accadrà sempre più spesso perché in Comune si guadagna più che in call
center: il contratto è quinquennale e la retribuzione certa". Perché è
così difficile avere i dati sui compensi dei consiglieri, professore? "Per
una malintesa lettura della privacy. Un'assurdità visto che parliamo di come si
spende il denaro pubblico. Passata la finanziaria mi occuperò di questo
elementare principio". E' in grado questo sistema di auto-riformarsi? La
conclusione di Sofri è che ridurre i costi non si può. E a conferma, proprio in
questi giorni, le indennità degli amministratori sono aumentate di 165 mila
euro su 3 milioni, oltre il 5 per cento in più. "La nostra battaglia è
iniziata da tempo, ma i risultati sono stati modesti nonostante l'appoggio di
parlamentari di qualche altro gruppo (i più sensibili sono alcuni colleghi
della Lega). Quest'anno abbiamo ottenuto qualcosa in più: è passata una legge
che contiene qualche principio e anche tagli effettivi". Merito di chi?
"I risultati veri si ottengono solo se c'è una forte spinta dell'opinione
pubblica e dei giornali. Quest'anno ci sono stati il libro di Stella e Rizzo e la campagna di
Grillo... tutto questo aiuta. E aiutano gli articoli che denunciano i casi come
quelli di chi firma e fugge per il gettone. O c'è una spinta dell'elettorato o
affogheremo nelle clientele e nel malcostume". Le verrebbe da pensare male
se le dicessi che nella proposta di Sofri c'è anche l'idea di lasciare fuori i
giornalisti dalle commissioni "istruttorie" per non disturbare il
lavoro dei consiglieri? "Temo proprio di sì. Vedo che certe cattive
abitudini della mia Napoli si stanno trapiantando anche a Bologna".
( da "Piccolo di
Trieste, Il" del 07-11-2007)
Gorizia Il bel gesto di De Santis l
Democrazia Comune International plaude alla decisione del consigliere comunale
Bernardo De Santis di rinunciare ai 104,40 euro dell'indennità di carica di
consigliere comunale e, coerentemente, anche ai 27 euro del gettone di presenza alle sedute delle commissioni consiliari, la dimostrazione che
la politica di servizio può essere fatta con umiltà ed impegno. Così
oggi possiamo annotare, su questo particolare percorso di serietà politica di
cui
( da "Trentino" del
07-11-2007)
Ai consiglieri provinciali assenteisti
sarà tagliato lo stipendio. Saranno i capigruppo a decidere come e di quanto
ridurre le indennità degli assenti ingiustificati. A PAGINA 12.
( da "Stampa, La" del
07-11-2007)
REFERENDUM 1.VDA VIVE "Così si abbattono i costi
della politica" "Anche se con le nuove
regole gli eletti saliranno da
( da "Alto Adige" del
07-11-2007)
Di Antonella Mattioli Bolzano via dai Cda: sindaco
contestato Dopo il caso Ipes coro di critiche in giunta Rifondazione chiede
vertice di maggioranza La città già fuori da Università, Museion, e Consulta
per l'innovazione Repetto: "Situazione inaccettabile" BOLZANO.
Escluso dal cda dell'Università; fuori - almeno finora - dal cda della nuova
fondazione Museion; fuori dalla Consulta per l'innovazione ma ripescato grazie
alla nomina dell'assessore Primo SchÖnsberg da parte del Consorzio dei Comuni.
Adesso l'ultima mazzata: il Comune in base alla proposta elaborata da Adolf
Spitaler, direttore della ripartizione edilizia abitativa, viene escluso anche
dal cda dell'Ipes. La giunta comunale si ribella: è inaccettabile. E prende le
distanze dal sindaco che, gelando gli alleati, ha dichiarato: "Non possiano
pretendere di esserci a tutti i costi. Per noi sarebbe meglio esserci,
ovviamente, ma non ne farei un problema serio. Cercheremo di trovare altre vie
per presentare le esigenze di Bolzano". Ventiquattro ore dopo Spagnolli,
pressato dai suoi, cerca di correggere il tiro: "Faremo di tutto per
essere nei posti in cui si decide, ma non è detto che nel futuro assetto
dell'Ipes la sede sia ancora il cda. Il vero guaio è un altro: il taglio dei
costi imposto dalla Finanziaria è devastante per la rappresentatività del
gruppo italiano". Ma quanto si risparmierebbe con la sforbiciata da
( da "Stampa, La" del
07-11-2007)
Costi della politica
( da "Tirreno, Il" del
07-11-2007)
Il Comune applica
( da "Corriere di
Bologna" del 07-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: 1APAGINA -
data: 2007-11-07 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE
COMUNE Costi della
politica: il rimedio? Fuori i giornalisti Il
presidente del consiglio comunale, Gianni Sofri, ha presentato il progetto per
la riduzione dei costi dell'assemblea. Ma, nel testo, spunta anche una proposta
destinata a far discutere: il divieto per i giornalisti di partecipare ad
alcune commissioni. " A pagina 6.
( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 07-11-2007)
Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: OPINIONI -
data: 2007-11-07 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE DALLA PRIMA PAGINA
Federalismo ed economia Ebbene vorrei tranquillizzare il politologo toscano
perché a Napoli c'è chi lo sostiene da un pezzo. E la cosa più singolare è che
a scriverlo oltre dieci anni fa non è stato un costituzionalista, né un
politologo, né un economista, ma un architetto, Antonio Iannello, che pubblicò
un libro intitolato L'inganno federalista. Il libro riproponeva gli interventi
all'Assemblea costituente di coloro che si opponevano all'ordinamento regionale
sulla base di semplici considerazioni tra le quali la più significativa era
quella di Francesco Saverio Nitti secondo cui un'organizzazione su base
regionale avrebbe messo in crisi il bilancio dello Stato. Gli anni '90 sono
stati dominati da un dibattito che vedeva nella Lega l'ago della bilancia della
politica e nelle idee di Gianfranco Miglio i presupposti teorici della riforma
costituzionale. E così la maggior parte dei giuspubblicisti italiani si è
impegnata a realizzare la via italiana al federalismo. Finché, poco prima delle
elezioni del 2001, la maggioranza di centrosinistra fece approvare in
Parlamento la "sciagurata " riforma del Titolo V della Costituzione.
Ora il centrosinistra ci prova di nuovo e ha approvato in Commissione Affari costituzionali
della Camera un progetto di riforma che prevede, tra l'altro, l'istituzione del
Senato federale. Il testo è stato approvato con l'astensione dei rappresentanti
dell'opposizione e con
( da "Corriere di
Bologna" del 07-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: CRONACA - data:
2007-11-07 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Costi della
politica, la ricetta del presidente del Consiglio comunale Sofri:
"Taglio dei consiglieri e porte chiuse ai giornalisti" "Niente
pubblico né stampa in commissione" Meno riunioni di commissione, il
divieto per i consiglieri comunali di partecipare a più di due commissioni, la
doppia firma per l'entrata e l'uscita dalle riunioni, e un compenso misto per i
consiglieri determinato per metà dai gettoni di presenza e per metà da un'indennità fissa. Ma anche l'auspicio di un taglio radicale del numero dei consiglieri
comunali. è questo, in estrema sintesi, il cuore del piano per la riduzione dei
costi della politica in Comune presentato dal presidente del consiglio, Gianni Sofri.
Nel documento c'è però anche un'assoluta novità: la possibilità di secretare
alcune sedute a giornalisti e pubblico. Una proposta, che nasce da un
ragionamento piuttosto articolato, ma che è destinata a far discutere. è facile
prevedere che soprattutto l'opposizione protesterà contro questa proposta anche
perché fino ad oggi proprio le riunioni delle commissioni erano la sede
pubblica in cui venire a conoscenza dei progetti dell'amministrazione.
"Distinguerei - scrive Sofri nel documento - tra le commissioni di studio
e di istruttoria (che implicano tranquillità e concentrazione da parte dei
consiglieri) da quelle nel corso delle quali si ascoltano a vario titolo
persone esterne. Nel secondo caso trovo giusto che sia presente la stampa e il
pubblico, nel primo no". "Invocare la trasparenza per opporsi a
questa modifica - scrive ancora il presidente del consiglio comunale - mi
sembrerebbe francamente un puro alibi. Non mi risulta che in Parlamento
pubblico e stampa partecipino ai lavori delle commissioni ". Nel prologo
al suo documento, Sofri spiega che il problema dei costi della politica "esiste ed è molto grave ", ricordando
"l'ormai famosa commissione di sette minuti del luglio scorso" e le
polemiche che seguirono. Anche se, oltre alle commissioni lampo dove si pagano
comunque i gettoni di presenza,
il problema degli ultimi anni è stato un altro: il malcostume di alcuni
consiglieri che entrano nella commissione, firmano, e se ne vanno. Per
scoraggiare questa pratica Sofri propone "l'introduzione della doppia
firma" dalle commissioni con l'aggiunta di alcune regole: un tempo di presenza minimo complessivo, con registrazione da parte
della segreteria dell'ora di entrata e di uscita". Un altro passaggio
chiave della proposta di Sofri è la decisione di specializzare il consigliere
comunale. Oggi i rappresentanti a Palazzo d'Accursio possono partecipare a
tutte le commissioni e, per dirla con Sofri, fanno un po' "i
tuttologi". Nelle conclusioni del suo progetto, Sofri pensa anche a
soluzioni più radicali per contenere i costi della politica:
la riduzione dei consiglieri (dagli attuali
( da "Corriere della
Sera" del 07-11-2007)
Corriere della Sera - MILANO - sezione: Grande Milano -
data: 2007-11-07 num: - pag: 10 autore: Giovanna Maria Fagnani Olivia Manola
categoria: REDAZIONALE GAGGIANO Taglio dei consiglieri (da
( da "Corriere della
Sera" del 07-11-2007)
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Politica -
data: 2007-11-07 num: - pag: 11 autore: Sergio Rizzo categoria: REDAZIONALE Tetto agli stipendi, la partita delle
venticinque deroghe IL CASO 274.000 IL TETTO IN EURO dei compensi per
dipendenti e consulenti della pubblica amministrazione previsto da un
emendamento alla legge Finanziaria ROMA - Questa volta Cesare Salvi e Massimo
Villone l'hanno fatta davvero grossa, spargendo il panico fra
superburocrati e manager pubblici. Perché il tetto di 274 mila euro lordi
l'anno previsto da quell'emendamento riguarda la retribuzione di tutti, ma
proprio tutti, i dipendenti e i consulenti delle pubbliche amministrazioni. Con
poche eccezioni. Per l'esattezza, 25. Tante sono le deroghe possibili, per un
massimo di tre anni, e i fortunati li potrà scegliere soltanto il premier con
un decreto entro giugno 2008. Non è in discussione il governatore della Banca
d'Italia Mario Draghi (sulla carta il taglio dello stipendio, ha ricordato ieri
il quotidiano Mf, dovrebbe scattare anche per lui), la cui retribuzione è (e
rimarrà) di circa 450 mila euro. Difficilmente la mannaia si abbatterà sui
presidenti dell'Agcom Corrado Calabrò, dell'Antitrust Antonio Catricalà,
dell'Autorità per l'Energia Alessandro Ortis, o della Consob Lamberto Cardia,
le cui retribuzioni (440 mila) sono paragonate allo stipendio del giudice
costituzionale. E fra le deroghe eccellenti non ne mancherà una per il
direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli (600 mila). Ma poi? Saranno
derogati anche i numerosi componenti delle authority? E i 14 giudici della
Consulta, che hanno una retribuzione ben superiore a quel tetto? Che ne sarà
poi dei direttori delle agenzie fiscali, il cui stipendio supera, talvolta di
slancio, quello del primo presidente della Cassazione? Ancora: il tetto vale
anche per i magistrati amministrativi che "arrotondano" con i ricchi
arbitrati? Insomma, 25 deroghe rischiano di essere proprio pochine per evitare
sgomitate e colpi bassi. Per non parlare di quello che potrebbe accadere negli
enti locali e nelle società pubbliche. Pietro Ciucci ha contestato il senatore
Paolo Brutti, secondo cui il numero uno dell'Anas incasserebbe un milione e
mezzo l'anno. Ma fra un milione e mezzo e 274 mila c'è una bella differenza.
Come c'è pure tra i soliti 274 mila euro e un milione 300 mila euro, cifra che
dovrebbe corrispondere all'emolumento annuo del capo delle Poste, Massimo
Sarmi. Soltanto un altro della lunga lista di manager pubblici che guadagnano
molto di più del presidente della Cassazione. Ma se anche per alcuni di loro
esiste lo spiraglio della deroga, un gruppetto di sfortunati non potrà
contarci. Perché l'emendamento Salvi-Villone (sottoscritto da altri esponenti
della sinistra) cancella anche con un colpo di spugna incarico e stipendio dei
consiglieri della Corte dei conti designati dalle stesse Regioni nelle sezioni
regionali di controllo, in base a una legge del 2003 che doveva servire a
indorare la pillola agli enti locali, da sempre riottosi a subire i controlli
della magistratura contabile. Ma qualche caso illustra com'è stata invece
interpretata. Alla Corte dei conti della Liguria è andato l'avvocato Giuliano
Gallanti, esponente del correntone Ds ed ex presidente dell'autorità portuale
di Genova. In Lombardia sono stati nominati Giuliano Sala, ex consigliere
regionale di Forza Italia, e Giancarlo Penco, già direttore finanziario del
Comune di Milano. Per la serie controllori-controllati, tuttavia, c'è anche
l'esempio della sezione della Corte dei conti che deve controllare gli enti
locali calabresi, compresa ovviamente
( da "Nazione, La
(Livorno)" del 07-11-2007)
Di Piombino che saranno ridimensionate per numero di
membri dei consigli di amministrazione, in base alle disposizioni della
Finanziaria sui tagli costi della politica. I tagli sono stati deliberati ieri
in consiglio comunale con l'approvazione di una delibera, presentata
dall'assessore Massimo Giuliani, con la quale si determina il numero dei
componenti del consiglio di amministrazione delle società partecipate e si
modificano gli statuti delle società con la riduzione degli amministratore. CON
LE MODIFICHE introdotte quindi, Atm passa da
( da "Corriere Adriatico" del
07-11-2007)
Questione di poltrone partito democratico sotto accusa
FERMO - Una brutta figura, non c'è che dire. Era tutto pronto per incoronare il
nuovo presidente della Steat Fabiano Alessandrini. Da mesi si fa il suo nome e
da mesi, i Ds prima e il Pd adesso, sostengono l'ex vice sindaco di
Sant'Elpidio a Mare in questa mission. Si sono susseguiti incontri e trattative
fittissime tra i partiti per fare in modo che l'operazione potesse quadrare. Il
Pd, pur di tagliare il traguardo che comprendeva anche l'elezione di almeno un
altro componente del Cda, ha rotto dapprima con
( da "Arena.it, L'" del
07-11-2007)
CONVEGNO. Molti funzionari all'incontro sui costi della politica ai Palazzi Scaligeri. Pastorello: "Mi chiamano
l'uomo dalle cinque poltrone ma ho solo due indennità" "Ci rimettono
i Comuni e le Province" "Il problema sta più nelle competenze che nei
compensi. E Regioni e Governo sono indenni" Che siano giorni
frenetici negli uffici delle amministrazioni pubbliche lo dimostra il pienone
di funzionari di enti di Verona e provincia all'incontro organizzato dalla
Provincia con il contributo di Unicredit Banca su "Numero e compensi degli
amministratori di società partecipate dagli enti locali e
altri tagli ai costi della politica". Il decreto
Lanzillotta del dicembre
( da "Asca" del
07-11-2007)
(ASCA) - Roma, 7 nov - La dotazione della Camera per il
2008 sara' ridotta di circa 12 milioni e 350 mila euro. Lo spiega lo stesso
presidente di Montecitorio, Fausto Bertinotti, sottolineando che il risparmio
si avra' legando la dotazione al parametro dell'inflazione programmata.
Bertinotti, al termine dell'Ufficio di presidenza che ha esaminato la
questione, spiega che la proposta emersa e' stata appunto quella di ''mantenere
per l'esercizio finanziario 2008 la dinamica di crescita delle dotazioni della
Camera (e del Senato - ndr) entro l'ndice di inflazione programmata recato dal
Dpef per l'anno 2008''. In concreto, continua, la proposta e' di ''ridurre la
dotazione gia' richiesta per l'anno
( da "Wall Street Italia" del
07-11-2007)
Costi politica:Camera taglia dotazione 2008,risparmia 12 mln di ANSA
Si lega dotazione a inflazione programmata (ANSA) - ROMA, 7 NOV -
( da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 07-11-2007)
MUNICIPALITA' DEL LIDO "Paghiamo i vigilantes con
le indennità" (L.M.) "Rinunciare all'indennità di consiglieri e
delegati per stipulare un contratto con una ditta privata di vigilanza armata
che possa quotidianamente pattugliare il Lido e prevenire gli episodi di
microcriminalità". Questa la proposta, ufficializzata ieri mattina, da
Lucio Sambo, capogruppo della Lega Nord in consiglio municipale del Lido e
Pellestrina. Il consigliere del Carroccio, alcune settimane fa, aveva già comunicato alla municipalità la sua decisione di
rinunciare al gettone di presenza, previsto da regolamento per le partecipazioni alle sedute di
consiglio e commissione, per affermare così la volontà di fare politica gratis,
senza percepire alcun compenso. "Basterebbe - spiega Sambo - che circa la
metà dei consiglieri e delegati rinunciassero al loro compenso, o
quantomeno lo dimezzassero, per permettere un risparmio dei costi che poi
potrebbero essere investiti per stipulare un contratto con una ditta di
vigilanza privata che, vista la carenza di forze dell'ordine, possa presidiare
il Lido con delle ronde che evitino i vandalismi o gli episodi di criminalità.
Così si potrebbe intervenire senza intaccare il bilancio. Le telecamere,
infatti, non servono a nulla. Basta coprirsi il volto per non essere
riconosciuti i vandali perciò avrebbero comunque vita semplice. Ciò che ci
vorrebbe, invece, è più personale in divisa sulle strade che possa intervenire
in caso di necessità". Gli ultimi episodi si sono registrati, nel lungo
ponte di Ognissanti, con i vandalismi al planetario e al parco in lungomare
D'Annunzio con i writers che hanno imbrattato la facciata dall'edificio con
scritte e graffiti. Ecco che, secondo Sambo, si deve fare qualcosa in più per
affrontare episodi sempre più frequenti. "Non esiste - insiste il
consigliere leghista - la microcriminalità. C'è, invece, a mio parere, la
criminalità punto e basta. Si parla tanto dei costi eccessivi della politica,
ma tra le parole e i fatti c'è ancora tanto da fare. Fino a questo momento, mi
risulta che il sottoscritto è stato l'unico a rinunciare al gettone di presenza per dare un contenimento concreto ai costi. Si
investa questo risparmio per garantire più sicurezza alla cittadinanza".
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del
08-11-2007)
MANERBIO. Verso un Consiglio straordinario "Commissioni
in stile bulgaro Serve una svolta" Le minoranze di Manerbio si sentono
discriminate, penalizzate dall'esecutivo di "sinistracentro" nel loro
diritto-dovere di controllo degli atti amministrativi. Per ripristinare la
"democrazia", i consiglieri della Casa delle libertà hanno chiesto la
convocazione di un Consiglio comunale straordinario. Emblematico l'ordine del
giorno: modifica del regolamento delle Commissioni consultive.
"Attualmente c'è disparità di trattamento nella designazione dei componenti
le commissioni che vanno aggiornate per meglio affrontare i problemi
comunità" osserva il capogruppo di Lega Nord, Ferruccio Casaro, presidente
della Commissione prima. Secondo il centrodestra la composizione delle
commissioni "deve corrispondere il più possibile a quella dei gruppi
consiliari. Oggi i posti sono monopolizzati dalla maggioranza". Va insomma adottato il criterio proporzionale, assicurando
comunque la presenza di almeno un rappresentante per ogni forza politica. Attualmente
le commissioni escludono alcune aree presenti in Consiglio: la situazione è
ulteriormente peggiorata dopo la costituzione del gruppo autonomo formato da
Mario Fiorini e Sandro Scaramuzza. Casaro ha così convocato una seduta
straordinaria della Commissione che presiede per adeguare il regolamento.
"Vogliamo migliorare il servizio per i cittadini attraverso l'accorpamento
di alcune commissioni - spiega Casaro -, la creazione di un organismo di
controllo sull'immigrazione. Chiediamo che le pagine del notiziario comunale
siano a disposizione anche minoranze oggi rigorosamente escluse. Oggi come
oggi, il bollettino, pagato da tutta la comunità serve solo al sindaco per
esprimere critiche sulla politica di Provincia e
( da "Tribuna di
Treviso, La" del 08-11-2007)
Primo Piano I COSTI DELLA POLITICA
Dovrebbero rimanere in sella il presidente Salton oltre a Della Giustina,
Manente, Zanatta e Beninatto.
( da "Tribuna di
Treviso, La" del 08-11-2007)
Portato a termine l'altra sera l'atteso rimpasto di
giunta, s'irrobustisce anche Sergio Faraon che gestirà i rapporti con
associazioni e quartieri Il sindaco risparmia sugli assessori Non sostituito
Girardello: Cultura a De Bertolis, Politiche giovanili a Caldart VITTORIO
VENETO. Michele De Bertolis, medico a San Giacomo e assessore alla sanità,
nonché ai flussi migratori, sempre più candidato a sindaco per conto della Lega
(e di Fi). Giancarlo Scottà gli ha affidato la delega pesante della cultura e
quella dell'identità veneta. L'ex assessore Fabio Girardello, pertanto, non
verrà sostituito. "Vogliamo contenere i costi della politica",
conferma Scottà. L'assessore De Bertolis, per la verità, perde una delega, quella delle politiche giovanili, che passa ad Antonella Caldart.
L'assessore De Bertolis, per la verità, perde una delega, quella delle
politiche giovanili, che passa ad Antonella Caldart, che ha l'istruzione, oltre
alle Finanze. S'irrobustisce anche Sergio Faraon, assessore allo sport, che
diventa il nuovo punto di riferimento per le associazioni e i consigli di
quartiere. Girardello aveva un altro incarico, quello del turismo.
"Ho deciso di tenermi quest'importante delega per condividerla di volta in
volta - fa sapere il sindaco Scottà - con l'assessore più interessato
all'iniziativa da organizzare". La mini-rivoluzione, a nemmeno due anni
dalle elezioni comunali, è stata fatta l'altro ieri in giunta. S'era detto, a
suo tempo, che Barbara Saltini e Antonella Caldart non avrebbero sgradito di
ricevere gli incarichi appartenuti a Girardello. E che nel corso di una giunta
si sarebbero anche vivacemente confrontate su questa prospettiva. Le
interessate, però, smentirono. Chi esce premiato dal rimpasto è indubbiamente
De Bertolis, a suo tempo socialista, poi transitato attraverso l'Udc ed
approdato infine nella Lega. Reduce dai programmi pilota sulla sicurezza nel
lavoro, che portarono due anni fa a Vittorio Veneto l'allora direttore
dell'Inail, Maurizio Castro, e l'allora ministro del lavoro, Roberto Maroni, De
Bertolis si sta preparando ad un anno di particolare visibilità. Il sindaco gli
ha affidato la gestione del programma per il 90º anniversario della Vittoria e
in particolare per l'organizzazione della visita del presidente Napoletano.
"E' ovvio che in questa prospettiva ci aspettiamo molto, sul piano della
promozione culturale, per il 2008 - anticipa il sindaco Scottà - e so che su De
Bertolis la città può davvero contare". A dar man forte a De Bertolis, c'è
già, fra l'altro, Alessandro Valenti, operatore culturale a Vittorio Veneto.
"Abbiamo già fissato un appuntamento con tutti i collaboratori di de
Bertolis - informa il sindaco - per verificare i programmi già avviati e
procedere con celerità, magari arricchendoli ulteriormente. Questo significa
che non ci sarà discontinuità con quanto tracciato dall'ex assessore
Girardello". Sono in molti a Vittorio Veneto - e non solo ai piani più o
meno alti di piazza del Popolo - a individuare in De Bertolis il possibile candidato
della Lega alla sostituzione di Scottà, il quale, fra l'altro, ha già
anticipato che intende ritirarsi a vita privata. Alla domanda specifica su De
Bertolis, peraltro, il sindaco Scottà si limita a rispondere: "Deciderà
( da "Repubblica, La" del
08-11-2007)
Pagina VIII - Palermo IL CASO PROMOSSI E BOCCIATI
Trasferito alle circoscrizioni, l'ex capo dei vigili è assente da tre mesi. Un
collega sbloccherà le indennità
( da "Sole 24 Ore, Il" del
08-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2007-11-08
- pag: 2 autore: Previdenza, 70 poltrone in palio A dicembre scadono le
presidenze di Inps, Inail, Inpdap e Ipsema - Altre
( da "Repubblica, La" del
08-11-2007)
Pagina III - Bologna Ecco quanto incassano gli eletti a
Palazzo d'Accursio. E
( da "Repubblica, La" del
08-11-2007)
Pagina V - Bologna Consiglieri a caccia di gettoni 47 commissioni in un mese E
( da "Corriere di
Bologna" del 08-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: CRONACA - data:
2007-11-08 num: - pag: 5 autore: Cosa consiglierebbe a Sofri? Una proposta
concreta? categoria: REDAZIONALE VANNINI (LTB) "Il sindaco dia l'esempio
Si tagli lo stipendio" Come le sembra il documento presentato dal
presidente del consiglio Gianni Sofri per ridurre i costi della politica?
"Mi sembra - spiega il capogruppo de La tua Bologna, Alberto Vannini - che
dica tutto e il contrario di tutto. Dico senza problemi che forse qualche consigliere
comunale abusa della possibilità di entrare in commissione, firmare, prendere
il gettone e andare via. Ma vedo anche molta demagogia su questa questione che
scorre da Roma fino a Bologna". Cosa pensa della possibilità di introdurre
la doppia firma del consigliere, in entrata e in uscita dalla commissione?
"Penso che si dovrebbe semplicemente registrare l'orario di entrata e
quello di uscita. C'è chi dice che le riunioni di commissione sono diventate un
suk? Si può risolvere la situazione molto semplicemente vietando di tenere
accesi i telefonini". Ma cosa suggerisce per affrontare il problema?
"Io penso che il buon esempio debba partire dall'alto. Il sindaco
Cofferati percepisce uno stipendio mensile lordo di 9.580 euro. Non dico che
siano pochi o tanti, dico che bisognerebbe cominciare a tagliare quello. Poi ci
si può sedere ad un tavolo e tutti possono fare sacrifici". E invece negli ultimi mesi non si fa che parlare dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Che ne pensa? "Dico che si sta
facendo demagogia. La gente mi ferma per strada e mi dice che ci intaschiamo i gettoni. Invece, ripeto, bisogna sempre partire dall'alto. Dallo
stipendio del sindaco, da quello degli assessori e da quello dello stesso
presidente del consiglio comunale". Nel documento del presidente
Sofri si propone anche un taglio netto del numero delle commissioni a cui si
può partecipare Cosa ne pensa? "Questa cosa mi fa arrabbiare. Negli anni
dell'amministrazione Guazzaloca non si poteva partecipare a più di due commissioni
al giorno. Quel limite è saltato grazie alla riforma dello statuto che abbiamo
approvato ma che è stata proposta dalla maggioranza. Tra l'altro in quella
riforma si prevede la possibilità di aumentare il numero degli assessori della
giunta". Spesso però le commissioni si riuniscono per motivi discutibili.
Non trova? "Può essere vero, ma non bisogna mai dimenticare che le
commissioni si trovano a discutere i progetti della giunta. Se mancano quelli,
la qualità del lavoro delle commissioni è scarsa". "Io penso davvero
che ci si possa mettere tutti attorno ad un tavolo e risolvere questo problema.
La politica non la riabilitiamo facendo discorsi campati in aria, ma portando a
casa risultati concreti. Non credo che sia una buona idea quella di
delegittimare il lavoro dei consiglieri". "Abolire immediatamente le
Province, non servono a nulla. Dobbiamo sforzarci di trovare dei compiti per
farle ancora esistere". Olivio Romanini "Guadagna 9.580 euro lorde al
mese, tutti possono fare sacrifici" LTB Alberto Vannini.
( da "Corriere di
Bologna" del 08-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: CRONACA - data:
2007-11-08 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Cofferati: "Il problema
esiste, muoviamoci". E il presidente del Consiglio comunale per protesta
si fa vedere solo con giornali stranieri Costi della politica,
traballa la riforma Sofri I consiglieri: "Sbagliato vietare le sedute di
commissione ai giornalisti" Il presidente del consiglio comunale Gianni
Sofri ieri girava per i corridoi di Palazzo d'Accursio con un fascio di
giornali stranieri sotto il braccio ironizzando: "Sono gli unici che non
mi attaccano". E il suo vice, Paolo Foschini (Forza Italia), liquidava i cronisti che gli chiedevano un commento sul piano per
la riduzione dei costi della politica presentato da Sofri:
"Non l'ho letto, ma lo farò. Vado a giocare a calcetto". Le proposte
per ridurre i costi della politica presentate da Sofri hanno
suscitato reazioni diverse e hanno in qualche modo spaccato trasversalmente il
consiglio. Il sindaco ha scelto di non intervenire nel merito ma ha
dettato i tempi della riforma: "L'importante è che ci sia una proposta -
ha spiegato Cofferati - e che si apra una discussione rapida, serrata e mirata
a trovare soluzioni di merito efficaci". D'altra parte, dopo le polemiche
scatenatesi a luglio per una commissione comunale durata soli sette minuti, era
stato lo stesso sindaco ad invitare il consiglio comunale a riformare il
funzionamento delle commissioni. Anche per evitare il malcostume di chi firma
per incassare il gettone di presenza da 72 euro lordi
e poi se ne va. Per il primo cittadino, che a luglio scorso bacchettò il
"clamoroso caso di produttività nulla" della commissione, il tema
"rimane", va affrontato e risolto. Più avanti "dirò la mia, da
consigliere comunale, sulle proposte fatte da Sofri". La maggior parte
delle proposte fatte ieri dal presidente del consiglio comunale erano note: la
doppia firma (una in entrata e una in uscita), la specializzazione dei
consiglieri comunali che potranno partecipare a non più di due commissioni, e un
sistema di retribuzione per i consiglieri determinato per metà da un'indennità
e per metà dai gettoni di presenza.
La novità che ha fatto più discutere è stata la possibilità di secretare alcune
sedute di commissione al pubblico e alla stampa. Una proposta che ha diviso il
consiglio. "Sono perplesso - ha detto il consigliere Ds, Emilio Lonardo -
e non vedo l'utilità di fare sedute chiuse alla stampa. A me la presenza dei giornalisti non dà alcun fastidio, magari siamo
noi ad indugiare in chiacchere da bar". Il verde Roberto Panzacchi dice
chiaro e tondo: "La stampa è uno degli occhi e una delle orecchie dei
cittadini: chiudere le commissioni rischia solo di ingenerare il sospetto di
un'assenza di trasparenza". L'occhettiano Serafino D'Onofrio si limita ad
una battuta: "Io i giornalisti li voglio. Se Sofri intendeva dire altro
bastava non scrivere quello che ha scritto". Contrario anche Paolo Nanni,
consigliere regionale dell'Italia dei Valori: "Il Comune di Bologna si
adegua alla Regione, i cattivi esempi fanno scuola". Paradossalmente Sofri
trova le uniche sponde nel centrodestra. Il capogruppo di An Enzo Raisi ammette
che "talvolta bisogna lavorare senza la stampa". E Daniele Carella di
Forza Italia definisce "una buona soluzione" l'idea di fare come in Parlamento
con una sala di ascolto per i giornalisti. La palma dell'originalità spetta
però all'Ecodem, Davide Celli: "Serve un marcatempo per controllare il
lavoro dei consiglieri". O.Ro. L'AULA A destra una seduta del consiglio
comunale a Palazzo d'Accursio. Sotto Gianni Sofri, l'autore del piano per la
riduzione dei costi della politica.
( da "Corriere di
Bologna" del 08-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: 1APAGINA -
data: 2007-11-08 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Partiti divisi sulla proposta
di Sofri di chiudere le porte ai giornalisti. Cofferati: discutete, ma fate
presto Costi della politica, il Palazzo si spacca E
Vannini (LtB): eccessiva l'indennità del sindaco, va
ridotta Il piano di Sofri sulla riduzione dei costi della politica provoca il caos in consiglio comunale. Il sindaco non commenta
il merito della proposta, ma invita a fare presto: "Serve una discussione
serrata e rapida". Il tema spacca trasversalmente il consiglio. Molti
consiglieri si dicono contrari alla proposta di vietare le sedute delle
commissioni ai giornalisti, mentre Enzo Raisi di An è più possibilista.
Il capogruppo de La tua Bologna, Alberto Vannini si dice disponibile ad
affrontare il problema ma invita a partire dall'altro: "Bisogna cominciare
a tagliare lo stipendio del sindaco che oggi ammonta a 9.580 euro lordi al
mese". L'Ecodem Davide Celli propone il marcatempo per i consiglieri.
" A pagina 5 Romanini.
( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 08-11-2007)
Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CAMPANIA -
data: 2007-11-08 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE I Gal, enti sconosciuti
dove un consulente può guadagnare anche 400 euro al giorno Finanziati dalla
Regione con fondi Ue, dovrebbero garantire lo sviluppo rurale Stipendi da 3.000
euro al mese per controllare i siti internet Nelle zone montane aprono gli
Ecosportelli informativi: costano 250mila euro all'anno di FELICE NADDEO NAPOLI
- Si chiamano Gal e hanno dimora sulle colline campane. Non sono una tipicità
dei promontori regionali ma l'acronimo di "Gruppi di Azione Locale"
destinatari di finanziamenti milionari dell'Ue transitati attraverso Palazzo
Santa Lucia, sponda assessorato alle Attività produttive, con il coinvolgimento
di Comuni e Comunità Montane che ne hanno la gestione diretta e il dominio
incontrastato. Non sono i soli enti, però, a regnare nel campo
dell'agricoltura, dell'impresa e dello sviluppo rurale - gli fanno compagnia
altre sigle poco note ai più come Pir, Prust e Psl: tutte o quasi analoghe
negli obiettivi - ma di certo i Gal sono i meno discussi nel panorama
istituzionale pur avendo ottenuto complessivamente per progetti territoriali
oltre 32 milioni di euro negli ultimi anni. Ma tra i fondi in parte spesi per
incentivi alle aziende, riqualificazione di borghi antichi, promozione del
territorio si insinuano elargizioni per iniziative discutibili o consulenze. In
Campania sono sette i Gruppi di Azione Locale, partecipati da enti, da
associazioni rurali e di promozione turistica e da privati, spalmati sul
territorio regionale ad eccezione della sola provincia di Napoli che nel 2000
non attivò le procedure per partecipare ai finanziamenti. Nell'elenco figurano
l'Alto Casertano, che raggruppa l'area del Matese; il Titerno, che raccoglie la
zona del Tammaro nel beneventano;
( da "Giorno, Il
(Milano)" del 08-11-2007)
? GAGGIANO ? "L'OPERAZIONE di Ciocca sa tanto di
'americanata'. La spara grossa senza dimostrare chiaramente quello che sta
dicendo. E costringe così gli accusati a difendersi". E Angelo Balzarotti
(nella foto Spf), il 52enne presidente di Asga, non si tira certo indietro.
"Sto valutando con il mio avvocato la possibilità di querelare Ciocca per
diffamazione, perché distribuire casella per casella il bollettino del suo
partito dove vengono pubblicate simili falsità è davvero deleterio in una
cittadina come la nostra". Ecco come Balzarotti si difende:
"Innanzitutto - esordisce - tengo a precisare che parlare di 'costi della
politica' riferendosi ad Asga è errato, perché abbiamo costi bassissimi. Lo
stipendio del presidente di una società pubblica è legato per legge in
percentuale a quello del sindaco. A Gaggiano la soglia è nettamente inferiore
al previsto, segno che proprio l'attenzione per il contenimento dei costi è
anche un nostro must. Avevo 8 consiglieri indicati a livello politico, mentre
l'azienda che gestisco è di tipo tecnico: mi sono trovato fianco a fianco con 4
'trombati' delle ultime elezioni, che non essendo stati eletti sono stati
sistemati nel cda. Queste persone non percepivano alcuno stipendio, ma un
gettone di presenza fissato a 50 euro per ogni
riunione. Sommando il mio stipendio al totale dei gettoni
di presenza si arrivava a 11.658 euro. Ora che siamo
rimasti in 3 io mi assumo la responsabilità legale, oltre che amministrativa,
di Asga con circa 500 euro al mese: se mi tolgono pure questi, sono pronto a
dimettemi". Da.Bo. - -->.
( da "Giorno, Il
(Milano)" del 08-11-2007)
In 3 guadagneranno più che in 9 Municipalizzata,
capogruppo di Prc scrive al ministro: "È uno scandalo" di DAVIDE
BORTONE ? GAGGIANO ? RIDURRE i costi della politica? Detto fatto: si riduce da
( da "Resto del Carlino,
Il (Imola)" del 08-11-2007)
"COSTI DELLA POLITICA? Non è
questo il modo di tagliarli": va giù pesante il segretario Sdi Gianni Landi,
all'indomani della cura dimagrante (come la nuova legge prevede) per un altro
consiglio d'amministrazione di una società controllata dagli enti pubblici: è
il cda di Sfera, le farmacie comunali di Faenza,
Imola (Comune maggioritario) e Medicina, 'snellito' come già i cda di Sister,
Area Blu e Osservanza. Su cosa tuona Landi? Il segretario Sdi ammette sì che
"un piccolo, primo segnale positivo" sulla riduzione dei costi c'è
stato. Ma il rospo che non riesce a mandare giù è l'"esclusivo dominio del
Partito democratico". Poi entra in dettaglio. Nel primo caso, Area Blu,
per Landi "nominare in un consiglio composto da tre persone due
consiglieri Pd tra cui il presidente, non ci sembra il massimo". Ancora, e
cita Osservanza, "nominare in un consiglio di cinque membri quattro del Pd
può apparire uno sgarbo". Infine il caso Sfera: "Come deve essere
definito nominare tre membri del Pd su tre?". Sulla partita Landi svela
poi un retroscena: "Sono stati confermati il presidente faentino, il vice
medicinese e un consigliere imolese. Ma Imola, che prima di rappresentanti ne
aveva tre, voleva aumentare il peso dell'unico consigliere rimastogli e ha
chiesto una seconda vicepresidenza. Per statuto non si può e allora che cosa
hanno fatto? Hanno distribuito le deleghe fra vice e consigliere 'semplice', ma
adeguando a quest'ultimo lo stipendio, cone se fosse un appunto un
vicepresidente. Se questo è il modo di tagliare i costi...". Landi non
rivendica poltrone, anzi ammette che è l'alleato della coalizione uscito meno
ridimensionato. "Ma il gruppo dirigente del Pd ? osserva ? deve dire
chiaramente agli alleati e alla città se esiste l'intenzione di continuare a
governare come coalizione o se, visto che i numeri li ha, vuole dare vita a un
governo basato solo sul Partito democratico". Infine una stoccata agli
alleati 'piccoli': "Rifondazione è stata tagliata di netto in Area Blu e i
Verdi sono stati tagliati in Osservanza. Eppure non hanno battuto ciglio. Di
che cosa avranno paura poi? Ma se loro stanno zitti, noi non intendiamo fare lo
stesso". - -->.
( da "Stampa, La" del
08-11-2007)
Riconoscimento Tv, premiato l'esperimento del digitale
Un Consiglio da 18 milioni l'anno La sperimentazione del canale informativo
della tv digitale terrestre proposta di recente dal Consiglio regionale della
Valle d'Aosta è stata premiata come "miglior video sui servizi
interattivi". Il riconoscimento è stato assegnato nell'ambito della 3ª
edizione del premio nazionale "
( da "Arena.it, L'" del 08-11-2007)
Stipendio d'oro per tre sedute all'anno I membri esterni
del "Nucleo di valutazione" prendono quasi 15 mila euro per poche
riunioni C'è Natale Pisa, ex direttore dell'Ufficio provinciale del
lavoro e della Massima occupazione di Verona e di altre città, in pensione,
padre del consigliere comunale della Lega Nord, Luigi Pisa. E poi Palmarino
Zoccatelli, responsabile tecnico amministrativo, ex sindacalista Cisl poi
passato al Sindacato Libero, dipendente del Consorzio Acque Vive, ex segretario
della Lega di Sona, attivo nell'associazione tradizionalista cattolica Famiglia
e Civiltà. E infine Enrico Toffali, avvocato, patrocinante in Cassazione e
revisore contabile, esperto di relazioni sindacali. Sono loro i tre membri
esterni nominati dal sindaco Flavio Tosi, con un decreto, nel Nucleo di
valutazione del Comune, che deve valutare il lavoro dei dirigenti comunali per
efficienza e anche efficacia, cioè per la qualità dei servizi forniti
dall'ente. Ai tre membri esterni (sinora erano due) si aggiungono il direttore
generale e il segretario generale del Comune, il direttore dell'area risorse umane e organizzazione e quello dell'area lavori
pubblici. COMPENSI D'ORO. I membri interni del Nucleo non percepiscono alcun
onorario. Così non è per i tre esterni, il cui compenso è di 14.770 euro lordi
l'anno essendo pari a quello dei revisori dei Conti del Comune, stabilito dalla
delibera consiliare 52 del 17 giugno 1999, al periodo della seconda giunta
Sironi, e confermato in quella Zanotto, quando il centrodestra
all'opposizione contestò al centrosinistra di spendere troppi soldi in
consulenze esterne. Euro più, euro meno, è lo stesso compenso di un consigliere
comunale, che prende circa 15.400 lordi l'anno. Un consigliere mediamente
impegnato, però, ha mezza giornata piena, per quasi tutto l'anno. Per non
parlare dei revisori dei conti. I membri esterni del Nucleo di valutazione,
cioè quelli che devono valutare come lavorano i dirigenti e come questi fanno
girare la macchina comunale, hanno orari un po' diversi. L'anno scorso il
Nucleo si sarebbe riunito tre volte. A spanne, fanno circa 5.000 euro a
seduta.E.G. .
( da "Arena.it, L'" del
08-11-2007)
UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO. Polemica sollevata
dall'opposizione. Scapin: "Solo rimborsi" Professori pagati o
volontari?
( da "Corriere della
Sera" del 08-11-2007)
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Politica -
data: 2007-11-08 num: - pag: 10 autore: Enr. Ma. categoria: REDAZIONALE La
misura Enti pubblici, dai Cda tolte 5.000 poltrone ROMA - Da ieri 5 mila
poltrone in meno nei consigli di amministrazione di enti locali e società
pubbliche. è l'effetto di un comma della legge Finanziaria 2007 e della
relativa circolare firmata lo scorso luglio dal ministro degli Affari
regionali, Linda Lanzillotta (foto), che ha limitato a 3 i consiglieri di
nomina pubblica nelle società partecipate o controllate con meno di due milioni
di capitale e a cinque se il capitale è superiore. La tagliola è scattata ieri,
7 novembre, come previsto. E Palazzo Chigi, in serata, nel consueto briefing
con i giornalisti ha sottolineato come la misura contribuisca a ridurre i costi
della politica. La scure si dovrebbe abbattere su almeno 5 mila poltrone e le
società interessate sarebbero circa 3 mila fra quelle controllate e partecipate
da Comuni, Province e Regioni. Le casse pubbliche dovrebbero
risparmiare almeno 50 milioni di euro all'anno in gettoni di presenza. Ai quali vanno aggiunti i costi delle auto blu e delle
segretarie. Non a caso contro la norma ci sono stati ripetuti tentativi di
ottenere una proroga. Poi, nelle ultime settimane, le amministrazioni hanno
cominciato a tagliare. Per esempio, il presidente della Provincia di
Milano, Filippo Penati, a suo tempo aveva annunciato di essere pronto a
tagliare 140 posti di sua competenza. E nel frattempo si è dimesso lui stesso
dal consiglio di amministrazione dell'Autostrada Brescia-Padova. Da oggi,
spiegano al ministero degli Affari Regionali, si comincerà a controllare che
tutti i Comuni e le Province si siano adeguati alla legge. Per le Regioni, che
hanno autonomia finanziaria, la norma non ha invece carattere prescrittivo.
( da "Corriere della
Sera" del 08-11-2007)
Corriere della Sera - MILANO - sezione: Lombardia -
data: 2007-11-08 num: - pag: 13 autore: Giuseppe Guastella categoria: BREVI
"In bagno le mazzette per l'assessore " Como: arrestato Bin,
capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale MILANO - Le tangenti gliele
portavano nel bagno dell'assessorato al Turismo della provincia di Como. Soldi
in contanti (50.000 euro) per le spese della campagna elettorale, ma anche una
carta di credito prepagata con 3.000 euro e un computer palmare sono finiti
nelle mani di Giorgio Bin quando, l'attuale capogruppo di Fi in consiglio
provinciale a Como, era il potente assessore al Turismo in grado di pilotare
l'assegnazione dei fondi regionali e comunitari per lo sviluppo turistico. Da
ieri Bin è in carcere a San Vittore accusato di corruzione e di concorso in
truffa ai danni della Regione, dello Stato e dell'Ue nell'ambito dell'inchiesta
sull'oscuro affare del Lido Giardino di Menaggio per il quale è anche indagato
il consigliere regionale forzista Gianluca Rinaldin, sospeso dal partito per
tre mesi dopo una spaccatura interna nelle ultime elezioni amministrative a
Como. L'indagine del sostituto procuratore milanese Francesco Prete ieri ha
avuto un'improvvisa impennata dopo che la scorsa estate erano stati sequestrati
402mila euro, la prima tranche di un finanziamento regionale. Oltre all'arresto
di Bin, gli uomini della Guardia di Finanza di Milano, su ordine del gip Andrea
Ghinetti, hanno sequestrato a sei indagati beni per circa 500mila euro ed
eseguito numerose perquisizioni. è un sequestro preventivo che serve a tutelare
i beni per un'eventuale confisca in caso di condanna. Nel 2006 il Comune di
Menaggio decide di ristrutturare lo stabilimento balneare Lido Giardino
affidandosi all'Associazione coordinamento turistico lago di Como; referente
dell'ente pubblico diventa l'imprenditore Umberto Tagliaferri, anch'egli
indagato. Il meccanismo del raggiro è messo nero su bianco nell'ordinanza di
custodia cautelare. Giorgio Bin, nella sua qualità di assessore provinciale al
Turismo "rappresentava costi per la realizzazione
delle opere per il Lido di Menaggio di molto superiori al reale, 5.633.137 euro
a fronte di 1.600.000 effettivamente spesi ". Il finanziamento era stato
attinto ai fondi del cosiddetto "Obiettivo 2" della Ue: si tratta di
soldi che devono essere spesi in aree considerate "a declino
industriale"; enti o privati presentano progetti che al 30% vengono
finanziati da Bruxelles. "Per la realizzazione dell'opera - scrivono
ancora i giudici - si è in realtà creato un vero e proprio cartello politico-
affaristico... al fine di ottenere un milione di euro di finanziamenti, il reo
confesso Tagliaferri ha fornito all'organo erogante (
( da "Trentino" del
08-11-2007)
Cronaca Comuni, solo sulla carta i tagli ai consiglieri
TRENTO. Scomparso l'annunciato taglio delle circoscrizioni. Rinviato al Codice
delle autonomie quello dei consiglieri comunali. Il pacchetto del governo sui
tagli ai costi della politica esce pesantemente ridimensionato dall'esame in
commissione bilancio. E solleva qualche dubbio a palazzo Thun, dove la spinta
che arrivava da Roma, unita all'iniziativa di Trento
democratica, ha prodotto un gruppo di lavoro bipartisan che lunedì dovrebbe
chiudere un documento con alcune proposte per ridurre le spese: gettone di presenza "a tempo", possibile accorpamento di alcune
commissioni, riduzione delle convocazioni, ticket per il parcheggio di
consiglieri e assessori, ragionamento sul numero di consiglieri comunali
e circoscrizionali. Ma l'accordo è tutt'altro che a portata di mano, con molti
distinguo all'interno della stessa maggioranza. E ora la retromarcia del
parlamento non è certo una spinta ad accelerare. "Cosa vogliamo fare, i
primi della classe?", si lascia andare il presidente del consiglio
comunale Alberto Pattini. Ieri il nuovo testo della Finanziaria uscito dalla
commissione del Senato è arrivato proprio sul tavolo di Pattini, che nei giorni
scorsi aveva ricevuto anche una nota con la presa di posizione dell'Anci
(l'associazione nazionale dei Comuni) proprio sul tema dei costi delle
amministrazioni locali. Il direttivo boccia la riduzione del numero dei
consiglieri così com'era prevista nella Finanziaria, "regolata da criteri
poco chiari - è l'obiezione - essendo applicate percentuali
differenziate". Quanto ai gettoni di presenza, l'Anci critica la norma per cui i gettoni percepiti in un mese dai consiglieri non possono
superare un quarto dell'indennità del sindaco. Una novità che secondo l'Anci
"limita l'autonomia dei Comuni". Non solo: l'associazione chiede al
ministero che i compensi siano adeguati, visto che L'ultima rivalutazione per
gli amministratori locali risale "al lontano 2000". E Pattini fa
notare: "Da noi il sindaco ha un'indennità di 8.800 euro al mese, un
quarto significa 2.200 euro ma nessun consigliere arriva lontanamente a queste
cifre". (ch.be.).
( da "Resto del Carlino,
Il (Ferrara)" del 08-11-2007)
Pubblicato anche in: (Resto del Carlino, Il (Rovigo))
"QUESTA modesta sforbiciata ai
costi della politica, su scala locale, assomiglia ad un ravvedimento tardivo".
Neda Barbieri, capogruppo di Alleanza per Ferrara in Provincia, ricorda
"come da anni avessimo proposto di portare i CdA ad un massimo di tre
componenti. Ci è stato risposto che bisognava garantire la visibilità delle
singole forze della coalizione, che bisognava dare spazio ai territori.
Ora all'improvviso tutti scoprono l'etica e dicono che bisogna essere...
morigerati". Per verificare se la volontà comunque è reale,
( da "Resto del Carlino,
Il (Ferrara)" del 08-11-2007)
( da "Italia Oggi" del
08-11-2007)
ItaliaOggi ItaliaOggi Numero 265, pag. 35 del
8/11/2007 Autore: di Marco Gasparini Visualizza la pagina in PDF
Nuove modifiche al collegato alla Finanziaria sulla sanità. Una stretta
alle nomine dei manager Asl Ssn, commissari nelle regioni pigre Amministratori
straordinari per le p.a. riluttanti alla riforma Commissariamento ad acta, con
addebito dei relativi oneri, per le regioni che non si atterranno alla riforma
del Servizio sanitario nazionale. Meno discrezionalità
nella nomina dei manager delle Asl, ma anche più rischi per i governatori che
non rispetteranno le linee guida del ddl "collegato" alla Finanziaria
messo a punto dal ministro della salute, Livia Turco. "In caso di
inottemperanza", infatti, il presidente del consiglio dei ministri, su
proposta dello stesso dicastero, avvierà una prima, graduale, fase di messa in
mora cui seguiranno, in caso di ulteriore inerzia, le misure di
commissariamento. L'atto sostitutivo del mancato piano sanitario
regionale sarà, a quel punto, adottato direttamente dal governo sentita
l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e
( da "Nuova Ferrara, La" del
08-11-2007)
Cronaca "Dieta" per l'Acft, cala il Cda Passa
da
( da "Secolo XIX, Il" del
08-11-2007)
Pallanuoto Pro Recco18 Bissolati Cremona6 (2-3, 4-1,
6-1, 6-1) Pro Recco: Tempesti, Giacoppo, Madaras 3, Mangiante, Kasas 1,
Vujasinovic 4, Felugo 3, Angelini 2, Benedek
( da "Sole 24 Ore, Il" del
08-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2007-11-08
- pag: 15 autore: La casta dei consiglieri che governa le società Sono 75
inamovibili e collegano il 76% delle quotate di Orazio Carabini L' hanno
chiamata
( da "Gazzettino, Il
(Udine)" del 08-11-2007)
Sacerdotinelle disfattadi CaporettoEra il terribile
periodo della prima guerra mondiale e la "rotta" di Caporetto è alle
porte. Monsingor Anastasio Rossi parte in visita pastorale nella parrocchia di
Tarcento e arriva anche a Ciseriis nella parrocchia di San Carlo Borromeo,
dov'è parroco "pre Onorio": don Onorio. Gentilini era giunto da Subit
di Attimis dov'era stato per 10 anni: cagionevole di salute anche in seminario,
aveva "detto Messa tardi, a 28 anni. Al gnùf predi non gli fecero nessuna
festa perché quelli eran tempi di miseria e di guerra; durante la sua prima
messa aveva detto ai fedeli "son giunto qui da voi, speriamo di andare
d'accordo: avrei piacere che mi mandaste i ragazzi a dottrina, cosicché
studiando loro saprò "ce raze di int ch'o sès vualtris'".Durante
l'invasione degli austro-ungarici nel 1917 "pre Onorio nol è làt profugo,
ma 'al è restàt chi': così nel periodo di guerra faceva scuola ai bambini
rimasti, poi scoppiata la "spagnola", malattia infettiva mortale (lui
aveva studiato medicina e legge) andava a far visita ai malati e scendendo per
Pacagnàn attraversava
( da "Gazzetta di Reggio" del
08-11-2007)
Cronaca "Per una sanità eccellente occorre coesione
sociale" L'assessore regionale Bissoni ieri al convegno dell'Ausl al
centro Malaguzzi "Penso sia davvero difficile immaginare un sistema sanitario di qualità se questo non si sposa con un buon
sistema di tutela sociale". Così ieri l'assessore regionale alla Sanità,
Giovanni Bissoni, intervenuto a Reggio all'apertura del convegno - organizzato
dalla società italiana per la qualità dell'assistenza sanitaria in
collaborazione con l'Ausl locale - dedicato al futuro del sistema sanitario. Quattro giornate - si andrà avanti sino a sabato
al centro internazionale Loris Malaguzzi - che ieri
hanno preso il via con uno spettacolo suggestivo di "Danzability".
L'incontro, infatti, è stato aperto da un'esibizione artistica portata in scena
al Malaguzzi da alcuni ragazzi disabili: un'esibizione che ha strappato
l'applauso dei presenti in sala. A seguire, protagonista il welfare. Argomento
su cui, dopo la presentazione di Mariella Martini, direttore generale
dell'Ausl, si è speso l'assessore Bissoni,: "E' difficile - ha detto -
parlare di un percorso per non autosufficienti o di promozione della salute
mentale senza pensare a un sistema territoriale di qualità. Anche la mitica
coesione sociale della forte Emilia-Romagna, ad esempio, è intaccata dalla
globalizzazione: la perdita di questa coesione sociale la viviamo tutti i
giorni sul territorio. Ma il piano sanitario sociale
deve ripartire dai territori, i nostri distretti sono zone di azione sociale.
Quel che necessita, dunque, è un welfare di comunità che
deve sposarsi con una cultura della collaborazione. Gli enti locali, ad
esempio, è giusto che portino avanti anche altre politiche che non siano solo
sanitarie, ma che comprendano la questione della casa e dei trasporti. Solo
così, portando avanti un sistema di comunità si riuscirà a fornire più qualità.
Bisogna, inoltre, riuscire ad affrontare il tema della sicurezza - e quando
parlo di sicurezza intendo dire: ridurre al minimo gli errori che commettiamo -
che fa il paio con le valutazioni dei cittadini. Per valutare la qualità
dell'assistenza sanitaria - e qui spero di non provocare la reazione di nessuno
- non partiamo dalle Iso9000". E poi, con particolare riferimento al
welfare a Reggio: "Fare tutto questo a Reggio forse è più facile che
altrove. Qui si stanno facendo cose di cui potrei parlare, ma non lo faccio,
perché qui siamo dinanzi a un sistema che ha assunto il tema della qualità come
strategico". Quanto agli Irccs (istituti di ricerca a carattere scientifico,
verso cui si sta muovendo il Santa Maria Nuova), ieri è poi stata la presidente
della Provincia, Sonia Masini, a sottolineare che "non si istituiscono né
per decreto, né per delibera né per trasposizione di competenze da un luogo
all'altro, bensì come messa in rete di un sapere di tutti sedimentato nel
tempo".
( da "Affari Italiani
(Online)" del 08-11-2007)
Giovedí 08.11.2007 08:47 --> Oltre
alla casta raccontata da Sergio Rizzo e Gian
Antonio Stella esiste una casta del capitalismo privato? Pare proprio di sì. A
scriverlo non è il manifesto o Liberazione ma il Sole 24 ore con un inchiesta
firmata da Orazio Carabini. "Sono 75, di cui solo tre donne. Una casta di
inamovibili che, facendo parte di più consigli di amministrazione,
collegano tra loro il 76% delle società quotate italiane. E il punto più fitto
dell'intreccio sta nella cuspide: le società finanziarie comprese tra le
blue-chip, da Mediobanca a UniCredit, da Generali a Intesa Sanpaolo".
"L' hanno chiamata
( da "AprileOnline.info" del
08-11-2007)
Andrea Scarchilli , 08 novembre 2007 Politica Il
convegno organizzato da Sinistra democratica: "Giustizia penale ed equità
sociale - il carcere dopo l'indulto". Le proposte del movimento le ha
elencate il vicepresidente della Camera Carlo Leoni: tra queste, più spazio
alle misure alternative al carcere e il superamento della Bossi - Fini Vista,
come si dice, l'aria che tira, tutto si può dire tranne che a Sinistra
democratica sia mancato il coraggio nell'organizzare un convegno
dall'intestazione "Giustizia penale ed equità sociale - il carcere dopo
l'indulto". Il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, il responsabile
della Cgil per il settore penitenziario Fabrizio Rossetti, il capo del
Dipartimento dell'amministrazione delle carceri Ettore Ferrara e il
sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi hanno offerto un approccio diverso
da quello che sta tentando, in queste ultime settimane, esponenti di disparate estrazioni
culturali e politiche, il metodo cosiddetto "securitario". Un altro
modo di affrontare il problema della lotta alla criminalità deve essere
possibile se, come ha scandito Manconi al termine del suo intervento, "le
categorie dell'immigrazione e del carcere sono le vere cartine di tornasole per
distinguere la cultura della sinistra da quella della destra". E' stato
Carlo Leoni a mettere sul piatto le proposte, i passaggi dalla teoria alla
pratica, che dovrebbero caratterizzare questo approccio. E, ha assicurato il
vicepresidente della Camera, Sd si farà carico di chiedere che il governo le
faccia proprie, altrimenti saranno i deputati e i senatori del movimento nato
dalla scissione dei Ds a tradurle in criteri di battaglia parlamentare. Perché,
ha detto Leoni, "non potevano non votare il decreto sulla sicurezza, ci
saremmo esposti all'abbraccio con la destra. Ma ora dobbiamo muoverci in
Aula". Secondo Leoni non serve a niente aumentare le pene, se la giustizia
rimane lenta. Occorre, piuttosto, battersi per una riforma del codice penale
che riduca e soprattutto razionalizzi le categorie dei reati e ampli il ricorso
alle misure alternative al carcere, come l'affidamento ai lavori socialmente
utili e gli arresti domiciliari. Occorre superare
( da "Trentino" del
09-11-2007)
IN COMUNE I consiglieri pagheranno il posto auto TRENTO.
Un segnale di buona volontà contro i privilegi della politica. La consigliera
di Rifondazione Lucia Coppola è riuscita a raccogliere un' adesione bipartisan
sull'ordine del giorno che chiede ai consiglieri di versare una quota di 130
euro, l'equivalente di un bollino per residenti, per l'uso del parcheggio ex
Sit in via Canestrini e quello di proprietà comunale all'Hotel Trento. Hanno
firmato tutti tranne Firmani, proprio colui che aveva avviato il dibattito
l'anno scorso chiedendo di abolire i posti auto riservati. L'esponente
dell'Italia dei valori vorrebbe infatti che i consiglieri pagassero 220 euro
(un euro per ogni ora di seduta) e 260 gli assessori che fruiscono dell'Hotel
Trento. L'ordine del giorno è già stato consegnato al presidente del consiglio Pattini
e verrà portato in aula probabilmente nella seduta in programma fra 15 giorni
(lo decideranno lunedì prossimo i capigruppo). "Una mediazione che per
fortuna è andata a buon fine", commenta Coppola. Ma portare a casa la
firma di tutti (meno uno) è stata un'impresa non facile. "Con alcuni ho
dovuto essere molto convincente. Per qualcuno bisognava distinguere tra
parcheggi, perché l'ex Sit è più lontano. Per altri non bisognava avallare le
posizioni demagogiche di Firmani". Si erano cercate anche forme diverse, magari più incisive, per dare questo segnale di rinnovamento.
"Ma con altri strumenti non potevamo intervenire. All'interno del gruppo
di lavoro sui costi della politica era stato proposto da alcuni consiglieri
l'eventuale taglio del 20-30% dei gettoni di presenza, tuttavia non è di nostra competenza. Dovrebbe cambiare
la legge regionale. Stiamo anche intervenendo - cosa molto importante - su una
maggiore efficienza delle commissioni". Coppola tiene però a ribadire una
cosa: "Nessuno di noi pensa che i privilegi vadano cercati all'interno del
Comune. Non è un posto dove si spreca. Questi 130 euro a seduta non sono certo
immeritati. Ci aspettiamo - conclude - che altri passi vengano fatti da chi dei
privilegi gode veramente, dai consiglieri provinciali ai parlamentari, fino ai
membri dei Cda". (maro).
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del
09-11-2007)
SANITÀ. Dalla prossima settimana un manuale in regalo
per imparare ad "autocurarsi" Medicinali da banco: rivincita delle
farmacie "L'automedicazione per la famiglia. Piccole patologie, cure e farmaci
da banco" é il titolo del manuale realizzato da Puntoeffe con la
collaborazione di Federfarma dalla prossima settimana disponibile in farmacia,
in regalo. Il volume é curato da Stefano Govoni e Adele Lucchelli del
Dipartimento di Farmacologia sperimentale e applicata dell'Università di Pavia,
e da Pierluigi Diano, medico e giornalista; scritto per il cittadino, punta ad
accompagnare le famiglie nella gestione di quei piccoli disturbi che possono
essere curati con i farmaci da banco. PER FACILITARE la consultazione, il manuale é organizzato per singoli sistemi (digerente,
respiratorio...) e ogni capitolo riporta per sommi capi le caratteristiche
anatomiche e fisiologiche dell'apparato, oltre a una breve descrizione dei
disturbi che possono essere curati con i farmaci da banco. A conclusione di
ogni argomento, la guida riporta un elenco dei farmaci da banco indicati per
trattare i disturbi descritti, illustra i meccanismi d'azione delle
molecole e indica i nomi commerciali. Sono riportati tutti i farmaci da
automedicazione in commercio in Italia al momento della pubblicazione: con il
tempo l'elenco dei farmaci potrà cambiare. Non cambieranno, invece, i criteri
che devono sempre guidare il cittadino in una scelta responsabile. Alla fine
della descrizione di ogni piccolo disturbo gli autori non trascurano
indicazioni sugli stili di vita da adottare o da evitare, perché il farmaco non
deve mai essere utilizzato come una risposta facile per compensare
comportamenti sbagliati. Altrettanto importante é il consiglio di consultare il
farmacista o di rivolgersi al medico, se i sintomi persistono più di qualche
giorno. "L'INIZIATIVA - sottolinea una nota del presidente di
Atf-Federfarma - intende rinsaldare il rapporto del cittadino con la farmacia,
per tradizione il luogo in cui il cittadino non solo è assistito dalla capacità
di consiglio del farmacista, ma ha tutte le altre garanzie di carattere sanitario che può dare solo una struttura - la farmacia
appunto - regolata da molte norme, sottoposta a innumerevoli controlli,
operante nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
e in rete sia con altre farmacie, sia con le istituzioni preposte alla tutela
della salute. I nuovi canali, che da più di un anno possono vendere i farmaci
senza ricetta, non hanno queste specificità: i cittadini, magari
inconsciamente, lo sanno, visto che i dati di vendita registrano tuttora una
sostanziale fedeltà alla farmacia. Mentre in alcuni Paesi aumentano le sollecitazioni
per inserire le statine tra i farmaci da banco, in questi giorni in Olanda il
loro consumo sta precipitando, in conseguenza di una trasmissione andata in
onda in marzo. In televisione due esperti avevano sostenuto che non é facile
discriminare tra colesterolo buono e cattivo, e che cittadini e medici hanno
subito su questo tema un vero e proprio lavaggio del cervello. "Presumiamo
che abbiano interrotto la cura anche coloro che ne avrebbero veramente
beneficio - continua il presidente di Atf-Federfarma; questo é solo un esempio
recente di come anche il settore del farmaco sia sottoposto, con tutti i rischi
che ne conseguono, alla pubblicità, al "si dice", alle informazioni
più o meno verificate". "IN FARMACIA si vuole evitare che
l'automedicazione diventi consumismo - sottolinea Renato Grendene, presidente
di Federfarma Brescia - e far sì che diventi una scelta responsabile; il
cittadino dovrà acquistare una maggiore autonomia nella gestione della propria
salute, senza però, esporsi al rischio di sbagliare farmaci o di assumerne
troppi. Un maggior ricorso all'automedicazione può anche essere opportuno per
non incidere con i costi dei piccoli malesseri sulla spesa pubblica e
utilizzare, invece, le risorse per le patologie più costose, ovviamente purché
questo non si tramuti in uno scarico tout court di costi sul cittadino".
"Questo libro - conclude Grendene - vuol essere, quindi, un modo per
rimanere accanto al cittadino e assicurargli, che può sempre contare sulla
farmacia per risolvere i propri problemi di salute, piccoli o grandi che siano.
Perché troverà ovunque e sempre una farmacia vicina, con una serie di servizi
per la salute, il benessere e la prevenzione, con un professionista attento e
umanamente disponibile".C. S.
( da "Arena, L'" del
09-11-2007)
PROVINCIA. Centrosinistra all'attacco "Così
crescono i costi della politica" L'aumento di
capitale sociale dell'Ags (Azienda gardesana servizi) deliberato dal Consiglio
provinciale fa ancora discutere. "Serve solo ad aumentare il numero di
poltrone in una logica spartitoria che va contro gli interessi dei cittadini.
Altroché maggior rappresentatività", tuonano i consiglieri della minoranza
in Provincia, Sergio Ruzzenente, Vincenzo D'Arienzo e Luciano Sterzi. Già uniti
dalla dichiarata adesione al nuovo Partito democratico, gli esponenti del centrosinistra
mettono a nudo una situazione che definiscono "paradossale".
"C'è già uno strisciante disagio nel rapporto fra cittadini e politica ed il comportamento da Prima repubblica della
Provincia non fa che appesantire i sospetti nei confronti di chi dovrebbe
amministrare". Ma ricordiamo il retroscena di questa vicenda. Il decreto
Lanzillotta, inserito nella Finanziaria 2007, prevede che entro il 22 novembre
i consigli di amministrazione delle società a partecipazione degli enti locali
non possano avere più di cinque consiglieri ciascuno. L'intento è palesemente
quello di ridurne il numero, riducendo gli sprechi pubblici. Qualcuno, infatti
ritiene che anziché "partecipate" andrebbero chiamate
"lottizzate". "Il decreto Lanzillotta rende
la politica meno invasiva ed ecco la risposta dei Palazzi Scaligeri",
proseguono i democratici, "che aumenta da tre a cinque il numero dei
consiglieri d'amministrazione dell'Ags e per raggiungere il proprio scopo passa
il capitale sociale da 327.600 euro a 2.620.800 euro per rientrare nei
parametri previsti dal decreto. I costi per la collettività sono facilmente
quantificabili". "Ciascuno dei 20 Comuni soci dovrà immobilizzare
circa 100mila euro,
( da "Resto del Carlino,
Il (Nazionale)" del 09-11-2007)
Di ALESSANDRO GOLDONI ? BOLOGNA ? WEB È BELLO, politicamente corretto e soprattutto economico. La nuova
parola d'ordine a palazzo d'Accursio a Bologna come in viale Aldo Moro, sede
della Regione, sembra essere: 'tutti in rete'. Così, mentre Giuseppe Paruolo
assessore alla Comunicazione della giunta Cofferati, lancia l'idea della Web
Cam (la videocamera collegata a internet) nelle sedute delle commissioni, in
modo da evitare il 'firma e fuggi' dei consiglieri che percepiscono il gettone,
Flavio Delbono, vicepresidente della Regione con delega
alle Finanze, tesse ufficialmente le lodi delle aste telematiche. "Oggi va
di moda scagliarsi contro i costi della politica - dice
Delbono al ComPa, il salone della comunicazione pubblica - e va bene. Ma è sui
costi delle amministrazioni che si possono ottenere consistenti risparmi"
Il riferimento è proprio a Inter-cent l'agenzia regionale per l'acquisto
di beni e servizi e che fornisce a Comuni e Provincie la piattaforma
telematica. "Con il nuovo meccanismo delle gare on-line si riescono a
risparmiare 45 anni di unità lavoro cioè due milioni di euro, l'anno - spiega
il vicepresidente - da sommare ad altri due milioni di spese, evitate, di
pubblicazione". Nelle gare on line la carta sparisce. Solo la cauzione
provvisoria va accompagnata da un documento scritto, il resto è tutto
elettronico compresa la firma: bando, avviso, offerte dei partecipanti,
rilanci. Anche i tempi si accorciano, meglio, si polverizzano. L'esempio arriva
in diretta in una sala della Fiera: su uno schermo collegato a un Pc, appaiono
i quattro concorrenti ad una gara per la fornitura di personal computer alla
Regione. Le aziende che hanno superato la selezione, si sfidano a colpi di
offerte e controfferte. Ognuna, come viene spiegato, vede la cifra del suo
avversario, ma non il nome. In venti minuti è tutto finito e la gara
aggiudicata. - -->.
( da "Resto del Carlino,
Il (Ferrara)" del 09-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA Tagli anche ai rapporti
interpersonali Sempre più impossibile il contatto tra rappresentati e
rappresentanti Caro Carlino, sotto la spinta demagogica dei 'costi della politica' ? che peraltro sta partorendo 'topolini
localistici' ed il nulla più assoluto avverso i reali privilegi di parlamentari
e maggiorenti ? mi pare stia avvenendo quanto già riscontrato diversi anni fa
nell'amministrazione sanitaria. Si passò alla 'prefettizzazione' della sanità,
allontanando i rappresentanti dei cittadini dal governo diretto del sistema,
con i benefici (!?) che, negli anni, sono davanti agli occhi di tutti, come le
visite al... 2010 e la scarsa considerazione circa i servizi reali al cittadino
da contrapporre ai calcoli economicisti, peraltro risparmiando qualche milione
di lire nelle indennità di carica e spendendone centinaia per fare i ponti
d'oro a presunti manager. E' il caso, oggigiorno, dei nuovi 'feudatari' dei
parcheggi ovvero dei trasporti ma fors'anche delle case popolari e della
gestione idrica, voluti in particolare (chissà perché) dai Verdi. Che la politica abbia il dovuto timore del fondato giudizio
dell'opinione pubblica sul cattivo utilizzo dei propri soldi, è assolutamente
salutare; ma quando usare questo pretesto per compiere scelte sciagurate,
abdicando al proprio ruolo, è assurdo. Si potrebbe obiettare che lo ha fatto da
un pezzo di abdicare al proprio ruolo, non rappresentando più gli interessi dei
cittadini ma solo quello dei nuclei... armati di potere, ma rendere sempre più
impossibile il necessario contatto diretto tra rappresentati e rappresentanti,
sotto l'egida di risparmi che saranno dell'ordine di qualche migliaio di euro,
è demenziale. In futuro ci rivolgeremo ai call-center o, attraverso le e-mail,
ai gestori dei servizi, litigando con i poveri disgraziati che hanno la
sfortuna di svolgere quei disinformati e malpagati lavori di front-office.
Difatti, alzi la mano chi è riuscito a parlare, in alternativa, almeno con un
'quadro' intermedio, visto che con un amministratore è assolutamente
impossibile. Davvero una grande pensata, in un'epoca caratterizzata dalla
mancanza di relazioni interpersonali, quella di privarsi pressoché totalmente
delle rappresentanze sociali e territoriali. Con sommo gaudio dei veri bersagli
dell'opinione pubblica, che continueranno a fare ancora di più i propri,
ristretti affari. Daniele Vecchiattini - -->.
( da "Repubblica, La" del
09-11-2007)
Pagina III - Bologna L'INTERVISTA "Legge giusta ma
poi il sistema è impazzito" LUCIANO NIGRO "Vuole sapere se sono
pentito della legge sui costi della politica? Un po'
sì. Non rimpiango di averla presentata come relatore alla Camera, perché la
legge era giusta. Ma di non aver previsto che con l'esplosione della politica il sistema non avrebbe retto più". Sergio
Sabattini, oggi sindaco di Porretta, già deputato e prima ancora segretario del
Pds, consigliere e assessore nel Comune di Bologna, fu l'ideatore della legge
che nel 1999 riordinò le indennità degli amministratori pubblici. Da lì sono
arrivati gli stipendi non solo ai sindaci, ma agli assessori, i presidenti di quartiere e ha cominciato a formarsi quello che
il senatore Massimo Villone definisce il grande esercito dei piccoli
stipendiati della politica. Si sente come il dottor Frankenstein, Sergio Sabattini?
"Perché, scusi?" Non è lei che inventò la legge sui costi della politica? "Sì fui io il relatore della legge". Non pensa che la
sua creatura sia impazzita? "E' impazzito il sistema
politico". E non è pentito di quella legge? "Ni". SEGUE A PAGINA
VII.
( da "Repubblica, La" del
09-11-2007)
Pagina III - Bologna Lo scorso anno Palazzo d'Accursio ha speso 200 mila euro per pagare ai datori di lavoro
(anche i partiti) le ore dei permessi per la politica Sei consigliere? Hai
doppio stipendio Oltre ai gettoni, busta paga intera con il
rimborso del Comune Doppio "stipendio" per i consiglieri comunali
dipendenti di aziende pubbliche e private, e persino dei partiti, come nel caso
dei Ds. In totale 19 su 46. Oltre ai gettoni
per la loro partecipazione alle sedute del consiglio e delle commissioni, il
Comune rimborsa ai datori di lavoro degli eletti anche il corrispettivo delle
ore che i consiglieri passano a Palazzo D'Accursio. Nel 2006 un totale di
193mila euro. Più 21mila euro di rimborsi per le trasferte. Così il consigliere
lavoratore percepisce lo stipendio pieno dalla sua azienda, più i gettoni comunali che riesce ad accumulare. BIGNAMI A PAGINA
VII.
( da "Tirreno, Il" del
09-11-2007)
Piombino - Elba Se fare una fiera costa 5 milioni
Tramite un apposito gruppo di lavoro costituito alcuni mesi fa, il Forum della
democrazia prosegue l'analisi delle aziende pubbliche partecipate, con
l'obiettivo di elaborare una mappa del potere e delle criticità in Val di
Cornia. Ora l'attenzione si concentra sulla Cevalco, su cui il Comune di
Campiglia vuole spendere un sacco di soldi. Dopo svariati esercizi chiusi in
costante perdita, dopo un intervento di ricapitalizzazione dei comuni soci
della Cevalco (a spese dei contribuenti), dopo l'ennesimo esercizio chiuso in
perdita, il socio principale, cioè il comune di Campiglia, si appresta ad
acquistare ciò che è già suo per il 47%. Sta facendo un leasing per 3 milioni e
242.000 euro che per 15 anni costerà 350.000 euro l'anno più anticipazioni e
riscatto finale: un'operazione che complessivamente costerà alla collettività
oltre 5 milioni di euro. In questo modo dopo aver accollato
sulle finanze pubbliche un peso di circa 200.000 euro annui per le gestioni
passate della Cevalco, ci si appresta ad accollare, sempre alla collettività,
il costo del leasing per gli anni a venire. Due domande nascono spontanee. La
prima è: quante volte i cittadini del Comune di Campiglia e della Val di Cornia
devono pagare
( da "Repubblica, La" del
09-11-2007)
Pagina IX - Bologna Il Comune versa al datore di lavoro
la quota della busta paga relativa ai permessi che spettano per legge agli
eletti I consiglieri a doppio stipendio Oltre ai gettoni,
200 mila euro per rimborsare le ore a Palazzo Per i dipendenti di partito i
soldi vanno a finire nelle casse delle forze politiche SILVIA BIGNAMI Doppio
"stipendio" per i consiglieri comunali dipendenti
di aziende pubbliche e private, e persino dei partiti. In totale 19 su 46.
Oltre ai gettoni di presenza per la loro partecipazione alle sedute del consiglio comunale e
delle commissioni, il Comune paga ai datori di lavoro degli eletti anche il
corrispettivo delle ore che i consiglieri passano a Palazzo D'Accursio.
Nel 2006 un totale di 193mila euro. Non solo. Il Comune rimborsa ai consiglieri
anche il tempo passato ad andare e tornare dal loro luogo di lavoro a Palazzo
D'Accursio. Circa 21mila euro lo scorso anno. A conti fatti, a fine mese molti
i consiglieri - quelli che non vivono solo di politica - si ritrovano due
stipendi. Quello percepito dalla loro azienda, senza detrazioni. E quello
"da gettoni", frutto del lavoro di eletti.
Una sorta di doppio lavoro. Palazzo D'Accursio d'altra parte si trova a pagare
i consiglieri comunali due volte: da una parte con i gettoni
- 1 milione di euro circa nel 2006 - dall'altra con i rimborsi alle aziende:
circa 210mila euro nello stesso anno. Questo è il prezzo di chi non fa politica
di professione. Un prezzo che però paga il Comune (quindi i cittadini). Alla
fine del mese infatti tutti i consiglieri che conservano un lavoro dipendente,
firmano una "nota spese", con le ore passate tra commissioni e
consiglio comunale. Consegnano la nota alla loro azienda, che a sua volta la
passa al Comune. A quel punto Palazzo D'Accursio paga all'azienda il
corrispettivo in euro delle ore di lavoro perse dal consigliere per il suo
impegno di eletto. E il 27 di ogni mese, il consigliere si trova in busta paga
stipendio pieno e gettoni. Un meccanismo che nessuno
al momento prevede di modificare - nemmeno la cosiddetta riforma del presidente
Gianni Sofri - nonostante le polemiche sul "firma-e-fuggi" in
commissioni per intascare i gettoni di presenza. E un meccanismo che vale per tutte le aziende - università,
imprese, ospedali, scuole - eccetto quelle elettive. Non può essere, ad
esempio, che il Comune "rimborsi"
( da "Messaggero Veneto,
Il"
del 09-11-2007)
Cervignano. Prosegue il confronto sul tracciato fra i
tecnici e i sindaci interessati dall'opera Tav, verso la soluzione intermedia
CERVIGNANO. La "variante centrale" resta l'alternativa piu'
gettonata; ma, nel ventaglio di ipotesi, si prospetta la possibilità di
riutilizzare anche il vecchio tracciato San Giorgio-Palmanova. La
"variante nord" che avrebbe dovuto passare per Bagnaria Arsa e la
"sud" che avrebbe lambinto il territorio di Carlino e Terzo di
Aquileia possono già considerarsi abbandonate. Questa una prima scrematura
certa delle quattordici alternative al tracciato studiato da Ferrovie Italiane,
presentate dal comitato tecnico nominato dai Comuni, Provincia e Regione.
Mercoledì sera in sala consiliare l'ingegner Andrea Debernardi ha incontrato il
sindaco di casa, Pietro Paviotti, Roberto Duz di Torviscosa e Pietro Del Frate
di San Giorgio. Un incontro volto ad approfondire il tracciato che interesserà
le tre comunità. L'impatto ambientale è la variabile piu' sensibile
all'attenzione dell'ingegner Debernardi che dal primo incontro, rialente allo
scorso marzo ha dimostrato di tenere come prioritaria nelle proprie
valutazioni. La scelta dei sedimi esistenti, sulla quale sarebbero orientati i
sindaci, rientra proprio in quest'ottica, permettendo di limitare i danni al
territorio. Nel cervignanese pertanto si sfrutteranno i viadotti che già
consentono il traffico a quattro binari. Sarà piuttosto da potenziare il
collegamento con l'Interporto consentendo l'alta velocità su quel segmento ed
eventualmente il raddoppio della linea Cervignano-Udine per il traporto
passeggeri. La stretta finale sarà però presa in presenza
di tutti i sindaci. Il prossimo incontro è fissato per venerdì 16, alla presenza dell'assessore Sonego. Allora si affronterà anche
alternativa emersa nei giorni scorsi, ovvero la possibilità di riutilizzare il
vecchio tratto ferroviario San Giorgio-Palmanova per convogliare i treni in
arrivo da ovest verso lo scalo di Cervignano. Questo segmento consentirebbe di
liberare la tratta dai treni merci che dovranno sostare allo scalo, lasciando
libero il passaggio per Cervignano sia ai treni merci diretti in Slovenia che
passeggeri. "L'obiettivo da raggiungere - ha affermato il sindaco di
Cervignano, Paviotti, è quello di avere la linea Venezia - Trieste a quattro
binari e quella verso Udine a due binari con la particolarità che comunque
quest'ultima si sviluppi (da Cervignano o San Giorgio o da nord) sia collegata
allo scalo". Non è mancata una contestazione da parte di alcuni
rappresentanti del Comitato No Tav, in quanto solo alcui di loro sono stati
invitati; una scelta poco apprezzata dal sindaco Del Frate.(c.m.).
( da "Repubblica, La" del
09-11-2007)
Congelati gli stipendi dei parlamentari Costi della politica, oggi il ddl bis. Piano anti-sprechi
alla Camera Sì del Senato alla sospensione degli aumenti. Bocciato il
dimezzamento delle indennità SILVIO BUZZANCA CARMELO LOPAPA ROMA - Supera le
forche caudine del Senato la norma della Finanziaria che prevede il
congelamento dell'indennità dei parlamentari. Dal 2008 e per cinque anni la
busta paga di deputati e senatori non crescerà al pari di quelle dei magistrati
di Cassazione. Ottiene perfino qualche voto in più rispetto a quelli su cui ha
potuto contare in questi giorni la maggioranza a Palazzo Madama la norma della
manovra che sancisce il blocco degli stipendi. Sono usciti sconfitti, invece,
gli ormai due "ex" del centrosinistra Franco Turigliatto e Ferdinando
Rossi, i quali sognavano di fare il colpaccio e di approfittare del sostegno
trasversale e incondizionato garantito dal centrodestra ai loro emendamenti pur
di mettere in difficoltà la maggioranza. Infatti, quando è andato ai voti la
loro proposta di dimezzamento delle stesse indennità di senatori e deputati
l'aula l'ha surclassata con un'ondata di no: 266. Il Senato ha poi ripristinato
per intero l'indennità dei magistrati che era stata tagliata del 30% con
( da "Centro, Il" del
09-11-2007)
REFERENDUM Costi della politica,
Rapagnà si appella allo Statuto regionale L'AQUILA. Il Comitato promotore dei 4
Referendum regionali per ridurre i costi e gli sprechi della politica
ha chiesto al presidente del Consiglio Regionale Marino Roselli ed ai
Consiglieri Regionali di procedere all' elezione del Collegio per le garanzie
statutarie, nel rispetto istituzionale degli articoli 77, 78 e 79 del nuovo
Statuto della Regione Abruzzo. Secondo il portavoce del Comitato, Pio Rapagnà,
in assenza di tale istituto non è stato e non sarà possibile infatti per il
futuro, da parte del Consiglio Regionale, avviare il procedimento, ricevere i
quesiti, valutarne l'ammissibilità e verificare la regolarità della richiesta e
del procedimento referendario. Rapagnà con disappunto rivela che sarà costretto
ad intervenire e a mettere in campo proteeste anche clamorose. "Sono ancora
una volta costretto, prima di iniziare un nuovo sciopero della fame",
scrive Pio Rapagnà, "a richiamare l'attenzione dell'Ufficio di Presidenza
e della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale sul fatto che, proprio
in base al nuovo Statuto della Regione Abruzzo, è fatto obbligo al Consiglio
regionale di provvedere, prima dell'avvio di qualsiasi procedimento
referendario, alla elezione di un'"Organo statutario" di garanzia,
disciplinandone i principi e le modalità di elezione e funzionamento con
apposita Legge Regionale". Rapagnà conclude affermando che si tratta di
"una cosa molto seria sul piano della tutela e garanzia dei diritti
costituzionali attribuiti al Comitato promotore e dei Cittadini sottoscrittori,
in quanto il Collegio è un'organo' non facoltativo di "consulenza della
Regione" e, dunque, non soltanto dell'Ufficio di Presidenza ma di tutti i
"soggetti" legittimati a rivolgersi ad esso ed in primis dei
promotori referendari: infatti il Consiglio Regionale può deliberare in senso
contrario ai pareri del Collegio stesso, ma lo può fare solo a maggioranza
assoluta dei suoi componenti".
( da "Corriere di
Bologna" del 09-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: 1APAGINA -
data: 2007-11-09 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE COSTI
DELLA POLITICA Oltre il gettone anche i rimborsi: dal Comune 200 mila euro per
i consiglieri comunali I costi della politica a Palazzo
d'Accursio continuano a far discutere. Qualche consigliere rivela che esiste
una disparità tra quelli che fanno un lavoro autonomo e chi ha un lavoro
dipendente. Il Comune deve infatti per legge rimborsare alle aziende
private le ore di lavoro perse (e i contributi previdenziali) per partecipare
ai lavori di commissioni e consiglio. Nel 2006 il Comune ha dovuto staccare
alle aziende un assegno da quasi 200 mila euro. Da gennaio a settembre infine
il Comune ha dovuto pagare 828 mila euro per i gettoni
di presenza dei consiglieri comunali. " A pagina
6.
( da "Gazzetta di
Modena,La" del 09-11-2007)
Domani la presentazione all'auditorium Marco Biagi Anche un libro per dire no al taglio delle
circoscrizioni Tagli alla politica sì... ma non toccate le
circoscrizioni. Fuoco di sbarramento sull'idea dei tagli alle circoscrizioni di
quartiere ventilata dalla finanziaria: gli assessori modenesi dicono no.
"A Modena i consigli di quartiere sono strumenti fondamentali - spiega
Simona Arletti assessore al decentramento - pensare di eliminarli per
ridurre i costi della politica significa non
conoscerli a fondo". "Non si tratta di sovrastrutture inutili ma di organi
amministrativi che sgravano il governo centrale di diversi compiti. I
presidenti svolgono un lavoro a tempo pieno e, per le loro competenze, hanno
effettive possibilità di decisione. Niente a che vedere con gli inutili surplus
su cui si discute in questi giorni, che magari esisteranno in altre città
d'italia ma non certo qui". Linea ferma sull'idea di eliminarli,
nettamente rifiutata, anche da parte di Ennio Cottafavi, presidente del
consiglio comunale, che li ha definiti dei veri e propri "sensori" sulla
cittadinanza "senza i quali - ha aggiunto - agli assessori arriverebbero
informazioni mediate e non veritiere della situazioni che i cittadini vivono
nelle diverse zone di Modena. Oggi le circoscrizioni, in città, sono soltanto
quattro (un numero ridotto al minimo necessario, ed inoltre, per Modena, sono
un pezzo di storia, esistono da sempre". E' per ribadire questo concetto,
in tempi utili, che il Comune di Modena, finanziato dalla Fondazione Cassa di
Risparmio, ha investito tempo e fatiche degli studiosi Franca Baldelli e Cesare
Malagoli che, sotto l'attenta egida del direttore dell'archivio storico Aldo
Borsari, hanno redatto un volume dal titolo "Dai quartieri alle
Circoscrizioni: il Decentramento amministrativo a Modena dal XIII secolo ad oggi".
Il volume verrà presentato domani, sabato 10 novembre, presso l'auditorium
Fondazione Marco Biagi, con un apposito convegno. "All'interno del libro -
ha spiegato Aldo Borsari - c'è anche un elenco lunghissimo di nomi di tutti i
modenesi che si sono succeduti nella carica di presidente dei diversi consigli.
Il lettore potrà notare quanti di questi siano poi diventati importanti
personaggi politici o amministratori della nostra città a riprova, forse, di
quanto questa carica abbia una valenza propedeutica a future
responsabilità".
( da "Corriere di
Bologna" del 09-11-2007)
Corriere di Bologna - BOLOGNA - sezione: CRONACA - data:
2007-11-09 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE Nel 2007 pagati finora 828 mila
euro per commissioni e consiglio Consiglieri, rimborso oltre al gettone: dal
Comune 200 mila euro alle aziende Alcuni mesi fa il vicepresidente del
consiglio comunale, Paolo Foschini, espose pubblicamente il problema. Spiegò
che i consiglieri comunali che hanno un lavoro dipendente sono avvantaggiati
rispetto a quelli che hanno un lavoro autonomo. Il discorso è semplice: il
Comune è tenuto a rimborsare alle aziende private nelle quali lavorano i
consiglieri le ore perse al lavoro, comprensive degli oneri previdenziali. Il
lavoratore autonomo invece questa garanzia non ce l'ha e deve rinunciare a
qualche ora di lavoro per andare in consiglio comunale o per partecipare agli
impegni istituzionali. Un esempio: per i soli consiglieri che lavorano nelle
aziende private il Comune ha speso 193.133 euro nel corso del 2006.
"L'amministrazione - spiega il consigliere di Sinistra democratica
Gianguido Naldi - è tenuta a rimborsare alle aziende il periodo che passo a
Palazzo d'Accursio, comprensivo degli spostamenti. Bisogna però fare molta
attenzione a fare polemiche su questo aspetto dei costi della politica: in
questo modo la legge consente anche ai lavoratori dipendenti di fare politica,
se questo saltasse la potrebbero fare solo i lavoratori autonomi".
Onestamente qualche privilegio esiste perché il testo unico degli enti locali
permette ai consiglieri dipendenti di aziende private e pubbliche di assentarsi
per l'intera giornata dal lavoro nei giorni del consiglio comunale (il lunedì e
il venerdì). Non solo, ma se i lavori del consiglio durano fino a dopo la
mezzanotte, "i consiglieri hanno diritto di assentarsi dal servizio per
l'intera giornata ". Nelle prossime settimane si discuterà del piano per
la riduzione dei costi della politica presentato dal presidente del consiglio
comunale, Gianni Sofri. Il problema resta sempre lo stesso: diminuire il costo
del funzionamento dell'intera macchina. Gli ultimi dati che
si possono avere sui fondi spesi nel corso del 2007 per pagare i gettoni ai consiglieri sono piuttosto significativi. Da gennaio a
settembre il Comune di Bologna ha speso 630 mila euro per pagare i gettoni delle commissioni e 198 mila euro per pagare i gettoni del consiglio comunale. In totale: 828 mila euro. Ma le
polemiche nei giorni scorsi sono scoppiate anche per la possibilità di
escludere i cronisti dalle sedute di commissione. In questo senso è spuntata
ieri l'idea di una possibile via di mezzo: sedute off limits per i cronisti ma
pubbliche, visibili su internet perché riprese da una web cam. L'ipotesi è
stata ventilata dall'assessore alla Comunicazione, Giuseppe Paruolo a margine
del Compa: "Ho chiesto un appuntamento con il presidente del consiglio
comunale - ha detto l'assessore ieri a margine di una conferenza stampa nello
stand del Comune al Compa - per spiegargli alcuni progetti che ho pensato
autonomamente per migliorare la comunicazione con i cittadini. Potrebbero
essere strumenti utili per Sofri per immaginare sedute di commissione più
ordinate ma pubbliche". O. Ro. IL PRESIDENTE Gianni Sofri ha presentato un
piano per ridurre i costi.
( da "Sole 24 Ore, Il" del
09-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: POLITICA E SOCIETA data:
2007-11-09 - pag: 18 autore: Costi della politica.
Oggi al Cdm: niente fondi da Autostrade o Mediaset Soldi ai partiti:
mai più da concessionari Mariolina Sesto ROMA è finita l'era degli assegni da
150mila euro staccati dalle Autostrade e recapitati, con metodo rigorosamente
bipartisan, ai partiti del centro-destra come a quelli
del centro-sinistra. Sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi approda il
pacchetto trasparenza messo a punto dal ministro Giulio Santagata che vieta
alle società concessionarie di servizio pubblico di finanziare sia i partiti che le loro articolazioni. Sei articoli che, insieme
con il Ddl sulle lobbies, entreranno in un collegato alla Finanziaria. Tra gli
esclusi dalla possibilità di finanziare i partiti
rientra ovviamente Mediaset così come
( da "Corriere del
Veneto" del 09-11-2007)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMOPIANO -
data: 2007-11-09 num: - pag: 2 categoria: REDAZIONALE La decisione Mantovani:
"Rinuncio all'indennità" VERONA - Lui ai gettoni
delle commissioni ci ha già rinunciato, e invita i suoi colleghi a fare
altrettanto. A conferma che la questione "morale" è sempre la stessa,
a tutti i livelli. Siamo a Borgo Roma, Circoscrizione V. Il consigliere si
chiama Sergio Mantovani, già noto come presidente del Comitato Beghelli-Insieme
per Borgo Roma. "E' iniquo che a parità di servizio i
commissari siano indennizzati con un gettone di presenza se sono
consiglieri e non siano invece indennizzati se sono membri esterni, anche se
molto qualificati", dice Mantovani ricordando che "nei primi decenni
successivi all'istituzione delle Circoscrizioni, cioè dal 1978, le commissioni
erano a costo zero" e che "la partecipazione era gratuita e
volontaria". ( m.m.).
( da "Corriere del
Veneto" del 09-11-2007)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMOPIANO - data: 2007-11-09 num: - pag: 2 categoria:
REDAZIONALE IL COSTO DELLA POLITICA Circoscrizioni, caccia al gettone. Rc
denuncia: m VERONA - Parte dal basso la rivolta contro i costi della politica. Proprio da quelle circoscrizioni che dovrebbero rappresentare la
culla della partecipazione e dell'impegno civico. Ma che talvolta
sembrano riprodurre i soliti giochetti di "palazzo ". A Borgo San
Pancrazio (settima Circoscrizione) circola in questi giorni un volantino a
firma del locale partito della Rifondazione comunista, che denuncia la
moltiplicazione delle commissioni consiliari (passate da
( da "Corriere del
Veneto" del 09-11-2007)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMOPIANO -
data: 2007-11-09 num: - pag: 3 categoria: BREVI moltiplicate le commissioni
eletti, in modo da favorire la partecipazione dei singoli e dei gruppi".
Da qualche tempo però la tendenza è cambiata, nota Vesentini: "Accade che
in molte commissioni la maggior parte dei commissari siano anche consiglieri".
Qualche esempio: "Nella commissione Affari generali i
consiglieri sono 8 per un totale di 8 gettoni a seduta.
Nella commissione urbanistica i consiglieri sono 7 (sette gettoni). Idem per lo Sport. E così via". Morale: "Quello che
si potrebbe fare con 232,40 euro al mese, cioè pagando il gettone ai presidenti
di 5 commissioni, che secondo me sono più che sufficienti – afferma
Vesentini – adesso costa 2.277,52 euro ". L'equivalente del compenso di
tutti i consiglieri che si sono iscritti alle commissioni. Non sono grandi
cifre, ma se se moltiplicate per tutti 176 consiglieri delle otto
circoscrizioni scaligere, salta fuori un importo ragguardevole. Va detto che il
regolamento delle circoscrizioni pone un tetto all'accumulo di gettoni, pari a circa 775 euro al mese. L'equivalente di 16
sedute mensili. Ma seguendo la tendenza stakanovista che pare caratterizzare i
nostri consiglieri (ipotizzando cioè che tutti consumino regolarmente tutti i gettoni retribuibili), fanno più di 135mila euro al mese. E
se si aggiungono anche le indennità degli otto presidenti di circoscrizione
(che si aggirano sui 2300 euro nel caso in cui un presidente svolga l'incarico
a tempo pieno), fanno una spesa massima di 155 mila euro mensili, quasi 1,9
milioni all'anno. "Se vogliamo riflettere seriamente su costi della
politica non bisogna fermarsi ai luoghi comuni sui privilegi dei parlamentari –
avverte Vesentini – ma occorre cominciare a guardare appena fuori da casa
nostra, a Verona, nei nostri consigli di circoscrizione ". Altro esempio
tratto dalla realtà della Settima: "Un consigliere è anche capogruppo,
coordinatore di commissione e membro di altre tre commissioni: percepirà quindi
un gettone ad ogni consiglio, un gettone per ogni commissione di cui è membro o
coordinatore e un gettone per ogni riunione dell'ufficio di segreteria ".
Rimane solo da chiedersi: quante volte si riuniscono ogni mese commissioni,
uffici, segreterie? Michele Marcolongo Luigi Vesentini: "Occupate dai
consiglieri anche le riunioni solitamente riservate a non eletti".
( da "Libero" del
09-11-2007)
Attualità 09-11-2007 Due Comuni un solo segretario Dopo
la denuncia degli sprechi "istituzionali" portata
a conoscenza degli italiani dai giornalisti Rizzo e Stella, enfatizzata con la solita foga dal moderno tribuno della plebe
Beppe Grillo, finalmente una buona notizia. Le Amministrazioni di due comuni
liguri, Pieve Ligure e Bogliasco, si sono accordate per usufruire di un unico
segretario comunale. È buona cosa ricordare che Pieve Ligure è retta da
una lista civica vicina al centrodestra e Bogliasco dall'Unione,
centrosinistra. Che le urla isteriche di Grillo siano arrivate da Genova fin
là? Luigi Fassone Camogli (Genova) Può darsi. E come vede erano urla
potentissime: sono riuscite persino a ridurre di una singola unità il numero
dei segretari comunali italiani. Salvo per uso personale è vietato qualunque
tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Messaggero, Il
(Ostia)" del 09-11-2007)
Chiudi di FRANCESCA FILIPPI ROMA - Tempo dieci giorni e
i cittadini italiani potrebbero essere obbligati a pagare di tasca propria
tutti i farmaci di cui hanno bisogno, compresi quelli in fascia A, impiegati
per patologie gravi, croniche e acute e a carico del
Servizio sanitario
nazionale in quanto considerati
"salvavita". A minacciarlo sono i farmacisti di Federfarma che
protestano contro l'articolo 2 del disegno di legge della Bersani Ter, che
prevede la possibilità di vendere nei supermercati e nelle parafarmacie anche
medicinali con ricetta medica. I titolari di farmacie contestano quello che
essi considerano un vero e proprio colpo di mano, cioè un emendamento al
disegno di legge della Bersani, fatto passare meno di due mesi fa alla Camera
dal deputato D'Elia (Rosa nel Pugno) a tarda sera, e che prevede la possibilità
per le cosiddette parafarmacie di vendere anche preparati di fascia C
(sonniferi, psicofarmaci, la pillola del giorno dopo Ru80, Viagra,
antidepressivi e anticoncezionali) per i quali è obbligatoria la prescrizione
medica, con un mercato che fattura ogni anno circa 3 miliardi e mezzo di euro,
fino a questo momento acquisibili soltanto nelle farmacie tradizionali. Bersani
è rimasto "molto colpito" dall'ultimatum dei farmacisti. Il ministro
ha detto di non volere "fare polemica", ma ha poi aggiunto di non trovare
corretto che "si crei disagio alle famiglie e ai cittadini al solo fine di
fare pressione sul Parlamento che ha inserito una norma e la sta
valutando". Il proliferare delle parafarmacie, nelle quali è tuttavia
obbligatoria la presenza di un farmacista abilitato, è considerato da
Federfarma (l'associazione che rappresenta 17mila farmacie private), da
Assofarm (a nome delle 1500 farmacie comunali) e dalla Fofi (l'ordine dei
farmacisti che conta 60mila iscritti), una vera e propria destabilizzazione del
sistema finora in vigore. Da qui la minaccia di sospendere dal 19 novembre
l'assistenza indiretta, cosa che comporterebbe notevole disagio per gli utenti,
costretti a pagare i medicinali per poi recuperare le somme sborsate
richiedendole alla Asl di appartenenza, ma con ovvi ritardi e quindi con
ulteriori problemi soprattutto per le famiglie a basso reddito. All'emendamento
D'Elia è sempre stata contraria anche il ministro della Sanità, Livia Turco.
"L'iniziativa - ha precisato ieri il presidente di Federfarma Giorgio Siri
- è stata già decisa dal Consiglio di presidenza di Federfarma. Il 15 novembre
l'Assemblea deciderà modalità e termini della protesta". Va all'attacco
Giacomo Leopardi, presidente della Fofi: "E' la prima volta che medicinali
con ricetta escono dalle farmacie tradizionali. Una situazione che non ha
precedenti in un nessun altro Paese europeo e che rischia di stravolgere un
sistema che ha sempre dato ottimi risultati". "L'articolo 2 della
Bersani Ter determinerebbe uno stravolgimento del sistema" tuonano Franco
Caprino, segretario nazionale Federfarma e Venanzio
Gizzi, presidente Assofarm. I farmacisti, va detto, sono pronti a non
intraprendere l'azione che comporterebbe di fatto l'uscita dalla convenzione
con il Servizio sanitario nazionale (scaduta 9 anni
fa), se arriverà un chiaro segnale di impegno istituzionale affinché il
provvedimento, fermo al Senato, venga eliminato. Adiconsum, Cittadinanzattiva,
Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori invitano i ministri Turco e Bersani e
il Parlamento "a respingere questo aut-aut inaccettabile". Contro
anche l'associazione dei Liberi Farmacisti, che spinge sulle liberalizzazioni.
I farmacisti, da parte loro, propongono al Governo un piano per favorire la concorrenza
nel settore: un aumento di 2.200 nuove farmacie (20% in più rispetto ad oggi) e
orari più lunghi di apertura.
( da "Settegiorni (Rho)" del
09-11-2007)
SOLIDARIETA' Iniziamo una presentazione delle diverse
realtà rhodensi ECCO TUTTI I PROGETTI CARITAS Sono molte le realizzazioni
attive in città a favore degli ultimi ed emarginati richiedi la foto Lo stabile
attiguo al Santuario che ospita "Centro Insieme"
( da "Sestopotere.com" del
09-11-2007)
(10:57) (9/11/2007 09:30) | FERRARA, LO SPETTACOLO
"IL LUPO E
( da "Voce d'Italia, La" del
09-11-2007)
( da "Arena.it, L'" del
09-11-2007)
PROVINCIA. Centrosinistra all'attacco "Così
crescono i costi della politica"
"Ricapitalizzata Gardesana servizi per mantenere i posti"
L'aumento di capitale sociale dell'Ags (Azienda gardesana servizi) deliberato
dal Consiglio provinciale fa ancora discutere. "Serve solo ad aumentare il
numero di poltrone in una logica spartitoria che va contro gli interessi dei
cittadini. Altroché maggior rappresentatività", tuonano i consiglieri
della minoranza in Provincia, Sergio Ruzzenente, Vincenzo D'Arienzo e Luciano
Sterzi. Già uniti dalla dichiarata adesione al nuovo Partito democratico, gli
esponenti del centrosinistra mettono a nudo una situazione che definiscono
"paradossale". "C'è già uno strisciante disagio nel rapporto fra
cittadini e politica ed il comportamento da Prima
repubblica della Provincia non fa che appesantire i sospetti nei confronti di
chi dovrebbe amministrare". Ma ricordiamo il retroscena di questa vicenda.
Il decreto Lanzillotta, inserito nella Finanziaria 2007, prevede che entro il
22 novembre i consigli di amministrazione delle società a partecipazione degli
enti locali non possano avere più di cinque consiglieri ciascuno. L'intento è palesemente
quello di ridurne il numero, riducendo gli sprechi pubblici. Qualcuno, infatti
ritiene che anziché "partecipate" andrebbero chiamate
"lottizzate". "Il decreto Lanzillotta rende
la politica meno invasiva ed ecco la risposta dei Palazzi Scaligeri",
proseguono i democratici, "che aumenta da tre a cinque il numero dei
consiglieri d'amministrazione dell'Ags e per raggiungere il proprio scopo passa
il capitale sociale da 327.600 euro a 2.620.800 euro per rientrare nei
parametri previsti dal decreto. I costi per la collettività sono facilmente
quantificabili". "Ciascuno dei 20 Comuni soci dovrà immobilizzare
circa 100mila euro,
( da "Asca" del
09-11-2007)
(ASCA) - Roma, 8 nov - Approvato dall'Aula del Senato il
giro di vite sui consigli circoscrizionali, provinciali e comunali e sugli
assessori (articolo 14 della finanziaria). Viene limitato a 12 il numero
massimo degli assessori. Niente piu' 'stipendio' per i consiglieri che
percepiranno un gettone di presenza legato alla
effettiva partecipazione a consigli e commissioni. In ogni caso l'ammontare
percepito in un mese non puo' superare l'importo pari ad un quarto
dell'indennita' massima prevista per il sindaco. Stretta anche sui rimborsi
delle spese di viaggio. Le disposizioni sui consigli degli enti locali
produrranno un risparmio pari a 313 milioni di euro di cui 100 milioni sono
destinati ai piccoli comuni e 213 vanno a finanziaria una parte della copertura
per l'abolizione del ticket sulla specialistica e la diagnostica. Sono stati
approvati anche due emendamenti del relatore e uno del governo che recepiscono
le indicazioni della Ragioneria sulla corretta copertura degli oneri per
l'abolizione del ticket. lsa/mcc/sr.
( da "Asca" del
09-11-2007)
(ASCA) - Napoli, 9 nov - Provvedere alla riduzione del
numero degli assessori regionali altrimenti, dopo la riduzione del numero dei
ministri si rischia un 'pari merito' con quelli della Regione Campania. Lo
sostiene il consigliere regionale campano di Fi Fulvio Martusciello. In una
nota il consigliere azzurro definisce la scelta del gioverno ''un esempio da
seguire'' e considera ''opportuno proporre anche in Campania un taglio del
numero degli assessori regionali, cosi' da evitare che si possa presto
verificare una situazione a dir poco paradossale. Ovvero che il numero dei
ministri del prossimo governo italiano sia pari a quello dell'Amministrazione
regionale di una sua regione. La proposta, oltre tutto - conclude Martusciello
- sarebbe auspicabile anche in ragione delle misure di contenimento della spesa
pubblica che si rendono ormai necessarie nella nostra Regione''. Com-dqu/mcc/lv
(Asca).
( da "Rai News 24" del
09-11-2007)
Roma | 9 novembre 2007 Finanziaria. Dal Senato una raffica
di tagli alle spese, improbabile la fiducia Palazzo Madama Ecco in sintesi
alcune delle misure del pacchetto sul taglio ai costi della politica varato
oggi in aula al Senato. Taglio dei ministri Via libera alla norma che taglia il
numero dei ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti dalla riforma
Bassanini del 1999. La norma vale per il futuro. Si stabilisce inoltre che il
numero dei componenti del governo a qualsiasi titolo, compresi vice-ministri e
sottosegretari, non può essere superiore a sessanta. Comunità montane Le
comunità saranno ridotte di 80 unità. Dovranno essere composte almeno da 7
comuni, non vi potranno partecipare i capoluoghi, non entreranno più le
località a livello del mare. Ma il taglio non riguarda solo gli enti ma anche gli
amministratori: entro tre mesi dall'approvazione della Finanziaria le regioni
dovranno dimezzare il numero degli assessori e dei consiglieri di questi enti.
Tagli alle spese Stop alle "spese pazze" in caso di viaggio di
amministratori locali: viene fissato un rimborso forfetario (che sarà stabilito
con decreto dal ministero dell'Economia) invece dell'indennità di missione percepita dagli amministratori in caso di viaggi.
Amministratori locali Una stretta per gli stipendi degli amministratori degli
enti territoriali. Viene posto un limite al valore del gettone di presenza che i consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e
delle comunità montane hanno diritto a percepire: un quarto dell'indennità del
sindaco o del presidente dell'ente locale. Ma soprattutto arriva il
divieto di cumulo con altri compensi di enti collegati. Inoltre arriva un
divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad esempio gli
amministratori non percepiranno più alcun compenso per la partecipazione ad
organi o commissioni se tale partecipazione e' connessa all'esercizio delle
proprie funzioni pubbliche. Viene poi limitata la possibilità di porsi in
aspettativa non retribuita. Assessori Giro di vite sul numero degli assessori
di comuni e province: il limite che era fissato a 16 unità scende a 12. Acqua e
rifiuti Tagli agli Ato, gli enti intermedi per la gestione di acqua e rifiuti.
I risparmi potrebbero alleggerire le bollette. Inoltre le regioni, i comuni e
le province dovranno studiare la soppressione e gli accorpamenti di enti che
svolgono funzioni proprie gia' di amministrazioni pubbliche. Derivati Un freno
alla finanza speculativa degli enti locali arriva dalla finanziaria. Si pongono
infatti dei paletti al ricorso ai derivati per gli enti locali cercando di
evitare esposizioni finanziarie rischiose che potrebbero portare a dissesti
finanziari, incassando oggi risorse che aumentano pericolosamente i debiti per
il futuro. Commissari di governo Un taglio del 20%, a decorrere dal prossimo
primo gennaio, ai compensi percepiti dai commissari straordinari del Governo.
Sanità regionale Il Senato ha dato il via libera anche al rientro delle regioni
in deficit sanitario. Si prevede un'anticipazione finanziaria (9,1 miliardi) da
parte dello Stato alle Regioni Lazio, Campania, Molise e Sicilia per
l'estinzione dei debiti contratti sul mercato e cumulati fino al 31 dicembre
2005. Fiducia lontana Sembra a questo punto sempre più lontana l'ipotesi di
ricorrere al voto di fiducia sulla finanziaria. Lo ha detto a margine dei
lavori dell'Aula il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Giampaolo
D'Andrea.
( da "Provincia di Como,
La"
del 09-11-2007)
Costi della politica Il Parlamento boccia la norma che taglia lo stipendio agli
onorevoli ROMA - Non passa l'emendamento alla Finanziaria proposto dal senatore
"dissidente" dell'Unione Franco Turigliatto che proponeva il
dimezzamento dello stipendio e delle indennità dei parlamentari. Il
Senato ha votato compattamente contro (266 i voti) mentre a favore si sono espressi
in 36. Durante le dichiarazioni di voto, avevano annunciato di voler appoggiare
la proposta i senatori della Lega e l'altro "dissidente" del
centrosinistra, Fernando Rossi. "Avete il cuore a sinistra, ma il
portafoglio a destra - ha detto il senatore della Lega, Dario Galli,
annunciando il voto favorevole del suo gruppo - Ma sapete quanto guadagna un
operaio?". Subito dopo è intervenuto Rossi, che ha respinto le accuse di
demagogia da parte di alcuni senatori ed ha fatto riferimento "agli
invalidi con 243 euro di pensione al mese". Avevano espresso un
"no" deciso il senatore di Forza Italia Francesco Nitto Palma, che ha
parlato a nome del gruppo, e il senatore Giorgio Stracquadanio della Dc per le
Autonomie.
( da "Giornale di Brescia" del
10-11-2007)
Edizione: 10/11/2007 testata: Giornale di Brescia
sezione:BASSA BRESCIANA IL PROGRAMMA La giornata odierna: dalla Casta di Rizzo e Stella
a Dante con Pietro Gibellini, alla Rsi di Chiarini CHIARI - Il programma odierno
è molto intenso. Si comincia alle 10,30 con il tema della microeditoria e i
nuovi canali di distribuzione con Paola Dubini docente della Bocconi e
l'editore Anita Molino vicepresidente di Fidare. Alle 14,30
Sergio Rizzo intervistato da Mino Facchetti sul libro che ha scritto con
Gianantonio Stella "
( da "Giornale di
Brescia" del 10-11-2007)
Edizione: 10/11/2007 testata: Giornale di Brescia
sezione:GARDA E VALSABBIA QUASI ULTIMATI I LAVORI
FINANZIATI IN PARTE DAI CITTADINI DEI COMUNI INTERESSATI Basso Garda, con un
euro per abitante si contribuisce ai nuovi spazi Anffas A Rivoltella uno dei
due centri DESENZANO - Un euro per abitante per cinque anni, un contributo che
servirà per realizzare nuovi spazi per i servizi dell'Anffas. I lavori
di ampliamento della sede, con la costruzione dei locali per il secondo centro
diurno disabili e lo Sfa (Servizio di formazione all'autonomia) sono in fase di
completamento. Tanto che il presidente Anffas Gianfranco Bertolotti ha già
fissato la data di inaugurazione per il primo dicembre. I lavori hanno
comportato un investimento di 1,2 milioni di euro di cui 400mila coperti
attraverso l'iniziativa dei Comuni interessati, 30mila euro attraverso un mutuo
e il resto stanziato da Anffas. L'associazione si occupa dei disabili adulti
residenti nei comuni di Bedizzole, Calvagese, Desenzano, Lonato, Manerba,
Moniga, Padenghe, Polpenazze, Pozzolengo, Puegnago, Sirmione e Soiano. Nel
corso dei decenni ha attivato due centri diurni a Rivoltella e a San Martino
della Battaglia. Sono frequentati da 57 persone. Inoltre è aperto lo Sfa che
aveva sede in alcuni locali della cascina di proprietà dell'azienda ospedaliera
cittadina in località Montecroce. Su richiesta della dirigenza i locali sono
stati lasciati liberi ed il servizio si è spostato nell'ex sede dei vigili
urbani in via Gramsci, nell'edificio di proprietà della fondazione S. Angela
Merici. Ma servivano spazi anche per il centro diurno di S. Martino della
Battaglia perché la sede si trova vicino alla ferrovia e lo sarà ancor più ai
nuovi binari della linea Tav, alta velocità-capacità. Per questi motivi
l'Anffas ha deciso di ampliare la sede di Rivoltella grazie alla disponibilità
del terreno che il Comune ha dato in comodato per molti decenni. Il progetto e
la direzione lavori sono frutto del lavoro dell'arch. Guido Malinverno. Si è
proceduto a costruire nuovi locali, laboratori, spazi di servizio, ma anche
garage e magazzini sotterranei. "L'opera costerà circa 1 milione e 200mila
euro; 400mila arrivano dai Comuni che daranno 1 euro per abitante, mentre il
resto uscirà dalle nostre casse - spiega il presidente Bertolotti -. L'edificio
ormai completato sarà collegato a quello esistente con ingresso sia da via
Durighello che Anselmi. Abbiamo realizzato anche la sede del Servizio di
formazione all'autonomia che trasferiremo a Rivoltella concentrando tutte le
nostre attività. Ringrazio i Comuni ma anche gli enti e quanti ci hanno
generosamente aiutato". e. s.
( da "Giornale di
Brescia" del 10-11-2007)
Edizione: 10/11/2007 testata: Giornale di Brescia
sezione:IN PRIMO PIANO Costi della politica: ridotti i
ministri e 80 Comunità montane in meno L'ex ministro Bassanini ROMA Dal taglio
alle poltrone del Governo, fino alla riduzione delle Comunità montane, passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e alla
riduzione delle spese "pazze" per le trasferte degli amministratori
locali: è il menù di norme votato ieri dall'aula del Senato e che inizierà ad
incidere dal 2008 sui costi della politica. La riduzione
dei componenti dell'Esecutivo sarà valida solo dal prossimo Governo, mentre la
stretta sugli amministratori locali, che si aggiunge al congelamento
scatterà con l'approvazione della Finanziaria. GOVERNO SNELLO. Via libera alla
norma che taglia il numero dei ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti
dalla riforma Bassanini del 1999. La norma vale per il futuro: si stabilisce
inoltre che il numero dei componenti del Governo a qualsiasi titolo, compresi
viceministri e sottosegretari, non può essere superiore a sessanta. COMUNITÀ
MONTANE. Arrivano paletti più stringenti per la costituzione di Comunità
montane e il risultato è che il loro numero si riduce di 80 unità. Dovranno
essere composte almeno da 7 Comuni, non vi potranno partecipare i capoluoghi,
non entreranno più le località a livello del mare. Ma il taglio non riguarda
solo gli enti ma anche gli amministratori: entro tre mesi dall'approvazione
della Finanziaria le Regioni dovranno dimezzare il numero degli assessori (ora
sono 4.200) e dei consiglieri (ora sono 12.500) di questi enti territoriali. NO
A CUMULO COMPENSI. Una decisa stretta è in arrivo per gli stipendi degli
amministratori degli enti territoriali. Viene posto un limite al valore del
gettone di presenza che i consiglieri comunali,
provinciali, circoscrizionali, e delle Comunità montane hanno diritto a
percepire: un quarto dell'indennità del sindaco o del presidente dell'ente
locale. Soprattutto arriva il divieto di cumulo con altri compensi di enti
collegati e un divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad
esempio gli amministratori non percepiranno più alcun compenso per la
partecipazione ad organi o commissioni se tale partecipazione è connessa
all'esercizio delle proprie funzioni pubbliche. Limitata la possibilità dell'aspettativa
non retribuita. GIRO DI VITE SU ASSESSORI. Giro di vite ex lege sul numero
degli assessori di Comuni e Province: il limite che era fissato a 16 unità
scende a 12.
( da "Provincia di
Cremona, La" del 10-11-2007)
Edizione di Sabato 10 novembre 2007 Benvenuto P.Review srl
Meno ministri, meno assessori Finanziaria al Senato: stop spese 'pazze', tagli
ai costi della politica di Francesco Carbone ROMA ?
Dal taglio alle poltrone del Governo, fino alla riduzione delle comunità
montane, passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e alla
riduzione delle spese 'pazze' per le trasferte degli amministratori locali: è
il menù di norme votato ieri dall'aula del Senato e che
inizierà ad incidere dal prossimo anno sui costi della politica. La riduzione dei componenti dell'esecutivo sarà valida solo dal
prossimo governo, mentre la stretta sugli amministratori locali, che si
aggiunge al congelamento degli stipendi dei parlamentari approvata giovedì,
scatterà con l'approvazione definitiva della Finanziaria. Vengono
previsti paletti sui compensi, divieti di cumulo e soprattutto si pone un
limite alla proliferazione delle poltrone con chiusure, cancellazioni e
accorpamenti di numerose strutture intermedie, dalle comunità montane agli enti
per la gestione di acqua e rifiuti. Ecco in sintesi alcune delle misure del
pacchetto. Governo snello, ma dal prossimo - Via libera alla norma che taglia
il numero dei ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti dalla riforma
Bassanini del 1999. La norma vale per il futuro. Si stabilisce inoltre che il
numero dei componenti del governo a qualsiasi titolo, compresi vice-ministri e
sottosegretari, non può essere superiore a sessanta. Approvato anche un ordine
del giorno che chiede al governo di "valutare" la norma, una
indicazione non vincolante per porre il problema di un alleggerimento del
governo senza attendere il prossimo esecutivo. 80 Comunità montane in meno -
Arrivano paletti più stringenti per la costituzione di comunità montane e il
risultato è che il loro numero si riduce di 80 unità. Dovranno essere composte
almeno da 7 comuni, non vi potranno partecipare i capoluoghi, non entreranno
più le località a livello del mare. Ma il taglio non riguarda solo gli enti ma
anche gli amministratori: entro tre mesi dall'approvazione della Finanziaria le
regioni dovranno dimezzare il numero degli assessori (ora sono 4.200) e dei
consiglieri (ora sono 12.500) di questi enti territoriali. Amministratori in
viaggio - Stop alle spese 'pazze' in caso di viaggio di amministratori locali:
viene fissato un rimborso forfettario (che sarà stabilito con decreto dal
ministero dell'Economia) invece dell'indennità di missione percepita dagli
amministratori in caso di viaggi. No al cumulo dei compensi - Una decisa
stretta è in arrivo per gli 'stipendi' degli amministratori degli enti
territoriali. Viene posto un limite al valore del gettone di presenza
che i consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e delle comunità
montane hanno diritto a percepire: un quarto dell'indennità del sindaco o del
presidente dell'ente locale. Ma soprattutto arriva il divieto di cumulo con
altri compensi di enti collegati. Inoltre arriva un divieto di cumulo con
compensi legati ad enti diversi. Giro di vite sugli assessori - Il limite degli
assessori di comuni e province che era fissato a 16 unità scende a 12.
Sforbiciata ad enti acqua e rifiuti - Arriva una sforbiciata agli Ato, gli enti
intermedi per la gestione di acqua e rifiuti. I risparmi potrebbero alleggerire
le bollette. Derivati sotto controllo - Un freno alla finanza speculativa degli
enti locali. Si pongono infatti dei paletti al ricorso ai derivati per gli enti
locali cercando di evitare esposizioni finanziarie rischiose che potrebbero
portare a dissesti finanziari, incassando oggi risorse che aumentano
pericolosamente i debiti per il futuro.
( da "Nuova Sardegna, La" del
10-11-2007)
Attualità ROMA. Dal taglio alle poltrone del Governo
(vedi l'articolo a fianco) fino alla riduzione ... ROMA. Dal taglio alle
poltrone del Governo (vedi l'articolo a fianco) fino alla riduzione delle
comunità montane, passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e
alla riduzione delle spese 'pazze' per le trasferte degli amministratori
locali: è il menù di norme votato dall'aula del Senato e che inizierà ad
inciderà dal prossimo anno sui costi della politica. Ecco in sintesi alcune
delle misure del pacchetto. Comunità montane. Arrivano paletti più stringenti
per la costituzione di comunità montane e il risultato è che il loro numero si
riduce di 80 unità. Dovranno essere composte almeno da 7 comuni, non vi
potranno partecipare i capoluoghi, non entreranno più le località a livello del
mare. Ma il taglio non riguarda solo gli enti ma anche gli amministratori:
entro tre mesi dall'approvazione della Finanziaria le regioni dovranno
dimezzare il numero degli assessori (ora sono 4.200) e dei consiglieri (ora
sono 12.500) di questi enti. Stop a spese pazze. Stop alle 'spese pazze' in
caso di viaggio di amministratori locali: viene fissato un rimborso forfettario
invece dell'indennità di missione percepita dagli amministratori in caso di
viaggi. No a cumulo compensi. Una decisa stretta è in arrivo per gli 'stipendi'
degli amministratori degli enti territoriali. Viene posto
un limite al valore del gettone di presenza che i
consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e delle comunità montane:
un quarto dell'indennità del sindaco o del presidente dell'ente locale. Ma
soprattutto arriva il divieto di cumulo con altri compensi di enti collegati.
Inoltre arriva un divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad
esempio gli amministratori non percepiranno più alcun compenso per la
partecipazione ad organi o commissioni se tale partecipazione è connessa
all'esercizio delle proprie funzioni pubbliche. Viene poi limitata la possibilità
di porsi in aspettativa non retribuita. Giro vite su assessori. Giro di vite ex
lege sul numero degli assessori di comuni e province: il limite che era fissato
a 16 unità scende a 12. Enti acqua e rifiuti. Sforbiciata agli Ato, gli enti
per la gestione di acqua e rifiuti. I risparmi potrebbero alleggerire le
bollette. Inoltre le regioni, i comuni e le province dovranno studiare la
soppressione e gli accorpamenti di enti che svolgono funzioni proprie già di
amministrazioni pubbliche. Derivati. Un freno alla finanza speculativa degli
enti locali arriva dalla finanziaria. Si pongono infatti dei paletti al ricorso
ai derivati per gli enti locali cercando di evitare esposizioni finanziarie
rischiose che potrebbero portare a dissesti finanziari, incassando oggi risorse
che aumentano pericolosamente i debiti per il futuro. Commissari. Si prevede un
taglio del 20%, a decorrere dal prossimo primo gennaio, ai compensi dei
commissari straordinari del Governo. Deficit sanità. Via libera al rientro
delle regioni in deficit sanitario. Si prevede un'anticipazione finanziaria
(9,1 miliardi) dello Stato alle Regioni Lazio, Campania, Molise e Sicilia per
l'estinzione dei debiti contratti sul mercato e cumulati fino al 31 dicembre
2005.
( da "Unita, L'" del
10-11-2007)
Stai consultando l'edizione del Taglio
ai ministri, via il ticket sanità Sforbiciata ai costi della politica.
Finocchiaro: una compattezza mai vista del centrosinistra di Bianca Di
Giovanni/ Roma AVANTI Sì al taglio dei ministri, sì alla riduzione dei costi
della politica per eliminare il ticket sanitario. Il Senato continua a votare.
"Qual è la notizia? Che una compattezza così non si era mai vista",
dichiara Anna Finocchiaro capogruppo dell'Ulivo. In effet- ti dopo una
settimana di voto (per la verità molto a rilento) sulla manovra scoppiano le
liti nel centrodestra, con senatori della Lega che attaccano gli Udc per le
assenze e viceversa. L'opposizione logora, evidentemente. Intanto il
sottosegretario Giampaolo D'Andrea considera l'ipotesi di fiducia ormai fuori
dal tavolo: non ci sarebbe nessun motivo per porla. Anche se governo e
maggioranza dovessero incorrere in qualche scivolone (che finora non c'è stato)
non si considererebbe un dramma. Ieri si è arrivati all'articolo 22. Il
dibattito si è incagliato per quasi due ore su una proposta dei Verdi (votata
all'unanimità in Commissione) che istituisce un registro per i simboli di
partito. Questione di vita o di morte per i "cespugli" appena nati,
per le coalizioni che giocano con "richiami civetta" o quant'altro
(Rotondi parla di dibattito stile Forcella), insomma alla fine gran parte del
dentrodestra non partecipa al voto mentre la maggioranza vota per lo stralcio.
Il via libera al taglio dei ministri passa con 160 sì e 155 no. Il risultato
arriva dopo un braccio di ferro con l'Udeur che dura fino al voto. Clemente
Mastella annuncia il voto contrario. "È assurdo - ha sostenuto il
Guardasigilli - che
( da "Repubblica, La" del
10-11-2007)
Pagina I - Bologna CONSIGLIERI RINUNCIATE AL GETTONE
ALDO BALZANELLI le notizie sui rimborsi-stipendio dei consiglieri comunali
hanno suscitato risentite reazioni. Sarà bene fare un po' d'ordine per
riportare le cose al loro posto. Chi oggi s'indigna sarebbe bene ricordasse che
il caso ha origine dalla denuncia, da parte dei giornali,
di un diffuso malcostume che portava molti consiglieri a firmare la presenza in commissione per incassare il gettone di presenza e subito dopo sparire. Per mettere fine a questo sconcio il
presidente del consiglio comunale Gianni Sofri è stato incaricato di
individuare meccanismi di garanzia. Il risultato è stato deludente, ma
questa è un'opinione personale. Lo scandalo del "firma e fuggi" ha
attirato l'attenzione sui molti piccoli e grandi privilegi di cui godono i
pubblici amministratori. E così si sono via via scoperte situazioni davvero
curiose. La legge prevede giustamente che chi viene eletto abbia diritto a
permessi straordinari sul lavoro. A fine mese il consigliere comunica
all'azienda da cui dipende quante ore ha utilizzato per il servizio politico, e
la retribuzione relativa viene compensata al datore di lavoro dalle casse
comunali. Il meccanismo non fa una piega. La piega sta nel fatto che il
consigliere al quale a fine mese viene comunque garantito lo stipendio pieno,
percepisce in aggiunta anche una serie di gettoni di presenza per la sua attività istituzionale. Normale? No. Si
tratta, di fatto, di una doppia retribuzione dell'attività pubblica. Sarebbe
come se i sindacalisti, ai quali la legge concede permessi straordinari per
svolgere la loro attività, guadagnassero denaro aggiuntivo, gettoni
di presenza, quando partecipano alle assemblee o alle
riunioni della loro organizzazione. Se accadesse, tutti griderebbero allo
scandalo; in consiglio comunale no. Se poi in un ente, pubblico o privato, ci
fosse qualcuno che percepisce dei compensi per partecipare a certe riunioni e
si scoprisse che incassa, ma a quelle riunioni non ci va proprio, cosa
accadrebbe? In un'azienda privata verrebbe licenziato, o almeno sottoposto a
procedimento disciplinare. In un'azienda pubblica verrebbe magari denunciato
per truffa ai danni dello Stato. In consiglio comunale no. è antipolitica
questa? Però, si contesta, è la legge che prevede questi compensi e noi ci
adeguiamo. SEGUE A PAGINA V.
( da "Repubblica, La" del
10-11-2007)
Pagina I - Bologna Il presidente
dell'assemblea di Palazzo d'Accursio Sofri convoca un incontro per il 15
novembre. Raisi attacca il doppio stipendio dei colleghi Costi della politica, vertice coi capigruppo Il 15 novembre è in programma il
confronto tra il presidente del consiglio comunale Gianni Sofri e i capigruppo
sul tema spinoso dei rimborsi ai consiglieri, distinti in indennità e gettoni di presenza. Di qui alla
fine dell'anno, è previsto che il Comune stanzi altri 513 mila euro per la
bisogna, cifra che supera la media della prima parte del 2007. Un aumento
stimato in base alle sedute straordinarie previste per l'approvazione del
bilancio. C'è polemica soprattutto sul "doppio stipendio" dei
consiglieri dipendenti di aziende pubbliche, private e di partiti,
che vengono rimborsati dal Comune in busta paga per il tempo trascorso
nell'attività politica. E c'è un rimpallo tra i
consiglieri (46) e gli amministratori (assessori e presidenti di quartiere, 21)
che costano uguale, 1, 3 milioni di euro. BIGNAMI A PAGINA V.
( da "Repubblica, La" del
10-11-2007)
Pagina V - Bologna Il 15 novembre incontro per discutere
il piano del presidente del Consiglio. Raisi attacca il doppio stipendio dei
consiglieri Sofri convoca i capigruppo vertice sui costi della politica il bilancio il sindaco raisi rush finale Rinnovato
il contratto per la diretta radiofonica delle sedute in aula Per l'ultimo
trimestre stanziati 513 mila euro in vista delle riunioni sul bilancio SILVIA
BIGNAMI Il presidente del consiglio comunale Gianni Sofri chiama a raccolta i
capigruppo per risolvere il rebus dei costi della politica
a Palazzo D'Accursio. Il vertice è fissato per il 15 novembre. Sul tavolo c'è
sempre il pacchetto Sofri, cioè stipendio e gettone per i consiglieri e
commissioni interdette o "in differita" per i giornalisti. C'è già
una complicazione, però, perché la proposta contenuta in Finanziaria cancella
le indennità per gli amministratori locali e va in direzione opposta alla linea
Sofri, che mantiene l'indennità oltre ai gettoni di presenza. Continua la guerra di cifre, con il Comune che
prevede di spendere, negli ultimi tre mesi del 2007, oltre 513mila euro per i gettoni di commissioni e consiglio in vista del rush finale
di sedute straordinarie per l'approvazione del Bilancio. Una cifra molto più
elevata della media di spesa dei primi nove mesi dell'anno. Mentre i
consiglieri puntano il dito contro giunta e presidenti di quartiere, che
costano alle casse comunali 1,3 milioni di euro all'anno. Ventuno persone che
costano quanto 46 consiglieri comunali. Gianni Sofri non
commenta il fuoco di fila di critiche arrivate contro le sue dieci pagine di
analisi dei costi della politica a Palazzo. Ma cifre e rimborsi cominciano a far riflettere.
Soprattutto sul "doppio stipendio" dei consiglieri dipendenti di
aziende pubbliche, private e di partiti, che
vengono rimborsati dal Comune in busta paga per il tempo trascorso a Palazzo.
Va all'attacco il deputato di An Enzo Raisi: "E' una ingiustizia. Sono
contrario alle doppie retribuzioni e sono sono pronto a rinunciare ai miei gettoni, visto che ho una indennità come parlamentare di
5mila euro". Un sasso lanciato nello stagno, mentre il Comune continua a
stanziare fondi. In coda alla lista ci sono 46mila euro stanziati martedì dalla
giunta per la trasmissione via radio della diretta delle sedute per i prossimi
due anni. Ma si prevede di spendere di più anche per la contestata retribuzione
"a gettoni" dei consiglieri. Nei primi nove
mesi del 2007 il Comune ha speso infatti circa 856mila euro. Una media di
107mila euro al mese, con l'esclusione di agosto, quando i lavori del consiglio
chiudono per ferie. Moltiplicando la media mensile di spesa per i tre mesi
dell'anno restanti - ottobre, novembre e dicembre - si dovrebbe arrivare a
prevedere un ulteriore esborso di 321mila euro. Curiosamente però la previsione
di spesa del Comune è di 513mila euro. Molto di più quindi, tanto da rendere
necessaria una variazione di bilancio di 165mila euro. Come si spiega?
"Siamo prossimi al Bilancio - alza le spalle l'assessore Paola Bottoni -
ci saranno molte sedute straordinarie". Senza contare che è già in
calendario una trafila di commissioni ad hoc, chieste dai consiglieri
dell'Altrasinistra, per controllare l'applicazione degli ordini del giorno
allegati al bilancio 2007. Un costo di "inefficienza della giunta"
denuncia l'indipendente di Prc Valerio Monteventi, che punta il dito proprio
contro sindaco e assessori. "Va bene controllare i costi del consiglio, ma
noi, in 46, costiamo al Comune quanto 20 amministratori". Vale a dire
sempre 1,3 milioni di euro l'anno. La cifra più consistente è ovviamente quella
del sindaco, con uno stipendio di 95mila euro lordi l'anno, il più alto in
Italia dopo quello di Walter Veltroni. Poi la vicesindaco e il presidente del
consiglio comunale, con 86mila euro l'anno. I 9 assessori, con 74mila euro. I 9
presidenti di quartiere, con 44mila euro l'anno. E infine il garante, 25mila
euro.
( da "Repubblica, La" del
10-11-2007)
Pagina V - Bologna CONSIGLIERI RINUNCIATE AL GETTONE
Vero, la legge ha previsto la compensazione per garantire il mantenimento dello
stipendio al lavoratore eletto, ma non obbliga ad aggiungere il gettone. E
allora i nostri consiglieri che tanto s'indignano comincino a dare il buon
esempio. Rinuncino ai gettoni di presenza, dimostrando di credere davvero alla riduzione dei costi della
politica. Non diventeranno poveri, visto che legge garantisce loro lo stesso trattamento
economico di cui godevano prima di essere eletti. I parlamentari che siedono
anche a Palazzo d'Accursio rinuncino all'intero compenso da consigliere
comunale, visto che lo stipendio da deputato o senatore è abbastanza
ricco. Non si tratta di "quattro lire". Nel 2007 il Comune avrebbe
avuto a disposizione un milione e mezzo in più. E poi da qualche parte
bisognerà pur cominciare. Tutti ripetono che Bologna può rappresentare un
laboratorio. Vogliamo cominciare da qui? P.S.: Ormai da qualche settimana Ds e
Dl si sono fusi nel PD. A Palazzo d'Accursio però continuiamo ad avere due
gruppi distinti con relativi uffici, telefoni, segretarie, fax... Fino a
quando? aldo balzanelli.
( da "Provincia Pavese,
La"
del 10-11-2007)
IL PALAZZO Giunta, così gli stipendi VOGHERA. La
politica costa troppo? E quanto spende un Comune come
Voghera in stipendi di amministratori e consiglieri? Nel 2006 sono finiti a
bilancio 231.850,23 euro per pagare gli stipendi (lordi) della giunta e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Troppo? Il giudizio agli elettori, con
l'avvertenza di considerare che un assessore che non si mette in aspettativa
dal suo lavoro supera di poco i 500 euro al mese. A stabilire l'entità
delle indennità per amministratori e consiglieri è la legge che si basa su
parametri a loro volta calcolati sul numero di abitanti del Comune. A Voghera,
città media per eccellenza, indennità e rimborsi sono di media entità. Il
sindaco ha diritto a 3.176,52 euro lordi al mese che riceve per intero soltanto
se è un libero professionista (ed è il caso del sindaco Aurelio Torriani),
oppure se rinuncia al lavoro dipendente mettendosi in aspettativa. Assessori e
presidente del consiglio comunale hanno diritto come indennità per il loro
lavoro da amministratori a circa la metà del sindaco: 1.747,06 euro al mese
(sempre lordi) che vengono versati con le stesse modalità calcolate per il
sindaco. Gli assessori liberi professionisti e quelli che si mettono in
aspettatativa dal lavoro dipendente percepiscono l'indennità per intero, i
dipendenti che si mettono in aspettativa percepiscono soltanto la metà
dell'indennità. Quasi simbolica, invece, la retribuzione dei consiglieri
comunali: che siano in maggioranza o in opposizione, i 31 rappresentanti dei
cittadini ricevono 33,19 euro come gettone per ogni seduta.
( da "Provincia Pavese,
La"
del 10-11-2007)
Di Stefano Romano Dall'Asm alle consociate, scattano i
tagli Consigli "dimagriti" e stipendi, ecco la cura per abbattere i
costi dei politici nelle aziende VOGHERA. Tecnicamente si chiamano
"aziende partecipate": sono quelle società private che però vedono il
Comune tra i proprietari. Aziende privatizzate, ma nelle
quali è di fatto la politica a decidere chi entra nel consiglio di
amministrazione. Aziende nelle quali sono consiglieri di nomina politica a
ricevere il gettone di presenza, altro nome per definire lo stipendio. Ma quante sono le aziende
in cui il Comune ha quote di proprietà? E quanto guadagnano i
consiglieri? E soprattutto: quanti sono i soldi dei contribuenti spesi per
pagare i gettoni di presenza?
L'inchiesta parte ovviamente dall'Asm, ex azienda municipalizata che, dopo
essere stata trasformata in scoietà per azioni, resta proprietà del Comune di
Voghera per il 99.8 per cento. I "tagli" all'Asm sono stati in
qualche modo dettati dalla legge Finanziaria che ha imposto una riduzione del
consiglio di amministrazione da sette componenti a cinque. Il passaggio delle
consegne dall'ex presidente Mario Anselmi all'attuale presidente Gianpiero
Rocca, così, oltre alle polemiche politiche per l'inevitabile esclusione di
consiglieri di maggioranza, ha portato ad un sostanziale ridimensionamento del
consiglio di amministrazione. Ma, da un punto di vista strettamente numerico,
non ad un risparmio vero e proprio. Se il vecchio presidente, infatti, non
incassava la retribuzione in quanto già sindaco di Torrazza Coste e presidente
del consiglio provinciale, il nuovo presidente incamera i 24mila euro lordi
annui previsti. Mille euro scarsi al mese. Al vicepresidente Filippo Musti
vanno 14.800 euro lordi annui, mentre ai consiglieri (Gianfranco Da Prada e
Alberto Meriggi) 11.800 euro lordi annui. La cifra più importante è quella
destinata a Stefano Bina: 60mila euro lordi l'anno che, però, sono lo stipendio
dell'amministratore delegato che non ha altra occupazione se non quella di
gestire i vertici dell'Azienda. Davvero i tagli numerici imposti dalla
Finanziaria porteranno a risparmi importanti? I vertici politici di Asm non
commentano, ma lasciano capire che sarebbe stato meglio tagliare sugli
organismi di controllo imposti dalla legge. Asm come tutte le ex municipalizzate,
infatti, deve sottoporre il bilancio ad un doppio controllo: sia ad un collegio
di sindaci che all'esame di una società di certificazione. Tutti professionisti
che devono essere pagati. E nel caso di Voghera la spesa annua è circa di
100mila euro: più o meno quanto serve per pagare consiglio di amministrazione e
amministratore delegato. Asm non è l'unica società partecipata dal Comune: pr
le altre socuetà (vedi tabella a fianco) i rappresentanti nei consigli di
amministrazione non ricevono compensi. Ricevono un compenso, invece, i
consiglieri delle società del gruppo Asm: è si tratta di nomine in qualche modo
politiche visto che derivano dal consiglio di amministrazione della società
madre, a sua volta nominato dal sindaco Aurelio Torriani che è rappresentante
dell'azionista di maggioranza, il Comune. Anche qui, di conseguenza,
( da "Messaggero Veneto,
Il"
del 10-11-2007)
Attualità Passa la stretta per gli enti locali Meno
assessori, freno alle trasferte facili e ai compensi, paletti sui derivati LE
MISURE ROMA. Dal taglio alle poltrone del Governo, fino alla riduzione delle
comunità montane, passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e
alla riduzione delle spese pazzE per le trasferte degli amministratori locali:
è il menù di norme votato ieri dall'aula del Senato e che inizierà ad inciderà
dal prossimo anno sui costi della politica. La riduzione dei componenti
dell'esecutivo sarà valida solo dal prossimo governo, mentre la stretta sugli
amministratori locali, che si aggiunge al congelamento degli stipendi dei
parlamentari approvata ieri, scatterà con l'approvazione definitiva della
Finanziaria. Vengono previsti paletti sui compensi, divieti di cumulo e
soprattutto si pone un limite alla proliferazione delle poltrone con chiusure,
cancellazioni e accorpamenti di numerose strutture intermedie, dalle comunità
montane agli enti per la gestione di acqua e rifiuti. Ecco alcune delle misure
del pacchetto. GOVERNO SNELLO Via libera alla norma che taglia il numero dei
ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti dalla riforma Bassanini del 1999.
La norma vale per il futuro. Si stabilisce inoltre che il numero dei componenti
del governo a qualsiasi titolo, compresi vice-ministri e sottosegretari, non
può essere superiore a sessanta. COMUNITÀ MONTANE Arrivano paletti più
stringenti per la costituzione di comunità montane e il risultato è che il loro
numero si riduce di 80 unità. Dovranno essere composte almeno da 7 comuni, non
vi potranno partecipare i capoluoghi, non entreranno più le località a livello
del mare. Ma il taglio non riguarda solo gli enti ma anche gli amministratori:
entro tre mesi dall'approvazione della Finanziaria le regioni dovranno
dimezzare il numero degli assessori (ora sono 4.200) e dei consiglieri (ora
sono 12.500) di questi enti territoriali. SPESE PAZZE Stop alle spese pazze in
caso di viaggio di amministratori locali: viene fissato un rimborso forfetario
(che sarà stabilito con decreto dal ministero dell'Economia) invece
dell'indennità di missione percepita dagli amministratori
in caso di viaggi. COMPENSI Una decisa stretta è in arrivo per gli stipendi
degli amministratori degli enti territoriali. Viene posto un limite al valore
del gettone di presenza che i consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e
delle comunità montane hanno diritto a percepire: un quarto dell'indennità del
sindaco o del presidente dell'ente locale.ma soprattutto arriva il
divieto di cumulo con altri compensi di enti collegati. Inoltre arriva un
divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad esempio gli
amministratori non percepiranno più alcun compenso per la partecipazione ad
organi o commissioni se tale partecipazione è connessa all'esercizio delle
proprie funzioni pubbliche. Viene poi limitata la possibilità di porsi in
aspettativa non retribuita. ASSESSORI Giro di vite ex lege sul numero degli
assessori di comuni e province: il limite che era fissato a 16 unità scende a
12. ACQUA E RIFIUTI Arriva una sforbiciata agli Ato, gli enti intermedi per la
gestione di acqua e rifiuti. COMMISSARI Si prevede un taglio del 20%, a
decorrere dal prossimo primo gennaio, ai compensi percepiti dai commissari
straordinari del Governo. SANITÀ I Senato ha dato il via libera anche al
rientro delle regioni in deficit sanitario. Si prevede un'anticipazione
finanziaria (9,1 miliardi) da parte dello Stato alle Regioni Lazio, Campania,
Molise e Sicilia per l'estinzione dei debiti contratti sul mercato e cumulati
fino al 31 dicembre 2005.
( da "Provincia Pavese,
La"
del 10-11-2007)
Voghera Tagli ai costi della politica
Voghera, si snelliranno i cda delle partecipate VOGHERA. Quanti sono i soldi
dei contribuenti spesi per pagare i gettoni di presenza?
L'inchiesta parte ovviamente dall'Asm, ex azienda municipalizzata che, dopo
essere stata trasformata in società per azioni, resta proprietà del Comune di
Voghera per il 99.8 per cento. A pagina 27.
( da "Tirreno, Il" del
10-11-2007)
Attualità FINANZIARIA: I COSTI DELLA
POLITICA Dure accuse della Lega all'Udc: assenze mirate per evitare la crisi.
( da "Mattino di Padova,
Il"
del 10-11-2007)
Pubblicato anche in: (Gazzetta di Mantova, La) (Centro, Il)
(Nuova Sardegna, La)
Attualità FINANZARIA: I COSTI DELLA
POLITICA Dure accuse della Lega all'Udc: assenze mirate per evitare la crisi.
( da "Secolo XIX, Il" del
10-11-2007)
Meno Comunità montane, meno assessori e consiglieri nei
Comuni Roma. Un governo snello con 12 ministri e non più di 60 poltrone;
ottanta le Comunità montane in meno e drastico giro di vite per chi le
amministra; sfoltiti i consiglieri e gli assessori di Comuni e Province; basta
con le spese facili degli amministratori locali in trasferta; compensi tagliati
anche per i commissari straordinari del governo; accorpamenti in vista per gli
enti che gestiscono rifiuti e acqua. La scure della Finanziaria si abbatte sui
costi della politica, presi di mira da alcune norme
approvate ieri dall'aula del Senato. Passa anche la stretta per ministri, vice
ministri, sottosegretari ma a valere dal prossimo governo anche se nulla vieta
a Romano Prodi di tagliare qualche poltrona in caso di rimpasto a gennaio. I
risparmi serviranno in parte a finanziare lo stop per il ticket di 10 euro su
diagnostica e specialistica, approvato ieri dall'aula con una nuova copertura.
Sull'articolo taglia-ministri, la maggioranza ha vissuto l'unico momento di
tensione della giornata quando l'Udeur Clemente Mastella, che dispone di tre
senatori compreso lui, ha minacciato di votare contro e poi è tornato sui suoi
passi grazie a una telefonata del premier. Per il resto, l'aula ha varato a
raffica soprattutto tagli e risparmi a carico della politica:
dal governo alle circoscrizioni. E non basta. Mentre il Senato votava, il
Consiglio dei ministri dava il suo disco verde a un disegno di legge che, se
approvato dal Parlamento, completerà il quadro della "stangata" per
la prima volta riservata agli amministratori pubblici di ogni ordine e grado
(le Regioni restano fuori, in quanto godono di una loro autonomia
costituzionale). Il provvedimento vieta, fra altro, il cumulo delle cariche e
prevede assunzioni trasparenti nelle società pubbliche. Governo magro. Il
prossimo governo potrà avere non più di 12 ministri in linea con ala riforma
Bassanini del '99, rimasta finora lettera morta. C'è un tetto inoltre di 60
poltrone complessivo, rispetto alle attuali 103 (compreso il premier) e alle
100 del precedente esecutivo. La norma asciuga-governo vale per il futuro ma un
ordine del giorno invita Prodi valutare se non sia il caso di anticipare i tempi.
La maggioranza ha votato compatta: il taglio è passato con 160 sì mentre i no
della Cdl si sono fermati a quota 155. Ci ha ripensato anche
( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 10-11-2007)
Corriere del Mezzogiorno - BARI - sezione: BAT - data:
2007-11-10 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Andria, il Consiglio è fermo da
un anno Nella prossima riunione 64 ordini del giorno su 70 sono del 2006 ANDRIA
- Saranno settanta le interrogazioni con risposta da discutere nel prossimo
consiglio comunale. Tra queste, 64 risalgono però al 2006. "Il nostro
partito ha proposto cento interrogazioni l'anno scorso - spiega Antonio
Nespoli, capogruppo consiliare dell'Udc - ma siamo in attesa di una risposta
per la maggior parte dei quesiti". Delle 64 interrogazioni non ancora
esaminate che risalgono allo scorso anno, 62 le ha proposte proprio l'Udc.
"è vero che c'è solo un'ora - continua Nespoli - a disposizione dei
consiglieri per la discussione di queste interrogazioni, ma il problema vero è
che le convocazioni del consiglio comunale sono sempre meno frequenti. L'ultima
seduta risale al 26 settembre, e non mi sembra che manchino gli argomenti.
Questa situazione è il risultato della poca produttività dell'amministrazione
comunale". Tra le tante interrogazioni del gruppo Unione democratica di
centro c'è l'istituzione di un'agenzia per il trasporto integrato e coordinato
nell'intera area della sesta provincia, la creazione di una sede universitaria
decentrata, la realizzazione di un piano strategico per il centro storico, la
bonifica dei siti inquinati dall'amianto e l'agevolazione ai cittadini per gli
investimenti in energia solare. "L'Udc ha ritenuto opportuno presentare
cento interrogazioni il 6 novembre 2006 - commenta Salvatore Vitanostra,
presidente del consiglio comunale - e ritengo che sia una mossa scorretta. C'è
solo un'ora destinata a discuterle e in media non si riesce ad affrontare più
di 7 punti a seduta". All'ordine del giorno c'è anche la proposta del
taglio delle indennità, fatta da otto consiglieri di minoranza. "Riteniamo
opportuno che ci sia una riduzione del 25 per cento chiarisce Benedetto
Miscioscia, consigliere comunale di Forza Italia -
dell'indennità mensile di carica del sindaco, del vice-sindaco, degli assessori
e del presidente del consiglio comunale, ma anche dell'indennità di funzione e
dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Ciò che deriverebbe da questi tagli
potrebbe essere destinato alla manutenzione delle strade cittadine e all'esenzione
dell'Ici sulla prima casa in favore delle famiglie monoreddito che hanno
stipulato un mutuo. Abbiamo proposto l'ordine del giorno con urgenza a giugno,
finora è stato rimandato ". Proposta che, però, non è stata ancora presa
in considerazione. Quasi tutti gli ordini del giorno sono presentati con
urgenza - ricorda Vitanostra - per cui non è detto che se ne potrà discutere in
questa seduta, a meno che qualcuno non ne chieda l'anticipazione". Intanto
c'è attesa per il ruolo che assumeranno nell'assetto del consiglio i tre
consiglieri che pochi giorni fa hanno dato vita a un gruppo consiliare
autonomo, decidendo di aderire al nuovo Italia popolare-Movimento per l'Europa.
( da "Resto del Carlino,
Il (Ascoli)" del 10-11-2007)
( da "Sole 24 Ore, Il" del
10-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2007-11-10 - pag: 2 autore: Consiglieri e assessori Con l'articolo 14 il
tetto massimo di assessori comunali e provinciali passa da
( da "Resto del Carlino,
Il (Nazionale)" del 10-11-2007)
COSTI DELLA POLITICA: I MISTERI DEGLI 'ATO' 'Ex' di
tutti i partiti (con ufficio stampa) per vegliare sull'acqua
che beviamo di GIORGIO GAZZOTTI ? BOLOGNA ? CHE HANNO a che fare un sociologo,
un'artista, un attore di teatro, con i servizi idrici e i rifiuti? Nulla,
direte voi. Invece no, la politica è capace
di miracoli. E lo provano gli Ato, sigla sconosciuta ai più che sta per Ambito
territoriale ottimale, finiti giustamente nel mirino dei tagli ai costi della politica. Nella Finanziaria ne era prevista l'abolizione, poi si è
passati ad una più morbida "rideterminazione", indicando nella
provincia l'ambito ottimale. Quindi in Emilia ce li terremo come sono,
visto che già sono nove. Mentre in Sicilia sono più di 30. Il loro compito è
quello di definire gli standard per la qualità dei servizi, affidare i servizi
ai gestori, controllarne l'operato e fissare le tariffe. In definitiva,
controllare che l'acqua che beviamo sia buona e costi il giusto e i rifiuti
siano smaltiti come si deve. Dunque non è vero che non servono. Ma visto che
ogni provincia ha un assessorato all'ambiente, non bastava crearvi all'interno
un ufficio che si occupasse della cosa? Oppure fare un solo Ato regionale? No,
sono stati creati degli organismi autonomi, che è sempre il modo migliore per
moltiplicare costi e posti. Ma non tutti si sono comportati allo stesso modo, e
un viaggio nelle nove province è molto istruttivo per riconoscere la politica virtuosa e quella col vizio di intascare sempre
qualcosa. Partiamo dall'Ato di Modena: qui c'è un presidente, ex sindaco Ds,
che prende 4475 euro lordi al mese; poi un Cda con sei consiglieri a 1083 euro
al mese, anch'essi tutti politici, un ex sindaco, un dirigente della
Margherita, uno del Prc, un altro paio di diessini. Esperti di acqua e rifiuti?
Non risulta. Del resto per svolgere le funzioni dell'Ato c'è una struttura
tecnica, il Cda è l'organismo politico che dà le direttive. Poi ci sono anche
tre revisori dei conti e un ufficio stampa. A Modena hanno fatto le cose in
grande. Costo, solo per i compensi: vicino ai 200mila euro l'anno. Passiamo a
Rimini: il presidente è il capogruppo dei ds in consiglio comunale; qui c'è
anche un vicepresidente, che è un ex assessore e un Cda di ben sette
consiglieri, tra cui un attore, un diplomato in belle arti, un albergatore, ma
tutti rigorosamente in rappresentanza di un partito, dai Ds ad An. Esperti di acqua
e rifiuti? Va beh, ma che c'entra. Anche loro hanno revisori dei conti e
ufficio stampa. A Rimini però si accontentano di più: il presidente prende 1800
euro lordi al mese e il consiglieri 450. Spesa approssimativa annua per Cda e
annessi: meno di 100mila euro. E' già un risparmio. Ma passiamo a Ferrara: il
presidente prende 2500 euro lordi al mese, ma non c'è il Cda, c'è invece un
ufficio di presidenza di 5 sindaci che non prendono una lira. Tutto calcolato
non si arriva a 40mila euro l'anno. Una bella differenza rispetto a Modena e
Rimini. Ma non è finita: anche a Bologna, Ravenna, Reggio, Parma e Forlì non
c'è il Cda, ma qui il presidente è il presidente della Provincia o un sindaco,
e non prende una lira. Risultato il costo del livello politico-direttivo è
quasi zero. Difficile dire che gli Ato di queste province non funzionano,
allora perchè non costano quasi nulla, mentre gli altri costano migliaia di
euro? Non sarà un balzello della politica? Ma c'è
un'altra curiosità: il Cda di Modena si riunisce 30 volte l'anno, quello di
Rimini
( da "Sole 24 Ore, Il" del
10-11-2007)
Il Sole-24 Ore sezione: TURISMO data: 2007-11-10 - pag:
24 autore: La corsa ai resort esotici Gli operatori: a fine anno vacanze di
lusso in rialzo del 20% di Vincenzo Chierchia e Laura Dominici L' euro forte
sta mettendo le ali ai viaggi degli italiani per fine anno e, in particolare,
marcia a pieni giri il turismo a 5 stelle, sia nella Penisola che
oltrefrontiera. Al gruppo Alpitour, ad esempio, sottolineano che i "viaggi
da ricchi" aumentano del 26% almeno quest'anno. Ossia almeno dieci volte
la media del mercato. Alla Frigerio viaggi aggiungono che i viaggi di fine anno
per Maldive e Caraibi, nei resort più costosi ed esclusivi, sono già esauriti
da tempo. In media il business del turismo di lusso, secondo vari operatori,
nell'ultima parte dell'anno cresce del 20%, trainato dal periodo Natale-
Capodanno. La spesa Quest'anno gli italiani spenderanno oltre 20 miliardi per
le vacanze all'estero, con un aumento del 10% mentre la spesa per la vacanza
domestica ristagna. Oltre 21 milioni gli italiani che, grazie anche alle
opportunità offerte dai voli low cost, faranno vacanze all'estero quest'anno (+
8 per cento). Le destinazioni Per chi non bada a spese la scelta è ampia. Da
una ricognizione tra i tour operator emerge che è stato richiestissimo
quest'anno l'Intercontinental Thalasso di Bora Bora, unico resort al mondo che
utilizza per la climatizzazione acqua di mare pescata a
( da "Corriere del
Veneto" del 10-11-2007)
Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIA - data:
2007-11-10 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE A Chioggi sbarca Galan e
rassicura sulle sorti della sanità clodiense Prefettura: "Boscolo Todaro
incompatibile come vicesindaco" CHIOGGIA - Altalena di emozioni, ieri, per
il nuovo sindaco di Chioggia Romano Tiozzo, da un lato la visita in grande
stile del governatore Giancarlo Galan che ha tessuto le lodi della
"piccola Venezia" inaugurando la super chiatta "Romano P.",
dall'altro la doccia fredda sul suo vice, Sandro Boscolo Todaro che è stato
dichiarato incompatibile dalla Prefettura che, prima di inviare la
comunicazione al comune clodiense, si è avvalsa del parere del Ministero
dell'Interno. Ora Todaro avrà una decina di giorni per sanare la situazione,
cioè pagare quei 1.570 euro che il Comune avanzerebbe ancora all'epoca della
prima giunta Guarnieri, dove con una delibera i consiglieri
avevano trasformato il "gettone di presenza" in
una sorta di stipendio che superava però la somma degli equivalenti gettoni. Motivo per cui successivamente il consiglio votò un'altra
delibera per il ripristino del classico gettone e la restituzione delle somme
in eccedenza. Subito dopo l'insediamento della nuova giunta Tiozzo era
stato l'ex sindaco Fortunato Guarnieri a sollevare la questione
dell'incompatibilità di Todaro e ad annunciare l'annullamento degli atti finora
firmati dal vicesindaco, qualora l'incompatibilità fosse stata confermata.
"Pagherò - replica Todaro - e in questo modo sanerò la situazione. Intanto
voglio tranquillizzare la cittadinanza sulla questione della validità o meno
degli atti che ho seguito finora. Guarnieri dovrebbe studiare legge perché qui
si parla di incompatibilità e non di ineleggibilità". A consolare il nuovo
sindaco che dovrà far fronte alla spinosa questione dell'incompatibilità di
Todaro, ci ha pensato Galan che è calato a Chioggia dichiarando "Essere
accolti con un sorriso a Chioggia, non mi accadeva da dieci anni ". Una
visita, quella del governatore, che non ha risparmiato qualche stoccata, la
prima proprio contro Guarnieri che non l'aveva mai invitato. Promesse e
rassicurazioni per il comune clodiense, "Festeggiamo la rinascita di
Chioggia cui non faremo mancare i finanziamenti - assicura Galan - per
mantenere l'ospedale visto che è la sesta città del Veneto". Ines Brentan.
( da "Corriere del
Veneto" del 10-11-2007)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: CRONACAVERONA -
data: 2007-11-10 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Ricerca di due direttori
del Civile. Mantoan: "Vanno presi rimedi" Pronto
soccorso super affollato "Il sistema sanitario è
malato" Buonocore: la metà non sono gravi. Adami: imedici di base non
c'entrano VERONA – Perché i cittadini veronesi si rivolgono al Pronto soccorso
saltando a piè pari il proprio medico di famiglia o quello di turno alla
guardia medica? E soprattutto quanti sono coloro che potrebbero fare a
meno di recarsi a Borgo Trento ad ingrossare le file dei cosiddetti codici
bianchi? A definire l'identikit dell'utente scaligero è la ricerca "Pronto
soccorso Triage. Accoglienza, rassicurazione, cura, aspettative, vissuti
psicologici, bisogni", condotta da due direttori dell'ospedale Civile
maggiore di Verona: quello del Servizio di Psicologia clinica Gaetano Trabucco
e quello del Pronto Soccorso Francesco Buonocore. Stando a quel che è emerso dai
questionari, distribuiti dal 11 gennaio al 23 marzo del
( da "Trentino" del
10-11-2007)
Pubblicato anche in: (Mattino di Padova, Il) (Alto Adige)
(Centro, Il)
Gli amministratori comunali non potranno cumulare le
indennità Cancellate 80 comunità montane ROMA. Dal taglio alle poltrone del
Governo (vedi l'articolo a fianco) fino alla riduzione delle comunità montane,
passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e alla riduzione delle
spese 'pazze' per le trasferte degli amministratori locali: è il menù di norme
votato dall'aula del Senato e che inizierà ad inciderà dal prossimo anno sui
costi della politica. Ecco in sintesi alcune delle misure del pacchetto.
Comunità montane. Arrivano paletti più stringenti per la costituzione di
comunità montane e il risultato è che il loro numero si riduce di 80 unità.
Dovranno essere composte almeno da 7 comuni, non vi potranno partecipare i
capoluoghi, non entreranno più le località a livello del mare. Ma il taglio non
riguarda solo gli enti ma anche gli amministratori: entro tre mesi
dall'approvazione della Finanziaria le regioni dovranno dimezzare il numero
degli assessori (ora sono 4.200) e dei consiglieri (ora sono 12.500) di questi
enti. Stop a spese pazze. Stop alle 'spese pazze' in caso di viaggio di
amministratori locali: viene fissato un rimborso forfettario invece
dell'indennità di missione percepita dagli amministratori in caso di viaggi. No
a cumulo compensi. Una decisa stretta è in arrivo per gli 'stipendi' degli
amministratori degli enti territoriali. Viene posto un
limite al valore del gettone di presenza che i
consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e delle comunità montane:
un quarto dell'indennità del sindaco o del presidente dell'ente locale. Ma
soprattutto arriva il divieto di cumulo con altri compensi di enti collegati.
Inoltre arriva un divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad
esempio gli amministratori non percepiranno più alcun compenso per la
partecipazione ad organi o commissioni se tale partecipazione è connessa
all'esercizio delle proprie funzioni pubbliche. Viene poi limitata la
possibilità di porsi in aspettativa non retribuita. Giro vite su assessori.
Giro di vite ex lege sul numero degli assessori di comuni e province: il limite
che era fissato a 16 unità scende a 12. Enti acqua e rifiuti. Sforbiciata agli
Ato, gli enti per la gestione di acqua e rifiuti. I risparmi potrebbero
alleggerire le bollette. Inoltre le regioni, i comuni e le province dovranno
studiare la soppressione e gli accorpamenti di enti che svolgono funzioni
proprie già di amministrazioni pubbliche. Derivati. Un freno alla finanza
speculativa degli enti locali arriva dalla finanziaria. Si pongono infatti dei
paletti al ricorso ai derivati per gli enti locali cercando di evitare
esposizioni finanziarie rischiose che potrebbero portare a dissesti finanziari,
incassando oggi risorse che aumentano pericolosamente i debiti per il futuro.
Commissari. Si prevede un taglio del 20%, a decorrere dal prossimo primo
gennaio, ai compensi dei commissari straordinari del Governo. Deficit sanità.
Via libera al rientro delle regioni in deficit sanitario. Si prevede
un'anticipazione finanziaria (9,1 miliardi) dello Stato alle Regioni Lazio,
Campania, Molise e Sicilia per l'estinzione dei debiti contratti sul mercato e
cumulati fino al 31 dicembre 2005.
( da "Gazzetta di Parma
(abbonati)" del 10-11-2007)
FIDENZA 10-11-2007 INTERROGAZIONE IL CONSIGLIERE TANZI
Scuole penalizzate? Forza Italia chiede lumi II Solo ritardi, disguidi o i
problemi sono altri? E' quanto chiede con un' interpellanza urgente, il
consigliere di FI, Stefano Tanzi, all'amministrazione , sollecitato da diversi
cittadini e addetti ai lavori, a richiedere chiarimenti su alcun problemi che
riguardano asili e scuole, dovuti, pare, allo sperpero di denaro pubblico, da
parte del comune. "Già in altre occasioni - ha spiegato Tanzi - ho affermato
che il bilancio di questo comune risulta essere contingentato e scarsamente
flessibile a causa dei pesanti oneri finanziari a suo carico. Pur avendo già
denunciato più volte l'eccessivo ricorso a consulenze esterne anche nel 2007,
questa amministrazione, contrariamente a quanto auspicato dallo stesso attuale
Governo, con pervicacia continua a seguire questo metodo operativo".
Tanzi, chiede pertanto come mai l'addetta ausiliaria incaricata dall'Auser, che operava sin dai primi di ottobre a supporto del personale
dell'asilo di via 25 Aprile, per i pasti e le bevande ai bimbi, abbia
interrotto la sua collaborazione a causa del mancato riconoscimento all'Auser
da parte del Comune, del gettone di presenza di 150
euro. E come mai la scuola "De Amicis" non abbia ancora avviato il
previsto progetto "Gioca Musica", a causa della mancata
erogazione del previsto e concesso finanziamento di 4500 euro.
( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del
10-11-2007)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il)
Il Senato approva gli articoli della
Finanziaria dedicati ai costi della politica:
ridotti i compensi degli amministratori locali giro di vite sulle comunità
montane.
( da "Corriere della
Sera" del 10-11-2007)
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano -
data: 2007-11-10 num: - pag: 6 autore: Mario Sensini categoria: REDAZIONALE
Finanziaria, via al taglio dei ministri Mastella minaccia il no, poi vota. Il
governo: fiducia esclusa. Critiche Ue: sui conti misure non convincenti ROMA -
Via libera al taglio dei ministri, alla riduzione delle cariche politiche negli
enti locali, ai fondi per le forze armate e i carabinieri (70 milioni per il
personale), a quelli per gli italiani all'estero (32 milioni) e per
l'organizzazione del G8 del
( da "Messaggero, Il
(Ancona)" del 10-11-2007)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Civitavecchia))
(Messaggero, Il)
Un rimborso forfettario (che sarà stabilito con decreto
del ministro dell'Economia) invece dell'indennità di
missione percepita dagli amministratori in caso di viaggi. Una decisa stretta è
in arrivo anche per gli "stipendi" degli amministratori degli enti
territoriali. Viene posto un limite al gettone di presenza che i
consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali e delle comunità montane
hanno diritto a percepire: un quarto dell'indennità del sindaco o del
presidente dell'ente locale, ma soprattutto arriva il divieto di cumulo con
altri compensi di enti collegati.
( da "Corriere della
Sera" del 10-11-2007)
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Economia -
data: 2007-11-10 num: - pag: 36 autore: Massimo Sideri categoria: REDAZIONALE
Dopo i tentativi di depotenziare le norme su prestiti e taxi, minacciata la
liberalizzazione dei prodotti di fascia C Farmaci, ultimo attacco alla Bersani
Federfarma: faremo pagare ai clienti le medicine. Palazzo Chigi: protesta
inaccettabile MILANO - In serata sulla guerra del farmaco è sceso in campo
anche Palazzo Chigi: "è inaccettabile far pagare i costi ai
cittadini". Dopo tassisti e banche questa volta all'attacco della Bersani,
arrivata al terzo capitolo sulle liberalizzazioni, tornano i farmacisti che
hanno annunciato con
( da "Stampa, La" del
10-11-2007)
Nziaria. Il primo provvedimento
riguarda il contenimento dei costi per la rappresentanza nei consigli
circoscrizionali, comunali, provinciali e degli assessori comunali e provinciali.
Mentre l'articolo 15 dispone interventi di indirizzo alle regioni per la
riduzione dei costi derivanti da duplicazioni di funzioni.
( da "Stampa, La" del
10-11-2007)
FINANZIARIA I COSTI DELLA POLITICA Il
sì di Mastella Prima annuncia "io non lo voto", poi si è rassegnato
alla riduzione dell'esecutivo.
( da "Stampa, La" del
10-11-2007)
Delusione Cdl Calderoli polemizza con l'Udc: "Le
assenze hanno salvato il centrosinistra" Poco, con fatica, ma qualcosa si
muove. Ieri in Senato si approvavano gli articoli della
Finanziaria del pacchetto "costi della politica"; in
Consiglio dei ministri il governo varava un disegno di legge che - se passerà -
darà un'altra sforbiciata alla cospicua lista di privilegi di cui la politica si è autodotata in questi anni. Ad esempio, per un'assunzione
in Rai o in altra azienda pubblica il fortunato "figlio di" dovrà
affrontare un concorso, con regole, candidature e graduatorie alla luce del
sole;. Autostrade o Mediaset, e tutte le società concessionarie di servizi
pubblici non potranno dare soldi ai partiti in cambio
di benevolenza futura; tutti gli enti o società saranno obbligati a mettere in
piazza su Internet quanto guadagnano politici amministratori, dirigenti e
consulenti; infine, ecco regole contro il cumulo di incarichi. Attenzione: il
ddl sulla "promozione della trasparenza" - steso dal ministro per
l'Attuazione del Programma Giulio Santagata - è solo al via. È un
"collegato" alla Finanziaria 2008, ma sbarcherà in Parlamento da
gennaio. Chissà se e quando vedrà la luce. Sei sono gli articoli del ddl. Si
comincia con il limite al cumulo degli incarichi. Parlamentari nazionali ed
europei ed amministratori locali non potranno più avere incarichi o consulenze
in enti di diritto pubblico, imprese o società partecipate. Gli amministratori locali
non potranno più operare nel privato in settori affini alla loro attività politica. L'articolo 2 tratta le assunzioni o selezioni
svolte da società pubbliche (come
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 10-11-2007)
Di OLIVIA POSANI ? ROMA ? SOLO 12 MINISTRI, ma dal
prossimo governo. Con i mal di pancia di Mastella, il rilancio di Di Pietro, le
accuse di ipocrisia al governo da parte del centrodestra, lo scontro tra Lega e
Udc, l'aula del Senato ha approvato il famoso articolo 8bis della Finanziaria,
quello che impone all'esecutivo che verrà una drastica cura dimagrante:
complessivamente non potrà superare le 60 unità. Il governo Prodi conta 26
ministri, 10 viceministri e 66 sottosegretari, per un totale di 102 membri. La
norma è passata con 160 sì, mentre i contrari (tutta
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 10-11-2007)
NASCE IL 'PACCHETTO-TRASPARENZA' LE SOCIETÀ
CONCESSIONARIE DI SERVIZIO PUBBLICO NON POTRANNO PIÙ FINANZIARE I PARTITI ?
ROMA ? LE SOCIETA' concessionarie di servizio pubblico non possono finanziare partiti politici e gruppi parlamentari. E' uno dei
provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri di ieri, su proposta del
ministro Santagata, nell'ambito di quello che è stato definito il
'pacchetto-trasparenza'. Un disegno di legge ? informa un comunicato di palazzo
Chigi ? che il Governo sottopone al Parlamento in veste di collegato al disegno
di legge finanziaria per il 2008. Il Consiglio dei ministri ha inoltre deciso
che il personale delle società controllate dallo Stato, da Regioni e da enti
locali venga reclutato a seguito di bando pubblico. Un limite è stato imposto
al cumulo di incarichi pubblichi per chi è titolare di cariche elettive. Per
chi ricopre cariche di governo locale, invece, scatta il divieto di operare
contestualmente nel settore privato, al fine di evitare conflitti di interesse.
Le pubbliche amministrazioni dovranno rendere disponibili i propri bilanci
tramite pubblicazione sui siti internet. - -->.
( da "Nazione, La
(Nazionale)" del 10-11-2007)
Pubblicato anche in: (Resto del Carlino, Il (Nazionale))
LETTERA APERTA
( da "Libero" del
10-11-2007)
Anzitutto 10-11-2007 Quei nuovi leader che fanno cose
vecchie di DAVIDE GIACALONE Le riforme non si faranno, l'offerta di Veltroni è
priva di sostanza, ma l'opposizione non può avere una linea politica
racchiusa nel mantra "elezioni, elezioni". Il governo Prodi
sopravvive a dispetto di sé, oramai sbracando su tutto pur di restare in piedi.
Tronfio e pietrificato. Ma la politica alternativa non
può consistere nello sperare che cada. È proprio il vuoto politico da cui è
circondato che aiuta Prodi a fregare tutti, a cominciare dai suoi falsi
alleati. L'Ita lia deve trovare la via d'uscita, di fuga, da quest'im mobilità
tempestosa, che la immiserisce ogni giorno di più. Veltroni sa benissimo che
per fare riforme serie, quindi non solo elettorali, anche istituzionali,
occorre spaccare sia la coalizione di sinistra sia quella di destra, e occorre
licenziare Prodi, che pedala in direzione opposta. Le sue offerte di dialogo
sono piume al vento se non accompagnate da gesti politici concreti. Che, fin
qui, non ci sono. Ha un senso, però, reclamare l'apertura formale della crisi
di governo e chiedere il ritorno alle urne, se si ha una proposta che renda
diverso il futuro successivo, altrimenti siamo all'eterno corso e ricorso di un
duello esausto che ha stufato tutti. Non ci servono, tanto per essere chiari,
leader nuovi che facciano cose vecchie, ma politiche diverse. Il centro destra
ha, ora, il vento nelle vele, l'in sipienza e l'incoscienza governative ne riempiono
la bisaccia elettorale. È giusto che reclami le urne, ma dica che la prossima
legislatura non sarà il teatro dell'ennesimo ritorno eguale, ma il tentativo di
superare gli aspetti ridicoli ed improduttivi del bipolarismo muscolare, per
fondarne uno serio, fatto di idee e uomini diversi. Dica, ora, che occorre una
ripartenza repubblicana, per la quale non si elemosina il concorso di tutti,
ma, al contrario, si cerca quello di quanti vogliano candidarsi a governare
veramente, seppure alternativi gli uni agli altri. Insomma, si ricominci a far politica. Conviene anche alla sinistra che pensa d'avere un
futuro. E si liberi il campo da mestieranti e profittatori, parassiti prodiani
dell'Italia che decade. www.davidegiacalone.it figli. In sostanza, un incentivo
a incrementare le nascite. Sul Mezzogiorno gli elettori del centrodestra non
hanno dubbi: il ponte sullo Stretto va costruito. Non serve invece la banca del
Sud. Né il federalismo fiscale: "Lasciate perdere le idee balzane di
Bossi, ci ha fatto perdere solo tempo", polemizza una mail. LE IDEE
ECONOMICHE Si passa all'economia. Con il trionfo del pensiero liberale. Le
priorità della base sono: licenziamento dei pubblici dipendenti fannulloni e
abbassamento drastico delle tasse. Con una aliquota unica del 25 per cento. Il
sogno proibito di Silvio Berlusconi, in pratica. Qui il premio originalità lo
vince l'internauta Guido: "Gli scontrini fiscali valgano anche come
biglietti della lotteria. E poi vediamo se il cliente dimentica di chiederlo al
negoziante". Anticonformista è anche l'idea di legalizzare la
prostituzione, con tanto di dichiarazione dei redditi per chi esercita la
professione. Sempre in tema di tasse, c'è anche chi dice basta ai condoni. E
chiede pene esemplari per i grandi evasori "da scontare nelle caserme
delle forze armate dismesse". L'ira del popolo delle libertà si scatena
poi sui sindacati. Basta finanziamenti diretti e indiretti alla triplice,
dicono in molti. Sull'energia, c'è un consenso unanime in sostegno del ritorno
al nucleare. Proposta non presente nel programma del 2006, ma che sembra oramai
aver conquistato tutti i partiti del centrodestra. E
anche qualcuno nel centrosinistra, come il vice premier Francesco Rutelli che
proprio ieri ha aperto alla ricerca sul nucleare. E la sicurezza? Linea dura
contro chi delinque. Specie se si tratta di immigrati clandestini. O di chi
investe al volante in stato d'ebrezza. Finiti gli
aggiornamenti al programma dello scorso anno, si passa all'undicesimo punto: la
lista dei desideri. In tanti chiedono l'abbattimento dei costi della politica. L'abbandono dell'auto blu. L'eliminazione dei senatori a vita,
figura che indispettisce l'elettorato moderato. E non è finita. Perché
c'è chi non vuole più pagare il canone di abbonamento alla Rai. E chi la vorrebbe
vendere ai privati. Chi chiede le riforme costituzionali e chi vuole colpire
"i professori comunisti che danno ripetizioni senza dichiarare
l'onorario". Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di
riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Corriere.it" del
10-11-2007)
Se la riforma verra' approvata ci avvicineremo agli
altri grandi paesi europei Il ritorno del governo snello Lettera di Bassanini
al Corriere: il limite di 60 membri servirà a rendere l'esecutivo più
efficiente Caro direttore, le buone riforme hanno, in Italia, vita difficile.
Ma qualche volta ritornano. Torneremo al Governo snello, previsto dalla riforma
Bassanini del 1997: non più di 60 tra ministri e sottosegretari. La decisione
del Senato ieri è stata quasi unanime: l'opposizione ha votato contro, ma solo perché avrebbe voluto far partire da subito la "cura
dimagrante". Ma due ministri (Mastella e Bonino) l'hanno definita una
"misura demagogica", un cedimento alla campagna di stampa per la
riduzione dei costi della politica; e molti la pensano come
loro, anche se non osano sfidare una opinione pubblica contraria ai governi
pletorici; e invitano a pensare piuttosto alla efficacia degli
esecutivi, alla loro capacità di scegliere e attuare politiche pubbliche
innovative e coraggiose. Senza capire che proprio a questo serve un governo più
snello. La scelta del Senato non è infatti importante solo per il suo effetto
diretto sulla riduzione dei costi della politica.
Cinquanta ministri e sottosegretari in meno comportano certo una equivalente
riduzione di gabinetti, segreterie politiche, uffici stampa, squadre di
consulenti e portaborse. Ma ciò resterà una goccia nel mare della spesa
pubblica. E' però solo partendo dal Governo, e proseguendo col taglio del
numero dei parlamentari (che
( da "Sicilia, La" del 10-11-2007)
Salvatore Cubito della Cgil sul piano di contenimento
della regione "Si vuole screditare il servizio pubblico" Eliminare le
fonti di spreco recuperando le professionalità interne, ridare all'assistenza di
base la sua funzione di prevenzione, coinvolgere il territorio e le sue
espressioni istituzionali e organizzative per condividere le scelte e la
programmazione. In questo quadro si muovono le proposte della Cisl Funzione
pubblica e della Cisl Medici fatte nel corso del convegno che si è tenuto ieri
per discutere di un progetto di sanità pubblica più vicina ai cittadini della
provincia etnea. Catania e il suo territorio sono le più penalizzate dal piano
di rientro per il triennio 2007-2009 del sistema sanitario
regionale siciliano. Ha presentato i lavori Armando Coco, segretario
provinciale Cisl Fp; hanno introdotto Luigi Maugeri, segretario generale Cisl
Fp Catania e Gioacchino Giorgio Nastasi, segretario generale Cisl Medici
Catania. Ha presieduto Mimmo Milazzo, segretario generale regionale Cisl Fp; le
conclusioni sono state di Paolo Mezzio segretario generale regionale Cisl.
C'erano anche Marco Lombardo segretario nazionale
aggiunto Cisl Fp, Biagio Capotto segretario nazionale
Cisl Medici, Salvatore Leotta segretario generale Ust Cisl Catania, Fulvio
Garigliano segretario generale Fnp Cisl. Sono intervenuti il sindaco
Scapagnini, il presidente Lombardo, i direttori generali delle aziende
ospedaliere Giuseppe Giunta ("Cannizzaro"), Ambrogio Mazzeo
("Vittorio Emanuele"), Giuseppe Navarria ("Garibaldi"),
Carlo Romano ("Gravina" - Caltagirone) e Antonio Scavone direttore
generale dell'Asl 3 Catania. Il dito è stato puntato contro la burocrazia
regionale, lontana dalle esigenze dei territori, che fa tagli da tutte le parti
senza considerare quanto di buono c'è, specie nella provincia etnea, in termini
di posizioni di eccellenza, professionalità e attrezzature. Assente l'assessore
regionale alla Sanità Roberto Lagalla, e il fatto è stato stigmatizzato dal
deputato regionale Giovanni Barbagallo. "Ci sono 316 posti-letto da
sopprimere su un totale di circa 700 ? ha detto Armando Coco -, un minor
finanziamento delle aziende ospedaliere e per l'Asl di oltre sei milioni di
euro, un servizio d'emergenza "118" da ridimensionare". Ma la
provincia di Catania perde anche in posti-letto per l'emergenza. "Possiamo
contare ? ha sottolineato Gioacchino Giorgio Nastasi ? solo su 2 posti per
mille abitanti, mentre dovrebbero essere 3,5. Questo perché, diversamente a quanto
fatto per le province di Messina e Palermo, per quella etnea non c'è stata la
considerazione su base regionale vista la vocazione interprovinciale delle
aziende ospedaliere di Catania". "C'è buona assistenza - ha detto
Luigi Maugeri - se gli operatori sono motivati e non vivono in uno stato di
incertezza e disagio. Occorre allora puntare a valorizzare le competenze e all'assistenza territoriale perché essa diventi assieme agli ospedali
la seconda vera colonna portante del sistema sanitario nazionale e regionale". "Occorre un coordinamento serio tra le
istituzioni locali ? ha suggerito Salvatore Leotta, segretario generale
dell'Ust Cisl etnea ? così da elaborare una proposta comune e pretendere una
programmazione corretta. Occorre rivedere il sistema del convenzionamento
privato perché in Sicilia è esagerato e usato non per la sussidiarietà ma per i
clientelismi. Ma occorre anche che classe politica e
classe medica facciano coincidere i loro interessi con quelli collettivi".
Trovare un punto di equilibrio tra pubblico e privato è quanto ha indicato
Paolo Mezzio nelle sue conclusioni: "Il contributo alla sanità siciliana è
il più alto d'Italia ecco perché la spesa va razionalizzata nelle convenzioni
esterne, nelle forniture e nei servizi. Per questo
( da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 10-11-2007)
CONSIGLIO COMUNALE Incompatibilità, il vicendaco Todaro
restituirà al Comune duemila euro ChioggiaIl vicesindaco, Sandro Boscolo Todaro
dovrà restituire quasi 2mila euro per mantenere l'attuale carica. La somma gli
era stata corrisposta indebitamente, a titolo di compenso, tra il 2001 ed il
2002, quand'era consigliere di opposizione, in virtù di una delibera dichiarata
illegittima, che egli stesso non aveva votato, la quale attribuiva ai
consiglieri una sorta di compenso, al posto del
tradizionale gettone di presenza. Com'è noto, la forfetizzazione dei compensi era stata voluta dalla
maggioranza di centrosinistra, al governo in quegli anni. Todaro ha fatto
sapere che provvederà al più presto al versamento, affinché sia rimosso ogni
possibile motivo di incompatibilità.Il vicesindaco ha deciso in tal
senso dopo aver letto una comunicazione ufficiale della Prefettura, che ha
fatto proprio uno specifico parere ministeriale. L'incompatibilità era stata
annunciata l'altra sera nel corso del consiglio comunale, dall'ex sindaco,
Fortunato Guarnieri. Il documento era pervenuto via fax al Comune verso le
19,30. "Così come avevo preannunciato - dichiara Todaro - restituisco la
cifra a fronte di un atto ufficiale. Non l'avevo fatto prima - aggiunge - solo
perché ritenevo fosse opportuno non accondiscendere a semplici pressioni
politiche, non suffragate da documenti inoppugnabili".Il vicesindaco
smentisce comunque l'ipotesi della nullità di tutti gli atti da egli stesso
firmati, paventata da Fortunato Guarnieri. Dice che il documento della
Prefettura, pervenuto in municipio non prevede alcuna conseguenza del genere.
Lo sostiene pure il legale del Comune, Piero Gallimberti che ieri mattina ne ha
attentamente valutato il testo. A suo avviso, il parere espresso dal Ministero,
in quanto tale, non comporterebbe nemmeno l'ottemperanza tassativa. Todaro, che
ha ormai detto di volersela cavare per le spicce, avrebbe insomma potuto
opporsi ulteriormente, attivando altre azioni.Nel corso dell'assemblea, il
consiglio comunale ha eletto il nuovo consiglio d'amministrazione dell'istituto
per anziani. La maggioranza di centrodestra è rappresentata da Giordano Boscolo
Sale, Matteo Penzo, Giorgio Garbin ed Elena Ballarin; l'opposizione, da Roberto
Pizzo. Il voto ha avuto luogo al termine di un lungo dibattito sollevato da
Giuseppe Penzo (Ds). A suo avviso, il consiglio comunale avrebbe dovuto
deliberare la riduzione dell'organo a soli 3 membri, conseguendo così un seppur
modesto risparmio. La maggioranza non ha accettato la proposta, osservando che
non avrebbe senso anticipare l'avvento di una nuova legge regionale, in fase di
discussione, tendente proprio alla limitazione delle cariche nei vari
organismi. Al momento del voto è comunque emerso che il sistema stabilito dalla
precedente amministrazione per l'elezione della dirigenza dell'Ipab lascia
alquanto a desiderare perché non garantisce la sistematica presenza
di almeno un rappresentante dell'opposizione, così com'è previsto dallo
statuto. Fatto sta che lo scoglio è stato superato grazie ad un intervento
tecnico del capogruppo di Forza Italia, Brunetto Mantovan. Preso il microfono
ha annunciato i quattro nomi che sarebbero stati votati dal centrodestra,
consentendo così alla minoranza di convergere su un proprio rappresentante.Il
sindaco, Romano Boscolo ha confermato che l'amministrazione metterà mano ai
piani Piruea di Santa Caterina e dei Saloni, affinché sia incrementato il
numero dei posti macchina.Roberto Perini.
( da "Gazzettino, Il
(Belluno)" del 10-11-2007)
BellunoPasso avanti per i tagli ai
costi della politica, ma con giochi ancora aperti su più fronti. Ieri il Senato (con
159 voti favorevoli e 153 contrari) ha approvato l'articolo della legge
finanziaria che riduce il numero delle Comunità montane e dimezza il numero
degli assessori e dei consiglieri. Con un risparmio che è
quantificato in 66,8 milioni di euro che saranno utilizzati per finanziare il fondo
sulla montagna. La scure, che permette di portare a casa il gruzzolo, è calata
su un centinaio di Comunità a livello del mare (tipo Amalfi) o formate con
grandi comuni.Di certo le città di Belluno e Feltre saranno escluse, anche in
base ai criteri sul numero degli abitanti. Ma la questione potrebbe rivelarsi
dolente per molte delle 19 Comunità montane nel Veneto, di cui
( da "Gazzettino, Il" del
10-11-2007)
"Una questione seria affronta
superficialmente". Giampietro Dalla Costa, presidente della comunità
montana Agno-Chiampo, in origine composta da dieci Comuni (Altissimo,
Brogliano, Cornedo Vicentino, Crespadoro, Nogarole Vicentino, Recoaro Terme,
San Pietro Mussolino, Trissino e Valdagno) che però si riducono a sei con i
nuovi parametri, e quindi forse destinata a scomparire nonostante oltre la metà
del territorio risulti montano, bolla così l'emendamento passato al Senato in
sede di Finanziaria. "Mi auguro che alla Camera il passaggio venga rivisto:
in Veneto la realtà è ben diversa dalle situazioni-scandalo illustrate da
Stella nel libro
( da "Gazzettino, Il" del
10-11-2007)
A rischio gli enti meno numerosi e sotto i 500 metri:
degli attuali 19 ne rimarrebbero dieci. Alla Camera il testo potrebbe essere emendato
Comunità montane dimezzate nel Veneto Il Senato approva l'articolo della
Finanziaria che prevede tagli per 66,8 milioni di euro da destinare al fondo
per la montagna BellunoNOSTRO SERVIZIOPasso avanti per i tagli ai costi della politica, ma con giochi ancora aperti su più fronti. Ieri il
Senato (con 159 voti favorevoli e 153 contrari) ha approvato l'articolo della
legge finanziaria che riduce il numero delle Comunità montane e dimezza il
numero degli assessori e dei consiglieri. Con un risparmio che è quantificato
in 66,8 milioni di euro che saranno utilizzati per finanziare il fondo sulla
montagna. La scure, che permette di portare a casa il gruzzolo, è calata su un
centinaio di Comunità a livello del mare (tipo Amalfi) o formate con grandi
comuni.Di certo le città di Belluno e Feltre saranno escluse, anche in base ai
criteri sul numero degli abitanti. Ma la questione potrebbe rivelarsi dolente
per molte delle 19 Comunità montane nel Veneto, di cui nove in provincia di
Belluno, per le quali vale da ora la "regola" che fissa a un minimo
di sette comuni confinanti la possibilità di costituzione di una Comunità
montana. Verrebbero coinvolti pure enti territoriali in quota, come
( da "Gazzettino, Il" del
10-11-2007)
IL PRESIDENTE "Ma i risparmi saranno inferiori al
previsto" MestreLa prima battaglia ormai è perduta, ma per vincere la
guerra le Comunità contano di avere altre cartucce da sparare. Non tradisce
particolare emozione Galdino Zanchetta, presidente regionale dell'Uncem
(l'Unione delle comunità montane), alla notizia del drastico taglio avallato
dal Senato. "La commissione - spiega - ha messo insieme quattro proposte
diverse, e il testo dell'articolo approvato contiene alcune cose assurde. Non
si sa, per esempio, quale sarà la potestà delle Regioni in questa materia. Ma
il dato più eclatante è che, con l'esclusione degli enti con meno di sette
Comuni rappresentati, verrebbero di fatto a sparire comunità come l'Alpago o
( da "Corriere Di Como,
Il"
del 10-11-2007)
AUTOMOBILISMO / Tra una settimana l'attesissimo
appuntamento sulle strade del territorio comasco Qualcuno li ha definiti i
'magnifici quattro'. E non vi è dubbio che per gli
appassionati di rally lariani Corrado Fontana, Carlo Galli, Felice Re e Marco
Silva rappresentino in questo momento i nomi più gettonati per rappresentare al
meglio l'automobilismo lariano nel Trofeo Aci Como-Etv, la sfida che andrà in
scena il 15, 16 e 17 novembre. L'appuntamento, promosso nel campionato
italiano assoluto, riserverà il bel confronto con i driver che arrivano da
fuori. Un motivo di interesse ulteriore per la gara. La partenza sarà giovedì
alle 19 da piazza Cavour a Como. L'arrivo, sempre di fronte al lago, sabato
alle ore 18. E alla vigilia che cosa pensano i 'magnifici quattro'' Giova
peraltro ricordare che, dal 1995 al 2006, questi sono tutti i piloti saliti sul
gradino più alto del podio nel Trofeo Aci-Etv. L'unica eccezione nel 2001,
quando si impose l'equipaggio Gallio-Pigozzo. Corrado Fontana parte per
vincere. Del resto alla medaglia d'oro ha fatto l'abitudine, visto che ha vinto
nel 1996, 1997, 2003, 2005 e 2006. Il record di successi è suo e anche per il
2007 promette battaglia al volante di un'Abarth Super 2.000. "Ogni anno è
una nuova sfida - afferma - e devo difendermi da chi farà di tutto, a partire
da Re, Galli e Silva, per avvicinarsi al mio primato di vittorie. In più ci
sarà il confronto con altri pretendenti, protagonisti del campionato
italiano". Stessa vettura, l'Abarth, per un altro autorevole pretendente
alla vittoria, Felice Re, Il faloppiese sul Lario ha vinto nel 1998, 1999 e
2004. Nel 2006 si è laureato campione italiano nel Trofeo Asfalto. "A Como
ho deciso di puntare sulla Fiat Abarth Super 2.000 - dice - la stessa auto che
ha vinto il titolo italiano con Basso - afferma - La speranza è di avere un po'
di fortuna, visto che quest'anno le cose non sono andate per il verso giusto
nel Trofeo Asfalto. Più in generale l'auspicio è che il successo vada a un
pilota lariano". Il
( da "Sicilia, La" del
10-11-2007)
Ma l'indagine va avanti e spunta un quarto uomo Perugia.
Chiusa la prima fase dell'indagine con l'ordinanza la convalidato dei fermi,
inizieranno probabilmente già lunedì gli accertamenti scientifici - tutti
irripetibili - che dovranno dare quelle risposte che ancora mancano per avere
un quadro chiaro, e supportato anche da prove scientifiche, di quello che è
accaduto la sera del 1° novembre in quella casa. Gli accertamenti riguarderanno
tutti i reperti: tra questi il piumone con cui era coperta Meredith, ma anche
le lenzuola, gli indumenti e gli asciugamani che erano nella stanza e in bagno.
L'obiettivo è quello di estrarre dalle tracce il Dna e poi compararlo con
quello dei tre fermati. Tracce non solo ematiche ma anche biologiche. Si tratta
di esami, appunto, irripetibili che vanno fatti alla presenza
di tutte le parti coinvolte, perché l'esaltazione di un'impronta è possibile
una sola volta. Tra i primi reperti che verranno analizzati ci sarà anche il
coltello a serramanico trovato in tasca a Raffaele Sollecito durante
l'interrogatorio in questura, che il gip ritiene sia l'arma del delitto. Le
analisi scientifiche svolte finora, invece, non hanno fornito elementi che
possano confermare o escludere la presenza di un
quarto uomo nella stanza di Meredith. Quella resta un'ipotesi al momento
soltanto investigativa, legata in particolare al ritrovamento su un cuscino
sporco di sangue nella stanza della studentessa di una impronta digitale di una
persona non ancora identificata. E gli esami forse potranno dare una risposta
anche a questo quesito. Sul quarto uomo c'è anche un'altra pista. Agli atti dell'inchiesta ci sono tra l'altro le testimonianze di
due clienti di una lavanderia a gettone, non lontana dall'abitazione della
ragazza, che hanno riferito alla polizia di avere visto il 3 novembre uno
straniero dall'atteggiamento barcollante lavare lì alcuni indumenti, tra cui un
paio di scarpe. Inoltre, una delle coinquiline italiane della Knox ha
riferito agli investigatori di avere visto indosso alla sua coinquilina, il
primo novembre, una felpa mai più vista o trovata. Lo spostamento dell'ora del
delitto è un particolare importante per l'alibi di Lumumba, sulla cui posizione
ci sarebbe una novità. "Patrick quella sera era con me, insieme con altri
ragazzi, nel pub", ha spiegato alle telecamere del programma di Canale 5
"Matrix" un suo amico. L'uomo, di origine senegalese, si identifica
come Usi, proprio come aveva fatto lo stesso Patrick. Il gip di Perugia, nel
riassumere la posizione di Lumumba, cita il lo stesso soggetto, spiegando
quanto riportato dall'indagato nell'interrogatorio: "Usi è la persona che
sarebbe entrata nel suo locale alle 20, senza aggiungere né il suo recapito
telefonico né altri elementi identificativi, nonostante lo abbia definito un
suo amico". Matrix pare aver trovato questo testimone. Per il criminologo
Vincenzo Mastronardi, l'omicidio di Meredith è un crimine ludico-sessuale, un
delitto a sfondo sessuale nato da un gioco pericoloso. E nell'ordinanza, spiega
Mastronardi, si rintracciano precise tipologie criminali. Si legge:
"Volevano provare una nuova sensazione", proprio ciò che ricercano allo
spasimo quelli che gli esperti dell'Fbi, inseriscono tra gli stupratori nella
categoria dei taking risk, "coloro che devono provare a tutti i costi una
sensazione di rischio, un brivido eccessivo". Una ricerca folle che il
branco alimenta, sottolinea Mastronardi. Non sempre in questi casi si giunge
all'omicidio. "Ma se c'è di mezzo la droga le cose si complicano". C.
Seb.
( da "Sicilia, La" del
10-11-2007)
Qualche risparmio sui costi della politica
Roma. Dal taglio alle poltrone del governo, fino alla riduzione delle comunità montane,
passando per una sforbiciata sul numero degli assessori e alla riduzione delle
spese pazze per le trasferte degli amministratori locali: è il menu di norme
votato ieri dall'aula del Senato e che inizierà ad inciderà
dal prossimo anno sui costi della politica. La
riduzione dei componenti dell'esecutivo sarà valida solo dal prossimo governo,
mentre la stretta sugli amministratori locali, che si aggiunge al congelamento
degli stipendi dei parlamentari approvata giovedì, scatterà con l'approvazione
definitiva della Finanziaria. Ecco in sintesi alcune delle misure varate
ieri: 80 COMUNITÀ MONTANE IN MENO. Arrivano paletti più stringenti per la
costituzione di comunità montane e il risultato è che il loro numero si riduce
di 80 unità. Inoltre le Regioni dovranno dimezzare il numero degli assessori
(ora sono 4.200) e dei consiglieri (ora sono 12.500) di questi enti
territoriali. AMMINISTRATORI IN VIAGGIO, STOP A SPESE PAZZE. Stop alle spese
pazze in caso di viaggio di amministratori locali: viene fissato un rimborso
forfettario (che sarà stabilito con decreto dal ministero dell'Economia) invece
dell'indennità di missione percepita ora. AMMINISTRATORI LOCALI, NO A CUMULO
COMPENSI. Stretta in arrivo per gli "stipendi" degli amministratori
degli enti territoriali. Viene posto un limite al valore del gettone di presenza che i consiglieri comunali, provinciali,
circoscrizionali, e delle comunità montane hanno diritto a percepire: un quarto
dell'indennità del sindaco o del presidente dell'ente locale. Ma soprattutto
arriva il divieto di cumulo con altri compensi di enti collegati. Inoltre
arriva un divieto di cumulo con compensi legati ad enti diversi. Ad esempio gli
amministratori non percepiranno più alcun compenso per la partecipazione ad
organi o commissioni se tale partecipazione è connessa all'esercizio delle
proprie funzioni pubbliche. Viene poi limitata la possibilità di porsi in
aspettativa non retribuita. GIRO VITE SU ASSESSORI. Giro di vite sul numero
degli assessori di comuni e province: il limite che era fissato a 16 unità
scende a 12. SFORBICIATA AD ENTI ACQUA E RIFIUTI. Arriva una sforbiciata agli
Ato, gli enti intermedi per la gestione di acqua e rifiuti. Inoltre le regioni,
i comuni e le province dovranno studiare la soppressione e gli accorpamenti di
enti che svolgono funzioni proprie già di amministrazioni pubbliche. DERIVATI
SOTTO CONTROLLO. Arriva un freno alla finanza speculativa degli enti locali. Si
pongono infatti dei paletti al ricorso ai derivati per gli enti locali cercando
di evitare esposizioni finanziarie rischiose, incassando oggi risorse che
aumentano pericolosamente i debiti per il futuro. STIPENDI MINORI PER
COMMISSARI. Si prevede un taglio del 20%, a decorrere dal prossimo primo
gennaio, ai compensi percepiti dai commissari straordinari del governo. RIENTRO
DEFICIT SANITÀ. Via libera anche al rientro delle regioni in deficit sanitario.
Si prevede un'anticipazione finanziaria (9,1 miliardi) da parte dello Stato
alle Regioni Lazio, Campania, Molise e Sicilia per l'estinzione dei debiti
contratti sul mercato e cumulati fino al 31 dicembre 2005.
( da "Provincia di
Sondrio, La" del 10-11-2007)
Le norme Sforbiciate Comunità montane, poltrone e
"spese pazze" ROMA Dal taglio alle poltrone del governo fino alla
riduzione delle comunità montane, passando per una sforbiciata sul numero degli
assessori e alla riduzione delle spese "pazze" per le trasferte degli
amministratori locali: è il menù di norme votato ieri dall'Aula del Senato e
che inizierà ad incidere dal prossimo anno sui costi della politica. La
riduzione dei componenti dell'esecutivo sarà valida solo dal prossimo governo,
mentre la stretta sugli amministratori locali, che si aggiunge al congelamento
degli stipendi dei parlamentari approvata ieri, scatterà con l'approvazione
definitiva della Finanziaria. GOVERNO SNELLO, MA DAL PROSSIMO - Via libera alla
norma che taglia il numero dei ministri, ritornando ai 12 dicasteri previsti
dalla riforma Bassanini del 1999. La norma vale per il futuro. Si stabilisce
inoltre che il numero dei componenti del governo a qualsiasi titolo, compresi
viceministri e sottosegretari, non può essere superiore a sessanta. SILURATE 80
COMUNITÀ MONTANE - Arrivano paletti più stringenti per la costituzione di
comunità montane e il risultato è che il loro numero si riduce di 80 unità.
Dovranno essere composte almeno da sette Comuni, non vi potranno partecipare i
capoluoghi, non entreranno più le località a livello del mare. Ma il taglio non
riguarda solo gli enti ma anche gli amministratori: entro tre mesi dall'approvazione
della Finanziaria le regioni dovranno dimezzare il numero degli assessori (ora
sono 4.200) e dei consiglieri (ora sono 12.500) di questi enti territoriali.
STOP A SPESE PAZZE - Stop alle "spese pazze" in caso di viaggio di
amministratori locali: viene fissato un rimborso forfettario invece
dell'indennità di missione percepita dagli amministratori in caso di viaggi.
STOP CUMULO COMPENSI - Una decisa stretta è in arrivo per gli
"stipendi" degli amministratori degli enti territoriali. Viene posto un limite al valore del gettone di presenza che i consiglieri comunali, provinciali, circoscrizionali, e
delle comunità montane hanno diritto a percepire: un quarto dell'indennità del
sindaco o del presidente dell'ente locale. Ma soprattutto arriva il divieto di cumulo
con altri compensi di enti collegati. Inoltre arriva un divieto di
cumulo con compensi legati ad enti diversi. Viene poi limitata la possibilità
di porsi in aspettativa non retribuita. MENO ASSESSORI - Giro di vite ex lege
sul numero degli assessori di Comuni e Province: il limite che era fissato a
sedici unità scende a dodici. ENTI ACQUA E RIFIUTI - Arriva una sforbiciata
agli Ato, gli enti intermedi per la gestione di acqua e rifiuti. I risparmi
potrebbero alleggerire le bollette. Inoltre le regioni, i comuni e le province
dovranno studiare la soppressione e gli accorpamenti di enti che svolgono
funzioni proprie già di amministrazioni pubbliche. DERIVATI SOTTO CONTROLLO -
Un freno alla finanza speculativa degli enti locali arriva dalla finanziaria. Si
pongono infatti dei paletti al ricorso ai derivati per gli enti locali cercando
di evitare esposizioni finanziarie rischiose che potrebbero portare a dissesti
finanziari, incassando oggi risorse che aumentano pericolosamente i debiti per
il futuro. STIPENDI ASCIUTTI PER COMMISSARI - Si prevede un taglio del 20%, a
decorrere dal prossimo primo gennaio, ai compensi percepiti dai commissari
straordinari del governo. RIENTRO DEFICIT SANITÀ - Via libera anche al rientro
delle regioni in deficit sanitario. Si prevede un'anticipazione finanziaria
(9,1 miliardi) da parte dello Stato alle Regioni Lazio, Campania, Molise e
Sicilia per l'estinzione dei debiti contratti sul mercato e cumulati fino al 31
dicembre 2005.
( da "Provincia di
Sondrio, La" del 10-11-2007)
Mastella fa le bizze poi si allinea
Tagliato il numero dei ministeri Il Guardasigilli ha votato per i risparmi in
Parlamento ma "solo per responsabilità" Prodi soddisfatto,
( da "Resto del Carlino,
Il (Modena)" del 11-11-2007)
Di ROBERTO GRIMALDI LO IMPONEVA la legge Finanziaria
dell'anno scorso: il numero complessivo dei componenti dei consigli
d'amministrazione delle società partecipate dagli enti locali, va drasticamente
ridotto. Non più di cinque tra presidente e consiglieri, mentre prima il limite
era di nove. Del resto il costo della politica deve abbassarsi, cominciando
anche da qui. La scadenza per obbedire alla norma era lo scorso 7 novembre, e
ufficialmente l'adeguamento di due società partecipate dal Comune è arrivato
pochi giorni fa: dopo i vari passaggi in consiglio provinciale e comunale, le
assemblee di Atcm (nella foto la sede) e Amo (Agenzia per la mobilità) hanno
modificato gli statuti portando a tre i componenti dei rispettivi cda. Prima il
limite massimo era di nove. NELLE TABELLE qui sopra riportiamo i compensi lordi
di presidente e consigliere di alcune delle società in questione. Per capire
quanto si risparmia, il calcolo è semplice. Prima dei tagli, l'Atcm contava su
un presidente del cda e sei consiglieri: in un anno, il cda costava, solo di
indennità, 112.446 euro l'anno. Il prossimo anno il costo si ridurrà a 69.064
euro: sono 43.482 euro di risparmio. Discorso analogo vale per l'Agenzia per la
mobilità: prima dei tagli, con i suoi sei consiglieri più il presidente il suo
cda costava ogni anno 107.589 euro: ora la cifra passerà a 67.443 euro lordi,
con un risparmio di 40.146 euro. Tutto questo senza contare i gettoni di presenza. Insomma, il
risparmio c'è e si vede. MA ATTENZIONE, la nuova norma "taglia
consiglieri" non si applica a tutte le società partecipate. La legge è
chiara: l'Ato per esempio, l'agenzia d'ambito per i servizi pubblici di Modena
che si occupa di servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti
urbani, è un consorzio e non una società di capitali; quindi, non è interessata
dalla norma. Rimangono al loro posto quindi i sei consiglieri con i loro 23mila
euro lordi l'anno. Si tratta di Andrea Venturini, Egidio Pagani, Andrea Grazia
( da "Resto del Carlino,
Il (Modena)" del 11-11-2007)
Il cda passa da 5-9 componenti a 3-5 Presidente: Pietro
Odorici Compenso lordo: 47.373,48 euro + 150 euro a seduta Consiglieri: Paola Santini
e Francesco Cavazzuti Compenso lordo: 10.845,60 + 150 euro come gettone di presenza - -->.
( da "Resto del Carlino,
Il (Rovigo)" del 11-11-2007)
ATTACCO MARANGON (F I) CHIEDE LE DIMISSIONI DI MERCHIORI
E SACCARDIN Decreto contro i costi della politica,
poche le poltrone tagliate in Polesine - -->.
( da "Resto del Carlino,
Il (Modena)" del 11-11-2007)
Di ROBERTO GRIMALDI LO IMPONEVA la legge Finanziaria
dell'anno scorso: il numero complessivo dei componenti dei consigli
d'amministrazione delle società partecipate dagli enti locali, va drasticamente
ridotto. Non più di cinque tra presidente e consiglieri, mentre prima il limite
era di nove. Del resto il costo della politica deve abbassarsi, cominciando
anche da qui. La scadenza per obbedire alla norma era lo scorso 7 novembre, e
ufficialmente l'adeguamento di due società partecipate dal Comune è arrivato
pochi giorni fa: dopo i vari passaggi in consiglio provinciale e comunale, le
assemblee di Atcm (nella foto la sede) e Amo (Agenzia per la mobilità) hanno
modificato gli statuti portando a tre i componenti dei rispettivi cda. Prima il
limite massimo era di nove. NELLE TABELLE qui sopra riportiamo i compensi lordi
di presidente e consigliere di alcune delle società in questione. Per capire
quanto si risparmia, il calcolo è semplice. Prima dei tagli, l'Atcm contava su
un presidente del cda e sei consiglieri: in un anno, il cda costava, solo di
indennità, 112.446 euro l'anno. Il prossimo anno il costo si ridurrà a 69.064
euro: sono 43.482 euro di risparmio. Discorso analogo vale per l'Agenzia per la
mobilità: prima dei tagli, con i suoi sei consiglieri più il presidente il suo
cda costava ogni anno 107.589 euro: ora la cifra passerà a 67.443 euro lordi,
con un risparmio di 40.146 euro. Tutto questo senza contare i gettoni di presenza. Insomma, il
risparmio c'è e si vede. MA ATTENZIONE, la nuova norma "taglia
consiglieri" non si applica a tutte le società partecipate. La legge è
chiara: l'Ato per esempio, l'agenzia d'ambito per i servizi pubblici di Modena
che si occupa di servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei
rifiuti urbani, è un consorzio e non una società di capitali; quindi, non è
interessata dalla norma. Rimangono al loro posto quindi i sei consiglieri con i
loro 23mila euro lordi l'anno. Si tratta di Andrea Venturini, Egidio Pagani,
Andrea Grazia
( da "Resto del Carlino,
Il (Rovigo)" del 11-11-2007)
Di CATERINA ZANIRATO IL DECRETO 'taglia costi della politica' è entrato in vigore: dal 7 di novembre è scattato
il conto alla rovescia per i Cda di enti e società pubbliche che si dovranno
adeguare alle normative previste dal decreto Lanzillotta. Gli enti con capitale
sociale maggiore a 2milioni di euro dovranno ridurre i loro componenti di
nomina pubblica ad un massimo di 5. Quelli con capitale inferiore a 2milioni,
invece, dovranno accontentarsi di 3 componenti. Un decreto che in tutta Italia
farà risparmiare almeno 50milioni di euro. Ma, a quanto pare, nel Comune di
Rovigo non avrà effetti rivoluzionari dal punto di vista del risparmio. Molte
società partecipate, il cui Cda è stato rinnovato nell'ultimo anno, sono
infatti già a norma. E' IL CASO DI ASM SPA, il cui consiglio di amministrazione
è stato rinnovato il 29 giugno 2007. Per quest'azienda, in cui il Comune è
socio unico, che possiede un capitale sociale pari a 14milioni di euro, i
consiglieri sono stati già ridotti a 5, dai 9 che erano in precedenza. E non ci
sarà nessun contenimento di stipendi e gettoni presenza: il presidente, Giovanni Salvaggio, percepisce come
compenso lordo annuale 41.316 euro, mentre i quattro consiglieri, Giuseppe
Traniello Gradassi, Ermanno Benà, Luigi Frezzato e Paolo Scalabrini, 12.394
euro. Discorso diverso per le società partecipate di Asm: Asm Dg (distribuzione
gas), Asm Set (vendita gas) e Ecogest. Per quanto riguarda la prima il Cda è
composto da un amministratore unico, Francesco Pasqualini e non c'è quindi
nessun problema. PER ASM SET, invece, il numero di componenti del Cda dovrà
passare da
( da "Arena, L'" del
11-11-2007)
CONVEGNO. L'assessore regionale alle Politiche sanitarie
interviene al Forum della Studio Ambrosetti a Cernobbio "Sanità veneta,
modello nazionale di efficienza" "Ho
ritenuto fondamentale evidenziare oggi come
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del
11-11-2007)
CHIARI. A VILLA MAZZOTTI
( da "Nazione, La
(Siena)" del 11-11-2007)
POLITICA: SDI, 8 PUNTI PER PREVENIRE LE EMERGENZE "Basta
dequalificare l'ospedale, più risorse" di LAURA VALDESI L'ALT ALLA REGIONE
è fermo. Sulla sanità è stata tirata troppo la corda, va invertita la tendenza.
E' il punto più corposo, fra le otto priorità stilate e approvate ieri dallo
Sdi, da portare al tavolo del centro sinistra per confrontarsi "senza
attendere che le circostanze e le emergenze si presentino da sole". La
campagna di "prevenzione", conferma di mal di pancia non ancora
leniti, pone al centro l'ospedale. Per esso si auspicano più risorse visto che
è riferimento dell'area vasta del Sud, l'inserimento di nuovo personale medico
con alto livello di specializzazione (non solo di respiro nazionale) per
frenarne la dequalificazione. Quello che funziona (e non è poco) va meglio
pubblicizzato affinché Siena divenga (vuol dire che non lo è più) prima scelta.
Lo Sdi torna a battere il tasto residenze assistenziali per non
autosufficienti: vanno costruite per consentire all'ospedale di occuparsi dei
pazienti acuti. ALTRO PUNTO forte (restando in tema) è il contenzioso con
( da "Nuova Ferrara, La" del
11-11-2007)
Agenda e Lettere Demagogia e costi
della politica Sotto la spinta demagogica dei "costi della politica"
- che peraltro sta partorendo "topolini localistici" ed il nulla più
assoluto avverso i reali privilegi di parlamentari e maggiorenti - mi pare stia
avvenendo quanto già riscontrato diversi anni fa nell'amministrazione
sanitaria. Si passò, per dolo di qualche
"cicciomazzetta" presidente di Usl, alla "prefettizzazione"
della sanità, allontanando i rappresentanti dei cittadini dal governo diretto
del sistema, con i benefici (!?) che, negli anni, sono davanti agli occhi di
tutti, come le visite al....2010 e la scarsa considerazione circa i servizi
reali al cittadino da contrapporre ai calcoli economicisti, peraltro
risparmiando qualche milione di lire nelle indennità di carica e spendendone
centinaia per fare i ponti d'oro a presunti manager. E' il caso, oggigiorno,
dei nuovi "feudatari" dei parcheggi ovvero dei trasporti ma
fors'anche delle case popolari e della gestione idrica, voluti in particolare
(chissà perché) dai verdi. Che
( da "Provincia Pavese,
La"
del 11-11-2007)
I NOSTRI DIRITTI Un sistema sanitario
che non dà garanzie Un sistema troppo frammentato. L'Italia appare divisa a pezzi:
passando da una regione all'altra, da un'Azienda sanitaria all'altra, fino al
singolo Distretto, cambia l'accesso ai servizi, ai farmaci, ai presidi, alle
terapie innovative, ma anche il regime delle prenotazioni delle visite e del
pagamento dei ticket. Anche per tutto questo tanti cittadini si spostano da una
regione all'altra alla continua ricerca di servizi migliori. Un sistema poco
accessibile. Esclude i cittadini che hanno bisogno dei servizi non previsti dai
Livelli Essenziali di Assistenza (pensiamo ad esempio alle ultime disposizioni
per l'odontoiatria). A causa dei lunghi tempi di attesa, impedisce l'accesso a
chi ne avrebbe diritto, che offre prestazioni che purtroppo non sono
sufficienti rispetto ai reali bisogni (pensiamo ad alta voce alla
riabilitazione, all'assistenza domiciliare, all'assistenza residenziale e alle
disabilità). Un sistema squilibrato. Un sistema che non ha ancora trovato un
equilibrio tra ospedale e servizi territoriali: lo dimostrano le segnalazioni
sulla medicina generale, l'assistenza domiciliare, il pronto soccorso che resta
comunque una porta di accesso al Servizio sanitario.
Un sistema che non riesce a governare i rischi per malati. L'area dei sospetti
errori di diagnosi e terapia resta comunque la principale motivazione per la
quale i cittadini si sono rivolti al Pit-Salute ed alle sedi del Tribunale per
i diritti del malato sia nazionale che di quella
provinciale di Pavia. Un sistema che non riesce a proteggere i soggetti più
deboli. Come, ad esempio, i disabili, i malati fragili, i malati terminali,
tanto che proprio il Santo Padre Benedetto XVI, nostro ospite a Pavia, ha
sentito la necessità di ribadirlo all'"angelus" in
occasione della Giornata nazionale del malato rivolgendosi "agli operatori sanitari del mondo intero"
ed esprimendo "spirituale vicinanza ed affetto" agli ammalati, specie
quelli colpiti dai mali gravi e dolorosi, chiedendo tra l'altro per loro
"politiche in grado di garantire le condizioni necessarie per affrontare
in maniera dignitosa le malattie incurabili e la morte". Giuseppe
Tallarico Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato di Pavia Pavia e
il suo ambiente Il dovere dei consiglieri La recente lettera del consigliere
comunale Walter Veltri mi ha lasciato alquanto perplesso. Poichè, dopo aver
rilevato il passaggio della città dal 23º al 10º posto nella classifica di
Legambiente, sembra che, con una sorta di sottile compiacimento, dice che il
merito non è della nostra città, ma demerito delle altre. Ciò mi stupisce in
quanto detto da un amministratore che dovrebbe concorrere per quanto possibile
al miglioramento della qualità della vita della città in cui vive e non grazie
se questo risultato non viene raggiunto. Giorgio Veronesi Pavia Violenza alle
donne? Così noi le difendiamo In riferimento alla lettera apparsa sulla
Provincia Pavese di giovedì sulla violenza alle donne,
( da "Provincia Pavese,
La"
del 11-11-2007)
Cronaca "Non è un ente inutile, ecco perchè"
Il presidente Elio Berogno incassa le critiche e rilancia sul futuro FABRIZIO
GUERRINI VARZI. Comunità montana, si discute del futuro. C'è chi lo fa
aggregando un fronte non certo tenero nei confronti della ormai consolidata era
Berogno. Il presidente dell'ente montano esce allo scoperto e dice la sua sugli
orizzonti passati e futuri partendo da un assunto che è anche una mozione
d'orgoglio politico: "
( da "Trentino" del
11-11-2007)
Borgo. Rinnovo sede della polizia, un ostello, un parco,
lavori alle strade e parcheggi: a bilancio 100 mila euro Cinque nuovi progetti,
lite sulle consulenze Galvan: "Usiamo i nostri tecnici". Ma il
personale è insufficiente MARIKA CAUMO BORGO. Ristrutturazione della sede della
polizia locale, la costruzione di un ostello al centro sportivo, nuovi
parcheggi a servizio del centro storico, la sistemazione di via per Olle ed un
parco in via Roma: così cambierà Borgo nei prossimi anni. Lo ha annunciato
l'altra sera in consiglio il sindaco Laura Froner, illustrando le variazioni di
bilancio. Si tratta di incarichi di progettazione di opere, per le quali sono
stanziati contributi, affidati a professionisti esterni. Cosa che ha fatto
infuriare il consigliere Enrico Galvan: "In totale - ha sostenuto in
sintesi - le spese per professionisti esterni superano i 100mila euro, potevamo
assumere Renzo Piano per un anno. La cosa non è gestibile, bisogna ricorrere ai
nostri uffici interni". Ma la situazione del personale, come emerge dallo
stato di attuazione dei programmi per il 2007, non è rosea. "Per quanto
riguarda il servizio tecnico tante cose non sono state realizzate per mancanza
di personale. Stessa situazione per il cantiere comunale" è il commento
preoccupato del presidente del consiglio Carlo Galvan. Entrando più nel
dettaglio di queste nuove progettazioni si scopre che i parcheggi (costo della
consulenza 30.000 euro), inseriti fra le opere del Patto territoriale, visti i
problemi con il piano generale acque pubbliche, troveranno probabilmente posto
in due distinti siti: al polo d'istruzione Alcide Degasperi e al parco
dell'Istituto Romani. Mentre il nuovo ostello (50.000 euro) e il completamento
della ciclabile nel tratto di via Roma (8.000), all'entrata del paese, sono
stati accolti favorevolmente, ha acceso un'animata
discussione la futura ristrutturazione della sede dei vigili urbani (14.200
euro). Nella recente conferenza dei sindaci infatti si è deciso di impiegare il
contributo di 1 milione di euro, stanziato da tempo, per mettere a norma ed
ampliare gli spazi a disposizione del corpo, nel palazzo attiguo al municipio.
Ovviamente ciò comporta che le due importanti associazioni sportive, Coppa
d'Oro e Veloce Club Borgo, attualmente con sede in quel piano del centralissimo
palazzo, siano spostate altrove, probabilmente al polo della protezione civile.
"E' giusto che queste due associazioni facciano le valigie, visto che
l'intero piano diventerà sede tecnica della polizia locale, ma vorremmo essere
avvisati prima delle decisioni e non apprendere la notizia al bar o all'ufficio
postale. E fa ancora più male che a darne anticipazione siano persone che
indossano l'uniforme. Richiamate il personale della polizia locale" accusa
Fabio Dalledonne, tra l'altro presidente proprio del Vc Borgo. Unanime il
dispiacere dell'assessore allo sport Patrizia Dallafior e del sindaco Laura
Froner. "Il primo passo ufficiale viene fatto oggi, con la variazione al
bilancio per dare l'incarico di progettazione. Dispiace che le chiacchiere da
bar corrano più veloci delle comunicazioni ufficiali, ho ricevuto telefonate e
anche la lettera da parte del presidente della Coppa d'Oro, che chiedeva
informazioni in merito. Ma mi impegno fin d'ora a trovare una soluzione
condivisa per questo eventuale spostamento" spiega Dallafior. Ulteriori
variazioni al bilancio (a fronte di risorse straordinarie per 359.527 euro)
riguardano l'acquisto di una nuova spazzatrice (155.000 euro), l'integrazione
allo stanziamento del progetto Rio alle Valli (32.000) e del progetto di
ristrutturazione del Centro sociale di Olle (38.000).
( da "Messaggero Veneto,
Il"
del 11-11-2007)
Gradisca. Il segretario della Quercia attacca: basta e
avanza un amministratore unico Accuse su un'ipotesi "che tradirebbe le
promesse fatte ai contribuenti e che andrebbe contro corrente rispetto
all'orientamento generale di diminuire i costi della politica"
Salamone (Ds): uno spreco creare un cda per Irisacqua GRADISCA. Le sue
dichiarazioni su Iris, luogo - a suo dire - di giochi politici su incarichi e
assunzioni, avevano sollevato un vespaio a livello provinciale già l'anno
scorso e a egual esito sembra destinato il nuovo intervento del segretario
gradiscano dei Democratici di sinistra, Pino Salamone. Il suo obiettivo, questa
volta, è puntato su Irisacqua, dove "sembra che non basti più un
amministratore unico e che si reputi necessario creare invece un consiglio di
amministrazione che lo affianchi". Si tratta di una ipotesi che, secondo
il segretario della Quercia gradiscana, da una parte tradirebbe le promesse
fatte ai contribuenti, dall'altra andrebbe contro corrente rispetto al
generalizzato orientamento di diminuire i costi di gestione di enti e società
che gravano direttamente sui cittadini. Il cosiddetto "costo della politica". "Abbiamo ancora nelle orecchie le
dichiarazioni di Gutty, il quale aveva a suo tempo assicurato che il buco nel
bilancio di Irisambiente non avrebbe avuto conseguenze sulle tasche degli
utenti, giacché sarebbe stato ripianato dagli utili degli altri due rami
d'azienda: Irisenergia e Irisacqua. Non era una grande trovata, visto che il
danaro necessario a ripianare i debiti sarebbe stato comunque sottratto agli
investimenti e ai miglioramenti del servizio di raccolta dei rifiuti, tuttavia
poteva almeno avere effetti calmieranti. Sappiamo come è andata a finire: quei
debiti vengono pagati dagli utenti, dal primo all'ultimo euro. E le bollette
continuano a crescere. Ora sembra che stia per essere lanciata un'altra grande
trovata, questa volta sul corpo di Irisacqua". "Sembra che non basti
un amministratore unico - rileva Salamone - e che si reputi necessario creare
un consiglio di amministrazione che lo affianchi. Siamo alle ferree conseguenze
della legge di Parkinson, la quale stabilisce che in un'organizzazione non
esiste alcun rapporto tra il numero dei funzionari e la quantità del lavoro da
compiere: essi continuano ad aumentare sia che il lavoro cresca, sia che
diminuisca o addirittura scompaia. In altre parole, ogni organizzazione
burocratica tende a crescere indipendentemente dalla quantità di lavoro che
deve svolgere". Previsione preoccupante, secondo l'esponente diessino di
Gradisca: "Se ciò avvenisse, Irisacqua andrebbe in controtendenza: mentre il governo decide che sia dimezzato il numero dei ministri
e dei sottosegretari, Irisacqua aumenterebbe il numero dei suoi amministratori.
Mentre il neonato Partito democratico esprime a chiare lettere l'impegno a
ridurre i costi della politica, Irisacqua farebbe crescere il numero dei suoi dirigenti di
nomina politica. Acegas Spa, una azienda in attivo della stessa
tipologia, ha recentemente dimezzato i suoi amministratori, per ridurre i
costi. I commenti sono superflui". Non sono, invece, superflue, per
Salamone, alcune domande: "La prima attiene alla trasparenza: chi ha
formulato la proposta e come la giustifica? La seconda sollecita l'assunzione
di responsabilità: coloro che dovranno assumere la decisione hanno o no intenzione
di rendere pubblico il progetto, in modo da sottoporlo al vaglio dei consigli
comunali? La terza tocca l'efficienza del sistema: come verrebbero scelti i
consiglieri d'amministrazione, quanto peserebbero sul bilancio della società e
quale l'esito previsto in termini di costi-benefici? Attendiamo
chiarimenti". Marco Ceci.
( da "Corriere della
Sera" del 11-11-2007)
Corriere della Sera - ROMA - sezione: PRIMA PAGINA -
data: 2007-11-11 num: - pag: 1 autore: di GIANNI ORLANDI categoria: REDAZIONALE
La lunga crisi dell'Umberto I POLICLINICO, UNA RICETTA Ancora una volta il
Policlinico Umberto I è alla ribalta dei media. Purtroppo non per episodi di
qualità. Si parla invece - e sulla base dei fatti - di episodi di malasanità,
di irregolarità nelle sale operatorie, di fatiscenza delle strutture, di
arretramento nelle prestazioni, di pesantezza finanziaria, destinata ad
aggravarsi per i debiti del vecchio Policlinico, che si sono trascinati fino ad
oggi. Intanto, altre strutture ospedaliere puntano sull'eccellenza. Si pensi
all'Ospedale San Camillo che realizza in pochi anni un centro di
cardiochirurgia e uno di chirurgia dei trapianti di riferimento a livello nazionale, chiamandovi professionisti di prestigio. è
inevitabile ripensare con amarezza al tempo in cui il Policlinico Umberto I,
policlinico universitario della Sapienza, il più grande ateneo d'Europa, rappresentava la punta di diamante del sistema sanitario nazionale. Eppure continuano ad esserci competenze di pregio, accompagnate
da disponibilità umana e professionale, sia tra i medici, che tra il personale sanitario. Un contesto nel quale appare ormai difficile "fare
scuola", cioè attrarre e formare nuovi talenti. Pena
l'inarrestabile declino, occorre un intervento deciso che affronti con determinazione
i nodi del Policlinico. Partendo da una semplicissima constatazione. Si tratta
di una struttura universitaria sanitaria, che, per sua natura e vocazione,
dovrebbe porre in sinergia didattica, ricerca e assistenza. Allora, sia
l'Azienda che
( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 11-11-2007)
Corriere del Mezzogiorno - BARI - sezione: BAT - data:
2007-11-11 num: - pag: 9 categoria: BREVI I punti della prossima riunione S
( da "Resto del Carlino,
Il (R. Emilia)" del 11-11-2007)
Di MATTEO INCERTI ATO ADDIO. Con
( da "Libero" del
11-11-2007)
Roma 11-11-2007 Prodi taglia-tutto se la prende con i
mini-sindaci FRANCESCO DI MAJO TIZIANA LAPELOSA C'è
( da "Gazzetta di
Modena,La" del 11-11-2007)
Incontro alla Meridiana Santagata e Rizzo
Un 'duello' su
( da "Mattino di Padova,
Il"
del 11-11-2007)
Di Giusy Andreoli Cala la scure sulle poltrone, tutti
contro tutti Ma per gli esclusi sono previsti "premi di
consolazione": 9 posti nel comitato di sorveglianza IL DIKTAT DELLA
FINANZIARIA Entro il 22 novembre il cda dovrà essere ridotto da
( da "Giornale.it, Il" del
11-11-2007)
Quattro assessori da licenziare Un "rompicapo"
per
( da "Giornale.it, Il" del
11-11-2007)
Di Redazione - domenica 11 novembre 2007, 07:00 Stampa
Dimensioni Versione PDF Invia ad un amico Vota 1 2 3 4 5 Risultato "Se le
1.433 farmacie del Lazio, 994 della quali a Roma e provincia, sono state
costrette a preannunciare iniziative di protesta, la colpa è del governo che si
comporta in modo ambiguo e non è in grado di rispettare gli impegni presi
pubblicamente". È quanto sostiene Cesare Cursi, responsabile del
dipartimento Sanità di An. "Il ministro della Salute Livia Turco, a
luglio, dopo l'approvazione dell'emendamento a firma D'Elia per consentire la
vendita di medicine con la ricetta nei supermercati e nei negozi di
parafarmacia - ricorda il senatore - dichiarò pubblicamente, a nome del
Governo, che al Senato avrebbe chiesto e ottenuto la soppressione di tale norma
che il governo non condivideva. Il ministro Turco affermò che far uscire questi
farmaci dalle farmacie avrebbe voluto dire non comprendere il sistema di
garanzie offerto dalle farmacie stesse e scegliere una strada pericolosa che
nessun Paese al mondo ha percorso". "Oggi, si viene a sapere -
prosegue Cursi - che all'interno del governo qualcuno e non il ministro Turco,
vuole regalare alla grande distribuzione e alle parafarmacie i medicinali con
ricetta e domani molto probabilmente, anche i farmaci del
Servizio sanitario
nazionale. Lo stesso ministro Bersani, che
oggi stigmatizza il comportamento delle farmacie, non sembra avere le idee
chiare. Da dietro le quinte, sostiene la norma voluta dal deputato D'Elia (che,
tra l'altro, a quanto risulta ha una sorella farmacista, titolare di una
parafarmacia a Roma, nel quartiere Parioli), ma a suo tempo aveva
dichiarato che il suo compito, in materia di farmaci, si era esaurito con la
libera vendita dei medicinali senza ricetta negli esercizi commerciali".
"Qual è la linea del governo? - si chiede Cursi - Non si sa. Anche su questa
materia la maggioranza è divisa. Ma la questione va chiarita al più presto per
evitare che i farmacisti possano disdire la convenzione con il Servizio sanitario nazionale e quindi vendere i farmaci a pagamento
con grave disagio per i cittadini che non potranno più ritirare i farmaci
gratuitamente ma li dovranno pagare per poi chiedere il rimborso alle
Asl".
( da "Brescia Oggi" del
11-11-2007)
Egregio Direttore, dopo tanti bei discorsi sul ruolo primario
svolto dalle farmacie a tutela della salute dei cittadini , dopo la tanto
sbandierata e preoccupata solidarietà di alcuni politici in difesa della
categoria, apprendo la notizia che i farmacisti, per creare disagio e
contrastare in Parlamento l'approvazione del pacchetto Bersani sulle
liberalizzazioni, vogliono uscire dal Sistema Sanitario Nazionale per cui gli utenti dovranno pagarsi in toto
i farmaci, anche quelli di fascia A: spero sia solo una presa di posizione
polemica ma non attuabile. Ora diciamocelo fuori dai denti: da un lato si teme
per eventuali ripercussioni economiche e dall'altro si specula per battaglie
politiche a spallate. Ancora una volta si ha l'impressione che, in nome
di altisonanti valori o ideali, vi sia qualcuno sempre intento a salvaguardare
e mantenere i propri privilegi e qualcun altro a cui non stiano così a cuore i
reali interessi dei cittadini. Fabio Leoni.
( da "Arena.it, L'" del
11-11-2007)
CONVEGNO. L'assessore regionale alle Politiche sanitarie
interviene al Forum della Studio Ambrosetti a Cernobbio "Sanità veneta,
modello nazionale di efficienza" Martini:
"L'immigrazione massiccia richiede forti investimenti per le cure primarie
e la prevenzione" "Ho ritenuto
fondamentale evidenziare oggi come
( da "Nazione, La
(Firenze)" del 12-11-2007)
FORZA ITALIA ATTACCA
( da "Arena, L'" del
12-11-2007)
LAVAGNO. I consiglieri di "Uniti per rinnovare
Lavagno" vogliono che i dati siano resi pubblici "Fuori i compensi
dei membri delle partecipate e dei collegi" C'è voglia di chiarezza e di
trasparenza da parte dei consiglieri appartenenti al gruppo consiliare
"Uniti per rinnovare Lavagno", su quanto vengono pagati gli
amministratori delle società partecipate dal Comune (
( da "Panorama" del
12-11-2007)
La politica costa ancora di più
DANIELE MARTINI dentro la legge Più fondi alla presidenza del Consiglio e a
organi "costituzionali". La riduzione di sprechi e privilegi rinviata
a data da destinarsi. Rinviato a data da destinarsi. Potrebbe essere questa la
notazione a margine del fascicolo "taglio ai costi della politica" della Legge finanziaria 2008. Come il
condannato a morte che non trovava l'albero giusto a cui essere appeso, il
governo Prodi non riesce a incrociare il momento opportuno per la riduzione di
sprechi e privilegi, operazione che molti invocano da tempo e che lo stesso
governo aveva promesso a gran voce. Della limatura degli sperperi di quella che
ormai, con una certa dose di distacco, viene chiamata la "casta", il
centrosinistra riparlerà, forse, l'anno prossimo. Ammesso che questo esecutivo
resti in piedi e non sia nel frattempo travolto dai marosi della manovra di finanza
pubblica in discussione in Parlamento oppure non venga stecchito da qualche
altro incidente di percorso. Dalla lettura delle tabelle della Legge
finanziaria sui saldi relativi alle spese, risulta che a conti fatti anche
questa volta aumentano di 134 milioni le uscite dello Stato per la politica, catalogate sotto la generica dizione "organi
costituzionali". In compenso diminuiscono gli stanziamenti per impieghi
più urgenti e probabilmente più utili, come quelli per la remunerazione del lavoro
straordinario di poliziotti, carabinieri, finanzieri, soldati e vigili del
fuoco. Su questa voce è prevista una sforbiciata di 97 milioni, proprio nel
momento in cui il Paese è sgomentato per episodi raccapriccianti come quello di
Tor di Quinto a Roma ed è attanagliato dalla preoccupazione per la diffusione
della microcriminalità (vedere a pagina 36). I 134 milioni di maggiori spese
per la politica non riguardano le indennità dei membri
del Parlamento, cioè le già rigonfie buste paga di deputati e senatori, che per
decenza non vengono aumentate. E non riguardano neppure i partiti politici per i quali, anzi, è prevista una contrazione di spesa
di 20 milioni. Interessano, invece, la presidenza del Consiglio dei ministri
(saldo da finanziare di 20 milioni) e quelli che potrebbero essere definiti i
costi polverizzati e diffusi della politica: il fondo
nazionale per la montagna (più 50 milioni) e il fondo di sviluppo delle
isole minori (più 34 milioni). A cui si aggiunge uno stanziamento per un non
meglio precisato fondo nazionale per il servizio civile (altri 50 milioni).
Particolarmente significativo l'incremento di spesa per la montagna,
soprattutto se messo a confronto con un'altra voce di uscita, quella per le
comunità montane, ridotta a furor di popolo di circa 67 milioni dopo la
sconcertante scoperta dell'elargizione di fondi statali perfino a comuni che la
montagna al massimo la vedono da lontano essendo situati a livello del mare.
Nelle settimane passate la lobby dei cocuzzoli aveva reagito all'ipotesi di
taglio facendo sfilare in corteo migliaia di valligiani e montanari per le vie
di Roma a difesa dei diritti dei "territori svantaggiati". Una
manifestazione che deve aver fatto colpo sul presidente del Consiglio e sui
ministri che con una mano hanno, sì, ridotto come promesso le spese per le
comunità montane, ma per addolcire la pillola con l'altra hanno rimpinguato il
fondo montanaro. Altre spese di rilievo in aumento sono quelle per le imprese,
catalogate sotto la voce "competitività e sviluppo". Lo stanziamento
è di oltre 1 miliardo di euro, quasi per intero concentrato su due voci:
promozione dell'alta velocità ferroviaria (560 milioni) e interventi per il
settore aeronautico (318). Un impegno massiccio è dedicato alle politiche
previdenziali con un saldo netto da finanziare di circa 1 miliardo e 650
milioni, in buona parte dedicati al protocollo sul welfare (1,5 miliardi), cioè
all'accordo siglato a luglio dal governo con le parti sociali, imprenditori e
sindacati. Altre uscite notevoli, non tanto per l'importo (14 milioni), ma per
la tempistica, sono quelle per il terremoto delle Marche e dell'Umbria di 10
anni fa. All'autotrasporto, invece, il governo riserva un trattamento
tutt'altro che di favore, con una riduzione di spesa di oltre 56 milioni di
euro, in parte compensata con una previsione di minori entrate per una
deduzione forfettaria. Una decisione destinata a scatenare malumori perché
arriva in un momento non proprio florido per l'attività dei padroncini dei
camion. Sul loro business pesa l'aumento record del prezzo del gasolio, il
combustibile con cui vengono azionati i tir, indotto dalle quotazioni del
greggio arrivate a lambire 100 dollari a barile. Per la prima volta da molti
anni a questa parte un pieno di gasolio costa alla pompa quanto un pieno di
benzina.
( da "Panorama" del 12-11-2007)
Finanziaria prendi i soldi e vota CARLO PUCA BATTAGLIE
Per le nuove spese chieste dalla sinistra la legge lievita. Solo certi elettori
sono contenti. Il documento, finora riservato, è composto di tre pagine fitte.
S'intitola "Legge finanziaria 2008. I risultati ottenuti al Senato dalla
sinistra". Riporta i 34 nuovi capitoli di spesa imposti dai partiti di lotta e di governo al ministro dell'Economia
Tommaso Padoa-Schioppa. È un documento in divenire, aggiornato a penna man mano
che le votazioni al Senato si susseguono. Per ora è a uso interno; verrà
completato e orgogliosamente diffuso sul territorio quando
( da "Sole 24 Ore, Il
(Del Lunedi)" del 12-11-2007)
Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: ECONOMIA E IMPRESE
LAVORO E C data: 2007-11-12 - pag: 26 autore: MASTER UNIVERSITà DI PERUGIA ECA'
FOSCARI DIVENEZIA Lezioni per esperti di progetti europei Marco De Ciuceis Sono
aperte le iscrizioni all'Università di Perugia per il master di secondo livello
in "Politica e cooperazione internazionale "a all'Università Ca'
Foscari di Venezia per il master di primo livello in "Progettazione
comunitaria per l'innovazione e la competitività". Entrambi puntano a
formare professionisti capaci di presentare programmi e gestire le risorse dei
Fondi strutturali europei - che nel periodo dal 2007 al 2013 avranno un
ammontare superiore ai 270 miliardi di euro. I Fondi rappresentano lo strumento
finanziario con cui
( da "Corriere del
Veneto" del 12-11-2007)
Pubblicato anche in: (Corriere del Veneto)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMAPAGINA -
data: 2007-11-11 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE In 176 occupano
"moltiplicandosi" 475 posti. Spese aumentate del trenta per cento
rispetto a ottobre dello scorso anno Circoscrizioni, la corsa ai gettoni d'oro Più commissioni speciali. Consiglieri iscritti
a 8 contemporaneamente VERONA - Visto l'importo del gettone di presenza (47 euro scarsi contro i 144 che percepiscono i
consiglieri comunali) saranno pure "poltroncine ", ma il loro numero
continua a crescere. Nel 1978, le commissioni consiliari delle Circoscrizioni
erano state pensate per favorire la partecipazione dei cittadini alla politica
(partecipazione priva di oneri per il Comune perché su basi volontaristiche e
gratuite, oltretutto). Oggi, invece dei 1.075 posti di commissario nelle 8
circoscrizioni comunali, quasi la metà (475, il 44%) sono occupate da
consiglieri circoscrizionali. La cui partecipazione è
retribuita, con dispendio di risorse pubbliche. A ottobre i gettoni-presenza riconosciuti ai consiglieri di circoscrizione sono stati 841,
per 39 mila euro, un terzo in più di quanto speso nello stesso periodo
dell'anno precedente. " A pagina 3 Marcolongo.
( da "Corriere del
Veneto" del 12-11-2007)
Pubblicato anche in: (Corriere del Veneto)
Corriere del Veneto - VERONA - sezione: PRIMOPIANO - data:
2007-11-11 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Poltrone in circoscrizione,
spese aumentate del 30% Più commissioni speciali. Consiglieri che si iscrivono
a8contemporaneamente. Boom di gettoni di presenza VERONA - Visto l'importo del gettone di presenza (47 euro scarsi contro i 144 che percepiscono i consiglieri
comunali) saranno pure "poltroncine", ma il loro numero continua a
crescere, ed il trend è virtualmente incontrollabile. Sì, perché, in
origine, nel 1978, le commissioni consiliari delle Circoscrizioni erano state
pensate per favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica.
Oltretutto, la partecipazione dei cittadini comuni alle commissioni
circoscrizionali è priva di oneri per il Comune perché avviene su basi
totalmente volontaristiche e gratuite. Ma oggi quello che si scopre è che dei
1.075 posti di commissario distribuiti nelle otto circoscrizioni comunali,
quasi la metà (
( da "Corriere della
Sera" del 12-11-2007)
Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Lettere al
Corriere - data: 2007-11-11 num: - pag: 35 categoria: REDAZIONALE SUL G8 A
GENOVA La commissione Caro Romano, sento di dover intervenire per rispondere a
quanto lei ha scritto sulla commissione parlamentare d'inchiesta sul G8
rispondendo a un lettore. Affermare che la commissione sarebbe
"inutile" perché non farebbe che replicare posizioni politiche
distanti mi sembra offensivo del concetto di verità rispetto ai fatti che si
sono svolti, i quali per loro natura non appartengono a schieramenti politici.
Su questi fatti ci sono filmati, atti processuali, testimonianze dirette di
manifestanti sì, ma anche di cittadini qualsiasi e di giornalisti di testate non
"sospette" che una commissione dovrebbe eventualmente vagliare;
escludere che il Paese possa trarre giovamento dal conoscere la verità, e cioè
se in quei giorni si sia o no consumata una sospensione dei diritti civili mi
sembra grave, molto grave. Così come grave è che lei "ricostruisca "
gli eventi ignorando quei filmati e quelle testimonianze, che proponga di
chiudere il tutto sulla base della sua versione personale opponendosi a
un'eventuale commissione d'inchiesta, delegittimandola, perché, a suo avviso,
tanto si sa che i manifestanti erano a Genova per distruggere e che la colpa
delle forze dell'ordine è quella di non aver stroncato tale intenzione nei
primi cinque minuti. Quanto a Carlo Giuliani, per evitare il pericolo di
"beatificazione " lei non ha che da unirsi a noi nella richiesta di
un pubblico dibattimento. Noi non abbiamo niente da nascondere. Chi ha qualcosa
da nascondere archivia senza processo, rifiuta la commissione. Haidi Gaggio
Giuliani Senatrice Prc/SE - Credo che la sua lettera vada letta insieme a
quella che il presidente Francesco Cossiga ha indirizzato al presidente del
Consiglio ( Corriere del 9 novembre). SVIZZERA Lingue ufficiali Una piccola
correzione,
( da "Affari Italiani
(Online)" del 12-11-2007)
Caso Austoni/ L'ex primario di urologia chiede il
giudizio immediato. Ma il gup dice di no. L'inchiesta di Affari Lunedí
12.11.2007 10:47 --> I TESTIMONI - L'analisi delle deposizioni delle vittime
del medico rivela una prassi stabilita. "Secondo il racconto del
testimone, in occasione di una visita effettuata presso la clinica Dezza,
l'indagato gli aveva consigliato un intervento chirurgico per risolvere il
problema, proponendogli "... di pagare una somma di denaro direttamente a
lui che avrebbe agevolato il mio ricovero utilizzando "un canale
preferenziale" pur sempre avvalendomi del Servizio
Sanitario Nazionale all'interno dell'Ospedale San Giuseppe" - è riportato
sull'ordinanza del gip - L'indagato aveva quindi richiesto al paziende il
pagamento di una somma di denaro in contanti..." Dopo aver ottenuto i
soldi, Austoni avrebbe poi "apposto sul certificato medico la dicitura in
rosso "avvisarmi per intervento", segno da cui la segretaria
poteva arguire che il ricovero doveva seguire una via preferenziale. L'intervento
chirurgico eseguito uno dei collaboratori dell'indagato, non aveva sortito gli
effetti sperati dal paziente, in quanto i dolori al testicolo
permanevano". La deposizione parla poi "di una delusione in quanto
mai mi sarei aspettato che un professionista di tale fama avrebbe esplicitato
richieste di denaro non dovute ad alcun titolo visto che l'intervento a cui io
venivo sottoposto era in regime di SSN". Lo schema seguito da Austoni
sarebbe stato sempre lo stesso. "L'indagato rappresentava al testimone tre
opzioni: 'la prima era quella di farmi ricoverare presso l'Ospedale San
Giuseppe privatamente ovvero nel reparto solventi; la seconda era quella di
farmi ricoverare presso l'ospedale San Giuseppe tramite il Servizio Sanitario
Nazionale e la terza era di ricoverarmi presso l'ospedale San Giuseppe tramite
il Servizio Sanitario Nazionale ed essere direttamente operato dal Professore
stesso', spiegano gli inquirenti. "Io per il bene di mio figlio, ho scelto
di pagare anche se ho pensato che non fosse una cosa "corretta", per
far sì che mio figlio fosse operato prima ed il meglio che fosse
possibile", racconta una delle vittime. (Segue - "Spennatelo per
bene") --> << pagina precedente pagina successiva >>.
( da "Blogosfere" del
12-11-2007)
Nov 0712 Vi sentite piu' liberi? Pubblicato da Giovanni
Sena alle 02:57 in Centrodestra, Centrosinistra Nel 2002 (pieno governo
Berlusconi), Daniele Silvestri cantava "la dittatura c'e' ma / non si sa
dove sta", riassumendo cosi' un sentire molto diffuso tra gli ambienti
della sinistra Italiana. Con Berlusconi al governo, si diceva, e' calata
sull'Italia un'ombra di ingiustizia, un regime strisciante che lavora contro la
democrazia e le liberta' di pensiero e di espressione. Parole gravi,
gravissime, pronunciate pero' con una leggerezza disarmante e sorprendente. Da
presentatori televisivi, da giornalisti, da opinionisti e affini. Tutti,
rigorosamente, preoccupati dall' anomalia Berlusconi, e altrettanto
rigorosamente tutti militanti di sinistra. Bene. Tutto cio' e' storia. Ora
pero' cerchiamo di guardarci negli occhi. Concluso il quinquennio di
Berlusconi, dopo un anno e mezzo di interregno Prodiano, ed in attesa di un
(probabile) nuovo governo Berlusconi, non possiamo piu' sfuggire alla domanda.
E' stato vero regime? La democrazia e' stata soffocata dal 2001 al 2006? Le
liberta' sono state calpestate? In poche parole, vi sentire piu' liberi oggi di
allora? La questione e' stata intelligentemente, e maliziosamente, sollevata
nientemeno che da Mr. Santoro settimana scorsa. Ovviamente la prima cosa che
viene in mente e' il cosidetto "editto Bulgaro", quando in seguito ad
un commento di Berlusconi (al momento in visita a Sofia, in Bulgaria) su certe
trasmissioni della RAI, Santoro, Biagi e Luttazzi furono allontanati dalla
televisione di Stato. Bisogna osservare che, sebbene Santoro sia oggi tornato
alla ribalta, l'ottimo Biagi abbia avuto (prima di lasciarci) solo un breve
spazio minore con Rotocalco, mentre Luttazzi tutt'oggi fatichi a sentirsi in
armonia con
( da "Arena.it, L'" del 12-11-2007)
LAVAGNO. I consiglieri di "Uniti per rinnovare
Lavagno" vogliono che i dati siano resi pubblici "Fuori i compensi
dei membri delle partecipate e dei collegi" C'è voglia di chiarezza
e di trasparenza da parte dei consiglieri appartenenti al gruppo consiliare
"Uniti per rinnovare Lavagno", su quanto vengono pagati gli
amministratori delle società partecipate dal Comune (
( da "Opinione, L'" del
12-11-2007)
Oggi è Lun, 12 Nov 2007 Edizione 245 del 10-11-2007 Un
progetto mirato sulla qualità per ottenere servizi socio sanitari d'eccellenza
La sfida qualitativa nel comparto sanitario Il
consigliere Leonardo Padrin ha presentato un questionario per testare il
gradimento dei cittadini sul proprio sistema sanitario
pubblico di Marco Giusti "Siamo i primi a mettere sotto la lente di ingrandimento
il tema della qualità percepita in materia sanitaria. Il Veneto, che a
differenza di altre realtà può contare su una rete di servizi sanitari e socio
sanitari di eccellenza anche a livello europeo, può vantare il numero più basso
di contenziosi tra gli utenti e il sistema, può ostentare un bilancio in
assoluto equilibrio, è l'unica Regione ad attivare un progetto mirato sulla
qualità. Un atto di coraggio e di grande lungimiranza. Una scelta di civiltà
che pone il cittadino e i suoi bisogni di salute al centro della programmazione
e soprattutto che gli affida un ruolo da protagonista." Così l'assessore
alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, ha dato avvio nei giorni scorsi al
tavolo di lavoro per lo studio e per lo sviluppo della qualità percepita
coordinato dall'Agenzia regionale per i servizi sanitari
(Arss). Spiega Martini: "Negli ultimi mesi ho visitato molteplici
strutture sanitarie e in un quadro generale di eccellenza ho avuto la certezza
che gli attuali sistemi di misurazione della qualità non sono più sufficienti e
che servono indicatori assai più complessi di quelli che abitualmente
utilizziamo: la quantità delle prestazioni erogate, la validità dei
protocolli clinici adottati, la pregevolezza dei percorsi formativi dei
professionisti, l'entità dei finanziamenti stanziati, l'alta tecnologia a
disposizione dei pazienti. Sono tre le direzioni verso le quali dobbiamo
concentrare le nostre azioni: le modalità di prenotazione (la nuova figura del
cup manager e il potenziamento della rete degli urp), i tempi di erogazione (la
campagna di sensibilizzazione sui giusti tempi della salute), la gestione delle
prestazioni (la corretta accoglienza del paziente). Con un obiettivo
fondamentale da centrare: assicurare la stessa identica qualità in tutto il
territorio veneto." Conclude Martini: "All'inizio del mio mandato ho
posto un preciso traguardo da oltrepassare: la fotografia dei servizi sanitari
e socio sanitari che guardano le persone che programmano e gestiscono la sanità
deve coincidere con l'immagine della rete ospedaliera e territoriale che vedono
i cittadini. Sto lavorando in tale direzione. Considererò concluso il mio
percorso solamente quando le due foto saranno uguali". E sulla situazione
della sanità veneta ha concentrato la sua attenzione anche Leonardo Padrin,
consigliere regionale di Forza Italia e componente della Quinta commissione
sanità della Regione Veneto che nei giorni scorsi ha presentato un questionario
per testare il gradimento dei veneti sul proprio sistema sanitario
pubblico. Fino al 10 dicembre chi si collegherà con www.leonardopadrin.com
potrà rispondere, protetto dall'anonimato, ad una serie di domande che mirano a
verificare quanto sono soddisfatti o quanto si lamentano i veneti dei servizi
erogati dalle strutture sanitarie delle 21 Ulss e delle due aziende ospedaliere
di Padova e Verona. La prima serie di quesiti è rivolta, appunto, ai cittadini
in qualità di fruitori del servizio. Le domande si riferiscono alle risposte
fornite dal Pronto Soccorso, dalla guardia medica e dai medici di famiglia ai
tempi di attesa, alla fornitura di assistenza da parte dei distretti, ecc. Una
seconda serie di domande è rivolta ai dipendenti delle Ulss e serve a
verificare il clima che si respira nei luoghi di lavoro delle strutture sanitarie
e il loro giudizio sul proprio lavoro e sull'organizzazione interna. Una terza
fascia di quesiti è dedicata ai fornitori delle aziende sanitarie ed è mirata a
capire il gradimento in merito ai tempi di pagamento alle modalità di gara e
alla gestione delle commissioni incaricate delle selezioni. Le ultime domande
sono riservate a chi opera nel volontariato nel campo socio-sanitario
e servono per capire come funzionano i rapporti tra associazioni e strutture
pubbliche. "Credo che questa iniziativa - ha commentato Leonardo Padrin a
palazzo Ferro-Fini illustrando il questionario alla stampa - possa essere un
utile strumento per cogliere dai diretti interessati, i cittadini, le Ulss che
funzionano e quelle, e ce ne sono, che, invece, funzionano meno e sulle quali
bisogna perciò intervenire".
( da "HelpConsumatori" del
12-11-2007)
News FISCO. Lombardia, dalla Finanziaria regionale aiuti
ai cittadini meno abbienti 12/11/2007 - 15:43 Abolizione dell'Irpef regionale
per i cittadini che hanno un reddito inferiore a 15.500 euro, vale a dire per
circa quattro milioni di cittadini. Riduzione dell'Irpef per redditi superiori
ai 15mila e 500 euro, eliminazione dei ticket sanitari dal primo dicembre nella
specialistica (fermo restando il ticket statale di 36 euro) e azzeramento della
tassa sul metano. Parla di "rivoluzione fiscale" Roberto Formigoni,
il governatore della Lombardia quando presenta ai giornalisti l'impianto della
manovra finanziaria della Regione per il 2008, approvata dalla Giunta. "Si
tratta", ha spiegato Formigoni, "di una manovra da 400 milioni di
euro e tutto ciò è stato possibile nonostante il taglio da parte dello Stato di
170 milioni. Una riduzione secca che determina un abbassamento per tutte le
fasce di reddito, soprattutto quelle più deboli", ha sottolineato
Formigoni. Come è stato possibile per
( da "Blog Stefano
Quintarelli" del 12-11-2007)
Leggo sul Blog di Rosanna: JOBtalk - Mille euro/
"Contro i giovani", a favore di chi?. C'è un saggio, scritto da due
docenti della Bocconi, che meriterebbe la stessa eco del
famigerato "La casta" di Rizzo-Stella: si intitola "Contro i giovani Come l'Italia sta tradendo
le nuove generazioni", di Tito Boeri e Vincenzo Galasso, edito da
Mondadori nella collana Strade Blu. L'ho letto sabato, d'un fiato tick, segnato
da comprare. 12/11/07 | Permalink.
( da "Azione, L'" del
12-11-2007)
Pubblicato anche in: (Azione, L')
L'AZIONE - Articoli - "potenziare, altro che
tagli!" "POTENZIARE, ALTRO CHE TAGLI!" Alessandro Toffoli
"Se mi si dice che le comunità montane vanno riformate, come tutte le istituzioni
italiane, sono d'accordissimo. Ma se un governo deve far politica per
rispondere ad un libro, ovvero si pensa che il problema oggettivo dei costi
della politica si risolve semplicemente tagliando le comunità montane, allora
siamo fuori strada". Gianpiero Possamai, dal 2000 presidente della
Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, sta alla finestra ad aspettare le
decisioni definitive della Finanziaria, che sembra ponga un taglio netto ai
comuni che non siano per almeno metà sopra i
( da "Provincia di
Cremona, La" del 13-11-2007)
Edizione di Martedì 13 novembre 2007 Benvenuto P.Review
srl
( da "Provincia di
Cremona, La" del 13-11-2007)
Edizione di Martedì 13 novembre 2007 Benvenuto P.Review srl
Comune. Verso una modifica del regolamento per evitare il rischio di
sovrapposizioni Stakanov delle Commissioni Saltano da una seduta all'altra per
poter incassare due gettoni Il caso sollevato da Laura
Carlino (Fi): così i costi aumentano Gilberto Bazoli Ci sono gli stakanovista
delle nove Commissioni consiliari, quelli che non ne disertano una perché hanno
uno spiccato senso del dovere e quelli che saltano da una all'altra per non
perdersi il doppio gettone di presenza. Con il
risultato che mentre comincia una riunione, quella in corso dev'essere sospesa
perché manca il numero legale e riconvocata per smaltire i punti all'ordine del
giorno. E così i costi aumentano. Laura Carlino, consigliere di Forza Italia e
vicepresidente della Commissione alla cultura, ha preso carta e penna chiedendo
ai suoi colleghi se e come ovviare definitivamente alla situazione. Carlino
parte da quanto accaduto in una delle ultime sedute della sua Commissione,
quella alla Cultura: "Più o meno un mese fa, la presiedevo io. Stavamo
discutendo dei punti in agenda quando qualche commissario si è assentato per
partecipare a un'altra Commissione, la cui convocazione era stata decisa dopo
la nostra e più o meno allo stesso orario. Non ho potuto far altro se non
sciogliere l'incontro dal momento che, a quel punto, non c'era più il numero
legale". La rappresentante di minoranza ne fa un problema di
organizzazione, ma anche di costi. "Facciamo un esempio concreto: la mia
Commissione ha all'ordine del quattro punti. Discute e licenzia i primi due. Ma
ecco che, a causa delle sovrapposizioni con altre Commissioni, qualche
consigliere lascia quella di cui faccio parte io per seguire l'altra in
programma lo stesso pomeriggio". Allora? "Allora